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Discussione: Gestione di rabbia e frustrazione Rispondi alla discussione
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22-09-2016 02:03
Da'at
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ma quindi bisogna ricondurre per forza tutto a un qualche articolo di legge, altrimenti rabbia e frustrazione sono sempre ingiustificate? Mah.
Il topic mi sembrava poi avesse altro titolo che "Sgamiamo WS che s'incazza per niente", ma visto che ci tieni tanto a farmni rivangare certe cose e che comunque m'incazzerei lo stesso a fare certe discussioni, toh.

Esempi di mancanza di rispetto: visita a casa mia dopo invito esplicito MAI avvenuta in TRE anni (ambito amicale) e telefonata di conferma per venire a effettuare un sopralluogo in giardino MAI avvenuta (ambito "professionale", si fa per dire).
Esempi di torto: ripetuti tentativi di venire meno a obblighi contrattuali pattuiti, fidando sul fatto di potersi rivalere su beni di proprietà di chi subisce il torto, insulti gratuiti pesantissimi o istigazioni/apologie di reati non sanzionati in alcun modo.

Ovviamente sono tutte mie seghe mentali e paranoie, viviamo nel migliore dei mondi possibili e dovrei soltanto ringraziare queste persone con la lingua a terra, vero?
Winston, però devi ammettere che la vivi peggio di come ti sarebbe utile e funzionale a gestire le situazioni: non dico risolverle, proprio perché bisogna saper accettare anche che alcune situazioni non sono risolvibili.

Ingoiare rospi a te fa molto male.
20-09-2016 16:03
Inosservato
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

sinceramente non pretendo nulla, anche perchè non è che faccia molto per "meritare" chissà cosa, quindi in genere non ho molta rabbia o frustrazione da scaricare

la fitboxe può servire, ma direi tutto lo sport in genere
20-09-2016 12:42
Boston
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Grazie a tutti.
Personalmente ammetto di non riuscire a trovare serenità se non si modificano le cause che hanno contribuito a farmela perdere.
Per tornare all'esempio iniziale, se mi trattano male o mi danno torto anche se non me lo merito o non riconoscono i miei meriti o il mio impegno, non riesco a passarci sopra se non viene fatta giustizia.
Capisco cosa intendi, ma credo che il più delle volte non valga la pena di spendere energie e tempo per ottenere tale "giustizia".

Ovvero, se qualcuno ti tratta male o non riconosce i tuoi meriti, generalmente:
_ o tale persona ha ricevuto informazioni sbagliate sul tuo conto e non può valutare/trattarti equamente
_ o si tratta di una persona con cui non vale la pena di avere a che fare



Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ma quindi bisogna ricondurre per forza tutto a un qualche articolo di legge, altrimenti rabbia e frustrazione sono sempre ingiusificate? Mah.
Il topic mi sembrava poi avesse altro titolo che "Sgamiamo WS che s'incazza per niente", ma visto che ci tieni tanto e che comunque m'incazzerei lo stesso a fare certe discussioni, toh.

Esempi di mancanza di rispetto: visita a casa mia dopo invito esplicito MAI avvenuta in TRE anni (ambito amicale) e telefonata di conferma per venire a effettuare un sopralluogo in giardino MAI avvenuta (ambito "professionale", si fa per dire).
Esempi di torto: ripetuti tentativi di venire meno a obblighi contrattuali pattuiti, fidando sul fatto di potersi rivalere su beni di proprietà di chi subisce il torto, insulti gratuiti pesantissimi o istigazioni/apologie di reati non sanzionati in alcun modo.

Ovviamente sono tutte mie seghe mentali e paranoie, viviamo nel migliore dei mondi possibili e dovrei soltanto ringraziare queste persone con la lingua a terra, vero?
Riprendendo i tuoi esempi...

Per quanto riguarda il contesto amicale, se rifiuta quell'invito ci dev'essere un motivo.
E se invece lo rifiutasse senza motivo, sei così sicuro che ti interessa avere un rapporto con tale persona?

Per l'ambito professionale, be, purtroppo ci imbattiamo anche in gente non-professionista. Bene, vorrà dire che annullo tale appuntamento e darò i miei soldi ad altri.
Certo, un po' di arrabbiatura c'è, ma chi ci fa una brutta figura (e ci perde dei soldi) non sei tu.

