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Discussione: Io o il mondo, fantasticare. Rispondi alla discussione
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05-08-2016 08:40
Doomguy
Re: Io o il mondo, fantasticare.

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Originariamente inviata da Mushroom Visualizza il messaggio
Mi unisco anche io. Passo gran parte delle mie giornate a fantasticare, a immaginare situazioni che potrebbero costituire una svolta positiva nella mia vita, ma passano gli anni e nulla di tutto ciò accade.
Quoto anch'io, ho cominciato a vedere tutto cio come un problema. Se penso al tempo perso mi viene male.
15-05-2016 02:27
DownwardSpiral2
Re: Io o il mondo, fantasticare.

15-05-2016 01:03
IO&EVELYN
Re: Io o il mondo, fantasticare.

il vero guaio è quando vuoi che la fantasia sia reale per forza sennò ti pare (e nel mio caso è cosi) che la vita non valga nulla....


si la mia psichiatra la chiama psicosi nas, io... la mia vita.
15-05-2016 00:33
alien boy
Re: Io o il mondo, fantasticare.

fantasticavo più prima, lo faccio anche ora ma non ci credo molto, mi viene da farlo forse per abitudine, per distrarmi o perchè è l'unico spazio dove c'è un po' di aria libera dalle ossessioni.
Prima invece era più facile che ci stavo proprio dentro con una certa immedesimazione nelle situazioni immaginate. Poi il tempo passa e l'età ti invecchia, la realtà stringe da più lati e ti sottrae man mano, senza farsene accorgere più di tanto, quegli episodi fluidi di autoconvincimento che emergevano e ti lasciavano per un po' staccare dalla solida reatà. La struttura su cui si reggono inizia a un certo punto a finire troppo velocemente al suolo.
Mi è rimasta l'immaginazione fine a se stessa, per un piacere diciamo un po' chimico, e poi il vizio (questo invece intramontabile) di raccontare pensando, come se ci fosse un narratore per ascoltatori immaginari, di raccontare quello che ormai è, ciò che mi rimane, a cosa devo andare incontro. Parlo tramite pensieri immaginando che quello che racconto venga accolto suscitando qualche sentimento. Anche se dall'altro lato a reperire c'è solo il sottoscritto, ma in quei momenti non mi sembra che sia così. Quindi forse non è neanche vero quello che ho scritto prima, credo ancora in qualche fantasma.
14-05-2016 21:52
sato
Re: Io o il mondo, fantasticare.

io amo le mie fantasie, ultimamente ne faccio veramente poche non so perché, a parte Ste che anche lei ultimamente si fa desiderare...

mi mancano sinceramente, io dico sempre che troppa realtà tutta in una volta non fa bene, l'immaginazione serve proprio a questo, a crearci un nostro mondo piccolo o grande che sia, dove rifugiarci dove non siamo limitati da tutto quello che nella vita reale ci trattiene
14-05-2016 21:31
cancellato16760
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Stella89, ti ringrazierei ma non ho più ringrazia. Ti quoterei, ma non saprei da dove cominciare...

Io pure piano piano mi sto muovendo,e anzi vorrei muovermi di più, ma ho i miei limiti.
Mando anch'io curriculum, ma ho un target limitato. Qualche colloquio comunque l'ho fatto. In questo momento se non avessi rifiutato dei posti per l'unico lavoro che so fare probabilmente starei lavorando ora,e invece sono disoccupato e in ansia, ma anche per fare questo (rifiutare il lavoro) ho dovuto tirare fuori coraggio: il coraggio di restare nell'incertezza.
Proprio rifiutando il lavoro che non sopporto più sto ritrovando me stesso.
Sono euforico e mi sento vivo ogni volta che mando un curriculum, farei molto di più, ma ho dei blocchi mentali pazzeschi.
Sto aspettando anche tirocini e corsi,qualcosa forse anche nell'artigianato,spero bene.
Spero bene, ma ho paura perchè c'è una vocina in fondo in fondo che anche quando sono positivo mi sabota, una sottile sensazione di "non crederci fino in fondo",sperarci,crederci al 99% e avere il timore che quell'1% di dubbio mandi all'aria tutto. Ho passato troppo tempo nella rassegnazione,nel non crederci,troppi vaneggi,troppi fallimenti,troppa distimia. l'idea che qualcosa possa girare dalla parte giusta a volte mi sembra impossibile. Ma ci spero lo stesso.
Spero...

