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Discussione: inesperienza in ambito sentimentale Rispondi alla discussione
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12-01-2016 13:58
cancellato16916
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
E che ne so?
Per l'introverso questo è solo uno dei tanti mondi possibili, e neanche il migliore.
Ma dovresti solo ipotizzare cosa sarebbe successo in linea di massima. Se gli uomini e le donne fossero stati, sin dall'alba dei tempi, indipendenti gli uni dagli altri, cosa sarebbe successo?

Ho paura che la mia risposta potrebbe costarmi il ban quindi evito.

Inoltre siamo andati molto off topic.
12-01-2016 13:46
cancellato16916
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ma non mi pare che io stessi parlando di "controllare" il mondo circostante, solo di effettuare una ricerca di persone più compatibili, che mi pare tutt'altro.
E la ricerca la fai tu, la controlli tu, e la paura anzi può servirti come mezzo per riconoscere le situazioni che non fanno per te e spingerti a cambiare contesto. La paura è anche un meccanismo evolutivo, uno che parla di Antropologia come te dovrebbe saperlo.
Innanzitutto, qui tu parli di una paura fisiologica e funzionale. Il timido ha una paura patologica, invalidante. La differenza tra le due situazioni è grande.

La ricerca la faccio io è vero, ma non ho pieno controllo del mondo circostante tanto quanto ne ho di me stesso. Per questo motivo è molto più facile (anche se suona male) fare una ricerca su sé stessi e migliorare sé stessi, anziché cercare in un mondo (che vive di stereotipi e luoghi comuni, mi pare che su questo siamo d'accordo) una figura che dovrebbe avere spiccate doti intellettive: finché non inventano un radar per individuare tali persone, avrai sempre uno scarso controllo sul mondo circostante.

In soldoni: è più facile migliorare te stesso che cercare persone migliori (e, forse, migliorando te stesso ti verrà più facile cercare persone migliori, non ti pare?)



Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Tutto questo però non risponde alla mia domanda di prima: almeno in Occidente, la situazione per le donne è la stessa di 50 o di 100 anni fa? Risposta secca, se possibile, grazie.
Se la risposta è no, allora un cambiamento, parziale e limitato solo all'Occidente, c'è stato: ergo nulla implica che non possano essercene altri in futuro.
Risposta secca: No.
La situazione sociale non è la stessa. Occhio a non confondere l'argomento principale però: noi qui stiamo valutando chi detiene il potere nella società. E fino a prova contraria, il potere nella società occidentale è detenuto dagli uomini.
Puoi avere un ruolo sociale più agevolato, tuttavia non detenerne il comando.


Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Quindi ne deduco che i muratori sono una potente casta (googlare Larry Fortensky).
No!
Da dove deduci questo? Il muratore non ricopre un ruolo socialmente potente e io ti ho parlato di ruolo nella società. Il muratore palestrato, dai tratti virili, attirerà senz'altro una donna perché "sembra" potente (un richiamo alle ancestrali condizioni societarie cacciatore-raccoglitore, dove l'uomo forte = uomo potente), ma il ruolo societario è di basso rango.
Sta al muratore di turno sapersi vendere, spacciandosi per colto (ti assicuro che sono in tanti a farlo) o decantando vittorie in gare di rutti per esaltare la sua mascolinità e potenza all'interno delle varie micro-società e quindi ''affascinando la donna'', attirando la sua attenzione e distogliendola sul resto.

Questa è la vera importanza del sapersi vendere.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Mai negato, sei tu che parli di natura vult, come se gli uomini non avessero libero arbitrio e dovessero evolversi solo secondo linee prestabilite. I ragionamenti contorti sono proprio quelli che presentano i possibili cambiamenti, e che i conservatori di ogni epoca liquidano dicendo "Non porteranno da nessuna parte", salvo poi trovarsi spiazzati di fronte alle svolte della storia.
Ma io non ho mai detto che non si può cambiare, ho detto che oggi il mondo va avanti così.




Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Eh beh, hai appena detto tu stesso che la società è così perché gli uomini hanno voluto che fosse così, di chi sarebbe allora la colpa?
La colpa non è di nessuno. Questo modello ha funzionato e ci sono millenni di evoluzione che non si possono cancellare con un colpo di spugna ed essere riscritti come pare e piace a te. L'evoluzione fa parte della natura, la Natura ci ha portati in questo stadio, ben determinato, dell'evoluzione.

Per inciso: io non credo nel destino, sto solo guardando le cose con occhio critico.
Tutto quanto abbiamo detto non implica l'esistenza di un destino, ma le cose sono andate così.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Seriamente, non sto colpevolizzando in toto il 90% dell'umanità, voglio solo ricordare che i modelli comportamentali e sociali dominanti non sono Vangelo e possono essere modificati per cercare di assicurare quanto più benessere possibile e quante meno penalizzazioni possibili al maggior numero possibile di persone.

E quanto al miglioramento": lo decide la società se io mi "miglioro" o no? Lo decide la società che un non timido è meglio di un timido? Occhio alle conseguenze di assunti del genere, basta sostituire "timido" con "islamico", "omosessuale", "nero", ecc.
Personalmente: la società nella quale viviamo mi fa schifo e se potessi la cancellerei dall'Universo. Ed esorto chiunque a strafottersene dei giudizi e valori morali provenienti dalla società.

Ma torniamo al punto in questione: in questa società (e nelle altre), come funziona il corteggiamento?
Funziona così: fai vedere che sei un vero uomo, forte, potente, capace, attivo e vedrai che aumenterai di gran lunga le tue possibilità.
E tu, donna? Fai intravedere un bel sedere, truccati per apparire più giovane e fresca e minimo, se ti va male, 5 proposte giornaliere le riceverai.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Se i comportamenti non sono immutabili, allora non vedo perché inalberarsi di fronte alla proposta di modificarli.
Ti sembro inalberato? Guarda che io la penso come te di fondo (anche a me fa schifo tutto questo), ma ribadisco: io e te possiamo cambiare millenni di Storia ed Evoluzione?


Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non li ha ancora, per l'esattezza.
E di fatto, qualcosa è cambiato. Prima era inconcepibile che una donna potesse fare il presidente degli USA, per dire.
Non significa nulla: il presidente degli Stati Uniti o la Cancelliera Tedesca sono ruoli di potere intanto eleggibili, e nondimeno di potere più simbolico che reale.

