FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > Trattamenti e Terapie > la vostra prima esperienza da un psicoterapeuta ...
Discussione: la vostra prima esperienza da un psicoterapeuta ... Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
24-04-2009 19:23
Pharaonish a 16 anni sono andato da una brava ma nn troppo... si focalizzava sul complesso di edipo... e bla e bla e bla .---- io nn ci capivo un cazzo perche'appunto ero estraneo e esiliato dalla gente

a 18 sono andato da un comunista che mi diceva che ero resistente alla psicoterapia (ma in realta'era perche'nn capivo un cazzo).... mi diceva::: c'e'chi e'giovialone... chi lunaticone... e chi saturnino... e io ero saturnino..... poi praticamente cazzeggiavamo... io avevo problemi sessuali per via di una storia ria e malvagia...
poi nel periodo che andavo da lui mi e'successo un altro trauma e ho iniziato ad avere la fobia di nn addormentarmi piu'... la fobia dell'insonnia insomma.... e parlavamo di fitoterapia ... era simpatico questo... mi raccontava che si era fatto un cannone sulla torre eiffel... mi raccontava che si era fatto un acido e che io avrei potuto tranquillamente farmi un acido solo se avessi avuto una persona che mi avesse tranquillizzato mentre me lo facevo....
pero'allora nn avevo le amicizie giuste per farmi un acido percui nn me lo sono fatto (me lo sarei fatto tempo dopo).... insomma alla fine lui diceva che ero abb normale e che voleva andare alle galapagos a vedere le iguane.... e mi stampo'l'immagine di un'iguana (era il periodo che iniziavano ad esserci i primi internet) insomma cazzate
io ho smesso

c'e'stato un intervallo di tempo fra questi 2 che sono andato da un altro:::
e diceva che ero borderline forse... che avevo ricchezza interiore ma nn era assortita (ma questo forse me lo sono sognato anche perche'come ripeto nn ci capivo un cazzo)
mi diceva che c'era altra gente come me e mi consiglio'di leggere bukowski e salinger::: il giovane holden ... che ricordo ancora con tanta emozione... e cosi'scoprii bukowski e salinger
ma allora ero puro... era come un bambino che saliva sull'altalena per la prima volta....

poi c'e'stato il momento che ho iniziato l'universita'ma pensavo solo a drogarmi (canne 3-4 acidi (era il periodo di massimo splendore dei prozac+ con acido acida))

e la notte del 29 gennaio 1999 mi crollo'il mondo addosso e realizzai che avevo vissuto la mia vita in un sogno... ero ovviamente cannato...
e mi accorsi che tutti quelli che mi erano intorno nn capivano un beatissimo cazzo.... e io iniziai a nn capire piu'loro.... ricordo che ero in un pub e mi dicevo::: E'FINITA ---- E'LA FINE DEL MONDO.... da questo momento in poi nn saro'piu'normale.... ho letto in psichiatria che forse questa cosa si chiama derealizzazione... E'UNA COSA CHE NN AUGURO A NESSUNO--- cosi'di punto in bianco realizzi tutto... ma cmq nn ci stai dentro lo stesso (la differenza e' che prima bene o male ci stavo dentro)

allora iniziai ad andare da uno psicologo (anno 99-la fine del mondo)
che pero' nn riuscivo a descrivere che cazzo avevo.... mi faceva addirittura disegnare... e poi dovevo interpretare cos'erano i miei disegni
io disegnavo tante biscioline e dicevo bene queste sono biscioline... embe'?
insomma nn era bravo nemmeno lui

cosi'(ottobre 2000)mi calai una scatola da 20 di tavor da 2.5... chiedendomi:::: mi svegliero'? nn mi svegliero'? quello che si puo'chiamare un tentato suicidio

mi svegliai 2 giorni dopo all'ospedale psichiatrico e li'stetti 3 settimane... e mi divertii anche (insomma)...

uscito di qui incontrai la mia salvezza... la psicanalista da cui tuttora vado::: e che piano piano mi sta'facendo fare il viaggio a ritroso

persona di cui posso dire::: competente amorevole e cazzi vari.... tutto il bene del mondo.... tutto quello che una psicologa psicanalista psicoterapeuta deve avere.... al di la'delle scuole freudiane junghiane cognitiviste e cazziste che ci siano)

