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Discussione: Diventare amici:il grande enigma Rispondi alla discussione
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06-06-2009 21:46
calinero
Re: Diventare amici:il grande enigma

no, alla fine nessuno era riuscito a rispondere :p
06-06-2009 19:53
Joker
Re: Diventare amici:il grande enigma

Non appena lo so mi faccio vivo io.

E' esattamente quello che non riesco a essere, comunque. Sono un ottimo-quasi amico, probabilmente. Quelli che ogni tanto fanno gli amici, ma nella sostanza, non lo sono neanche per metà.

Rimango sempre incastrato tra quel viscido senso di pochezza e la finzione/sforzo che mi sarebbe necessario per superarlo. Si, forse dall'altra parte mi aspetterebbe più di un pò di felicità, se riuscissi a coltivare una "vera" (quasi) amicizia...ma pazienza.
06-06-2009 18:12
scucciololenore
Re: Diventare amici:il grande enigma

qualcuno ha dato una risposta? l'ha trovata? come si fa? quali sono le tappe x creare prima una confidenza e poi un'amicizia? di che si parla tappa x tappa? gli argomenti? come ci si rapporta? come si evolve il rapporto? come si fa a farlo evolvere?...
10-04-2009 23:10
Figo_col_macchinone
Re: Diventare amici:il grande enigma

Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Come si fa a portare avanti i rapporti con una persona in maniera tale da potersi poi denifire amici?So che è una domanda idiota,ma mi sono resa recentemente conto che non ho proprio idea di come si fa,concretamente.E con ciò non intendo il "dove" trovar persone(in un bar,in un circolo culturale ecc),dico proprio il processo,le tappe,i passi da fare.
Mentre di solito per le persone è una cosa naturale,per me a questo punto diventa necessariamente una cosa artificiosa,da costruire come un progetto o un piano d'azione.

Questo deriva sia dalla mia incapacità di essere disinvolta con le persone e dalla mia inesperienza nei rapporti umani,sia dal fatto che,intellettualmente,considero l'amicizia appunto come un qualcosa che non può che nascere naturalmente:questa condizione mi porta quindi a non muovermi affatto in tal senso,ma se continuo così,sempre confidando solo in un rapporto che nasca spontaneamente,rimarrò ferma dove sono.

Con la mia migliore amica,insomma la persona che per me rappresenta il concetto più alto di amicizia,la storia è nata così:avevamo 10 anni,e sia io che lei eravamo già sociofobiche in erba inconsapevoli,non socializzavamo con gli altri bambini,eravamo sdegnose e solitarie ecc.Ci conoscevamo poco,solo qualche parola e occhiata scambiate;io un pomeriggio,spinta da un desiderio senza nome,con una determinazione insolita per me e nonostante l'ansia e il batticuore che mi sconvolgevano,convinsi mia nonna a portarmi a casa sua:ci dicemmo "ciao",cominciammmo a giocare e da allora non abbiamo smesso più.

Ecco,questo è per me diventare amici spontaneamente,ma se aspetto che accada ancora una cosa così sto fresca.Quindi lo domando a voi:come si fa?quali sono i passi, movimenti,gli atteggiamenti da intraprendere quando individui un possibile amico?E voi avete il mio stesso impedimento?
06-04-2009 23:59
esposizione è arrivata chioccioccolata herself !!!

che bello...questo argomento è il migliore che io ho visto finora sul forum
opera tua...
06-04-2009 23:56
Chioccioccolata
Quote:
Originariamente inviata da esposizione
si si ma il fatto è che gli incontri bisogna cercarseli io sono piuttosto neativo... troppo negativo in partenza TROPPO DIFFIDENTE
Io invece tendo a immaginare il possibile amico come se fosse un dio,carico la sua figura di aspettative e desideri,fantastico su ciò che potrebbe accadere,e tutto ciò si scontra con la fobia e il senso di inadeguatezza,facendo sì che non accada proprio nulla.
06-04-2009 23:53
esposizione ma voi state parlando di cose inesistenti se uno vuole dei nuovi e buoni amici come deve fare ? Questa mi sembra era la domanda che faceva chioccioccolata :lol:
06-04-2009 23:48
giova88fobicottinemie
Quote:
Originariamente inviata da NightVision
Quote:
Originariamente inviata da Loki
Quote:
Originariamente inviata da NightVision
non credo , a mio parere, che l'amicizia fraterna non esista

io i miei amici più importanti li conosco da 15,16 anni e ci sono ancora oggi
e non si tratta di conoscenti ovviamente ma amici veri...

