Originariamente inviata da Kronos

Anche io lavoro da troppo, spesso mi vien male perché penso di aver buttato i migliori anni chiuso dentro un ufficio a far cose che non mi interessano . d altro canto mi rendo che senza non avrei nulla , probabilmente nemmeno quel minimo di autonomia che non mi fa sclerare del tutto.

Originariamente inviata da ~~~

A me il lavoro mi fa sentire la morte nel cuore : (

Mi fa sentire annullata completamente

Originariamente inviata da Hazel Grace

Io ho bisogno di lavorare, di identificarmi in qualcosa. E ho bisogno di guadagnare, quindi qualsiasi lavoro sia mediamente retribuito e mi dia possibilità di vivere anche se fa schifo va benissimo!!

Originariamente inviata da claire

Ma Zoe adora stare a casa a guardarsi i telefilm e nettare

Originariamente inviata da Stasüdedòs

Occhio che, se non ricordo male, all'indennità di disoccupazione (o di mobilità) ha diritto solo chi viene licenziato per giustificati motivi oggettivi (ad es. crisi aziendale, tagli/esubero di personale, fallimento, ecc.)... NON chi si dimette perchè vuole cambiare lavoro.

Originariamente inviata da Equilibrium

Io mi prenderei la disoccupazione e andrei a lavorare in nero part- time, tuttoil giorno a fare niente poi mi fumo 3 pacchetti di sigarette e mi vengono le crisi esistenziali

Originariamente inviata da zoe666

Oppure, rinunciare al lavoro e godervi almeno un anno di sana disoccupazione, ad una cifra praticamente uguale a quella per cui avreste lavorato.
I contro?

Originariamente inviata da Konkurs

fatti l'anno di disoccupazione, poi uno di lavoro e di nuovo uno di disoccupazione, lavoro disoccupazione etc. etc.

Originariamente inviata da Oblomov

ma scusa come fai a prendere una disoccupazione che è lo stesso che lo stipendio? in italia sapevo che è molto bassa....

Originariamente inviata da Gummo98

Ma che stiamo a scherzare? Procastinare ad oltranza è il mio essere, cavoli, con tanto di retribuzione? Che a lavorare ci vada qualcun'altro, così potrà sognare un traguardo che in realtà non esiste.

Originariamente inviata da ~~~

Stavo pensando che in generale non si punta a cambiare il mondo esterno ma noi stessi, cioè puntiamo noi ad essere più forti, più capaci, più resistenti, così la differenza non la fa più questo o quell'altro ambiente ma dipende tutto da quanto noi diventiamo bravi a trangugiare la merda.

Cioè, l'imperativo del "fatti forza, è un momento così, ringrazia ancora che hai un lavoro che ti dà da campare" ci fa sentire come se la responsabilità fosse tutta nostra, come se fossimo noi che non siamo abbastanza forti, abbastanza resistenti, abbastanza capaci. Sarebbe già un passo avanti se si riuscisse collettivamente a stanare da dove arriva davvero l'odore della merda.

Originariamente inviata da Stregatta13

Ma sono domande da fare?
Ozio retribuito, mi sembra ovvio.
Ma in questo anno non oziare e basta, cerca altro che possa, non dico piacerti, ma fare meno schifo possibile, lavora su te stessa, non fermarti, coi tuoi tempi e modi, ma vai avanti.

Originariamente inviata da claire

. Rinunciare per stare a casa a menarselo non mi pare una scelta saggia .

Originariamente inviata da Abuela

A me la situazione di tirare la disoccupazione metterebbe ansia o sensi di colpa. Nessuno la vivrebbe così? Sono irrimediabilmente compromessa? In effetti io lavoro perché mi mette molta più paura l'alternativa, cioè in casa mia non sarebbe accettata una situazione in cui io non lavoro o in cui mollo tutto per prendermi un periodo di pausa e cercare altro e io non avrei il coraggio di affrontare la famiglia in seguito a una decisione simile.

Originariamente inviata da The_Sleeper

Personalmente è proprio il pensiero di dover trovare un lavoro, e poi l'eventuale doverci avere a che fare, che mi porta a fare molto meno di quello che vorrei per via delle energie che assorbe.
Se fossi " tranquillo" da questo lato mi sentirei molto più libero di ricercare qualcosa da fare o da imparare durante le mie giornate; così mi sembra di vivere con una priorità - imposta, che odio - che frena a monte qualsiasi slancio vitale.
Soggettivo, appunto.

Opterei anch'io per la disoccupazione retribuita. Nel frattempo hai un anno di tempo per cercare di meglio, acquisire altre competenze utili e reimpiegabili.. e soprattutto stare meglio e lontano dal rovinarti la vita.