Ti capisco, so perfettamente di cosa parli... fino a un paio d'anni fa stavo quasi nella tua stessa situazione: io contro tutti, in "famiglia" e mi sarebbe stato sufficiente un affetto sicuro per sentirmi meglio... Poi ho mandato tutti al diavolo, gliene ho dette di tutti i colori e ora frequento soltanto mia madre,che adesso mi capisce di più.
Prima avevo anche la mancanza d'affetto.. ma ora le fobie e le ossessioni(ne ho di veramente strane) mi hanno tolto tutto, anche il bisogno d'affetto..
La tua ancora non è patologia, la mia si. Quindi ti dico che qui sul forum potrai trovare persone che ti capiranno. Una sono io. So che vuol dire il soffitto annerito, a me pioveva pure dentro casa..
15-05-2016 15:31
Angus
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Mi pare che ti stai fregando con le tue mani.
Dai retta a tuo padre. Lascia stare il ruolo della vittima, e quello della bisognosa d'amore (non sei una bambina: puoi vivere anche da sola, e partendo dalla solitudine costruire relazioni), e salvati come puoi, senza rimuginare troppo sul passato. Che non è colpa di nessuno.
Lascia stare anche il ruolo di quella a cui le cose vanno bene così (immagino ci sia anch'esso, complementare all'altro), poiché è lei ad essere sbagliata. Da quello che scrivi i tuoi familiari sono obiettivamente un inferno. Perché resti con loro?
"I problemi vanno affrontati" è una cretinata. Non vi è naturalmente alcun obbligo. Se non lo si fa, però, ci si rovina la vita.
"Manca la benzina che è l'amore per qualcuno o da parte di qualcuno che ti muove e spinge ad andare avanti". Un po' d'amore tuo, per te, magari?
15-05-2016 15:30
ocelot83
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da Stella89
Vorrei sapere come la pensate.La mia psicologa dice che vivo male per la mia struttura di personalità deviata dai traumi passati,dice che non è per gli affetti che mi mancano che sto male,se stessi bene ne troverei di nuovi.Non credo a questa cosa,non del tutto.Non sono una cattiva persona(anzi fin troppo buona e generosa),ma sono lasciata a me stessa con stizza da parte dei più intorno a me perchè la mia "patologia" secondo loro, in realtà,è solo una mancanza di personalità,di qualità e carattere.Vivo in uno stato di abbandono totale con i i miei genitori anziani,le mie sorelle che ora che mia madre ha avuto un grave problema di salute con conseguente disabilità,non passano più neanche a trovarci.I miei le difendono anche "lavorano e hanno figli",dicono.Le mie sorelle sapendo come vivo,mi prendono in giro con i nipoti dicendo che faccio una vita triste.I miei nipoti se la ridono quando mi vedono,dicendomi che una vita come la mia non la farebbero mai.Non mi chiamano mai per sapere come sto.L'ultima volta alle prese con le tante difficoltà ed il solito strazio e solitudine,mi chiama una delle due sorelle,dicendo che stava facendo una bellissima passeggiata tra le strade di Assisi,in una breve vacanza fuori.Chiedendomi cosa stessi facendo,sono scoppiata a piangere.dicendo che cascava tutto a pezzi in casa,che non ho vita e lei col marito di fianco,si sono cominciati ad infastidire perchè" turbavo" la loro quiete e loro si stavano godendo una bella mattinata insieme con i bambini.Mi dicono che sono pesante,che i problemi li abbiamo tutti e che vanno affrontati e che se sto morendo,perchè anche secondo loro sto facendo una brutta fine,sono io che lo voglio,loro non ci possono fare nulla,"la pelle è la mia".Questo week end non ha chiamato nessuna delle due,mia zia aveva ospiti a casa e tutti i figli e non ci sarebbe stato posto per me al pranzo del sabato,le amiche stanno fuori con altri amici e fidanzato ed io mi vivo questo sempre,LA MANCANZA DI CONTATTI AUTENTICI UMANI,non bastano in queste situazioni quelli superficiali di persone incontrate a corsi/lavori/attività extra.Io sento di stare molto male per questo e non per la "patologia",nè penso che patologico sia desiderare che fratelli e sorelle,così come amici cari e genitori ti vogliano bene e che siano per te un porto sicuro a cui ritornare dopo la tempesta affrontata fuori ogni giorno.La psicologa mi guarda come a dire che non c'entra tutto