NON QUOTARE GRAZIE - NON QUOTARE GRAZIE
14-05-2016 21:17
Stella89
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Quote:
Originariamente inviata da Wolferstein Visualizza il messaggio
Certo che, se tu spendessi le energie che usi per scrivere post immensamente lunghi, in qualche altra attività, potresti farne di cose, su questo non ho alcun dubbio... :-)
Oddio hai ragione,scusami..mi perdo pure quando scrivo,ma anche quando parlo,attacco a parlare di una cosa e finisco su tutt'altro,so che è tosta leggere post lunghi,cerco di lavorarci su Oggi mi andava di confrontarmi sul forum..mi sono alienata un pò..ma non me la sentivo di fare altro..
14-05-2016 21:13
Stella89
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
E il nulla avanza come nella Storia Infinita. Atreyu dove sei??!!??

Si credo proprio che la cosa si esaurisce perchè non ha modo di avere un senso nel mondo,diventa fine a se stessa, e fine a se stessa muore.
Per quello dicevo che se devo far rinascere la creattivita e con essa la mia anima, devo farlo con una prospettiva lavorativa. Da solo per conto mio non riesco più a fare niente.
Ecco perchè dico sempre alla psicologa che mi sento come stessi sprofondando nelle sabbie mobili..mi ha sempre angosciato la storia infinita,ora so perchè!!Avevo un presentimento??

