FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Off Topic > Off Topic Generale > Amore e Amicizia > Tango argentino e nuova vita sociale
Discussione: Tango argentino e nuova vita sociale Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Verifica immagine
Inserisci le lettere o i numeri (o entrambi) nell'immagine che visualizzi qui a destra.

Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
19-12-2010 16:41
Clark_Kent
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
All'inizio, poi ben presto si noteranno le differenze nella predisposizione naturale.
Ovverosia, io finirò per essere il ballerino con cui nessuna vorrà ballare, l'ultimo del corso da affibbiare a quelle che si iscriveranno man mano.
E non è una paranoia, conosco i miei limiti.
Ti ho risposto qui:

http://www.fobiasociale.com/la-mia-v...941/pagina-28/
09-12-2010 15:14
vikingo
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

a gennaio creod provero' col nuovo corso di rpincipianti,e forse convinco pure un amico...
ribadisco non cho niente d aperdere tanto..
09-12-2010 15:11
Clark_Kent
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Ho cambiato idea: sto CK non fa parte dell'associazione psicologi ma dell'associazione scuole di ballo!
Giustissimo! Infatti, sono sul libro paga dell’ A.S.M.A, che vuol dire Associazione Strizzacervelli di Metropolis e Affini, nonché Associazione Simpatici Maestri Anonimi
09-12-2010 14:48
paccello
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
All'inizio, poi ben presto si noteranno le differenze nella predisposizione naturale.
Ovverosia, io finirò per essere il ballerino con cui nessuna vorrà ballare, l'ultimo del corso da affibbiare a quelle che si iscriveranno man mano.
E non è una paranoia, conosco i miei limiti.
"Guarda che devi scioglierti, sembri un pezzo di legno!!" (cit.)
09-12-2010 14:08
MoonwatcherII
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Ho cambiato idea: sto CK non fa parte dell'associazione psicologi ma dell'associazione scuole di ballo!
09-12-2010 13:45
Winston_Smith
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent Visualizza il messaggio
E a cosa mai servirebbe un corso, se non a farti acquisire ciò che ora non possiedi? E’ un po’ come dire “Non mi iscrivo a giurisprudenza poiché ho la minima nozione di diritto?” Appunto, saranno i cinque anni di studi a formarti.

Possiedi, presumibilmente, due gambe tutte intere. Tanto ti basta. Le capacità che ti serviranno per affrontare le prime lezioni non sono differenti da quelle necessarie per mettere un piede davanti all’altro.

Inoltre, le persone che iniziano sono tutte nelle tue stesse condizioni, altrimenti non si troverebbero li.
All'inizio, poi ben presto si noteranno le differenze nella predisposizione naturale.
Ovverosia, io finirò per essere il ballerino con cui nessuna vorrà ballare, l'ultimo del corso da affibbiare a quelle che si iscriveranno man mano.
E non è una paranoia, conosco i miei limiti.
09-12-2010 13:41
Clark_Kent
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Esatto, nel mio caso io non ho nulla di tutto questo, specialmente nei movimenti.
E a cosa mai servirebbe un corso, se non a farti acquisire ciò che ora non possiedi? E’ un po’ come dire “Non mi iscrivo a giurisprudenza poiché ho la minima nozione di diritto?” Appunto, saranno i cinque anni di studi a formarti.

Possiedi, presumibilmente, due gambe tutte intere. Tanto ti basta. Le capacità che ti serviranno per affrontare le prime lezioni non sono differenti da quelle necessarie per mettere un piede davanti all’altro.

Inoltre, le persone che iniziano sono tutte nelle tue stesse condizioni, altrimenti non si troverebbero li.
09-12-2010 13:39
Clark_Kent
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Sì, ma partner è inteso come partner per il ballo, mica significa che a quella ragazza piaci. Per la mia autostima non servirebbe granché (anzi si potrebbero creare pericolose illusioni), e poi sono pressoché sicuro che lei imparerebbe a ballare prima di me (non ci vuole niente, sono un pezzo di legno ) e magari si stuferebbe pure e chiederebbe di passare a un ballerino più decente.
Appunto, è una premessa, una condizione necessaria anche se ovviamente non sufficiente.