questo,mio padre stesso quando glielo dico mi dice " e basta con sti affetti,c'è altro,dovresti organizzarti,nulla si fa con carezze e abbracci".Vivo nel dimenticatoio più totale,solo avversità e mai un fuoco caldo a riscaldarmi,un sorriso,un'accoglienza,ma sempre critiche,prese in giro,pregiudizi...sarà una pretesa assurda la mia,sono davvero poco importanti queste cose?Conta più avere una buona capacità organizzativa che non calore?Ma...a me sembra che io potrei anche organizzarmi,muovermi,ma manca la benzina che è l'amore per qualcuno o da parte di qualcuno che ti muove e spinge ad andare avanti,a far qualcosa di sensato,di costruttivo,ad avere un progetto.Quando su questo punto mi si risponde "devi contare solo su di te"..ok ,le forze sono le mie,ma il supporto umano,sentimentale,emotivo di altri intorno a me lo ritengo vitale.Se non supporto,coinvolgimento,amore...cavolo.Anche se avessi un figlio e fossi una madre single,saremmo una famiglia e lui sarebbe il motivo per cui farmi un minimo di forza e lottare anche duramente.Avere qualcuno intorno,amico caro,madre,zia...qualcuno che sia più di una frequentazione credo sia veramente importante..mi sembrano tutti impazziti intorno a me,la psicologa che mi guarda scuotendo la testa,tipo "non funziona così",sorelle che mi trattano duramente,poi però vedi intorno la gente che sta insieme ad altra gente,che ha persone anche poche su cui poter contare.Le mie sorelle mai si sono trovate in una situazione come la mia,neanche i miei,neanche mia zia o le mie amiche..neanche la psicologa presumo.
Non è solo una mancanza d'amore, ma direi proprio una mancanza di affetti.
Se non hai amici o famigliari che ti sostengano fisicamente nel momento del bisogno puoi essere forte quanto vuoi ma a lungo andare rischia di logorarti dentro.
Parlane qua è di certo un aiuto ma una volta disconnessi, si torna purtroppo alla realtà: un abbraccio, un'uscita, una chiacchierata di persona con una persona che ti vuole bene è certamente tutta un'altra cosa...
E poi l'amore, avere qualcuno accanto con cui migliorarsi, con cui costruire un futuro assieme, con cui passare momenti speciali... nessuno vuole rimanere solo per sempre, no?
E comunque, mai provarci con persone già impegnate o in cerca di avventure, che ti userebbero solo per divertirsi per poi lasciarti nuovamente sola
15-05-2016 15:28
DownwardSpiral2
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da Stella89
...
Non so cosa dire...ogni cosa mi sembra superflua, ti auguro che il caos dica un po' bene anche a te, perché quest'accanimento è assurdo. Un abbraccio
15-05-2016 14:48
claire
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da Sn0w
È un termine che viene usato nel forum ed anche in altri. Ti ho già detto che scritto dopo un mio consiglio dato ad un utente, che tu non condividevi lasciava intendere quello. Se solo leggessi anche le storie altrui e del sottoscritto, prima di avvelenare con i tuoi post, capiresti che sono l'antitesi del seduttore. Comunque felice di essermi sbagliato. Mi rimangio la mia accusa. Ma poi se vuoi fare polemica ed hai astio da scaricare su qualcuno, beh... non ho tempo da perdere e trova qualche altra persona. Addios.
Guarda che hai iniziato tu a buttare merda,non solo per il collega ma dicendo anche che i miei post sono distruttivi.La polemica è tutta tua
15-05-2016 13:24
Sn0w
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da claire
Collega mi pare chiaro,è uno che lavora con te.
Non era nel mio diario ma in quello di stella.Non capisco davvero come hai fatto a pensare di essere tu,a meno che non hai la coda di paglia e sei un broccolone.
È un termine che viene usato nel forum ed anche in altri. Ti ho già detto che scritto dopo un mio consiglio dato ad un utente, che tu non condividevi lasciava intendere quello. Se solo leggessi anche le storie altrui e del sottoscritto, prima di avvelenare con i tuoi post, capiresti che sono l'antitesi del seduttore. Comunque felice di essermi sbagliato. Mi rimangio la mia accusa. Ma poi se vuoi fare polemica ed hai astio da scaricare su qualcuno, beh... non ho tempo da perdere e trova qualche altra persona. Addios.