Comunque sicuramente da qualcosa di concreto devi ripartire.Per dirti,io sto davvero ormai agli sgoccioli,veramente non so più come sto ancora in piedi,tanto ho fatto che ho continuato a mandare curricula,ricominciando a crederci.Ho ricominciato a fare colloqui,all'inizio non mi riconoscevo,non sapevo neanche più parlare,la mente era lenta anche nel capire quello che diceva il selezionatore,poi facendone diversi,giusto per far qualcosa anche di diverso,sono migliorata molto tornando nei colloqui a parlare come prima.Non sapevo cosa avrei concluso ed ero certa,come un pò lo sono ora,che non andrò da nessuna parte(almeno questo è quello che la mia mente racconta in base alle ripetute esperienze negative).Però qualcosa si è mosso,poi la situazione finirà presto?Sarà l'ennesima sòla,ma qualcosa per qualche giorno si è mosso.Cosa?Nonostante la situazione pesante che mi vivo,devo confessarti che ho avuto qualche sensazione positiva finalmente,il tornare a casa la sera non vedendo l'ora di stendermi sul letto (stanchezza sana,non stordimento dovuto a ore e ore di fissità corporea e solitudine),il vedere più situazioni in mezzo alla gente,nel percorso per arrivare a destinazione e poi a lavoro.Il fare più cose,parlare di più,la paura di entrare sul posto di lavoro,l'emozione e l'adrenalina di rivedere il mio collega che mi piace un pò e ci prova,la voglia di far meglio,la forza che trovo ed il modo che ex novo in quel momento trovo per superare una situazione imprevista di difficoltà..l'imprevedibilità,l'ansia da prestazione,il prendere il caffè con un collega,il cazziatone del capo,il pensare "forse devo cambiare lavoro,devo cercare qualcos'altro"...insomma,rispetto ad un giorno di stasi,mi vivo tanto tanto di più in una giornata anche m-----a lavorativa,in mezzo agli altri.Poi non sto bene,quindi quasi ormai li vedo come la mia famiglia,lavorerei gratis,pur di vivermi ore di condivisione in compagnia..pensa te.Ma sicuramente tutte le emozioni e l'immaginario tornano a funzionare e a darti tutta una serie di nuovi pensieri..ovvio che se si sta male,si tenderà a ritornare al punto di partenza,non riuscendo a reggere tanto questa "storia nuova" tutti i giorni,abituati al vuoto e al nostro rifugio dove ci sentiamo autentici e al sicuro da tutto e tutti,tuttavia bisogna continuare a provarci.Sempre un pò di sofferenza ci sarà,ti possono non confermare al colloquio,mandarti via al lavoro,ma avrai vissuto e avrai costruito un'esperienza,piccola?Insignificante?Pure sempre un'esperienza e ricordo.Meglio del nulla.Ora la mia paura è che stando nel degrado emotivo più puro,stando inaridita e non avendo VITA,temo che presto visto che si annunciano cene a casa del capo..con i colleghi..etc...nonchè la quotidianità costante insieme a loro,presto io cederò,perchè non sono proprio chimicamente abituata e quando ci sarà il crollo dovrò farmi forza,dovrò farmi forza anche a lasciare una situazione a cui mi sto affezionando solo perchè ci sono altri esseri umani che avendomi in prova,mi trattano abbastanza bene,e ci passo del tempo piacevolmente.L'idea di tornare a me e basta,mi fa venire la nausea,perchè qui dentro mi trovo a che fare con troppo vuoto e paure fortissime..ma questo è sbagliato..si cade nell'errore contrario,quello di dipendere dalla situazione che si è venuta a creare,ma non si deve neanche tornare a star soli.Bisognerebbe non avere necessità degli altri,e sapendo anche stare soli in modo sano,attivarsi per trovare situazioni per il percorso di vita che si vuole fare,poi avendo il coraggio di cambiarle se non vanno bene,sempre con un occhio a sè stessi e ai nostri obiettivi.Questo è quello che soprattutto dico a me stessa.Difficile,ma qualcosa si può riuscire a fare.La cura sta forse nello stare
un pò in contatto e in un confronto sano con gli altri,e un pò stare con sè stessi non ritirandosi troppo.Bisogna stare sempre in movimento con pensieri,le idee,le persone e poi tutto comincia a rinascere a fluire,sbloccandosi.Nel mio caso ormai fisso il muro (e non scherzo) poi prendo tutta la forza che ho,dimentico le cose brutte che farebbero paura al più coraggioso,tipo "hai una patologia che ti porterà sotto i ponti"detto dalla psicologa" ,la mia situazione economica gravissima,il sapere di non essere come gli altri...dimentico le mie giornate e mesi a vivere peggio che nel peggiore manicomio,vedendo a cosa la mia mente con ormai molta naturalezza arriva a fare,ovvero raggiungere nel giro di poco il vuoto più totale,il buio..dimentico la mia povertà psicologica,emotiva,il fatto che camperò poco...tutto questo per reinventarmi fuori al lavoro sicura,forte e normale..mi faccio pure tenerezza perchè cosa posso pretendere,è normale che non posso nascondere il mio disagio grave a lungo,e così mi vivo pure la sofferenza che si sta già manifestando davanti al mio collega in special modo e presto sarà probabilmente visibile a tutti il mio vuoto,povertà e il mio stato mentale reale e forse perderò di nuovo tutto..ma almeno per qualche giorno mi sono vissuta e registrata delle emozioni belle che porterò con me.Un pò più viva di prima sono.
14-05-2016 20:53
~~~ Anche per me è lo stesso...
L'unica cosa che posso fare di pratico è fare qualcosa che mi dia un piacere immediato, e vedere che lavorandoci su posso provare un piacere ancora più grande, allora lì un pochino quasi ha senso “impegnarsi”.