Le illusioni sono abbastanza comuni ed io per primo ho preso un mucchio di cantonate. Venivo da una situazione di vuoto totale e la vicinanza fisica mi ha permesso di sviluppare a poco a poco quelle capacità di comunicazione non verbale, la cui mancanza mi aveva ossessionato per anni. “Come faccio a capire se le piaccio?, Cosa vorrà mai dire quel particolare sguardo?, Gradisce il mio comportamento?, Le piace avermi vicino?”. E’ chiaro che queste “abilità sociali” non sono assolutamente insegnabili: pretendere di acquisirle in teoria e poi applicarle in pratica è assurdo come cercare di imparare a nuotare leggendo un manuale.

La grande utilità di quest’approccio è quella di poter stare entrare in contatto con un grande numero di donne, su base regolare, in tempi piuttosto ristretti, e soprattutto in un contesto non competitivo, dove cioè non c’è una posta in palio che occorre disputarsi con altri uomini, magari più agguerriti. La ballerina sta li, e per diversi mesi non solo non scapperà, ma addirittura ci si aiuterà l’uno con l’altro. Piuttosto rassicurante, no?

In questo modo apparentemente si impara solo a ballare, ma dentro maturano qualità utilissime: si affinano così un poco alla volta capacità di giudizio, senso critico, valutazione ad istinto delle situazioni, decodifica dei messaggi non verbali, e si hanno dei feedback molto precisi sulle proprie azioni. Ovvero, tutte le cose di cui si è sempre sentita una disperata mancanza. Ovvio che si parte da zero o quasi, e che tutto questo prevede un meccanismo di apprendimento per prove ed errori, dunque è inevitabile prendere abbagli. Ma non c’è altra via ed è stupido cercare di evitarli, tanto irrazionale quando pretendere di imparare ad andare in bicicletta senza mai sbucciarsi le ginocchia.

E’ ovvio che c’è una differenza enorme tra le due condizioni, e che l’una è soltanto la premessa necessaria e non sufficiente all’altra. Ma ballare assieme è la base per sperimentare emozioni condivise di tipo positivo e vivificante, un fattore che molti ritengono alla base dell’innamoramento e della seduzione. Anch’io avevo ben in testa le stesse tue paure, ma una volta che la terapia aveva cominciato a scrostare le prime inibizioni potevo fortunatamente vedere la situazione con molto buon senso, perché la parte ansiogena era ormai "disinnescata" dal lavoro fatto fino ad allora. Anche se non succede nulla, è meglio ridere, scherzare assieme, divertirsi in compagnia di altre donne mie coetanee o strare a casa a pensare quanto si è sfortunati?
09-12-2010 13:36
Clark_Kent
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Yesman Visualizza il messaggio
Il mio problema è che sono un tronco... Alto e robusto. Non aiuta molto nel ballo.
Dunque, hai più o meno la mia stessa costituzione attuale.
09-12-2010 13:35
Clark_Kent
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Robedain Visualizza il messaggio
Anche a me non dispiacerebbe imparare a ballare (anche per conoscere ragazze, of course), però non il tango (che peraltro dicono sia uno dei balli più difficili), starei più sul latinoamericano oppure sullo swing-jazz...
E’ vero. Lo si considera il più arduo dei balli di coppia, con una difficoltà che nelle espressioni più raffinate diventa quasi paragonabile a quella della danza accademica. Quelli che hai citato tu ti daranno invece soddisfazioni in tempi veloci.