15-05-2016 13:05
claire
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da Sn0w
se dopo un commento non specifichi a chi ti riferisci si capisce un'altra cosa. Non posso sapere che per "collega" intendevi una cosa scritta nel tuo diario
Collega mi pare chiaro,è uno che lavora con te.
Non era nel mio diario ma in quello di stella.Non capisco davvero come hai fatto a pensare di essere tu,a meno che non hai la coda di paglia e sei un broccolone.
15-05-2016 12:20
Stella89
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Stella, ogni volta che leggo un tuo post mi si apre una crepa nel cuore, non posso veramente credere che una ragazza come te sia così sola, un mondo interiore così vivido, ricco, articolato, da non poter condividere se non con chi è che dall'altra parte dello schermo, hai una forza che io non ho. Com'è possibile?
Credimi,me l'ho chiedo anch'io,e mi sta uccidendo questa situazione che sembra non avere senso.Se tu mi vedessi di persona,parlandomi,mi troveresti normale,estroversa,sorridente e gradevole,poi inizia ad intravedersi man mano che stai con me quella sofferenza provata per tanto tempo,una vita non vissuta,e ferite che mi hanno procurato i miei che mi fanno stare male.Non sono stata fortunata.Avevo amici fino a 20 anni,una in particolare,la mia cara amica,con cui abbiamo condiviso tanto insieme,trovato il compagno giusto,altolocato e cominciando a fare la bella vita,più interessante,mi ha iniziato a prendere in giro con cattiveria,dicendomi che ero sola,che ero una poveraccia a cercare di fare la forte,perchè avevo una famiglia di m...a ed amici che mi avevano abbandonato.Me lo diceva ogni volta che cercavo di alzare la testa e crederci.Poi era diventata molto strana ad un certo punto e mi chiamava sempre,quasi facendo stalking,volendo sapere dov'ero,con chi stavo e ogni volta che stava sola mi chiamava disperatamente perchè aveva bisogno di me.In pratica mi ha usata,denigrandomi un poco alla volta e prendendo tutto quello che poteva prendere (conoscenze,miei interessi-es.mi piaceva la fotografia?Lo faceva anche lei,solo comprandosi una macchina più figa...).Poi perduta lei(ho troncato l'amicizia) ed altri amici che nel frattempo si erano sposati/fidanzati,ho cominciato a star peggio e sono entrata in terapia.La prima psicologa come altri del suo giro,era una mezza criminale.Poi ho scoperto denunce nei suoi confronti per plagio e mancanza di etica professionale.Mi ha fatto interrompere gli studi all'università dicendo che sarei diventata matta a studiare,non ero il tipo,dovevo lasciare tutte le mie attività artistiche ed andare a lavorare.Mi fece una diagnosi terribile(che poi cambiò),mi diede medicine (era medico psicoterapeuta) tante che mi procurarono anche pesanti effetti collaterali.I miei genitori in tutto questo erano assenti completamente.Mi lasciarono rovinare e quando provo a rinfacciarglielo mi dicono,che ero plagiata ed ero troppo legata a quel medico,non potevano fare nulla.Poi distrutta nella persona da questa qui che poi mi minacciò di non dire troppo "cazza.e" in giro sul suo conto,infranto l'ennesimo rapporto di fiducia,ho cercato altri terapeuti,tutti con diagnosi concernenti l'ansia,che mi hanno riempito di medicine,provandone anche loro di ogni,ma senza effetto tranne uno che presi per la fobia sociale,ma che poi cominciò alla lunga a darmi effetti collaterali.Ho continuato a cercare di lavorare,mollando o non tenendo mai,oppure trovando postacci dove venivo sfruttata fino a sera tardi(porta a porta) senza poi essere pagata.Abbandonata per pura paura l'università,ho voluto tuttavia puntare di nuovo sulla formazione e ho cercato dei corsi finanziati dalla regione..che tuttavia non mi hanno portato mai da nessuna parte.Altre amicizie valide non