Insomma, con chi manca di rispetto non conviene nemmeno perderci tempo. Si cerca di chiarire, altrimenti si tagliano i ponti.
20-09-2016 12:14
Winston_Smith
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Chi definisce l'oggettività di un torto? Nient'altro che la mediazione e la contrattazione della società civile, che poi codifica lo stesso per vie legislative.
Non esiste una morale univoca e universale, a meno che non si accolga la visione religiosa del bene e del male stabiliti per via divina.
Ciò detto, non posso sapere se i torti a cui ti riferisci si possano oggettivamente definire come tali se non so di che si tratta...
Ma quindi bisogna ricondurre per forza tutto a un qualche articolo di legge, altrimenti rabbia e frustrazione sono sempre ingiustificate? Mah.
Il topic mi sembrava poi avesse altro titolo che "Sgamiamo WS che s'incazza per niente", ma visto che ci tieni tanto a farmni rivangare certe cose e che comunque m'incazzerei lo stesso a fare certe discussioni, toh.

Esempi di mancanza di rispetto: visita a casa mia dopo invito esplicito MAI avvenuta in TRE anni (ambito amicale) e telefonata di conferma per venire a effettuare un sopralluogo in giardino MAI avvenuta (ambito "professionale", si fa per dire).
Esempi di torto: ripetuti tentativi di venire meno a obblighi contrattuali pattuiti, fidando sul fatto di potersi rivalere su beni di proprietà di chi subisce il torto, insulti gratuiti pesantissimi o istigazioni/apologie di reati non sanzionati in alcun modo.

Ovviamente sono tutte mie seghe mentali e paranoie, viviamo nel migliore dei mondi possibili e dovrei soltanto ringraziare queste persone con la lingua a terra, vero?
20-09-2016 11:44
Yamcha
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Chi definisce l'oggettività di un torto? Nient'altro che la mediazione e la contrattazione della società civile, che poi codifica lo stesso per vie legislative.
Non esiste una morale univoca e universale, a meno che non si accolga la visione religiosa del bene e del male stabiliti per via divina.
Ciò detto, non posso sapere se i torti a cui ti riferisci si possano oggettivamente definire come tali se non so di che si tratta...
Adoro le discussioni tra voi due
20-09-2016 11:28
muttley
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Sei tu che parli di soggettitivà del torto subìto non fidandoti della mia capacità di superarla e di riconoscere ciò che si può oggettivamente definire come tale da quello che non lo è.
Chi definisce l'oggettività di un torto? Nient'altro che la mediazione e la contrattazione della società civile, che poi codifica lo stesso per vie legislative.
Non esiste una morale univoca e universale, a meno che non si accolga la visione religiosa del bene e del male stabiliti per via divina.
Ciò detto, non posso sapere se i torti a cui ti riferisci si possano oggettivamente definire come tali se non so di che si tratta...
20-09-2016 11:16
Winston_Smith
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Perché la butti sempre in questi aut aut per cui una cosa é tale o é il suo contrario? Non sei un seguace della logica quantistica?
Sei tu che parli di soggettitivà del torto subìto non fidandoti della mia capacità di superarla e di riconoscere ciò che si può oggettivamente definire come tale da quello che non lo è.
20-09-2016 11:13
muttley
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Perché la butti sempre in questi aut aut per cui una cosa é tale o é il suo contrario? Non sei un seguace della logica quantistica?
20-09-2016 11:10
Winston_Smith
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
In una società fondata sul transumanesimo forse, ma nella nostra attuale società dobbiamo ancora sottostare a leggi e regole che disciplinano la validità di questi concetti. Io potrei considerare un torto o un affronto alla mia sensibilità estetica il fatto che certa gente abbini la cravatta ai mocassini, ma la società mi dice che non posso prendermela e reclamare giustizia
Deciditi: o tutti abbiamo una percezione diversa dei torti subìti, come dicevi, oppure esistono dei concetti universali in questo ambito.
Esempi non ne voglio fare, non mi va di rivangare situazioni che rinnovano il disagio. Ogni tanto mi vengono in mente da soli e m'incazzo, se possibile vorrei evitare. Tu hai mai subìto un torto? Ecco, pensa a quello. No, mai? Già, dimenticavo che vivi nella migliore delle società possibili (cit.)
20-09-2016 10:27
muttley
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Probabile.
Ma se accetti questo assunto, allora conta solo il concetto di torto di colui che lo subisce (ognuno pensi ai suoi), e non di chi cerca di convincerlo che i fobici e i timidi sbagliano sempre a provare risentimento
In una società fondata sul transumanesimo forse, ma nella nostra attuale società dobbiamo ancora sottostare a leggi e regole che disciplinano la validità di questi concetti. Io potrei considerare un torto o un affronto alla mia sensibilità estetica il fatto che certa gente abbini la cravatta ai mocassini, ma la società mi dice che non posso prendermela e reclamare giustizia
20-09-2016 10:24
Winston_Smith
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ma siccome siamo tutti diversi, vivremo tutti diversamente il concetto di torto, nevvero?
Probabile.
Ma se accetti questo assunto, allora conta solo il concetto di torto di colui che lo subisce (ognuno pensi ai suoi), e non di chi cerca di convincerlo che i fobici e i timidi sbagliano sempre a provare risentimento