Insomma, ad ogni modo, l'eccezione conferma la regola. Per di più, esistono anche ragioni biochimiche che spiegano perché l'uomo ha, per dire, "capacità diverse" (per mantenermi nel politicamente corretto) rispetto ad una donna.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Intanto prendo atto del fatto che la donna ha secondo te un ruolo più attivo in Occidente, mentre prima negavi qualsiasi cambiamento nei ruoli di genere e poco sopra hai detto che di fatto non è cambiato niente.
Ripeto: mai negato che abbia avuto un cambiemento come ruolo. Ho negato (e fino a prova contraria è così) il suo ruolo dominante all'interno della società.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
In secundis, sarà anche che i grandi movimenti d'opinione abbiano sfruttato circostanze favorevoli per imporsi, ma senza la loro spinta credo che i cambiamenti sarebbero stati molto più lenti (immagini MLK che dice "Che ci sbattiamo a fare con queste marce, andiamo a farci una pizza, tanto è la Storia che lavorerà per l'emancipazione dei neri"?)
Sicuramente sei una persona molto intelligente e colta, certamente più di me.
Voglio però farti un esempio emblematico che chiarisce l'errore insito nel tuo ragionamento. Lo faccio con un esempio storico (da non storico, qualcuno dovrà perdonare le inesattezze):

nel medioevo, si sa, l'Italia fu invasa dai longobardi al nord e dai bizantini al sud. Questo determinò una frattura tra nord e sud. Quando nacquero i primi Comuni al Nord, il Sud Italia era un fiorente regno sotto il dominio Normanno: l'idea dei comuni, sebbene diffusa anche al sud (ed esistono difatti alcuni Comuni anche nel meridione in tal periodo) fu violentemente repressa dal potente Regno Normanno a favore del latifondo e dei feudatari.

Come vedi, se i potenti dicono No è No.






Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Veramente non ho mai detto nulla del genere.
Il tuo errore invece sta nel fatto di opporti, non si sa bene perché, alla prospettiva di una realtà in cui donne e uomini non siano tutti aderenti a modelli comportamentali schematici.
Non ho mai detto che tutti gli uomini e le donne ragionano allo stesso modo. Ho detto che in ambito sessuale esistono comportamenti ben determinati; le ragioni per le quali la donna non si lascia più ammaliare esclusivamente dall'uomo virile e forte sono dovute al fatto che questi, nella società odierna nella quale viviamo, non ricopre più un ruolo socialmente potente.

Che esistano donne più curiose di conoscere le persone e che apprezzino qualità andando oltre la timidezza è vero, ma fai prima a vincere la Lotteria di Capodanno che trovarne una, imho.
12-01-2016 13:14
Winston_Smith
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Mi pare di averti risposto invece, anche abbastanza bene. Ma vedrò di essere più chiaro adesso: è ovviamente più facile controllare la paura perché su quella hai maggiore controllo, invece sul mondo circostante hai giocoforza meno controllo.
Inoltre: come puoi non notare che la paura stessa ti inibisce per la ricerca?
Che poi esistano dei casi che possono cambiare qualche variabile in gioco siamo d'accordo, ma che la ricerca sia molto più difficile è ovvio, perché su questa hai molto meno controllo.
Ma non mi pare che io stessi parlando di "controllare" il mondo circostante, solo di effettuare una ricerca di persone più compatibili, che mi pare tutt'altro.
E la ricerca la fai tu, la controlli tu, e la paura anzi può servirti come mezzo per riconoscere le situazioni che non fanno per te e spingerti a cambiare contesto. La paura è anche un meccanismo evolutivo, uno che parla di Antropologia come te dovrebbe saperlo.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Fino a ieri al TG dicevano che la povertà (in Italia) coinvolge più di due milioni di donne e meno di 700 mila uomini. Poi sospetti pure che io stia trollando...

E rammento: nel mondo esistono più di 800 società diverse. Non esiste solo la società occidentale alla quale fai costantemente (e non so perché) riferimento tu.
Anche se volessimo prendere come unico riferimento la società occidentale, la sostanza non cambia: le donne hanno meno potere degli uomini, hanno retribuzioni più basse, vanno in pensione prima e tante belle cose che mi pare inutile stare qui a negare o far finta di non vedere.

Che le donne subiscano ricatti nei posti di lavoro è altrettanto vero. Le donne in occidente, oggi, sono mediamente indipendenti, è vero, ma non hanno il potere conferito agli uomini e soprattutto possono fare meno cose rispetto ai loro colleghi maschi.
Tutto questo però non risponde alla mia domanda di prima: almeno in Occidente, la situazione per le donne è la stessa di 50 o di 100 anni fa? Risposta secca, se possibile, grazie.
Se la risposta è no, allora un cambiamento, parziale e limitato solo all'Occidente, c'è stato: ergo nulla implica che non possano essercene altri in futuro.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Lo vedi che ragioni come un uomo? Mi pare che ti sia fatto un bell'autogoal.

Il punto è che l'uomo gnocco e figo, palestrato o quel che vuoi, alla donna non interessa a patto che sia virile, potente. L'essere muscoloso è segno di virilità, non l'essere figo e gnocco.
Se sei figo e gnocco e sei famoso sei virile e potente, perché nella società ricopri un ruolo di spicco.
Se sei figo e gnocco ma, mettiamo il caso, sei lo scemo del villaggio, sfottuto e denigrato da tutti (= ruolo nella società infimo) non ti cagherà nessuna, puoi essere pure Brad Pitt a meno di mera passione sessuale.
Quindi ne deduco che i muratori sono una potente casta (googlare Larry Fortensky).

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ma non ti corroborare su questi ragionamenti contorti e che non portano da nessuna parte e guarda i fatti empirici: la realtà è così perché l'uomo è così. La società è così perché gli uomini hanno voluto che fosse così, non è un prodotto a noi regalato da civiltà aliene, ma è il nostro prodotto.
Mai negato, sei tu che parli di natura vult, come se gli uomini non avessero libero arbitrio e dovessero evolversi solo secondo linee prestabilite. I ragionamenti contorti sono proprio quelli che presentano i possibili cambiamenti, e che i conservatori di ogni epoca liquidano dicendo "Non porteranno da nessuna parte", salvo poi trovarsi spiazzati di fronte alle svolte della storia.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ma io non ti sto dicendo che le tradizioni sono cose sagge e giuste, forse è qui che ci siamo fraintesi: è ovvio che potrebbero esistere altre vie migliori e altre strutture e forme per rimodellare la società che renderebbero quest'ultima migliore.

