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Discussione: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole. Rispondi alla discussione
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09-02-2016 23:15
shycrs
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Perdonami Shycrs, ma tu sei rimasto ad una visione naive della psicologia umana, tu credi ancora alla teoria dell'homunculus in testa alla gente.

"Basta evitare di desiderare, semplice! Che ci vuole!"
Volevo semplicemente dire che dovresti indirizzare i tuoi sentimenti negativi non verso il bullato (che spesso è una vittima e puo far poco per migliorare la situazione) ma verso i bulletti. O meglio, avresti dovuto perche a quanto mi par di capire è una cosa che appartiene al tuo passato.
09-02-2016 13:56
Atlas
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Non lo so e non mi interessa, se un'adulto fa del male reiterato ad un bambino vuol dire che è rovinato. La sua psiche è così scollegata dalla realtà che non può redimersi e dev'essere abbattuto.
09-02-2016 12:06
cancellato15035
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
In teoria la specie umana non dovrebbe evolversi unicamente a furia di mazzate.
Se intendi Mazzate a livello fisico, non più. Ma si evolve a furia di altri tipi di Mazzate.
09-02-2016 12:04
cancellato15035
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Clend Visualizza il messaggio
Si ma l'uomo sarebbe anche un animale sociale, detto così sembra che siamo una specie di lupi solitari
La sopraffazione e la violenza può essere intesa anche in modo sociale e non fisico. La gerarchia dei lupi si forma in base a chi è più forte fisicamente, si riproducono solo i lupi più forti. Negli umani ormai il lato fisico non è più importante, ma la violenza e la sopraffazione si perpetrano attraverso altre modalità, sempre dal più forte al più debole. Il meccanismo è sempre lo stesso. Se qualcuno ancora è rimasto ad applicarlo con la violenza fisica vuol dire semplicemente che non ha altre qualità per sopraffare gli altri.
09-02-2016 11:11
cancellato16336
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Sa perché alla gente piace la violenza? Semplicemente perché procura una sensazione di piacere. Gli esseri umani trovano la violenza molto appagante. Ma sottragga questo appagamento e il gesto diventa vano.
09-02-2016 10:42
Clend
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Text Visualizza il messaggio
Mi stupirei se milioni di anni di selezione naturale avessero prodotto una specie in cui la maggioranza degli individui non avesse istinti di violenza e sopraffazione. Mors tua vita mea, i forti e violenti si sono riprodotti, generando altri forti e violenti, i deboli vengono fatti fuori per avere meno concorrenza nell'accesso alle risorse.
Si ma l'uomo sarebbe anche un animale sociale, detto così sembra che siamo una specie di lupi solitari
09-02-2016 08:09
Dave64_128
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Per l'umanità il discorso del più forte che sopravvive a scapito del più debole non è certo più quello del patrimonio genetico migliore.
E' semmai piuttosto quello legato all'influenza politica, al potere economico.

Altro che forti, siamo profondamente deboli.
E lo siamo perchè non sappiamo più cooperare, perchè il nostro ego non vede al di là del proprio naso.

Queste disfunzioni ormai ci vengono insegnate.

Da quando siamo bambini, già all'asilo ci instillano la competazione: bisogna competere, schiacciare il prossimo, costruire una carriera sulle disgrazie altrui.

Siamo come cani da combattimento addestrati.

Sappiamo fare solo questo ormai. E siamo schiavi senza nemmeno rendercene conto; ci hanno programmato così bene che non siamo più in grado di fare due più due.
Ecco perchè siamo arrivati a questo punto, per cultura.
Ci hanno programmato per renderci inabili a rispondere a qualunque tipo di problema: irresponsabili.

All'umanità non interessa nemmeno più non solo il futuro dei propri nipoti, ma nemmeno quello dei propri figli.
Per questo ci stiamo autodistruggendo e per questo motivo non c'interessa.