GLI PSICOLOGI NN TI DEVONO FARE DA BABBO O DA MAMMA ... CI DEVE ESSERE SEPARATEZZA!!!

in definitiva adesso sto'molto meglio perche'ho molta piu'consapevolezza anche se ho disturbi di personalita'e di ansia e mnemonici molto evidenti
ma andando avanti... sacrificio dopo sacrificio... chissa'se si fara'un uomo vero......
24-04-2009 16:20
paule La prima volta...
Correvano gli anni 90...avevo sì e no 17 anni, facevo l'ultima liceo
andai da una psicanalista e le dissi che il mio problema era che mi abbuffavo
Mi son talmente vergognata...lei mi disse :"Ma cos'è tutta questa rabbia che hai verso il mondo, da dove viene?" A me però non era sembrato d'esser così arrabbiata e la mollai...
Poi passarono gli anni e le stagioni, mi ritrovai con uno psicologo con gli occhi molto azzurri alla asl, che cercai a lungo di broccolare, unico motivo per cui quella psicoterapia durò di più...mi ricordo che sbuffava sempre. mi ha fatto il test di Roscharch e quando l'ho letto ho capito quant'era pirla...

Poi passò del tempo ancora, incontrai una psicanalista freudiana che mi analizzava i sogni, ma non c'azzeccava nulla, la mollai senza dire una parola e lei andò in crisi, mi chiamò piangendo....
Ce n'è stata pure un'altra adesso che ricordo, ma non ricordo quando, comunque alla prima seduta andai lì bevendo 2 birre da 9.8 per l'ansia... e a metà seduta andai in bagno a vomitare, dolci ricordi

Poi ancora, chi arrivò?
Bhè poi ci fu un tale Drogul psichiatra, il nome, un programma, e il suo amico Cristidis analista junghiano, che mi disse che ero "un miscuglio, non mescolato bene" e fine. Lasciai Cristidis, perché volevo provare i farmaci, anzi strafarmi di qualcosa,ma legalmente.
Drogul mi riempì di pasticche come desideravo...andai anche in overdose, o mi sembrò. Ma poi mi fece crollare la sua frase :"Non capisco qual è il suo problema" allora portai un'amica a farmi da portavoce e lei cominciò invece di aiutarmi a broccolare col Drogul...
Che dire fu la goccia, mi finsi più fuori di quello che ero e mi ritrovai chiusa lì dentro all'inferno con le pareti rosa, coi veri pazzi, a ingoiare pastiglie per tutto il giorno
E quando uscìi, feci solo finta di stare bene.
Morale della favola: fingi, menti, recita!! :lol:
Poi andai da una matta che mi diceva che ero una borderline bipolare e che dovevo stare alla larga dagli uomini, però mi stava simpatica.
Poi un'altra psicologa mi disse che dovevo stare in superficie, ma poi non aveva mai tempo.
Infine arriva il principe azzurro che mi ha tirata via da una depressione senza farmaci,che quando gli dicevo che bevevo troppo, lui scuoteva il capo e rispondeva "ma non è quello il suo problema!", mi faceva la cognitivo comportamentale e mi lasciava spappolarmi il fegato in allegria.
... ma quando mi sentìi meglio lo mollai e lui, anche, si arrabbiò(forse aveva fatto affidamento sui miei centoni per pagarsi il mutuo, comprensibile )
Intanto ci furono gruppi, disintossicazioni varie, ma ora sono sola, io e la realtà, ahi che paura!!!:roll:


the end se siete arrivati fin qui vorrete una morale.....suggeritemela voi se avete voglia
24-04-2009 10:19
fuxia82 la mia è una ragazza, o almeno io la vedo giovanissima, in realtà si occupa del reparto day ospital psichiatrico di un ospedale quindi tanto pischella non è.