Il fatto è che quelle che tu chiami ''tradizioni'' intanto hanno ''funzionalità'' e sono state portate avanti perché i ''tentativi evolutivi'', sotto queste direzioni, hanno sfondato e sono sopravvissuti. Questo significa anche che gli altri modelli ''societari'' hanno fallito (ovviamente questo non implica che quelli sopravvissuti siano gli unici che vanno bene).
Ah, ecco.
Poi, per "andare bene", io intendo "andare bene alla maggioranza".

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Quindi capirai, tutto questo è vero ma è una constatazione, una considerazione.
La realtà invece è un'altra: cosa vuoi fare? Negarla? Vuoi dare la colpa alla società perché i timidi vengono messi in fondo alla fila?

In questa società il timido non è funzionale: diamo la colpa al mondo intero? Oppure cerchiamo di fare qualcosa per migliorarci?

Ripeto che le tue constatazioni sono tutte legittime, ma non risolvono un bel niente.
Eh beh, hai appena detto tu stesso che la società è così perché gli uomini hanno voluto che fosse così, di chi sarebbe allora la colpa?

Seriamente, non sto colpevolizzando in toto il 90% dell'umanità, voglio solo ricordare che i modelli comportamentali e sociali dominanti non sono Vangelo e possono essere modificati per cercare di assicurare quanto più benessere possibile e quante meno penalizzazioni possibili al maggior numero possibile di persone.

E quanto al miglioramento": lo decide la società se io mi "miglioro" o no? Lo decide la società che un non timido è meglio di un timido? Occhio alle conseguenze di assunti del genere, basta sostituire "timido" con "islamico", "omosessuale", "nero", ecc.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Non ho detto che questi comportamenti sono immutabili e ti sfido a trovare il periodo dove lo scrivo. Ho detto che questi comportamenti sono comuni e sono vivi, esistono anche oggi.
Se i comportamenti non sono immutabili, allora non vedo perché inalberarsi di fronte alla proposta di modificarli.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ripeto di non confondere i diritti e i doveri con il ruolo dominante: è vero che in Occidente la donna ha più diritti (come lavorare ecc) ma non è vero che ha ruoli di potere paragonabili a quelli dell'uomo. Di fatto, non è cambiato niente.
Non li ha ancora, per l'esattezza.
E di fatto, qualcosa è cambiato. Prima era inconcepibile che una donna potesse fare il presidente degli USA, per dire.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
E soprattutto dimentichi che la società occidentale non ha emancipato la donna per diritti acquisiti, ma è stata la Storia (le guerre, quando in fabbrica c'erano solo le donne perché gli uomini erano tutti in guerra) che ha relegato alla donna un ruolo più attivo perché la società, in un dato momento della sua evoluzione (in Occidente) ha avuto bisogno di maggiori lavoratori per evolversi (e la sua freneticità e consumismo, in ultima analisi, ad aver portato in auge figure sociali prima ai margini).

Non pensare che i sessantottini abbiano cambiato il mondo: il mondo è cambiato per far sì che nascessero i sessantottini e non il contrario.
Intanto prendo atto del fatto che la donna ha secondo te un ruolo più attivo in Occidente, mentre prima negavi qualsiasi cambiamento nei ruoli di genere e poco sopra hai detto che di fatto non è cambiato niente.
In secundis, sarà anche che i grandi movimenti d'opinione abbiano sfruttato circostanze favorevoli per imporsi, ma senza la loro spinta credo che i cambiamenti sarebbero stati molto più lenti (immagini MLK che dice "Che ci sbattiamo a fare con queste marce, andiamo a farci una pizza, tanto è la Storia che lavorerà per l'emancipazione dei neri"?)

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ma più o meno non avresti qualche idea?
Aridalli: no.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
L'errore che commette Smith è nel ritenere che la donna e l'uomo ragionino in maniera simile nella scelta del partner: il mondo dimostra quotidianamente che non è affatto così.
Veramente non ho mai detto nulla del genere.
Il tuo errore invece sta nel fatto di opporti, non si sa bene perché, alla prospettiva di una realtà in cui donne e uomini non siano tutti aderenti a modelli comportamentali schematici.
12-01-2016 12:56
cancellato16916
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
@GameOver

ho letto velocemente, non tutto quello che hai scritto, però mi sembra che il centro del tuo discorso sia: è ambito l'uomo potente, che al giorno d'oggi sarebbe quello potente socialmente.
E' un'interpretazione che può effettivamente spiegare delle tendenze che si vedono in giro per quanto riguarda la scelta dei partner. C'è da aggiungere che gli uomini potenti sono pochi e le donne molte di più. Ci sarebbe un evidente squilibrio a meno che: molte donne tendono a vedere (a volte a sperare di fargliele acquisire) delle capacità nell'uomo anche se al momento non sono realmente presenti o in minor grado; oppure tendono ad accontentarsi, a prendersi quello che passa il convento.
Su questa secondo ipotesi ho qualche dubbio, la prima è facile che venga meno.
Altrimenti sarebbe complicato far funzionare gli equilibri uomo-donna, ci dovrebbero essere, o essere state, delle specie di adattamenti tesi a riordinare un po' le cose. Non penso che tutti gli uomini in futuro saranno potenti, è un controsenso.
Forse sarebbe sufficiente parlare di capacità di stare in società, certo poi chi è dominante avrà i suoi vantaggi e sarà preferito, ma non sempre, può interessare o anche essere preferito un uomo in grado di agire in modo 'normale', che possa interessare per motivi non direttamente collegati a pregi particolari a livello sociale.

Sì, non per niente prima si parlava della capacità di vendersi.
Se sai venderti, puoi anche far apparire cose che in realtà non esistono. Per di più, sapersi vendere bene implica il catturare le attenzioni di una donna.

È ovvio che ci sono pochi uomini veramente potenti rispetto al numero di donne presenti, ma chi sa giocare bene le sue carte può apparire interessante, forte, capace e queste sono doti che le donne apprezzano e cercano in un uomo.