D’altro canto io ho sfruttato sempre proprio l’immagine di attività esclusiva e complessa: sia per me stesso (“Wow, sto imparando a padroneggiare una cosa ritenuta difficilissima! Sono davvero uno tosto!) sia verso gli altri. Se infatti dici “il sabato sera vado a ballare in discoteca” la gente manco si accorge di quel che dici, tanto è un’attività comune, se invece lasci cadere qualcosa come “ah, nulla, prove di tango argentino” la cosa suscita interesse e curiosità e a volte ammirazione, che è facile utilizzare a proprio vantaggio. Ma è stata una mia scelta personale. Nulla di più.
09-12-2010 12:50
Winston_Smith
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent Visualizza il messaggio
Parlo della situazione specifica del tango argentino (un ballo che attira moltissimo le ragazze per la sua idea di femminilità, grazia, passione ed eleganza, ma in genere tiene a distanza l’uomo medio che se ne sente un po’ intimidito)
Esatto, nel mio caso io non ho nulla di tutto questo, specialmente nei movimenti.
09-12-2010 12:03
Winston_Smith
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent Visualizza il messaggio
- Mancanza del partner. Molto valida l’idea di presentarsi da solo! In tutti i corsi di ballo gli uomini soli sono una merce rara, poiché le donne si iscrivono sempre in maggioranza e gli organizzatori devono darsi da fare per accontentarle. Dipende del posto, dalle situazioni e dalla “popolarità” del ballo, ma in genere gli uomini single sono visti come una specie di benedizione dal cielo. Ancora più interessante, il fatto che tante volte non occorre nemmeno muovere un dito. Sono gli stessi maestri a mettercela letteralmente “fra le braccia” (non è un’immagine letteraria, proprio la realt&#224. Nel mio caso è stato diverso, come forse avrete letto sopra, ma restando nell’ambiente e dando una mano nell’organizzazione dei corsi ho visto con i miei stessi occhi delle scene assai piacevoli, come quando la maestra di ballo si avvicina ad un uomo iscritto da solo, accompagnando una ragazza nella stessa condizione e dicendo qualcosa del tipo: “Ciao X, ti presento Y, la tua partner”. Ci si prende così anche delle belle soddisfazioni, come minimo per la possibilità di fare un po’ i preziosi, sempre con garbo e con misura. Sapere di essere necessari e desiderati è una piacevole medicina per l’anima, specie quando si passato anni ed anni a sentirsi ignorati ed invisibili. Usata con educazione, questa situazione può dare vantaggi non trascurabili.
Sì, ma partner è inteso come partner per il ballo, mica significa che a quella ragazza piaci. Per la mia autostima non servirebbe granché (anzi si potrebbero creare pericolose illusioni), e poi sono pressoché sicuro che lei imparerebbe a ballare prima di me (non ci vuole niente, sono un pezzo di legno ) e magari si stuferebbe pure e chiederebbe di passare a un ballerino più decente.
Parlo sulla base di esperienze precedenti, non in corsi di ballo ovviamente, ma riguardanti comunque attvità fisiche (sportive) in cui, una volta che veniva evidenziato quanto ero schiappa , il risultato era il rimanere a fare allenamenti con quelli più piccoli o comunque con i nuovi del corso e a fare panchina pressoché perenne mentre altri giocavano. Insomma, penso che certe attività particolari debba farle chi ha una predisposizione naturale.
09-12-2010 10:21
Yesman
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Robedain Visualizza il messaggio
Anche a me non dispiacerebbe imparare a ballare (anche per conoscere ragazze, of course), però non il tango (che peraltro dicono sia uno dei balli più difficili), starei più sul latinoamericano oppure sullo swing-jazz...
Il mio problema è che sono un tronco... Alto e robusto. Non aiuta molto nel ballo.
Conoscere persone, soprattutto ragazze. E' un ottimo motivo per andarci.
Ma ancora non ci riesco...
08-12-2010 19:56
Robedain
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Anche a me non dispiacerebbe imparare a ballare (anche per conoscere ragazze, of course), però non il tango (che peraltro dicono sia uno dei balli più difficili), starei più sul latinoamericano oppure sullo swing-jazz...
08-12-2010 16:27
Yesman
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent Visualizza il messaggio
Conoscendo il mio personale passato, una cosa che mi ha intenerito fino quasi alla commozione sono invece gli inviti “per procura”, una cosa che mi è capitata diverse volte da quando ho imparato a ballare con un po’disinvoltura. Si avvicina una ragazza che mi dice: “Ciao! La mia amica ti ha visto ballare e vorrebbe fare un giro con te, ma è troppo timida per chiedertelo. Andresti ad invitarla?” E’ successo in tre occasioni, e in entrambe i casi c’è stata una grande tenerezza condivisa perché nell’atteggiamento di quella ragazza leggevo facilmente le insicurezze, le inibizioni e le paure che una volta mi dominavano. Davvero bello e profondo vedere come le parti si siano invertite.
Bello davvero. Mi sono intenerito anch'io a leggere questa parte.
Ti rinnovo comunque i miei complimenti.
08-12-2010 15:55
Clark_Kent
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Yesman Visualizza il messaggio
Wow! Questa non l'avevo mai sentita! Che bello! E sempre per gli uomini bevuta gratis?
Più volte ho pensato di frequentare uno di questi corsi ma il ballo mi mette in soggezione. Eppure quando sono da solo a casa, soprattutto la mattina quando pulisco, metto un cd e comincio a saltellare da tutte le parti.
Complimentoni. Bravo Clark kent!
Grazie! Ma non esageriamo… Mi è capitato una volta sola in anni e anni, quindi si tratta di un caso eccezionale, benché assolutamente vero. Vero è che nella maggior parte dei casi la prima lezione è gratuita, quindi si può andare solo per curiosare. Da bere, purtroppo, non me lo ha ma offerto nessuno.