sono riuscita a farne,perchè per le stranezze nello stile di vita e nel modo d'essere che avevo ormai sviluppato,le persone mi emarginavano,dicendo che ero "strana",che "perdevo troppo il filo del discorso"che non era normale che non uscissi mai il sabato e la domenica,che non avevo mai niente da dire su viaggi che avevo fatto,fidanzati,storie...Poi si incontravano tutti per aperitivi e quant'altro,scoprivo le foto su facebook,vedendo che c'erano tutti,ero l'unica che non era stata invitata.In realtà ero già molto sola e cercavo sempre disperatamente,in malo modo,di inserirmi in qualsiasi cosa sentivo facevano.Ho capito poi che la disperazione e il bisogno gli altri lo avvertono anche solo attraverso il linguaggio non verbale e ti escludono forse inconsciamente.A tutto questo piano piano,è subentrata una presa di coscienza circa quello che sono davvero i miei e la mia famiglia.Con tutto quello che mi hanno fatto passare da piccola soprattutto(e ne sono successe di cose gravi per cui sono stata irrimediabilmente intaccata e ho sofferto tremendamente),non mi hanno mai chiesto scusa e anzi dicono che mi hanno sempre protetto e che sono io che non lo voglio vedere.Sul fatto del bullismo sapete che mi rispondono?" Basta con questa storia,chi non è stato in difficoltà da bambino,non tutti ne fanno un dramma!"Peccato che poi fanno i servizi apposta ai tg sugli episodi di bullismo ed io ho passato questo sin dalla tenera età e tanto altro poi!Ora che ho una certa età,le cose sono ancora più complicate e sono stata lasciata del tutto al mio destino.Mio padre mi dice ormai" più di questo non potevamo fare per te,salvati come puoi".Vedo la fine,la forza di rialzarmi c'è sempre,ma inizio ad avere sempre più malesseri fisici e psicologici insopportabili e venirne fuori è sempre più difficile perchè non hai più 20 anni e la società non ti aiuta.L'abbassamento della mia qualità di vita per il mio disagio,la sofferenza non elaborata,la consapevolezza di aver vissuto una vita che a raccontarla turba pure gli psicologi da cui vado..tutto questo mi sta mandando in blocco e scatta la patologia,non trattengo più esasperazione e disperazione quando sto fuori..il mio viso spesso(me l'hanno detto) diventa contratto,sofferente,spento,brutto...poi capita che mi sforzo,sorrido e sembro un'altra persona.Purtroppo mi sto inaridendo e sì avevo tanto dentro da dare,più di quelle persone che ora vivono beatamente e che mi hanno trattato in quel modo.Come ho detto in altri post sto cercando di combattere per non morire,per ritrovare quel mondo di colori e la bellezza che ho perso.Quello che respiro ora è povertà,anche intellettuale e sentimenti negativi.Sono diventata vuota.Se dovessi dare un'immagine di me,mi vedo come una vecchia,provata dagli anni,stanchissima,con la schiena curva che sta dentro una stanza buia e le serrande abbassate..a vivere la sua fine.Ogni tanto ritorna qualche sprazzo di gioventù,forza e freschezza,colori e quell'immaginario vivido e sano..ma poi scompare subito per ridare il posto a paura,terrore,solitudine agghiacciante e rabbia per una famiglia che ti contesta pure con tutto quello che ti stai vivendo,dicendo che sei pesante...penso che ormai ne ho provate così tante,ho oltrepassato un confine..e gli altri che vivono nella normalità,non possono comprendere dove sono finita.Ritornare alla normalità è impossibile,un certo tipo di sofferenza reiterata ti cambia...e continuo a lottare per trovare di nuovo un contatto col "mondo"..ma mi sento tipo una Don Chisciotte che lotta contro i mulini al vento.Credessi in Dio,starei meglio,penserei che poi farà in modo che ognuno ha quello che si merita,ma credo che ci sia solo il caos e c'è a chi dice bene con una serie di variabili positive e a chi dice male.