ho già parlato qui della mia prima seduta.
mi ha fatto subito qualche domanda precisa su di me e i miei genitori e dopo un quarto d'ora ha tracciato il mio profilo psicologico con una semplicità così imbarazzante che sono scoppiata a piangere per il resto della seduta.
continuavo a chiedermi "ma si può che questa qui mi ha visto per 10 minuti e ha già capito praticamente il mia passato e il mio presente? e perchè gli altri non ci riescono??".
da lì abbiamo iniziato un percorso di dialogo molto sereno, in cui ad ogni seduta parlavo, mi facevo un bel pianto e via.
non mi ha ma detto che tipo di terapia stessi seguendo e non mi ha mai fatto intendere di avere qualcosa che non va, per non farmi sentire malata: "hai un atteggiamento fobico nei confronti della vita e sei, diciamo, un po' triste. "
questo è stato il massimo di diagnosi pronunciata in mia presenza, invece chissà che ha scritto nella sua cartella...
nelle ultime sedute non piangevo più e lei tre mesi fa non mi ha rinnovato più l'appuntamento, dicendomi di chiamare appena avessi avuto bisogno.

credo che la richiamerò perchè non sta andando tutto come vorrei, ma prima vorrei farcela da sola.
23-04-2009 19:59
valmor Le vostre esperienze sono simili alle mie e confermano la mia scarsa fiducia nella categoria: anche io ho fatto psicoterapie incontrando gente di poca umanità, poco professionale, svogliata o incapace, non mi è servito a nulla, solo soldi spesi, tante chiacchiere, qualche teoria strampalata e un ulteriore chiusura. Una di questi pensava ai cavoli suoi mentre io parlavo, ascoltandomi a malapena, un'altra mi vedeva come uno sfigato, facendomi sentire in errore e creando scontri perchè non condividevo certe sue visioni tradizionali, un altro era umano ma si vedeva benissimo che non ne sapeva molto dei miei problemi. Se fosse successo oggi avrei alzato i tacchi già alle prime sedute. Sono troppo sfiduciato per riprovare e perdere altri soldi e tempo mentre uno/a che non capisce cosa vuol dire avere i miei problemi, e forse li conosce appena da qualche testo, annuisce mentre pensa ai cavoli suoi, oppure mi dice banalità che mi potrebbe dire chiunque. Ormai ho concluso che siano molto più utili cose pratiche come esporsi in gruppi di auto aiuto con persone simili, almeno affronti le paure e situazioni nuove, infatti appena si presenta l'occasione cercherò di approfittarne. Ci sarebbe poi la cognitivo comportamentale che non ho fatto ma sono troppo sfiduciato per ora e penso perderei altro tempo e soldi, piuttosto me la studio da solo o via di farmaci.

Quote:
Originariamente inviata da animanera71
una cosa che io consiglio a tutti quelli che devono andare da uno psicologo/psichiatra... è di trovarsi una persona che abbia una profonda umanità (oltre ovviamente ad esperienza, capacità di analisi e professionalità), che svolga il suo lavoro con chiaro desiderio di capire ed aiutare il prossimo... e non solo per far i soldi e la bella vita...
Concordo in pieno, la profonda umanità, professionalità, ed esperienza, e un certo desiderio di aiutare le persone e mandare via il paziente se si vede che non si sa aiutarlo, invece che mantenerlo per spillargli quattrini, sono fattori importantissimi. Aggiungo che se avete dep o fs forte e volete provare, considerate seriamente una cognitivo-comportamentale con uno che abbia studiato questi disagi o abbia esperienza nel loro trattamento, se riuscite a trovarlo.

NON QUOTATE grazie.
23-04-2009 11:13
Who_by_fire
Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent
Bellissima. Mi ricordo ancora la giornata, c’era tanto sole. Ho avuto la sensazione di un ambiente sicuro e protetto, ma soprattutto la percezione netta di una persona che per un ora sarebbe stata a mia totale disposizione, dedicandosi completamente a me. Così, “a pelle” ho capito subito che era giusta, anche se la prima seduta è servita solo per esporre il mio problema.

Nei mesi successivi è stata sempre molto professionale, ma verso la fine ho avuto quasi la sensazione impercettibile che lei si augurasse sinceramente il mio successo, anche al di là del suo ruolo e del distacco che imponeva la sua posizione, e che quindi la stima fosse diventata anche un po' reciproca.