diciamo però che sono , appunto, le amicizie che risalgono al perdiodo infantile quelle più durature e importanti per una persona
in seguito è più facile trovare conoscenti che amici
quelli d'infanzia restano gli altri passano
se si è cresciuti insieme c'e' stata una maggiiore condivisione reciproca
ci si è "vissuti" a vicenda e questo cementa molto il legame e lo rende duraturo..
Non sono totalmente d'accordo... la maggior parte delle amicizie d'infanzia si perdono, perché sono amicizie generalmente legate al quartiere in cui si abita o alla scuola... cambiati quelli, si perdono di vista anche gli "amichetti".
Le amicizie più forti sono forse quelle che si stringono quando si è già acquisito il concetto di amicizia e la sua importanza, nonché la difficoltà che ci vuole nel farne (cioè già quando l'amico non viene data come una cosa scontata che è normale avere), e contemporaneamente quando siamo in una fase in cui si crede che l'amicizia forte e imperitura sia possibile.
Per mia esperienza le amicizie fraterne che ho sono due e nate entrambe nel periodo della prima adolescenza. Entrambe nate in un periodo in cui sapevo quanto difficile fosse fare amicizia e mantenerla, e in un periodo in cui travolta dalla foga di quell'amicizia riuscii a credere che era possibile renderla davvero magica.
Da molto piccoli si ha la seconda caratteristica ma non la prima, e viceversa quando si è adulti.
Sono poche le amicizie in periodo adulto, che nonostante i mille problemi cui siamo sommersi, riescono a farci dimenticare tutto per un momento e a farci trasportare come quando eravamo piccoli...
si sono d'accordo
infatti altre amicizie d'infanzia le ho perse proprio per quello
si cambia quartiere, ognuno scelie una scuola diversa(media o superiore)
e non ci si sentè più

ma non mi mancano nemmeno quelle perse...non erano amicizie forti
le altre a cui mi riferisco, che sono poche, invece rimangono nonostante tutto...
si ci si è conosciuti da bambini quindi il conceto di amicizia non c'era...si stava insieme, si giocava in spensieratezze senza dare al legame amicale significati che andavano oltre il semplice gstare insieme
però evidentemente erano legami destinati a durare nel tempo..
mentre altri fose no..
ma sono comunque convinto che le amicizie più sincere siano queste...o quelle nate durante la prima adolescenza..ma non andrei oltre
parlo per la mia esperienza chiaramente...molti amici veri si possono trovare anche all'università o sul posto di lavoro...

ma secondo me mancano un pò di quell'essere cresciuti assieme che è importante...non so sarò un pò idealista...
nella vita comunque l'occasione per un incontro importante arriva in qualsiasi momento teoricamente
quindi ognuno può avere storie che ne smentiscono altre ...
si ho capito...allora ragionando così o ti sposi a 14 anni...o se arrivi a 20-25 anni senza una moglie sei destinato a non avere mai una compagna vera? :P

ma...io dico che ogni persone e situazione è a sè...è vero che se si porta avanti un'amicizia dall'infanzia può essere forte, ma è anche vero che alcune si possono perdere x compagnie e strade differenti>;
come viceversa lavorando ogni giorno con una persona o frequentando una persona x anni all'uni si può diventare ottimi amici....e di esperienze insieme se ne posso fare eccome...
06-04-2009 23:44
esposizione si si ma il fatto è che gli incontri bisogna cercarseli io sono piuttosto neativo... troppo negativo in partenza TROPPO DIFFIDENTE
06-04-2009 23:38
Loki Sì quando uso la parola "momento" non indico una fase temporale... piuttosto una fase mentale che attraversiamo. Per cui può nascere un'amicizia all'improvviso quando magari ne abbiamo rifiutate un sacco di altre anche nello stesso ambiente.
L'essere cresciuti assieme sì, è importante... l'aver fatto vedere agli altri degli aspetti della nostra personalità quando ancora non vi erano tante barriere e tabù come invece ci sono in età adulta.
In età adulta un'altra cosa che frena la nascita di un'amicizia forte è l'indolenza... mi accorgo che se fossi più spontanea e invogliata ad approfondire un legame, in questo momento ho una persona che mi è molto vicina... però non so, è come se avessi timore ad imbarcarmi in un rapporto con una persona che conosco da poco... perché in effetti è difficile recuperare tutta quella vita in cui non ci conoscevamo :roll:
06-04-2009 23:19
Loki
Quote:
Originariamente inviata da NightVision
non credo , a mio parere, che l'amicizia fraterna non esista

io i miei amici più importanti li conosco da 15,16 anni e ci sono ancora oggi
e non si tratta di conoscenti ovviamente ma amici veri...