L'errore che commette Smith è nel ritenere che la donna e l'uomo ragionino in maniera simile nella scelta del partner: il mondo dimostra quotidianamente che non è affatto così.
12-01-2016 12:42
cancellato16916
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Il controllo della paura è più o meno difficile della ricerca di persone a cui si possa piacere pur essendo paurosi/insicuri? Quello che sto dicendo è che la risposta non è univoca e dipende dal singolo caso.
Mi pare di averti risposto invece, anche abbastanza bene. Ma vedrò di essere più chiaro adesso: è ovviamente più facile controllare la paura perché su quella hai maggiore controllo (è un problema tuo e dipende unicamente da te), invece sul mondo circostante hai giocoforza meno controllo.
Inoltre: come puoi non notare che la paura stessa ti inibisce per la ricerca?
Che poi esistano dei casi che possono cambiare qualche variabile in gioco siamo d'accordo, ma che la ricerca sia molto più difficile è ovvio, perché su questa hai molto meno controllo.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ah, quindi per te siamo ancora con la donna angelo del focolare, che non lavora e non ha indipendenza economica?

Fino a ieri al TG dicevano che la povertà (in Italia) coinvolge più di due milioni di donne e meno di 700 mila uomini. Poi sospetti pure che io stia trollando...

E rammento: nel mondo esistono più di 800 società diverse. Non esiste solo la società occidentale alla quale fai costantemente (e non so perché) riferimento tu.
Anche se volessimo prendere come unico riferimento la società occidentale, la sostanza non cambia: le donne hanno meno potere degli uomini, hanno retribuzioni più basse, vanno in pensione prima e tante belle cose che mi pare inutile stare qui a negare o far finta di non vedere.

Che le donne subiscano ricatti nei posti di lavoro è altrettanto vero. Le donne in occidente, oggi, sono mediamente indipendenti, è vero, ma non hanno il potere conferito agli uomini e soprattutto possono fare meno cose rispetto ai loro colleghi maschi.


Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Se si tratta di uomini poveri gnocchi o comunque attraenti, non vedo perché no. E neanche gli uomini benestanti si relazionano con donne povere qualunque.
Lo vedi che ragioni come un uomo? Mi pare che ti sia fatto un bell'autogoal.

Il punto è che l'uomo gnocco e figo, palestrato o quel che vuoi, alla donna non interessa a patto che sia virile, potente. L'essere muscoloso è segno di virilità, non l'essere figo e gnocco.
Se sei figo e gnocco e sei famoso sei virile e potente, perché nella società ricopri un ruolo di spicco.
Se sei figo e gnocco ma, mettiamo il caso, sei lo scemo del villaggio, sfottuto e denigrato da tutti (= ruolo nella società infimo) non ti cagherà nessuna, puoi essere pure Brad Pitt a meno di mera passione sessuale.


Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
E questo ruolo dominante dell'uomo, se e quando esiste, è una legge ineluttabile? E' questo il luogo comune, dare per scontate e autodeterminate delle realtà che sono (anche) dei prodotti culturali, che possono quindi essere modificate almeno fino a un certo punto.
Ma non ti corroborare su questi ragionamenti contorti e che non portano da nessuna parte e guarda i fatti empirici: la realtà è così perché l'uomo è così. La società è così perché gli uomini hanno voluto che fosse così, non è un prodotto a noi regalato da civiltà aliene, ma è il nostro prodotto.


Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Le altre cause possono essere per lo più ricondotte alle "tradizioni" che per comodità e "funzionalità" si portano avanti (i primi "tentativi evolutivi" sono andati bene, difficoltà di minoranze trascurabili a parte? bene, allora grosso modo si continua così e col tempo le consuetudini si consolidano fino a non considerare più o a non ricordarsi neanche che non è detto che le cose dovessero per forza funzionare proprio e solo in quel modo), evitando la "fatica" di pensare che le cose potrebbero "funzionare" forse anche in altro modo, di certo in maniera meno penalizzante per determinate minoranze di persone. Il timido ora come ora non ha lo stesso successo del "non timido" ma nulla osta a che possa averlo in futuro (o almeno che possa essere meno penalizzato di quanto è ora).
Ma io non ti sto dicendo che le tradizioni sono cose sagge e giuste, forse è qui che ci siamo fraintesi: è ovvio che potrebbero esistere altre vie migliori e altre strutture e forme per rimodellare la società che renderebbero quest'ultima migliore.

Il fatto è che quelle che tu chiami ''tradizioni'' intanto hanno ''funzionalità'' e sono state portate avanti perché i ''tentativi evolutivi'', sotto queste direzioni, hanno sfondato e sono sopravvissuti. Questo significa anche che gli altri modelli ''societari'' hanno fallito (ovviamente questo non implica che quelli sopravvissuti siano gli unici che vanno bene).

Quindi capirai, tutto questo è vero ma è una constatazione, una considerazione.
La realtà invece è un'altra: cosa vuoi fare? Negarla? Vuoi dare la colpa alla società perché i timidi vengono messi in fondo alla fila?

In questa società il timido non è funzionale: diamo la colpa al mondo intero? Oppure cerchiamo di fare qualcosa per migliorarci?

Ripeto che le tue constatazioni sono tutte legittime, ma non risolvono un bel niente.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Il fatto poi che certi comportamenti siano comuni a tutte le culture (che di norma non si sviluppano in compartimenti stagni, impermeabili a ogni contatto) non prova affatto che tali comportamenti siano immutabili. Del resto, ripeto, in maniera parzialissima quanto vuoi il loro mutamento nei fatti c'è stato. O mi vuoi dire che in Occidente e in Arabia Saudita le donne hanno lo stesse possibilità di lavoro e realizzazione personale?
Non ho detto che questi comportamenti sono immutabili e ti sfido a trovare il periodo dove lo scrivo. Ho detto che questi comportamenti sono comuni e sono vivi, esistono anche oggi.
Ripeto di non confondere i diritti e i doveri con il ruolo dominante: è vero che in Occidente la donna ha più diritti (come lavorare ecc) ma non è vero che ha ruoli di potere paragonabili a quelli dell'uomo. Di fatto, non è cambiato niente.