Il resto lo sapete
Lasciatelo dire: hai un futuro in ambito pubblicitario! 8)
23-04-2009 10:34
animanera71 pseudo premessa :senza voler entrare nelle esperienze personali delle singole persone.. e senza nemmeno star qui a valutare le problematiche di ogni singola persona...

mi domando: è possibile/plausibile utilizzare anche questo contesto per sfogarsi? per fare una sorta di terapia? certo, magari da non ritenersi sostitutiva in rapporto ad eventuali terapie classiche con gli specialisti, ma... mi ripeto, non è davvero possibile beccare una persona, e mettersi a parlare con quella, magari tirando fuori tutte quelle questioni personali che non si avrebbe il coraggio di discutere pubblicamente, o vis a vis.. o con un familiare od amico che potrebbe incutere soggezione... !?!?!?!?
23-04-2009 08:28
raindrop
Quote:
Originariamente inviata da animanera71
beh si, in effetti non è facile trovare nemmeno chi è disposto ad ascoltare tutti i nostri problemi, con interesse e partecipazione.. e senza che lui stesso ne vanga in qualche modo danneggiato.

non so, mi viene da pensare che con tutta la gente che ci sta in questo sito... tutta gente che bene o male ha dei problemi... insomma, tanto per iniziare potresti farti un bel dialogo con una di queste persone, con qualcuno che reputi all'altezza.. anzi, sarebbe pure una terapia bidirezionale, utile ad entrambi.

certo, un dialogo virtuale non è il massimo, però potrebbe essere un inizio. (che comunque non pregiudica altre strade o altre decisioni)
... se ti andasse , puoi provare anche tu qui
http://www.fobiasociale.com/forum20.html

... io per ora non ce la faccio, ma ci sono ottime iniziative
22-04-2009 23:53
animanera71 beh si, in effetti non è facile trovare nemmeno chi è disposto ad ascoltare tutti i nostri problemi, con interesse e partecipazione.. e senza che lui stesso ne vanga in qualche modo danneggiato.

non so, mi viene da pensare che con tutta la gente che ci sta in questo sito... tutta gente che bene o male ha dei problemi... insomma, tanto per iniziare potresti farti un bel dialogo con una di queste persone, con qualcuno che reputi all'altezza.. anzi, sarebbe pure una terapia bidirezionale, utile ad entrambi.

certo, un dialogo virtuale non è il massimo, però potrebbe essere un inizio. (che comunque non pregiudica altre strade o altre decisioni)
22-04-2009 23:48
JohnReds Si ma trovalo un amico disposto ad ascoltarti, e sopratutto capace di capirti. Io non conosco nessuno. E nemmeno con i miei genitori potrei, li metterei in agitazione e basta...le poche volte che ci ho timidamente provato ho rischiato di peggiorare solo le cose. Dopo dovrei sopportare lo stress di loro che si preoccupano di qualsiasi mio minimo strano comportamento...no grazie!

ps: io cmq non sono fobico.
22-04-2009 23:42
animanera71 concordo con te johnreds! dovrebbe essere una coversazione in cui lo psicologo utilizzi la maieutica quel tanto che basta per stimolare il paziente a ritrovare la "verità" in se stesso... e a prenderne coscienza. ma spesso purtroppo non è cosi.

io personalmente credo che una buona chiacchierata con un valido amico o conoscente spesso sia una buona alternativa.

l'importante è avere le palle per tirare fuori tutto, per dire cose che magari non si sono mai confessate a nessuno e che giacciono nel profondo della nostra mente da secoli.

e credimi, non è cosi facile apriri e svuotare il sacco. c'è sempre una certa reticenza... anzi, spesso questa reticenza è assolutamente insormontabile.

ci sta gente che va in psicanalisi per 10 anni prima di "confessare" al psicoterapeuta alcuni tratti salienti della libido.. che sarebbe stato utile conoscere molto prima.

in sintesi, non ti sto dicendo di non rivolgerti ad uno specialista qualore ne sentissi il bisogno... se trovi la persona giusta ti puo realmente aiutare!

però, a mio avviso, anche un conoscente ti puo aiutare nella psicoterapia classica (anche perchè consiste solo nell'ascoltarti, annuire... e poco di piu...)
22-04-2009 23:29
JohnReds A sentire voi non è molto incoraggiante...anche se però credo sia molto importante anche sapere cosa vogliamo.

Forse il problema principale è che molti vogliono "farsi analizzare", come ci si fa un'analisi del sangue, mentre in realtà siamo noi che vogliamo studiarci con l'aiuto di una persona esterna e competente. Mi da più l'idea che dovrebbe essere una conversazione, diciamo, di tipo socratico, dove noi parliamo e lo psicoterapeuta, come una "levatrice", ci aiuta a tirare fuori le verità su noi stessi...