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ad esempio io stasera avrei dovuto uscire con un amico che aveva spergiurato sulla sua presenza, poi proprio pochi minuti fa si é dato alla macchia...non me la prendo perché l'ho fatto anch'io diverse volte ma so che certa gente se la prenderebbe a morte.
Dipende dal motivo e dal tenore delle giustificazioni:

20-09-2016 10:21
muttley
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Ma siccome siamo tutti diversi, vivremo tutti diversamente il concetto di torto, nevvero?
Ad esempio io stasera avrei dovuto uscire con un amico che aveva spergiurato sulla sua presenza, poi proprio pochi minuti fa si é dato alla macchia...non me la prendo perché l'ho fatto anch'io diverse volte ma so che certa gente se la prenderebbe a morte.
20-09-2016 10:19
Winston_Smith
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Un esempio di mancanza di rispetto o torto subito?
Non eri tu quello che proclamava la sua fiducia nel genere umano (mentre qui ci sarebbe il covo di diffidentoni e paranoici)?
Embè, non ti fidi di me quando ti parlo di mancanze di rispetto o di torti subìti?
20-09-2016 10:17
muttley
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Un esempio di mancanza di rispetto o torto subito?
20-09-2016 09:53
Winston_Smith
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Grazie a tutti.
Personalmente ammetto di non riuscire a trovare serenità se non si modificano le cause che hanno contribuito a farmela perdere.
Per tornare all'esempio iniziale, se mi trattano male o mi danno torto anche se non me lo merito o non riconoscono i miei meriti o il mio impegno, non riesco a passarci sopra se non viene fatta giustizia.
19-09-2016 19:11
Pablo's way
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Io la reprimo solitamente, ed è una cosa sbagliata, ma sono stato educato a controllare le mie emozioni. In questo ha inciso molto anche il carattere irascibile di mio padre, era spesso arrabbiato e nervoso a casa e la cosa mi dava fastidio, per cui istintivamente mi sono abituato a reprimerle.

La dimostrazione che non so gestire questo tipo di emozioni ce l'ho quelle rare volte che gli do libero sfogo, non riesco a farlo in maniera efficace per rivendicare le mie ragioni e difendermi.

Soluzione valide in ogni situazione non ne ho trovate, a volte funzionano i tentativi di razionalizzare depotenziando l'evento scatenante, altre volte aiuta l'attività fisica come ti hanno già consigliato.
19-09-2016 18:21
Svalvolato
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Non mi arrabbio, non piango, reprimo tutto (anche se non ho molti motivi per arrabbiarmi a dire il vero). Sono come Ned Flanders dopo 1 anno di sculacciate da piccolo come terapia per calmarlo, che lo portarono ad essere un mollaccione senza carattere.
19-09-2016 16:59
Nightshade
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Semplicemente (si fa per dire) reprimo ogni cosa. Come dice mia zia sono " ccresciuta in silenzio", persino i miei genitori non mi conoscono fino in fondo. Il problema è che ho anche difficoltà a piangere, non riesco a sfogarmi piangendo perché il pianto per me è rappresentato da qualche lacrima silenziosa, per assurdo riesco a piangere di più quando le cose succedono ad altri e piango quando piangono gli altri (si, proprio non capisco -.-).
A volte ricorro al dolore fisico per esternare quello psicologico.
19-09-2016 16:57
cancellato16573
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

Non va bene stare sempre zitti
E non va bene neanche urlare sempre.

La cosa migliore è abituarci a dire con chiarezza, con calma e fermezza, quello che non ci va.
Non serve smuovere l'altro, ma mostrare la nostra inamovibilità.

Perché il nostro scopo non è di suscitare un conflitto (che poi può anche degenerare), ma di far valere le nostre ragioni.
19-09-2016 16:39
illumi
Re: Gestione di rabbia e frustrazione

La frustrazione e quindi la rabbia sono stati d'animo umani, come gioia o dolore.
Penso bisognerebbe gestirli secondo natura, lasciare queste emozioni libere di uscire nel momento in cui si manifestano (nel rispetto delle leggi in vigore :p) e cercando di motivare le proprie ragioni.
Ovviamente nella società in cui viviamo molte volte questo non è possibile, spesso si preferisce nasconderle o reprimerle. Per paura di esporsi, credo
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