Anche il rapporto uomini/donne ha delle eccezioni: proprio qualche minuto fa parlavo con un amico cui era capitato nella situazione opposta. Meglio non scoraggiarsi: se un posto non soddisfa, se ne cerca un altro. L’importante è avere in mano un metodo per colmare la propria “ignoranza sociale” in modo piuttosto indolore.

Tutto dipende anche dal tipo di gente che quel particolare posto attira: le scuole collegate con l’università o che si fanno promozione in quell’ambiente, sono in genere frequentate da giovani; altri posti raggruppano persone un po’ più in la con gli anni. Anche qui il pragmatismo è sempre la scelta migliore: si va, si prova, ci si sposta, si curiosa, si cambia giro, si va a vedere altrove.

Conoscendo il mio personale passato, una cosa che mi ha intenerito fino quasi alla commozione sono invece gli inviti “per procura”, una cosa che mi è capitata diverse volte da quando ho imparato a ballare con un po’disinvoltura. Si avvicina una ragazza che mi dice: “Ciao! La mia amica ti ha visto ballare e vorrebbe fare un giro con te, ma è troppo timida per chiedertelo. Andresti ad invitarla?” E’ successo in tre occasioni, e in entrambe i casi c’è stata una grande tenerezza condivisa perché nell’atteggiamento di quella ragazza leggevo facilmente le insicurezze, le inibizioni e le paure che una volta mi dominavano. Davvero bello e profondo vedere come le parti si siano invertite.
08-12-2010 14:27
Yesman
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent Visualizza il messaggio
ma proprio lo scorso mese sono andato in un posto dove gli uomini pagavano meno delle donne (!), proprio per compensare questa asimmetria fra i due sessi. Non accade sempre, ma in un paio di occasione mi è capitato che siano le donne stesse a farsi avanti (!!), perché altrimenti resterebbero tutta la serata a far tappezzeria. Certo, non si può aspettare che si muovano loro, ma è un balsamo per l’autostima impagabile.
Wow! Questa non l'avevo mai sentita! Che bello! E sempre per gli uomini bevuta gratis?
Più volte ho pensato di frequentare uno di questi corsi ma il ballo mi mette in soggezione. Eppure quando sono da solo a casa, soprattutto la mattina quando pulisco, metto un cd e comincio a saltellare da tutte le parti.
Complimentoni. Bravo Clark kent!
08-12-2010 13:51
Clark_Kent
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Sì, giusto! Aggiungo solo un paio di ricordi riemersi dopo la lettura di questi ultimi post.