Io penso avrei molte cose da dire, insomma, avrei parecchie domande articolate e specifiche. Però leggere queste cose, più che smontarmi, conferma molte idee che avevo sulla psicoterapia e da un certo lato mi conferma che forse ho fatto bene a non andarci prima, non ero ancora pronto...forse ora è il momento di farsi una "chiaccherata finale", per dissipare le ultime incertezze che mi angustiano. Spero, stavolta, di non sbagliarmi.
22-04-2009 21:46
Joker5 Un paio di volte, molti anni fa.

La prima fu pessima. Era un donna, e la prima cosa che mi chiese fu come mai non avevo voluto che mio padre assistesse alla seduta. Cacciò immediatamente quelle cose che un pò tutti sanno su padri e genitori, condito con qualche altra cosa sulla svogliataggine dei giovani d'oggi (il "tutto e subito") che mi andò immediatamente storto e che mi convinse a lasciar perdere altrettanto presto.

La seconda, che seguì nei giorni seguenti, fu più significativa (?) e la ricordo con un pò di tenerezza.

Eravamo in una stanzetta di ospedale stretta e mal arredata. Il tizio in questione aveva i suoi annetti, i capelli bianchi, i denti bianchissimi e due occhi chiari che sembrano loro stessi quelli di un folle. Aveva un modo di piegarsi in avanti, tenersi la testa e sorridere, tra lo scherno e l'affaticato, che mi piacque subito.

Mi sedetti davanti a lui alla scrivania e mi chiese "Allora? Parla pure.".

Gli dissi qualcosa, ma non ricordo bene. Forse dissi che avevo dei problemi ma che non mi riusciva di parlarne. Deve aver cercato più volte di farmi sbottonare, perchè da li a poco il discorso degenerò sul fatto che ero completamente chiuso e che forse non riuscivo neanche a rendermene conto. Accennò qualcosa sulla fiducia. Forse non seppi che replicare e lo scoraggiai definitivamente.

Finì abbastanza in fretta, anche se un pò mi accorsi di voler tergiversare. Mi disse che non aveva tempo per seguirmi e ci lasciamo così. Non ho più riprovato, da allora, a fare terapia, anche se mi rimase sempre l'impressione di non essere riuscito a conoscere un persona interessante.
22-04-2009 21:44
animanera71 eh, non lo so! ma la cosa un po strana è che alla fine questo era un luminare... primario di un importantissimo ospedale, con pubblicazioni alle spalle etc etc...

e comunque, tra tutti quelli che ho girato, non è stato nemmeno il peggiore. ho trovato di peggio.. moooolto di peggio!

una cosa che io consiglio a tutti quelli che devono andare da uno psicologo/psichiatra... è di trovarsi una persona che abbia una profonda umanità (oltre ovviamente ad esperienza, capacità di analisi e professionalità), che svolga il suo lavoro con chiaro desiderio di capire ed aiutare il prossimo... e non solo per far i soldi e la bella vita...

ps: l'unica persona che mi ha trasmesso questo senso di "umanità", tra tutte quelle che ho conosciuto... è stato un vecchissimo psichiatra di verona, che all'epoca era primario dell'ospedale psichiatrico di verona.. e che oggi presumo sia morto od in pensione!! l'unica che peraltro credo mi abbia capito al volo, in una sola seduta...
22-04-2009 21:15
JohnReds Animanera71 ma lo psicoterapeuta dove andavi era proprio uno stronzo, cavolo, come hai fatto a pagarlo per tutto questo tempo?
22-04-2009 21:11
-Dama-del-Drago- Sconvolgente (per lo psicanalista) ... non mi ha fatto manco pagare! :twisted: (E' la sacrosanta verità ma non posso spiegare il perchè!)
22-04-2009 20:53
animanera71 la mia prima volta non è riportabile per motivi di "censura"..

ma ricordo l'ultimo dal quale sono andato anni fa... un luminare che riceveva nella sua mega villa sparsa in vari ettari terreno ( c'erano almeno 200/300 mt tra il cancello e il parcheggio a fianco della casa!)

era gia da un po di mesi che ci andavo, ma avevo notato da subito un suo certo distacco.

