da malato, trasmetto un bisogno parassita di attenzioni da parte degli altri e poca autonomia. In pratica vengo percepito come un bambino bisognoso di cure.
Magari il problema è stata una mancata realizzazione come individuo?
Famiglia e madre iper protettive...
Situazione simile nelle premesse alla mia dissimile nelle conclusioni: l'aver avuto una famiglia iper protettiva mi ha reso meno desideroso di attenzioni sotto il profilo affettivo, poco sensibile alle situazioni di infedeltà, meno attaccato e possessivo rispetto alla media dei comportamenti che osservo quotidianamente. Persiste una maggiore insicurezza in altri ambiti, ma in quello relazionale non ho mai avuto la sensazione di avere vuoti da colmare.
06-03-2016 13:27
gwynplaine87
Re: Primi rapporti
...con un bisogno d'attenzione e d'amore troppo, "se mi vuoi bene piangi" per essere corrisposti....
però dai, in questa relazione-rapporto hai trovato lati negativi e positivi, credo sia normale
06-03-2016 12:51
claire
Re: Primi rapporti
Sarebbe bene,se possibile,non fare soffrire gli altri per le proprie sperimentazioni e per togliersi il fardello della verginità o quant'altro.Fare attenzione...
06-03-2016 12:27
alice89
Re: Primi rapporti
complimenti per l'analisi lucida! Sei seguito da uno psicologo?
Se si presta la giusta attenzione si può imparare molto da una relazione, sia che vada bene sia che vada male. Anzi le relazioni più complicate sono quelle che ci insegnano di più, sempre che non ci ostiniamo ad incolpare gli altri per i problemi e limiti che si presentano.
Mi sembri sulla buona strada, continua così
06-03-2016 04:42
.:innominato:.
Re: Primi rapporti
Quote:
Originariamente inviata da Complainer
La cosa mi ha fatto riflettere. Creare un buon rapporto emotivo e sessualmente soddisfacente smussa qualunque problema.
Che sia depressione, mancanza di lavoro, solitudine, storia personale e paranoie... Tutto questo ai suoi occhi non è un problema.
Ci aggiungerei anche la fame nel mondo
06-03-2016 01:19
Complainer
Primi rapporti
Buonasera forum.
So che molti qui hanno problemi difficili. Quello che vi racconterò spero possa darvi una speranza e non farvi sentire peggio.
Per chi non si ricorda di me, sono Complainer, ho sofferto di isolamento, depressione e forme lievi di bullismo. Sono introverso ed per un certo periodo molto timido. Ricordo inoltre che sono arrivato vergine fino alla soglia dei 33 anni.
Infatti, quest'anno, dopo due anni buoni fatti di tentativi e fallimenti, sono arrivato ad avere i miei primi rapporti sessuali completi.
Mi è andata bene sotto certi aspetti, e male sotto altri.
Diciamo che è stata un'avventura piuttosto rapida. Niente appuntamenti, romanticismi e maratone varie. Si è trattata di pura attrazione.
All'inizio sono stato in dubbio se concludere. Ed all'inizio ci è voluta un'ora perchè lei riuscisse a baciarmi! Questo perchè da parte mia è partito tutto come un gioco. Un gioco che si è concluso in modo inaspettato per me.
La situazione mi è andata bene per diversi motivi. Non ho fatto cilecca ed in pratica è stata lei a condurre la parte che mi dava più problemi.
Ci sono stati comunque dei problemi. Alcuni di tipo fisico ed anatomico. Altri di tipo sessuale che non avrei mai immaginato. Infatti ho scoperto di avere un orgasmo ritardato.
La cosa mi ha fatto riflettere. Creare un buon rapporto emotivo e sessualmente soddisfacente smussa qualunque problema.
Che sia depressione, mancanza di lavoro, solitudine, storia personale e paranoie... Tutto questo ai suoi occhi non è un problema.
Noto che questo rapporto mi ha dato maggiore serenità. Ha ricaricato parte della mia autostima, anche se si resta quelli di un tempo.
Tra gli aspetti negativi riscontro sopratutto poco coinvolgimento nella relazione.
Quali sono i problemi che rendono difficili i rapporti di un fobico ed una persona normale?
Nel mio caso riguarda la salute psicofisica.
Quando si sta male, gli altri ci evitano. Questo perchè loro stessi hanno migliaia di problemi e non vogliono farsene carico di altri.
Mentre io, da malato, trasmetto un bisogno parassita di attenzioni da parte degli altri e poca autonomia. In pratica vengo percepito come un bambino bisognoso di cure.
Magari il problema è stata una mancata realizzazione come individuo?
Famiglia e madre iper protettive... Situazioni lavorative difficili e precarie... Colpevolizzazione dei miei desideri maschili... Abitudini sedentarie... Insomma, tutte cose che mortificano le caratteristiche che dovrebbero rendermi uomo.
Mi spiego. Sono stato crogiolato in un ambiente iper protettivo che non mi ha fatto realizzare come individuo autonomo. Quindi ho problemi di identità e non so cosa effettivamente voglio da me stesso.
Questo porta alla difficoltà di trovare lavoro che mi impedisce di raggiungere una situazione di indipendenza.
Ed il cerchio si chiude con una scarsa attitudine nei rapporti tra uomini e donne adulti.
Credo che diventare autonomo dovrà essere il mio obiettivo per l'anno nuovo.