- Alcool. All’inizio ero così intimidito che avevo bisogno di qualche aiutino esterno. Avevo incontrato un altro principiante che se la faceva sotto dalla paura quanto me, ed avevamo l’abitudine di un giro di amari (Jaegermeister, me lo ricordo ancora) giusto per scioglierci un po’. Una sera lui, l’altra io. Finché dopo un paio di mesi tutti e due non ne abbiamo avuto più bisogno. Ancora adesso ci ridiamo sopra quando ci si vede

- Bellezza femminile. Ricordo la stessa identica impressione, la sensazione di essere capitato in una specie di universo parallelo, con una tale concentrazione di fascino e di femminilità da non sapere letteralmente da parte girarsi. In più, un’emozione contrastante: la sensazione che tutto sia facilmente a portata di mano, ma allo stesso tempo la paura del contatto e della vicinanza fisica. Per fortuna i maestri non sono in genere degli sprovveduti e di solito conoscono bene questi problemi, dunque sanno come fare per superare le titubanze dei loro allievi senza in modo simpatico e scherzoso, proponendo degli esercizi mirati. Almeno nel mio caso è stato così.

- Giustissimo cominciare da zero con un classe di principianti assoluti. Altrimenti solo frustrazioni!

- Mancanza del partner. Molto valida l’idea di presentarsi da solo! In tutti i corsi di ballo gli uomini soli sono una merce rara, poiché le donne si iscrivono sempre in maggioranza e gli organizzatori devono darsi da fare per accontentarle. Dipende del posto, dalle situazioni e dalla “popolarità” del ballo, ma in genere gli uomini single sono visti come una specie di benedizione dal cielo. Ancora più interessante, il fatto che tante volte non occorre nemmeno muovere un dito. Sono gli stessi maestri a mettercela letteralmente “fra le braccia” (non è un’immagine letteraria, proprio la realtà). Nel mio caso è stato diverso, come forse avrete letto sopra, ma restando nell’ambiente e dando una mano nell’organizzazione dei corsi ho visto con i miei stessi occhi delle scene assai piacevoli, come quando la maestra di ballo si avvicina ad un uomo iscritto da solo, accompagnando una ragazza nella stessa condizione e dicendo qualcosa del tipo: “Ciao X, ti presento Y, la tua partner”. Ci si prende così anche delle belle soddisfazioni, come minimo per la possibilità di fare un po’ i preziosi, sempre con garbo e con misura. Sapere di essere necessari e desiderati è una piacevole medicina per l’anima, specie quando si passato anni ed anni a sentirsi ignorati ed invisibili. Usata con educazione, questa situazione può dare vantaggi non trascurabili.
-
- Parlo della situazione specifica del tango argentino (un ballo che attira moltissimo le ragazze per la sua idea di femminilità, grazia, passione ed eleganza, ma in genere tiene a distanza l’uomo medio che se ne sente un po’ intimidito) ma proprio lo scorso mese sono andato in un posto dove gli uomini pagavano meno delle donne (!), proprio per compensare questa asimmetria fra i due sessi. Non accade sempre, ma in un paio di occasione mi è capitato che siano le donne stesse a farsi avanti (!!), perché altrimenti resterebbero tutta la serata a far tappezzeria. Certo, non si può aspettare che si muovano loro, ma è un balsamo per l’autostima impagabile.
08-12-2010 00:07
vikingo
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

profondo sud comunq prima di gennaio non ballo ormai col nuovo corso
07-12-2010 23:19
too_shy
Re: Tango argentino e nuova vita sociale

Quote:
Originariamente inviata da vikingo Visualizza il messaggio
cerano certe gnocce paurose comunque
di che zona sei? mi stai facendo venir voglia di tango!
Questa discussione ha più di 20 risposte. Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 14:14.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.