come hanno gia detto e sottolineato altri prima di me.. anche lui non se ne usciva MAI con un commento, una opinione, un consiglio. NIENTE! nemmeno quando gli chiedevo espressamente un punto di vista su un argomento o una situazione ben precisa. ZERO! al max mi rispondeva: devi valutare tu!

mi guardava da dietro le lenti bifocali, con aria un po assonnata e demente... e basta! STOP!

io ormai andavo da lui per abitudine... e praticamente gli parlavo della prima cosa che mi passasse in mente in quel momento... per cui magari stavo li la mia oretta a parlargli di politica... o di filosofia.. o del tal scrittore.. o del tal'altro poeta... e lui se ne stava li, zitto, ad ascoltarmi.

un giorno, per testare un po il terreno rimasi zitto, pensando: prima o poi dirà qualcosa! ma niente, rimase zitto pure lui. passamo un ora zitti a guardarci.

(nb: gli pagai la parcella restando zitto.. e me ne andai zitto zitto!)

la volta successiva gli chiesi direttamente e senza tanti preamboli per quale ragione avrei dovuto continuare ad andare da lui se alla fine la seduta si riduceva ad un monologo che avrei benissimo potuto fare con qualche familiare od amico... senza spostarmi da casa e senza spendere soldi. senza calcolare che probabilmente loro mi avrebbero pure risposto e stimolato al dialogo...

e lui mi rispose: il semplice fatto che hai deciso di venir qui ad esporre i tuoi problemi (ad uno psicologo) è già parte di una terapia atta a farti star meglio!

io mi alzai e me ne andai...

(nota: a distanza di un anno, nel periodo natalizio, mi arrivarono numerosi messaggi da parte di questo tizio. io non avevo conservato il suo numero e non capivo chi fosse. glie lo chiesi con un sms. lui mi rispose d'esser lo psicologo tal dei tali e che lui e tutto il "gruppo" di psicoterapia mi auguravano buone feste... io gli feci presente che non avevo mai preso parte a sedute di gruppo! MAIII! e questa volta lo mandai a cagare senza mezzi termini! nota2: alla fine del nostro primo incontro gli avevo chiesto come mai non prendesse appunti o quant'altro... e lui mi rispose di aver buona memoria. beh, fatevi due conti...)
22-04-2009 20:32
Clark_Kent Bellissima. Mi ricordo ancora la giornata, c’era tanto sole. Ho avuto la sensazione di un ambiente sicuro e protetto, ma soprattutto la percezione netta di una persona che per un ora sarebbe stata a mia totale disposizione, dedicandosi completamente a me. Così, “a pelle” ho capito subito che era giusta, anche se la prima seduta è servita solo per esporre il mio problema.

Nei mesi successivi è stata sempre molto professionale, ma verso la fine ho avuto quasi la sensazione impercettibile che lei si augurasse sinceramente il mio successo, anche al di là del suo ruolo e del distacco che imponeva la sua posizione, e che quindi la stima fosse diventata anche un po' reciproca.

Il resto lo sapete
22-04-2009 19:40
Gauloises frequento una psicologx da un paio di mesi circa, ho fatto qualche seduta, ma è solo una perdita di tempo non fa altro che farmi parlare di continuo e cercare di annaspare sul mio passato.
penso proprio che smettero' anche se dal livello umano è davvero una bravissima persona.
22-04-2009 18:07
lomarcan77 Mah... quel che e' successo a me e' che sostanzialmente non ha fatto altro che farmi tirar fuori cose che comunque sapevo gia'.... mi ha detto che il problema era quello che pensavo ma obiettivamente su come saltarci fuori a parte i medicinali non e' stato granche' utile (
22-04-2009 17:40
animaSola Con quella da cui vado ora ..ottima..ho trovato la persona giusta x me...è estremamente Umana....e sta diventando come una seconda mamma x me...ops: ops:

Le paure sn sempre le stesse...essendo che oltre l'agorafobia e gli attacchi di panico, soffro pure di sindrome vaso-vagale..., ho sempre il terrore di collassare mentre stiamo facendo una seduta...per ora nn è ancora successo....perchè sta benedetta donna...sa come prendermi....mi fa calmare..mi fa distendere oppure mi fa uscire a fumare una sigaretta....
ho fatto solo 6 sedute....quindi penso che ci voglia ancora tempo x tirare le somme.
Questa discussione ha più di 20 risposte. Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:27.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.