Pensiamo di essere gli animali più evoluti del pianeta ma se la razza umana si estinguesse tutto il pianeta ne gioverebbe.
Ecco quanto siamo preziosi, neanche più per noi stessi
09-02-2016 04:14
Winston_Smith
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Text Visualizza il messaggio
Mi stupirei se milioni di anni di selezione naturale avessero prodotto una specie in cui la maggioranza degli individui non avesse istinti di violenza e sopraffazione. Mors tua vita mea, i forti e violenti si sono riprodotti, generando altri forti e violenti, i deboli vengono fatti fuori per avere meno concorrenza nell'accesso alle risorse.
In teoria la specie umana non dovrebbe evolversi unicamente a furia di mazzate.
09-02-2016 03:18
muttley
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Esiste l'atteggiamento ipotizzato da Hazel, l'ho visto sovente comparire in persone affetta dalla sindrome del "risarcimento", ovvero coloro che si sentono in credito nei confronti dell'esistenza e mettono in atto sistemi di sabotaggio altrui e proprio, in modo talvolta passivo e talaltra attivo e anche molto aggressivo. Purtuttavia preferisco concentrare la discussione sull'esistenza di quell'energia rabbiosa che tali soggetti avvertono e non possono fare a meno di esprimere: da dove proviene tale energia? Di sicuro non nasce dal nulla e trae radicamente in situazione di disagio espresse poi mediante il ricorso alla violenza su soggetti più deboli. Ma non è la debolezza di costoro il fattore scatenante, quanto i disagi, le privazioni e gli abusi subiti dai primi. Occorrerebbe eliminare il terreno fertile su cui cresce quest'attitudine offensiva, o trovare forme e modalità d'espressione alternative per la stessa. Lo sport mi pare un ottimo veicolo di sfogo: ricordo un ragazzino in una delle classi in cui supplivo, figlio adottivo allontanato prematuramente dalla sua famiglia di origine e dal cui allontanamento doveva aver maturato un senso di rifiuto ed autodisprezzo, col risultato di apparire pressoché ingestibile ed iperattivo in ogni scuola in cui aveva messo piede. I suoi genitori adottivi pensarono bene di fargli fare molte attività di natura sportiva e artistica, con risultati non eccezionali ma comunque apprezzabili.
09-02-2016 03:14
cancellato15035
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
Botte ai bimbi dell'asilo, botte ai disabili nei centri che li accolgono, queste le notizie che destano indignazione in questi giorni. Questi tristi episodi cosa ci insegnano? Che inscritto nella natura dell'uomo c'è un groviglio di istinti di violenza e sopraffazione che il contatto con un essere più debole può scatenare?
Mi stupirei se milioni di anni di selezione naturale avessero prodotto una specie in cui la maggioranza degli individui non avesse istinti di violenza e sopraffazione. Mors tua vita mea, i forti e violenti si sono riprodotti, generando altri forti e violenti, i deboli vengono fatti fuori per avere meno concorrenza nell'accesso alle risorse.
09-02-2016 02:24
Winston_Smith
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
E' forse un desiderio di rivalsa, un modo inconscio per ridistribuire le colpe e i torti subiti.
Redistribuzione ad penem segugii, quantomeno.
09-02-2016 02:17
Dave64_128
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Interessante questo tema, e la risposta migliore che ricordi è quella di Mauro Scardovelli spiegata in questo video strepitoso:


09-02-2016 01:17
Sickle
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
E' forse un desiderio di rivalsa, un modo inconscio per ridistribuire le colpe e i torti subiti.
Esatto, la penso allo stesso modo…
09-02-2016 01:11
Weltschmerz
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Mi sembra più ciò che è stato insegnato direttamente e non.
09-02-2016 01:05
Winston_Smith
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Siamo realmente dei mr. Hyde oppure è una reazione umana e fisiologica che la cultura e l'educazione ci hanno portato a rimuovere?
E se fosse l'una e/o l'altra spiegazione?
Nel senso: non è necessario pensare di essere tutti potenzialmente dei mostri (magari sì, chi sul serio chi solo in periodi ipotetici del quarto tipo e in circostanze praticamente impossibili da verificarsi), può anche darsi che si tratti di meccanismi istintivi, roba che viene dalla parte primitiva della corteccia cerebrale.
Il punto è che lume v'è dato a bene e a malizia (cit.). Uno può scegliere di scatenare i suoi peggiori istinti (come Jekyll) così come di superarli in nome di un principio etico più importante. In questo senso, cultura ed educazione sono la conquista più elevata dell'uomo. Educazione non intesa come perbenismo ipocrita, ma come elevazione dell'animo. La scelta di allontanarsi dal bruto e di seguire virtù e conoscenza deve essere consapevole e convinta.
09-02-2016 00:56
Josef K.
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

L'istinto a sopraffare ed annientare il prossimo cova nel malcontento di sé e della propria vita. Per deboli e vigliacchi come questi è il modo più diretto ed immediato per ottenere una sorta di "rivalsa", o al più sfogare su un povero sventurato quello che non riuscirebbero ad ammettere neppure a se stessi. E' la miseria materiale che diventa morale, il bisogno di ottenere un controllo che non si è mai avuto, perché cercato nel posto e nei modi sbagliati.
09-02-2016 00:53
liuk76
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Ti è mai capitato di avere questo desiderio?
Uhm, io potrei dire di sì senza che sia necessariamente del male fisico.
Mi riferisco, in particolare, alla debolezza figlia dell'ignoranza, cronicizzata, portata magari come salvacondotto per i propri errori.

E' un desiderio remoto e molto debole che non ha mai trovato sfogo perché, per come sono fatto, non vedo nella violenza l'espressione delle mie intenzioni e pensiero, se non i rari casi.

Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Questo è il nodo da sciogliere. Se si tratta di frustrazioni il problema è limitato al fatto che per lavori molto delicati vengano selezionate persone non equilibrate, non affidabili; se si tratta di istinti appartenenti all'umanità in generale e che possono venire solleticati da determinate circostanze, il problema diventa più inquietante.
Secondo me non è da escludere la componente istintiva.
Facendo un esame su me stesso, non ho mai ritenuto non appartenente alla mia persona l'uso della forza o della violenza, sopratutto se si parla di difesa della persona/proprietà e rispetto della Legge.
Semmai non sono stimolato all'uso in una forma che giudico gratuita.
Ci sono però delle situazioni di confine.
In passato ho fatto l'istruttore sportivo nella scuola primaria come secondo lavoro e, nonostante non abbia mai alzato le mani su un bambino, in certe occasioni una lontana tentazione c'è stata a fronte della strafottenza e completa assenza di disciplina del bambino.
Ci sono situazioni in cui io ritengo "pedagogica" la sberla ben dosata di un'educatrice o del genitore. Ovviamente non intendo in alcun modo invitare alle percosse o ad un'educazione basata sulla violenza.

Inoltre, ci sono situazioni dove umanamente la soglia di sopportazione e gestione della scena, flirtano pericolosamente con l'istinto.
Nella mia attività di soccorritore mi capita relativamente spesso di effettuare TSO su pazienti psichiatrici, magari fisicamente "deboli".
Le manovre coercitive spesso non solo attuate solo dagli agenti di Polizia, CC, Polizia Locale presenti in casa o su strada ma anche dai soccorritori stessi.
Capita di prendersi calci, pugni o che il paziente si opponga con forza... Beh, non nego che ci sono state situazioni in cui ho usato per pochissimi secondi forza e manovre d'immobilizzazione sproporzionate e dettate più dall'insofferenza per la resistenza del soggetto, fastidiosa ed in certi casi lievemente dolorosa per me.
Ovvio che il buon senso e la professionalità, nonché l'esperienza TSO su TSO, portano a perdere l'istinto subito ma non mi stupiscono certe reazioni.

Nei casi di cronaca citati, però, io non ravvedo nessuna attenuante o motivazione plausibile.

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
Un bambino piccolo o un cucciolo di cane suscitano in tutti noi i sentimenti più immediati e caldi di tenerezza ma chissà che questa agitazione emotiva non si riverberi in una qualche altra parte del nostro inconscio, producendo sentimenti di segno opposto
Su questo esempio porto una riflessione se me stesso: i soggetti citati sicuramente smuovono in me un forte sentimentalismo però sono pressoché certo che qualora la mia vita o la mia incolumità fossero in forte pericolo e non avessi nessun'altra alternativa, i sentimenti di calore umano sparirebbero per lasciare spazio alla neutralità, all'istinto di salvezza e, tuttalpiù, ad un dispiacere se dovessi far del male, per stato di necessità.

Siamo realmente dei mr. Hyde oppure è una reazione umana e fisiologica che la cultura e l'educazione ci hanno portato a rimuovere?


Concludo ribadendo che tutto il discorso non discolpa, né condona i fatti di cronaca, per i quali, giudicando dalle immagini viste, non posso che condannare.
09-02-2016 00:51
Da'at
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da shycrs Visualizza il messaggio
Ad esempio evitando di desiderare di far del male ad un bullato e rivolgere la propria rabbia verso il branco. Posso capire che certe persone potrebbero migliorare certi loro aspetti, ma a meno che non si tratti di qualcosa di facile (ad esempio lavarsi se puzza o vestirsi con abiti non ridicoli), i cambiamenti caratteriali sono molto difficili e ad ogni modo tutti meritano rispetto.
Perdonami Shycrs, ma tu sei rimasto ad una visione naive della psicologia umana, tu credi ancora alla teoria dell'homunculus in testa alla gente.

"Basta evitare di desiderare, semplice! Che ci vuole!"
09-02-2016 00:29
shycrs
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Il mio racconto (che tra l'altro risale a quasi 3 lustri fa, mi si conceda la possibilità di sbagliare nell'età dell'adolescenza...) vuole mettere in luce certe dinamiche, allo scopo di prevenirle. Il tuo disgusto come aiuta?
Ad esempio evitando di desiderare di far del male ad un bullato e rivolgere la propria rabbia verso il branco. Posso capire che certe persone potrebbero migliorare certi loro aspetti, ma a meno che non si tratti di qualcosa di facile (ad esempio lavarsi se puzza o vestirsi con abiti non ridicoli), i cambiamenti caratteriali sono molto difficili e ad ogni modo tutti meritano rispetto.
09-02-2016 00:13
Da'at
Re: L'irresistibile bisogno di far del male al più debole.

Quote:
Originariamente inviata da shycrs Visualizza il messaggio
Insomma, tu eri Rosso Malpelo e lui era Ranocchio (nella storia di Verga). Trovo abbastanza disgustoso trovare rabbia verso il bullato invece che verso il branco, anche perchè quando per un motivo o per un altro ti prendono di mira ahivoglia a cambiare, gli altri bene o male ti vedranno piu o meno allo stesso modo... Non si tratta solo della maschera con cui una persona viene vista, ma anche le convinzioni e le idee che hanno gii altri su di te.
Il mio racconto (che tra l'altro risale a quasi 3 lustri fa, mi si conceda la possibilità di sbagliare nell'età dell'adolescenza...) vuole mettere in luce certe dinamiche, allo scopo di prevenirle. Il tuo disgusto come aiuta?
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