15-05-2016 11:06
Masterplan92
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
ho la mente talmente marcia che un rapporto di qualsiasi tipo mi farebbe più male che bene..anche se sono un inetto a creare qualsiasi tipo di rapporto
15-05-2016 09:57
Milo
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Secondo me se uno è sensibile la mancanza di amore dato e ricevuto è un macigno che alla lungo lo porterà a fondo,anche io sono in una situazione simile alla tua,figlio unico vivo solo con mia madre con amicizie superficiali e poche speranze di avere una relazione in futuro,per quanto mi distragga con hobby e interessi che mi occupano tutta la giornata patologie come ansia e depressione sono per me sempre dietro l'angolo,quando morirà o si ammalerà mia madre non so come farò ad andare avanti(affettivamente non economicamente)
15-05-2016 04:57
gwynplaine87
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
anche l amore verso se stessi può essere un ottimo motore...anzi, forse dovrebbe essere il motore principale
amarsi non significa compatire se stessi quando le cose non vanno bene..parlo anche per me sia chiaro...
aprirsi verso gli altri,mantenendo il rispetto di se stessi, solo in questo modo si può trovare affetto e calore vero. quando non si è ricevuto amore in famiglia cercarlo fuori non è affatto facile, ma è l'unica cosa da fare, e poi, accettare i rischi che questo comporta, capire che un "no" non è la fine del mondo.
se imparo questo, io sto (quasi) apposto
la mancanza d'amore secondo me, la si può anche definire una "patologia ereditata" in alcuni casi
15-05-2016 04:12
~~~
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Comunque ho dimenticato di dire che si tratta anche di un insieme di forze, amore, cura, solidarietà.
Per dire, possono esserci gli affetti ma se mancano i farmaci si va fuori di melone (poi lì dipende dalla patologia, ma c'è anche questo).
15-05-2016 02:41
DownwardSpiral2
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Stella, ogni volta che leggo un tuo post mi si apre una crepa nel cuore, non posso veramente credere che una ragazza come te sia così sola, un mondo interiore così vivido, ricco, articolato, da non poter condividere se non con chi è che dall'altra parte dello schermo, hai una forza che io non ho. Com'è possibile?
14-05-2016 23:25
Sn0w
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Questo è uno di quegli interventi che vorrei vedere più spesso sul forum: lucidità, introspezione, autoanalisi...tutto quello che serve per avviare un circolo virtuoso di emancipazione dalla fobia, però penso che tu sia ancora un po' troppo focalizzato sulle mancanze altrui e su una visione della moralità troppo idealizzata. Dobbiamo accettare l'idea che gli altri non siano stati creati per soddisfare le nostre specifiche lacune, come noi per le loro.
Cerco come molti, di avviare un processo di emancipazione dalla fobia, ma spesso mi arresto e poi riprendo. A corrente alternata.
Sicuramente dopo anni mi sono abituato alla solitudine ed al vuoto relazionale, ma comunque ho una personalità forte perchè non mi sono mai abbandonato a me stesso nel tempo, non sono ricorso a medicinali o professionisti ed ho tirato avanti raggiungendo tutti gli obiettivi scolastici e professionali che avevo, senza appoggiarmi a nessuno... sento di avere il controllo della mia vita, ma probabilmente con il freno a mano tirato ed il piede pronto sul freno. Purtroppo tendo ad avere una visione della moralità troppo idealizzata, la mia visione, come meccanismo di difesa trattengo le emozioni in alcuni contesti o perdo il controllo in altre situazioni, non mi affeziono alle persone e ne vedo subito il loro peggio.
Il vantaggio di una situazione di mancanza d'amore è che non senti di avere nulla da perdere, ti senti leggero ma vuoto.
14-05-2016 23:06
Sn0w
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da claire
Ho detto qualcosa di te?Sei tu il collega?
se dopo un commento non specifichi a chi ti riferisci si capisce un'altra cosa. Non posso sapere che per "collega" intendevi una cosa scritta nel tuo diario
14-05-2016 23:00
Stella89
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da Sn0w
in molti, me compreso, parliamo spesso di mancanza di contatti umani e di amore.]Ma bisogna anche dire che avere contatti umani, vuol dire avere sia contatti positivi che negativi.Voi vi dovete chiedere se siete in grado di gestire anche le situazioni e le persone negative. Lo siete? Perchè per avere equilibrio bisogna saper gestire anche il rovescio della medaglia.
Visto che ho un sesto senso nel percepire il peggio delle persone, io ormai ho un certo fiuto per le situazioni o persone negative, e cerco sempre di evitarle o trovare un modo per uscirne. Però per mancanza di esperienza e di autocontrollo non so gestire le situazioni positive, le amicizie e l'amore.