E soprattutto dimentichi che la società occidentale non ha emancipato la donna per diritti acquisiti, ma è stata la Storia (le guerre, quando in fabbrica c'erano solo le donne perché gli uomini erano tutti in guerra) che ha relegato alla donna un ruolo più attivo perché la società, in un dato momento della sua evoluzione (in Occidente) ha avuto bisogno di maggiori lavoratori per evolversi (e la sua freneticità e consumismo, in ultima analisi, ad aver portato in auge figure sociali prima ai margini).

Non pensare che i sessantottini abbiano cambiato il mondo: il mondo è cambiato per far sì che nascessero i sessantottini e non il contrario.




Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ripeto, ho detto che non lo so. Se non so una cosa o se non ho elementi per poter ipotizzare una risposta plausibile, non rispondo, non è che sparo cazzate tanto per.
Se invece conosci la risposta, puoi benissimo darla tu, invece di giocare agli indovinelli.
Le insinuazioni le lascio a te.
Ma più o meno non avresti qualche idea? Il mio non è un indovinello... Io ho la mia risposta, ovviamente non posso essere certo che sia vera.
12-01-2016 12:20
alien boy
Re: inesperienza in ambito sentimentale

@GameOver

ho letto velocemente, non tutto quello che hai scritto, però mi sembra che il centro del tuo discorso sia: è ambito l'uomo potente, che al giorno d'oggi sarebbe quello potente socialmente.
E' un'interpretazione che può effettivamente spiegare delle tendenze che si vedono in giro per quanto riguarda la scelta dei partner. C'è da aggiungere che gli uomini potenti sono pochi e le donne molte di più. Ci sarebbe un evidente squilibrio a meno che: molte donne tendono a vedere (a volte a sperare di fargliele acquisire) delle capacità nell'uomo anche se al momento non sono realmente presenti o in minor grado; oppure tendono ad accontentarsi, a prendersi quello che passa il convento.
Su questa secondo ipotesi ho qualche dubbio, la prima è facile che venga meno.
Altrimenti sarebbe complicato far funzionare gli equilibri uomo-donna, ci dovrebbero essere, o essere state, delle specie di adattamenti tesi a riordinare un po' le cose. Non penso che tutti gli uomini in futuro saranno potenti, è un controsenso.
Forse sarebbe sufficiente parlare di capacità di stare in società, certo poi chi è dominante avrà i suoi vantaggi e sarà preferito, ma non sempre, può interessare o anche essere preferito un uomo in grado di agire in modo 'normale', che possa interessare per motivi non direttamente collegati a pregi particolari a livello sociale.
12-01-2016 12:19
Warlordmaniac
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
La domanda è:



Fai finta che gli uomini siano in grado di procreare da soli, senza bisogno delle donne e che non provino piacere sessuale né attrazione sessuale verso le donne ( vale la stessa cosa per le donne).

Come pensi che vivremmo oggi? Cosa sarebbe cambiato nel corso della Storia Umana?
E che ne so?
Per l'introverso questo è solo uno dei tanti mondi possibili, e neanche il migliore.
12-01-2016 12:16
Winston_Smith
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
O anche le stesse. La paura di fare figuracce è la stessa, anzi, forse gli iposociali si rendono meno conto di che figuraccia hanno fatto.
Però di figuracce i più "disinvolti" ne fanno di meno, perché il loro modo di fare gli garantisce maggior successo. Quindi hanno dalla loro un background favorevole (o meno sfavorevole), che li spinge a tentare sapendo che se andrà male la prima volta, alla seconda o alla terza andrà meglio.
12-01-2016 12:12
Winston_Smith
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ma come?! Sul serio pensi questo?
In primo luogo, la paura sì, lo ammetto, non si può eliminare. Su questo ti do ragione (se intendevi dire questo) o comunque mi sono spiegato male. La paura non puoi eliminarla, puoi controllarla. E questo ti pare un vantaggio da niente? Fino a prova contraria tu hai molto più controllo su te stesso che sul mondo circostante.
La vera bella notizia, qua, sta nel fatto che avendo un maggior controllo di te stesso puoi sfruttare al meglio tutte le occasioni che ti si presentano, cosa che non accade se ci si lascia sopraffare dalle paure.

Davvero vuoi insistere sul fatto che non cambierebbe nulla?
Non mi pare che tu stia obiettando a quello che ho detto io, che è tutt'altro. Il controllo della paura è più o meno difficile della ricerca di persone a cui si possa piacere pur essendo paurosi/insicuri? Quello che sto dicendo è che la risposta non è univoca e dipende dal singolo caso. Se vuoi rispondere su questo bene, altrimenti ignorerò altre tue risposte non pertinenti a quello di cui sto parlando.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ma dove? Dove li vedi questi ruoli mutati?

Fino a prova contraria, delle circa 800 società diverse che esistono sulla Terra, non ne esiste una, dico una, dove il maschilismo non faccia da padrone e la donna sia sempre, vuoi o non vuoi, subordinata, in qualche modo, all'uomo.
Se vogliamo appigliarci ai diritti e doveri che, almeno in occidente, hanno raggiunto una parità formale, ti rammento che la formalità non implica realtà di intenti.
Ah, quindi per te siamo ancora con la donna angelo del focolare, che non lavora e non ha indipendenza economica?

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ahahah, sei serio?
Io sì, spero invece che tu non stia trollando.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ma io sono stupito di come tu possa farmi una domanda del genere.
Non c'entra niente il fatto che ci siano più uomini ricchi che donne ricche, innanzitutto perché se l'accoppiamento fosse determinato solamente dal fattore ricchezza, allora le donne benestanti non avrebbero alcun problema a relazionarsi con uomini poveri e questo è un evento tanto raro quanto il passaggio della cometa Halley.
Se si tratta di uomini poveri gnocchi o comunque attraenti, non vedo perché no. E neanche gli uomini benestanti si relazionano con donne povere qualunque.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
In secondo luogo, la società di cui stai parlando non cade dal cielo, ma è una invenzione umana e tra le righe non fa nient'altro che celebrare la superiorità maschile.