diciamo però che sono , appunto, le amicizie che risalgono al perdiodo infantile quelle più durature e importanti per una persona
in seguito è più facile trovare conoscenti che amici
quelli d'infanzia restano gli altri passano
se si è cresciuti insieme c'e' stata una maggiiore condivisione reciproca
ci si è "vissuti" a vicenda e questo cementa molto il legame e lo rende duraturo..
Non sono totalmente d'accordo... la maggior parte delle amicizie d'infanzia si perdono, perché sono amicizie generalmente legate al quartiere in cui si abita o alla scuola... cambiati quelli, si perdono di vista anche gli "amichetti".
Le amicizie più forti sono forse quelle che si stringono quando si è già acquisito il concetto di amicizia e la sua importanza, nonché la difficoltà che ci vuole nel farne (cioè già quando l'amico non viene data come una cosa scontata che è normale avere), e contemporaneamente quando siamo in una fase in cui si crede che l'amicizia forte e imperitura sia possibile.
Per mia esperienza le amicizie fraterne che ho sono due e nate entrambe nel periodo della prima adolescenza. Entrambe nate in un periodo in cui sapevo quanto difficile fosse fare amicizia e mantenerla, e in un periodo in cui travolta dalla foga di quell'amicizia riuscii a credere che era possibile renderla davvero magica.
Da molto piccoli si ha la seconda caratteristica ma non la prima, e viceversa quando si è adulti.
Sono poche le amicizie in periodo adulto, che nonostante i mille problemi cui siamo sommersi, riescono a farci dimenticare tutto per un momento e a farci trasportare come quando eravamo piccoli...
06-04-2009 23:17
esposizione ma se uno vuoli farli nuovi di zecca, perchè siamo cosi lenti...
06-04-2009 22:58
esposizione Perchè sono cosi' lento a farmi amici, buoni amici, perchè ? :roll:
perchè devo essere sempre cosi' chiuso e diffidente del prossimo :roll:
06-04-2009 22:39
esposizione :idea:
06-04-2009 02:48
esposizione E' molto interessante questa discussione, credo che il principio di tutto sia la condivisione di una passione, un evento, un periodo assieme, per qualsiasi motivo, come ad esempio quelli che trovano buoni amici facendo sport o andando a scuola... frequentare persone per un periodo prolingato e costantemente, porta all'amicizia le persone piu' affini.
Credo percio' che se uno vuole amici deve condividere per qualche motivo il proprio tempo con altre persone individuando quelle con cui si sta meglio.
Questo puo' succedere anche sul lavoro anche se mi sembra difficile trovare buoni amici sul lavoro...
06-04-2009 02:22
animaSola
Quote:
Originariamente inviata da Sentenza

Il mio problema è che dalle amicizie pretendo più di quello che le persone mi possono dare.
è lo stesso errore che commettevo sempre anche io...però da quando ho iniziato a ridimensionare il pensiero, sostituendolo con " le persone donano in base a cio che possiedono" riesco a vivere decisamente meglio i rapporti d'amicizia..
05-04-2009 20:44
left
Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
Il mio problema è che dalle amicizie pretendo più di quello che le persone mi possono dare.
temo sia un problema comune. sembri una persona piuttosto delusa
27-03-2009 22:59
Sentenza Impressionanti le analogie con Chioccia e Fuxia.

Il mio problema è che dalle amicizie pretendo più di quello che le persone mi possono dare.
Diversamente da diversi di voi non ho particolari problemi nello stare in compagnia di altre persone, ma tendo anche ad essere paraddosalmente più rilassato e in vena di confidenze con persone che conosco da poco, piuttosto che con amicizie decennali. Forse perchè le mie amicizie storiche non mi hanno mai davvero interessato, nè compreso molto su di me.

La mia amicizia ideale è fatta di piccoli gesti che vengono spontanei, e di aiuti insperati dati in momenti di difficoltà. dagli amici tradizionali non ho mai ricevuto questo, solo alcuni momenti belli passati insieme e alcuni tradimenti che mi hanno forse, più di tutto il resto, portato in questa situazione (anche se lo so, allla fine è colpa mia se mi sono fatto travolgere da questi eventi..Il fatto che non riesco ad uscirne è un altro discorso..)

Anch'io forse, come fuxia, mi ero creato una sorta di club privato dove sfogarmi e dove dimenticare parzialmente i miei problemi, l'ansia che mi attanaglia, la cronica mancanza di affetto femminile, ecc..
E tutto ciò a scapito di altre conoscenze, magari più interessanti..

Il venire meno di tutto ciò mi ha fatto star male, e mi ha messo di fronte alle mie paure che pensavo di aver superato e che non invece non avevo mai saputo gestire abbastanza

Ricominciare da zero, non è per nulla facile, una volta terminata l'università ed entrato in un mondo competitivo e squallido come quello del lavoro, e sto capendo purtroppo che conoscere nuove persone, non solo come contatti di chat, ma amicizie nel mio paesello, richiederà molto tempo..
27-03-2009 18:44
Faith2 L'Essenziale è Invisibile,agli Occhi :!:
Basterebbe ricordarsi questa frase,per chiudere un altro Topic qua dentro di discussione :roll:
27-03-2009 04:35
animaSola Adoro questo passaggio del piccolo principe! ogni volta che lo rileggo..ho i brividi.....grazie x averlo riportato! :wink:
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