| |
 |
|
|
|
| |
Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
|
| 14-02-2016 16:46 |
| Weltschmerz |
Re: Litigio con mio padre per motivi futili con tanto di insulti
Se ti può consolare credo che la sua tirata sia dovuta alla frustrazione e non a come sei o in che stato è la tua camera.
E la stessa cosa vale per te, ti sei sentito sotto pressione e per difenderti hai urlato anche tu.
Purtroppo quando il clima è teso succede.
Va bene impegnarsi, ma mettersi troppo sotto pressione finisce per immobilizzare anziché spronare.
Ti manterranno anche, ma con questo mica puoi perdere tutti i tuoi diritti.
|
| 14-02-2016 16:41 |
| kitsungi |
Credo di capirti perché anche mio padre mi ha detto cose simili e pure peggiori, ed io con lui non ho mai avuto un rapporto sano.
Non devi sentirti uno schifo perché è stato lui per primo a mancarti di rispetto e il fatto che ti paghi l'università (e tu giustamente gli sei grato per questo) non ti rende un fantoccio da trattare coi piedi quando gli pare e piace.
Quote:
|
nei periodi di inattività sono talmente depresso che sistemare la camera diventa una cosa di importanza nulla e quindi non lo faccio
|
Ai genitori non piace vedere i propri figli lasciarsi andare, depressi e trascurati. Forse ha cercato una reazione da parte tua, maldestramente e fin troppo bruscamente?
|
| 14-02-2016 16:10 |
| TãoSozinho |
Litigio con mio padre per motivi futili con tanto di insulti
Praticamente oggi mio padre ha visto camera mia che è ridotta un bordello, con carte ovunque, un po' perché nei periodi di inattività sono talmente depresso che sistemare la camera diventa una cosa di importanza nulla e quindi non lo faccio, un po' perché ultimamente sono un po' preso con qualche esame e quindi non ho molta voglia di sistemarla.
Ha iniziato ad inveire contro di me insultandomi, dicendo che a 25 anni non dev'essere lui a sistemarmi camera, che è un casino, che sono alternativamente un pezzo di m###a e una m###a, che sono ignorante, un fallito, ecc.
Al che io mi sono un po' alterato gli ho detto che non gli ho mai chiesto di sistemarmi camera e che lui per me non esiste (intendevo nel fatto di fare ordine alla camera). Lui mi si è piazzato davanti minacciando di menarmi, dicendo che sono bravo solo a pretendere da mangiare (che comunque compra mia madre, non lui). Allora gli ho detto che è inutile che se la prenda con la famiglia e, poi, fuori di casa, davanti al mondo, ai parenti, diventa un agnellino pieno di paure e che più mi insulta più diventa ridicolo. Va be' dopo un po' di volte che gli ho detto queste cose l'ho zittito però adesso mi sento un po' uno schifo. :-/ Penso di aver esagerato, anche perché io non lavoro, studio, non ho entrate mie, devo solo ringraziare i miei che continuano a mantenermi. Intendiamoci: non è che non voglia lavorare, per me sarebbe bello, ma cercare lavoro (a meno non essere costretti per motivi universitari, come ho già fatto) è davvero difficile per gente insicura come me, e come noi. Ora che, ottimisticamente parlando, ho di fronte a me mesi di inattività universitaria (esclusa la tesi) spero di trovare la forza di soddisfare questa mia voglia di trovare un lavoretto. Devo farlo diventare una necessità però.
|
| |
| |