O pensi che sia tutto un complotto ai danni dei fobici e depressi? La società è questa perché l'evoluzione umana ha relegato all'uomo il ruolo dominante, non c'è alcun complottismo da invocare né parlare di vittimismo o luoghi comuni, giacché a me pare che più che un luogo comune, si tratta di una verità (palese, la vediamo ogni giorno) che il politically correct tende a nascondere con ogni mezzo.
E questo ruolo dominante dell'uomo, se e quando esiste, è una legge ineluttabile? E' questo il luogo comune, dare per scontate e autodeterminate delle realtà che sono (anche) dei prodotti culturali, che possono quindi essere modificate almeno fino a un certo punto.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ma no, non ho parlato di assiomi, ti ho semplicemente detto il perché in ambito sessuale esistono dei comportamenti che, vuoi o non vuoi, sono comuni in tutte le etnie e culture e NON È UN CASO.
In tutto questo, bada, non c'è niente di male: ci siamo evoluti in questo modo.

Quali sarebbero le altre cause? Insomma, a me pare che di fondo, pensiamo la stessa cosa, solo che tu per qualche strana ragione non vuoi essere chiaro e non vuoi ammettere che il timido non avrà mai lo stesso successo del "non timido" perché è socialmente meno potente in apparenza.
Le altre cause possono essere per lo più ricondotte alle "tradizioni" che per comodità e "funzionalità" si portano avanti (i primi "tentativi evolutivi" sono andati bene, difficoltà di minoranze trascurabili a parte? bene, allora grosso modo si continua così e col tempo le consuetudini si consolidano fino a non considerare più o a non ricordarsi neanche che non è detto che le cose dovessero per forza funzionare proprio e solo in quel modo), evitando la "fatica" di pensare che le cose potrebbero "funzionare" forse anche in altro modo, di certo in maniera meno penalizzante per determinate minoranze di persone. Il timido ora come ora non ha lo stesso successo del "non timido" ma nulla osta a che possa averlo in futuro (o almeno che possa essere meno penalizzato di quanto è ora).

Il fatto poi che certi comportamenti siano comuni a tutte le culture (che di norma non si sviluppano in compartimenti stagni, impermeabili a ogni contatto) non prova affatto che tali comportamenti siano immutabili. Del resto, ripeto, in maniera parzialissima quanto vuoi il loro mutamento nei fatti c'è stato. O mi vuoi dire che in Occidente e in Arabia Saudita le donne hanno lo stesse possibilità di lavoro e realizzazione personale?

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Intanto: esistono studi scientifici che hanno provato come esistano dei caratteri ereditari e di come l'ambiente influenzi prepotentemente le abilità e le caratteristiche personali dell'individuo.
Ah ecco ^^
Quindi non è natura vult, ma societas vult (o al limite societas et natura volunt)^^

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Perché non provi a rispondere?
Questa risposta spiegherebbe tante cose, non credi? Non avere paura di non sembrare politicamente corretto nella risposta, orsù.
Ripeto, ho detto che non lo so. Se non so una cosa o se non ho elementi per poter ipotizzare una risposta plausibile, non rispondo, non è che sparo cazzate tanto per.
Se invece conosci la risposta, puoi benissimo darla tu, invece di giocare agli indovinelli.
Le insinuazioni le lascio a te.
12-01-2016 12:11
cancellato16916
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Il piacere sessuale non serve in sé, bensì per procreare e selezionare.
Non è molto chiara come domanda. un figlio nasce da una coppia: un uomo e una donna fecondi, quindi entrambi sono utili.
La domanda è:

Quote:
In ultimo, ti faccio questa domanda: come pensi che si sarebbe evoluta la vita umana sulla Terra, se l'uomo non avesse bisogno della donna né per procreare, né per il piacere sessuale?
Fai finta che gli uomini siano in grado di procreare da soli, senza bisogno delle donne e che non provino piacere sessuale né attrazione sessuale verso le donne ( vale la stessa cosa per le donne).

Come pensi che vivremmo oggi? Cosa sarebbe cambiato nel corso della Storia Umana?
12-01-2016 12:08
cancellato16916
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Game Over non è una questione di paure, anche gli estroversi superfighi hanno le loro paure e le loro insicurezze. Ma sono percepiti come più utili rispetto agli iposociali.
Come già scritto a Smith, ribadisco: la paura non si può eliminare ma si può controllare.

E questo può mutare radicalmente le cose e darti vantaggi nello sfruttare le varie occasioni; il timido, sopraffatto dalla paura, non può fare altrettanto.
12-01-2016 12:06
Warlordmaniac
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
In ultimo, ti faccio questa domanda: come pensi che si sarebbe evoluta la vita umana sulla Terra, se l'uomo non avesse bisogno della donna né per procreare, né per il piacere sessuale?
Il piacere sessuale non serve in sé, bensì per procreare e selezionare.
Non è molto chiara come domanda. un figlio nasce da una coppia: un uomo e una donna fecondi, quindi entrambi sono utili.
12-01-2016 12:03
Warlordmaniac
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
O hanno paure diverse/di diversa entità.
O anche le stesse. La paura di fare figuracce è la stessa, anzi, forse gli iposociali si rendono meno conto di che figuraccia hanno fatto.
12-01-2016 11:37
cancellato16916
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ripeto, ché forse non sono stato sufficientemente chiaro: trovo che eliminare la paura possa essere una strada con probabilità di successo non chissà quanto maggiore del cercare persone che non si fermino di fronte alla tua timidezza/insicurezza. Dipende dai casi e dai singoli individui. Se per te eliminare la paura è meno difficile che trovare persone che ti accettino come insicuro, ok, ma non puoi presupporre che per qualcun altro non possa essere vero l'opposto.
In questo senso "siamo lì", spero si sia capito adesso.
Ma come?! Sul serio pensi questo?
In primo luogo, la paura sì, lo ammetto, non si può eliminare. Su questo ti do ragione (se intendevi dire questo) o comunque mi sono spiegato male. La paura non puoi eliminarla, puoi controllarla. E questo ti pare un vantaggio da niente? Fino a prova contraria tu hai molto più controllo su te stesso che sul mondo circostante.
La vera bella notizia, qua, sta nel fatto che avendo un maggior controllo di te stesso puoi sfruttare al meglio tutte le occasioni che ti si presentano, cosa che non accade se ci si lascia sopraffare dalle paure.

Davvero vuoi insistere sul fatto che non cambierebbe nulla?

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Oh bella: se i "ruoli" di genere sono così immutabili, perché sono mutati (anche se solo parzialmente) negli ultimi decenni?
Ma dove? Dove li vedi questi ruoli mutati?