14-05-2016 20:47
Sn0w
Re: Io o il mondo, fantasticare.

capita spesso di sognare ad occhi aperti, magari alcune situazioni o persone in modo talmente minuzioso, che poi quando si verificano o ti ci trovi realmente, ti autoconvinci di averle già vissute
14-05-2016 20:38
Wolferstein
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Certo che, se tu spendessi le energie che usi per scrivere post immensamente lunghi, in qualche altra attività, potresti farne di cose, su questo non ho alcun dubbio... :-)
14-05-2016 20:28
Stella89
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
E come se o sono io, o sto nel mondo. E fin'ora sono stato nel mondo in modo meccanico,automatico,vivendo in un mondo separato nella mia testa e nella mia anima. Ma appena provo a essere pratico è come se dovessi annientarmi, come se non ci fosse modo di far si che io possa portare me stesso nel mondo.
Come avere un seme (io) e un vaso di terra (il mondo), e ogni volta che getto il seme manco il vaso.
Oppure nel vaso giusto non c'è terra, e il vaso con la terra è quello sbagliato,lo butto li, viene fuori il germoglio e appassisce.

Stessa cosa.Gli altri trovano l'incastro facile "col mondo" e per qualche ragione noi siamo come sfasati,e rimaniamo insoddisfatti,inespressi,perchè abbiamo tanto dentro,ma è come avere tanta benzina alla pompa del self service e non vedendoci bene,sbagliando bersaglio,la buttiamo da tutte le parti ritrovandoci con la macchina sempre a secco,non andando da nessuna parte,costretti a stare fermi pagando la beffa di avere tanto quanto gli altri e forse di più,ma investendolo male,mostrandosi ed essendo in società per quello che in realtà nel nostro io profondo non siamo.Io ho sempre fantasticato oltre ad avere anche una buona immaginazione.Ho cominciato a fantasticare da piccola di fronte a momenti traumatici vissuti in famiglia e poi a scuola con i bulli.Era l'unica forma di difesa che potessi avere in mancanza di altre persone a cui chiedere aiuto,me lo ricordo bene.Ero molto estroversa,ma dopo questi traumi ripetuti,non trovando ascolto e conforto da nessuna parte,ho trovato il modo di ritirarmi da tutto quel "dolore" e da quella realtà così ostile che non capivo "perchè mi picchiavano,perchè i miei compagni non mi accettavano?Che avevo fatto di male per meritarmi quell'odio?"Ma a queste risposte non trovai risposta se non quella dei miei che mi dissero"bè evidentemente sei tu che non ti sai adattare".Ho come mandato a fanc.o tutti e vedendo l'impossibilità di elaborare,nonostante la mia volontà di farlo,e di comprendere per essere poi finalmente accettata e integrata..mi sono allontanata tra i miei sogni,gli unici a darmi conforto.Dormivo tanto e fantasticavo,ascoltando tanta musica e sognando un riscatto e qualcuno che prima o poi mi avrebbe salvato.Sono cresciuta così attraversando infanzia, adolescenza e la prima età adulta,ora sono un pò più dentro nella realtà (strano a dirsi) rispetto a prima,vivo casini oggettivi,problemi concreti,e complice anche una profonda disillusione,non vedendolo più il possibile riscatto o la possibilità di trovare ad esempio "l'uomo dei miei sogni",e il mio futuro,non fantastico più,mi addormento subito se vado a letto senza sentire musica come prima,non sogno più..e prima facevo dei sogni così belli,creativi e suggestivi che sembravano film e mi davano energia e anche qualche spunto per le mie piccole attività artistiche, per tutta la giornata...ora nulla più.La psicologa tra l'altro dal canto suo pensa che certe parti muoiono se non attivate per tanti anni...sempre meglio!Ma mi lascio il beneficio del dubbio e non perdo la speranza che prima o poi tutto il mio mondo perduto lo ritroverò.Mi illuderò come dice lei,ma voglio crederci.L'immaginazione e il sognare ad occhi aperti sono una bella cosa,è la nostra creatività e vuoi che sia data da un meccanismo di difesa,vuoi che sia naturale,è una risorsa,una ricchezza.Non si può sognare sempre,altrimenti,ma penso che noi lo sappiamo,perdendo per troppo tempo l'ancoraggio alla realtà per quanto brutta sia,si finisce a non impegnare il proprio tempo per costruirsi nuovi stimoli ed esperienze che nutrano l'immaginazione che alla lunga si spegne diventa solo fantasticheria e poi con la depressione probabilmente un vegetare e stare nel vuoto totale.Servirebbe dosare il giusto,gran parte del tempo dedicarlo a a far cose concrete,ed il rimanente fantasticare un pò,immaginare e sognare.La gente solo concreta,razionale che non sogna e non fantastica mai è aridissima.L'immaginazione è vitale,è quella dopotutto che ci ha consentito di non impazzire del tutto davanti a certe difficoltà della vita,e quello salto che fa la mente per mettersi in salvo sorvolando la zona sensibile coi casini in atto,però sognare e fantasticare sempre come atteggiamento mentale dominante,diventa patologico e disadattivo,conducendo sempre più a quelle sensazioni di disagio con gli altri perchè si vorrebbe tornare a sè stessi con la nostra vita interiore e stare troppo "fuori da sè stessi" ci costa fatica.In realtà questo sfasamento è dato probabilmente dal fatto che ad un certo punto della nostra vita per un evento o serie di eventi troppo stressanti per essere tollerati,ci siamo "distaccati" per poi "ritornare" e questo continuo rimbalzo tra stati è diventata una nostra condizione naturale,per la quale non stiamo mai in sintonia costante e per più di un certo tempo con la realtà che ci circonda,con il mondo.Ci stiamo e poi andiamo via per questa ipersensibilità,difesa acquisita nel tempo,e così facendo non ci stiamo come ci stanno quelli che questo distacco non l'hanno mai avuto e che sì hanno anche loro episodi di dissociazione,ma sono sani (leggere,estraniarsi per un attimo,stare sovrappensiero..)per cui ci stanno sempre nella realtà e non vivono il distacco grosso che viviamo noi,questo "rimbalzo tra stati" così marcato per noi (io,il mio rifugio,la mia testa e fuori gli altri)non c'è per gli altri,è tutto più fluido per loro.