Penso sia una questione di esperienza e di sensibilità personale più o meno accentuata.Nel caso delle persone negative,ho problemi nel confronto,non sono una che riesce a spiegare,ad esternare esaustivamente quello che non mi va bene,che sia un atteggiamento,una frase fuori luogo,un comportarsi male...tendenzialmente o inghiotto il boccone amaro facendo finta che la la cosa detta,il comportamento scorretto non mi abbiano minimamente toccato(poi sputando bile in separata sede),o taglio di brutto ogni forma di contatto.Mi manca la capacità di sviluppare i rapporti,li so mantenere se l'altra persona non è particolarmente st..a e arrogante,se è abbastanza diplomatica.Se mi si fa un torto,non riesco ad avere quella forza necessaria nel denunciarlo all'altra persona,perchè mi sento sempre così fragile,che temo mi spezzerebbe con poco e così o continuo ad incassare fingendomi forte,o tronco i rapporti in netto.Le mie capacità sociali in tal senso sono poco sviluppate.Purtroppo le persone da adulti bisogna conquistarsele,sui rapporti ci si deve lavorare,non è come con mamma e papà e famiglia che ti amano per il solo fatto di essere figlia,sorella,per il solo fatto di esserci( e pure lì mi è andata male),con gli altri devi usare capacità sociali per ottenere qualcosa,per costruire dei rapporti,superficiali o più saldi.Se si hanno problemi però,la famiglia è a maggior ragione più importante,perchè è l'unica che dovrebbe rimanere al tuo fianco e amarti e accoglierti per come sei,indipendentemente dalle tue capacità sociali.Una delle mie amiche opportuniste ha qualche problema,forse più serio del mio.Lavora,è molto lucida,razionale,mille manie di perfezionismo e tanta ansia e fobie,di stare sola,di andare in giro sola per fare qualsiasi cosa,anche a fare shopping o usare i mezzi con tanta gente.Ha 34 anni come me,ma sta sempre al telefono con la madre che le ha (giuro) trovato pure un fidanzato.Questa ragazza è carina,estremamente intelligente ma ha tutti questi problemi.Funziona in un ambiente protetto,va in tilt fuori.Non va dallo psicologo perchè comunque funziona,ha un fratello che le vuole molto bene e le fa da amico confidente,stessa cosa i genitori,i nonni che ancora ha,è molto amata ed il ragazzo intercettato dalla madre che ha subito cercato di metterli in contatto,è stato accolto a braccia aperte in questa famiglia calorosa.La mia amica ha seri problemi secondo me,ma per la società funziona,la patologia non "c'è" perchè il calore che ha le consente reggere lo stress che si vive al lavoro(ansia da prestazione per compiti minimi nuovi)..e tante altre fragilità.Se fosse criticata,abbandonata dalla famiglia,lasciata a lavorare e poi a casa a vedersela per fatti suoi,senza mai una cena,un pranzo preparati,un'uscita fuori..esposta sempre con le sue vulnerabiltà fuori e poi ritornando al freddo di una casa povera d'affetti..sono quasi sicura che le sue vulnerabilità scoppierebbero in una malattia,impazzirebbe e non avrebbe più quel suo modo di fare sempre elegante,posato,vestiti profumati,capelli in tiro,mente fresca,creatività(lei dipinge).Appena si trova minimamente in difficoltà c'è qualcuno,ha una famiglia.Se ha bisogno di tinteggiare un soffitto perchè annerito dalla muffa,chiama il papà,glielo fa il fratello,lavora e poi va a pranzare dalla mamma,poi torna al lavoro.Col ragazzo era timidissima,la madre che è molto carismatica e intraprendente ha trovato il modo di farli incontrare e poi è andata con lei a scegliere vestiti da mettere e le ha dato dei consigli.Sicuramente è esagerato tutto questo per l'età della mia amica,ma sul lavoro come fuori,la mia amica appare normalissima e in gamba,posata,equilibrata,se non fosse che sotto sotto ha tremila supporti,dati da una famiglia che l'ama.Una patologia conclamata non ce l'ha,tranne episodi di panico ed ansia.I genitori hanno un'età ancora giovane e se mai dovesse succedere qualcosa loro,c'è il fratello sempre al suo fianco.Non rimarrà mai sola,questo lo sa e me l'ha detto,questa serenità la sta trainando in avanti piano piano agganciandosi a nuovi rapporti che forse come quello con il ragazzo che frequenta evolverà in matrimonio e famiglia e così andrà avanti,senza mai sviluppare una patologia che rimane secondo me latente.Secondo me è un soggetto a rischio,ma la variabile