Fino a prova contraria, delle circa 800 società diverse che esistono sulla Terra, non ne esiste una, dico una, dove il maschilismo non faccia da padrone e la donna sia sempre, vuoi o non vuoi, subordinata, in qualche modo, all'uomo.
Se vogliamo appigliarci ai diritti e doveri che, almeno in occidente, hanno raggiunto una parità formale, ti rammento che la formalità non implica realtà di intenti.


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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Cioè che le donne non possono che essere "angeli del focolare"?
Eh, non fraintendermi: non sto dicendo che le donne siano sante o be', forse non ho capito cosa volevi intendere qua.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
E chi mi dice che esista una correlazione tra la capacità di procreare e il fatto che esistono più coppie con lui ricco/potente e lei giovane/bella che il contrario? O meglio, chi mi dice che il rapporto numerico non possa dipendere anche da altri fattori (tipo la distribuzione del reddito tra uomini e donne, il fatto che di donne in grado di mantenere un uomo ce ne siano di meno delle controparti maschili, il fatto che esistono stigmi sociali superiori a carico dell'uomo disoccupato rispetto alla donna disoccupata, e stigmi sociali superiori a carico della donna "che si trascura" rispetto all'uomo che fa lo stesso, ecc. ecc.)?
Ahahah, sei serio?

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ma quale evidenza?
Ma io sono stupito di come tu possa farmi una domanda del genere.
Non c'entra niente il fatto che ci siano più uomini ricchi che donne ricche, innanzitutto perché se l'accoppiamento fosse determinato solamente dal fattore ricchezza, allora le donne benestanti non avrebbero alcun problema a relazionarsi con uomini poveri e questo è un evento tanto raro quanto il passaggio della cometa Halley.

In secondo luogo, la società di cui stai parlando non cade dal cielo, ma è una invenzione umana e tra le righe non fa nient'altro che celebrare la superiorità maschile.

O pensi che sia tutto un complotto ai danni dei fobici e depressi? La società è questa perché l'evoluzione umana ha relegato all'uomo il ruolo dominante, non c'è alcun complottismo da invocare né parlare di vittimismo o luoghi comuni, giacché a me pare che più che un luogo comune, si tratta di una verità (palese, la vediamo ogni giorno) che il politically correct tende a nascondere con ogni mezzo.


Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Finora tu stai solo invocando solo assiomi e "leggi di natura" che spiegano come tutto sia dovuto a un unico fattore, parti da delle situazioni concrete e le giustifichi con motivazioni schematiche e manichee. Io ricordo soltanto che potrebbero esserci anche altre cause in gioco, e che la realtà potrebbe essere più complessa.
Ma no, non ho parlato di assiomi, ti ho semplicemente detto il perché in ambito sessuale esistono dei comportamenti che, vuoi o non vuoi, sono comuni in tutte le etnie e culture e NON È UN CASO.
In tutto questo, bada, non c'è niente di male: ci siamo evoluti in questo modo.

Quali sarebbero le altre cause? Insomma, a me pare che di fondo, pensiamo la stessa cosa, solo che tu per qualche strana ragione non vuoi essere chiaro e non vuoi ammettere che il timido non avrà mai lo stesso successo del "non timido" perché è socialmente meno potente in apparenza.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Wow, siamo alla predestinazione e alla negazione della possibilità di usare il cervello umano, roba che neanche Calvino ^^

Intanto: esistono studi scientifici che hanno provato come esistano dei caratteri ereditari e di come l'ambiente influenzi prepotentemente le abilità e le caratteristiche personali dell'individuo.

Ma poi: secondo te, cosa c'è di razionale e logico nel prendere il tuo pene e infilarlo in una vagina? Qual è la logica di stare con una donna? E qual è la logica di una donna nel stare con un uomo? Al di là del piacere che esso prova.






Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
E che ne so? Ma scommetto che me lo dirai tu.
Perché non provi a rispondere?
Questa risposta spiegherebbe tante cose, non credi? Non avere paura di non sembrare politicamente corretto nella risposta, orsù.
12-01-2016 11:21
Warlordmaniac
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio

Che poi non ci sia niente di scientificamente provato mi pare anche questo falso: esistono tantissimi studi che suggeriscono, e taluni hanno anche provato parzialmente, la veridicità di quanto ho affermato.

Ma lasciamo perdere gli studi scientifici: guardati intorno. Cosa vedi? Quante coppie ci sono con lui ricco/potente e lei giovane/bella? E quante coppie ci sono con lui vecchio/povero e lei giovane/bella?

Sapresti dirmi quante coppie ci sono con lei bruttissima e lui ricco e potente?
Secondo te, perché gli uomini per natura hanno la possibilità di avere figli a qualsiasi età, mentre per le donne non mi pare che accada la stessa cosa?
E perché la paternità è incerta, quindi la donna può benissimo farsi mettere incinta da qualcun altro di maggiore avvenenza.
12-01-2016 11:19
Winston_Smith
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Game Over non è una questione di paure, anche gli estroversi superfighi hanno le loro paure e le loro insicurezze. Ma sono percepiti come più utili rispetto agli iposociali.
O hanno paure diverse/di diversa entità.
12-01-2016 11:18
Warlordmaniac
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Game Over non è una questione di paure, anche gli estroversi superfighi hanno le loro paure e le loro insicurezze. Ma sono percepiti come più utili rispetto agli iposociali.
12-01-2016 11:14
Winston_Smith
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Come mai non noti la differenza? A prima vista può sembrare sottile, ma c'è: la caratteristica da perdente del timido è proprio la sua insicurezza, il suo mostrare paure.
Eliminando la paura, non diventi di colpo estroverso: diventi più cosciente di te stesso, del mondo che ti circonda e prendi consapevolezza di tante tue capacità che non pensavi minimamente di avere.

Trovare persone che in te cercano altro è difficile per chiunque: la capacità di mettersi in vetrina e vendersi aumenta esponenzialmente le tue possibilità perché oscura le qualità altrui. Non è semplicemente il fatto di mettersi in mostra e mostrare le tue qualità, ma è principalmente la situazione che si viene a creare nel momento del corteggiamento, laddove si verifichi tra un uomo e una donna, che fa sì che quest'ultima presti attenzione all'uomo corteggiatore che si vende.

Le persone in grado di chiedersi cosa si celi dietro la timidezza sono sempre un numero esiguo e, spesso, tale capacità e pazienza sorge dopo l'esperienza pregressa.