14-05-2016 19:28
cancellato16760
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Quote:
Originariamente inviata da Stella89 Visualizza il messaggio
Prima avevo un'immaginazione ricca,e creavo anche delle belle cosette dal punto di vista artistico,disegni,qualche acquarello,ascoltavo molta musica,ero più viva e curiosa e in questo modo la nutrivo.Ora da qualche anno sono passata alla nuova fase del vegetare e basta,almeno prima ero piena di cose belle per la testa,avevo un mondo dentro..che forse perchè non ha avuto modo di esplodere,è imploso non avrei mai pensato di perdere tutta quella ricchezza e capacità di immaginazione..un mondo a colori almeno dentro,mentre ora il segnale perenne è "fine delle trasmissioni"
Stessa cosa. Si chiama esaurimento della fantasia. E il nulla avanza come nella Storia Infinita. Atreyu dove sei??!!??

Si credo proprio che la cosa si esaurisce perchè non ha modo di avere un senso nel mondo,diventa fine a se stessa, e fine a se stessa muore.
Per quello dicevo che se devo far rinascere la creattivita e con essa la mia anima, devo farlo con una prospettiva lavorativa. Da solo per conto mio non riesco più a fare niente.
14-05-2016 19:22
Stella89
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
purtroppo ci sono anche io..solo che ormai vegeto e basta,non fantastico nemmeno più..

Prima avevo un'immaginazione ricca,e creavo anche delle belle cosette dal punto di vista artistico,disegni,qualche acquarello,ascoltavo molta musica,ero più viva e curiosa e in questo modo la nutrivo.Ora da qualche anno sono passata alla nuova fase del vegetare e basta,almeno prima ero piena di cose belle per la testa,avevo un mondo dentro..che forse perchè non ha avuto modo di esplodere,è imploso non avrei mai pensato di perdere tutta quella ricchezza e capacità di immaginazione..un mondo a colori almeno dentro,mentre ora il segnale perenne è "fine delle trasmissioni"
14-05-2016 19:11
cancellato16760
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon Visualizza il messaggio
Presente.
E devo smettere, perchè a volte il fantasticare ti fa passare la voglia di fare le cose veramente essenziali e utili nella vita, proprio quelle che, paradossalmente, potrebbero portarti ad avere veramente una situazione migliore.
Infatti, e non solo, ti porta via un sacco di energie mentali.

Quote:
Originariamente inviata da sparkles Visualizza il messaggio
Credo che fare qualcosa che ci piace o che ci affascina sia già ottimo punto da cui poter partire. Per la parte economica, non so a cosa ambisci, per quanto mi riguarda mi accontenterei del minimo per vivere dignitosamente..
Il minimo per vivere dignitosamente sarebbe già il massimo,se in più faccio qualcosa a cui posso dedicarmi con passione. Questa cosa però va trovata e poi imparata.
14-05-2016 19:00
cancellato16336
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Ciò che devo aggiungere è che non mi basta un hobby creativo, la cosa deve avere un senso,devo lavorarci. L'artigianato o artigianato artistico non sarebbe male,ma non so se regge economicamente.
Credo che fare qualcosa che ci piace o che ci affascina sia già ottimo punto da cui poter partire. Per la parte economica, non so a cosa ambisci, per quanto mi riguarda mi accontenterei del minimo per vivere dignitosamente..
14-05-2016 18:48
Inosservato
Re: Io o il mondo, fantasticare.

quando si impara ad apprezzare ciò che si ha e si cerca di raggiungere ciò che inizialmente si può le cose migliorano sensibilmente, questo perlomeno secondo la mia esperienza
14-05-2016 17:32
barrylyndon
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Presente.
E devo smettere, perchè a volte il fantasticare ti fa passare la voglia di fare le cose veramente essenziali e utili nella vita, proprio quelle che, paradossalmente, potrebbero portarti ad avere veramente una situazione migliore.
14-05-2016 15:28
alleny82
Re: Io o il mondo, fantasticare.

Si, l'avevo capito benissimo che ci devi lavorare, che cerchi un lavoro concreto e non un hobby.
Si sa pure che non è facile ma uno può solo cercare di fare qualcosa in cui un po' se la cava..
Un proverbio diceva"Fa'quello che sai fare che' se non diventerai ricco almeno non morirai di fame"

Altrimenti fa un lavoro qualsiasi e sopporta di non essere te stesso... se ci riesci tanto meglio
14-05-2016 15:18
Masterplan92
Re: Io o il mondo, fantasticare.

purtroppo ci sono anche io..solo che ormai vegeto e basta,non fantastico nemmeno più..
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