affettiva che le sta intorno,che si è guadagnata solo per il fatto di essere venuta al mondo,non per merito di abilità sociali,la sta salvando.Sarebbe accaduta a me la stessa cosa se avessi avuta almeno una variabile affettiva decisiva?Io credo di sì.Non ero così,ero molto più normale di ora,non avevo sviluppato una malattia,la malattia l'ho cominciata a sentire quando con le mie titubanze,e sensibilità sono stata lasciata sola esposta al mondo praticamente.La malattia non ci sarebbe stata se ci fosse stato l'amore come antidoto e sostegno di fronte a situazioni delicate e fragilità personali.Se vivessi lo stress sul lavoro e tornassi a casa accolta spesso da persone che mi vogliono bene e che mi preparano un pasto caldo,condividendo insieme delle cose,probabilmente il giorno dopo tornando a lavoro sarei anche più carica e funzionerei meglio.Per ritornare in attinenza col topic,prima non ero malata,portavo delle ferite con me,poi la solitudine e l'abbandono di fronte ad una situazione di crescente difficoltà sociale,mi ha portato alla depressione e ad una successiva perdita di capacità e risorse personali come la capacità di immaginare,la fantasia,l'ironia,la curiosità,la memoria.La mancanza di calore e affetti autentici mi ha portato ad un inaridimento a cui mai avrei pensato di arrivare,e invece è successo,la mia mente di default ha il vuoto dentro.Nessuno che si preoccupa per te,nessuno a cui fare una sorpresa o a cui fare qualcosa di buono,a cui raccontare qualcosa che hai visto.Piano piano,dal fare per tanto tempo le cose per conto mio,sono passata ad un totale abbattimento e spegnimento,e la struttura del mio cervello forse plasticamente è proprio cambiata,perchè non lavora,lavora su due informazioni in croce ed elabora vuoto.Se ci fosse un ingranaggio di affetti forti e veri intorno a me,probabilmente potrei contare su una guarigione/ritorno ad una vita sana.
14-05-2016 21:52
muttley
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da Sn0w
in molti, me compreso, parliamo spesso di mancanza di contatti umani e di amore. Ma bisogna anche dire che avere contatti umani, vuol dire avere sia contatti positivi che negativi. Voi vi dovete chiedere se siete in grado di gestire anche le situazioni e le persone negative. Lo siete? Perchè per avere equilibrio bisogna saper gestire anche il rovescio della medaglia.
Visto che ho un sesto senso nel percepire il peggio delle persone, io ormai ho un certo fiuto per le situazioni o persone negative, e cerco sempre di evitarle o trovare un modo per uscirne. Però per mancanza di esperienza e di autocontrollo non so gestire le situazioni positive, le amicizie e l'amore.
Questo è uno di quegli interventi che vorrei vedere più spesso sul forum: lucidità, introspezione, autoanalisi...tutto quello che serve per avviare un circolo virtuoso di emancipazione dalla fobia, però penso che tu sia ancora un po' troppo focalizzato sulle mancanze altrui e su una visione della moralità troppo idealizzata. Dobbiamo accettare l'idea che gli altri non siano stati creati per soddisfare le nostre specifiche lacune, come noi per le loro.
14-05-2016 21:39
Stella89
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da claire
Dopo aver letto questo,ripeto il consiglio:lascia perdere il collega broccolone, meriti altro di più autentico.
Ahahhahha,tanata Claire Ho cercato di camuffare con il titolo,ma in effetti il pensiero me l'ha fatto venire il broccolone Se scoppiasse una passione,spiccherei il volo e avrei eccome energia per andare avanti Mi ha fatto sentire una scintilla,ma poi finirei per stare peggio come già detto.Niente.Devo trovare un titolo più furbo per la prossima discussione
14-05-2016 21:23
claire
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da Sn0w
collega broccolone lo puoi anche evitare. Grazie. Io non vengo qui per scrivere ad esempio che tu sei distruttiva nei tuoi commenti.
Ho detto qualcosa di te?Sei tu il collega?
14-05-2016 21:04
Sn0w
Re: Patologia o semplice mancanza d'amore?
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
che intendi per persone negative?
Per negative non intendo persone depresse o sociofobiche, ma persone negative per altre caratteristiche, ad esempio opportuniste, ipocrite, materialiste ecc..
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