Quindi non è vero che siamo lì, non è vero che non cambia nulla. Cambia tutto nel momento in cui acquisisci la capacità di esprimerti con scioltezza, pur non essendo un estroverso. Questa capacità di esprimersi consente di mettere in mostra le tue qualità e i tuoi pregi e questo paga: ci saranno più donne capaci di apprezzarti.
Ripeto, ché forse non sono stato sufficientemente chiaro: trovo che eliminare la paura possa essere una strada con probabilità di successo non chissà quanto maggiore del cercare persone che non si fermino di fronte alla tua timidezza/insicurezza. Dipende dai casi e dai singoli individui. Se per te eliminare la paura è meno difficile che trovare persone che ti accettino come insicuro, ok, ma non puoi presupporre che per qualcun altro non possa essere vero l'opposto.
In questo senso "siamo lì", spero si sia capito adesso.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Non sono affatto d'accordo sul punto sottolineato, né sugli altri. Ma su quanto da me sottolineato vorrei sapere perché sei così convinto di quanto affermi.
Oh bella: se i "ruoli" di genere sono così immutabili, perché sono mutati (anche se solo parzialmente) negli ultimi decenni?

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Che poi non ci sia niente di scientificamente provato mi pare anche questo falso: esistono tantissimi studi che suggeriscono, e taluni hanno anche provato parzialmente, la veridicità di quanto ho affermato.
Cioè che le donne non possono che essere "angeli del focolare"?

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Ma lasciamo perdere gli studi scientifici: guardati intorno. Cosa vedi? Quante coppie ci sono con lui ricco/potente e lei giovane/bella? E quante coppie ci sono con lui vecchio/povero e lei giovane/bella?

Sapresti dirmi quante coppie ci sono con lei bruttissima e lui ricco e potente?
Secondo te, perché gli uomini per natura hanno la possibilità di avere figli a qualsiasi età, mentre per le donne non mi pare che accada la stessa cosa?
E chi mi dice che esista una correlazione tra la capacità di procreare e il fatto che esistono più coppie con lui ricco/potente e lei giovane/bella che il contrario? O meglio, chi mi dice che il rapporto numerico non possa dipendere anche da altri fattori (tipo la distribuzione del reddito tra uomini e donne, il fatto che di donne in grado di mantenere un uomo ce ne siano di meno delle controparti maschili, il fatto che esistono stigmi sociali superiori a carico dell'uomo disoccupato rispetto alla donna disoccupata, e stigmi sociali superiori a carico della donna "che si trascura" rispetto all'uomo che fa lo stesso, ecc. ecc.)?

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Insomma: perché negare l'evidenza?
Ma quale evidenza?
Finora tu stai solo invocando solo assiomi e "leggi di natura" che spiegano come tutto sia dovuto a un unico fattore, parti da delle situazioni concrete e le giustifichi con motivazioni schematiche e manichee. Io ricordo soltanto che potrebbero esserci anche altre cause in gioco, e che la realtà potrebbe essere più complessa.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Uomini e donne sono esseri molto diversi e non è affatto vero che il genere umano è un animale sui generis: si è evoluto come doveva evolversi.
Wow, siamo alla predestinazione e alla negazione della possibilità di usare il cervello umano, roba che neanche Calvino ^^

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
In ultimo, ti faccio questa domanda: come pensi che si sarebbe evoluta la vita umana sulla Terra, se l'uomo non avesse bisogno della donna né per procreare, né per il piacere sessuale?
E che ne so? Ma scommetto che me lo dirai tu.
12-01-2016 11:01
cancellato16916
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ma siamo sempre lì (cit.), non credere che questa strada sia poco impervia rispetto a quella di cercare persone che non badino troppo alle tue insicurezze.
Come ho già detto, dipende dal singolo caso: per alcuni può essere meno difficile presentarsi senza mostrare titubanze o paure (alla faccia del bicarbonato di sodio, cit.), per altri può essere meno difficile trovare delle persone che in te cerchino altro.
Come mai non noti la differenza? A prima vista può sembrare sottile, ma c'è: la caratteristica da perdente del timido è proprio la sua insicurezza, il suo mostrare paure.
Eliminando la paura, non diventi di colpo estroverso: diventi più cosciente di te stesso, del mondo che ti circonda e prendi consapevolezza di tante tue capacità che non pensavi minimamente di avere.

Trovare persone che in te cercano altro è difficile per chiunque: la capacità di mettersi in vetrina e vendersi aumenta esponenzialmente le tue possibilità perché oscura le qualità altrui. Non è semplicemente il fatto di mettersi in mostra e mostrare le tue qualità, ma è principalmente la situazione che si viene a creare nel momento del corteggiamento, laddove si verifichi tra un uomo e una donna, che fa sì che quest'ultima presti attenzione all'uomo corteggiatore che si vende.

Le persone in grado di chiedersi cosa si celi dietro la timidezza sono sempre un numero esiguo e, spesso, tale capacità e pazienza sorge dopo l'esperienza pregressa.

Quindi non è vero che siamo lì, non è vero che non cambia nulla. Cambia tutto nel momento in cui acquisisci la capacità di esprimerti con scioltezza, pur non essendo un estroverso. Questa capacità di esprimersi consente di mettere in mostra le tue qualità e i tuoi pregi e questo paga: ci saranno più donne capaci di apprezzarti.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Questo mi pare più un dogma religioso (natura vult come il Deus vult dei crociati e degli inquisitori, brr) che una constatazione scientifica (disclaimer: ho già discusso di questi temi numerose volte su questo forum, e uno dei motivi della mia permanenza qui è proprio la decostruzione sistematica degli stereotipi sessisti che avvelenano la vita di chi non si riconosce in essi, motivo per cui la discussione rischia di essere potenzialmente infinita).
Ricordo che la specie umana è una specie animale sui generis, per cui certi schematismi non valgono che fino a un certo punto.
Se valesse sempre lo schema uomo che protegge la prole - donna "fattrice", sarebbe stata impossibile l'evoluzione culturale degli ultimi decenni che ha cominciato a liberare la donna dal ruolo di "angelo del focolare". In assenza di prove che dimostrino che uomini e donne sono cyborg preprogrammati per comportarsi tutti o quasi tutti più o meno secondo due modalità predefinite, direi che sarebbe molto più salutare e "progressista" incentivare la libera iniziativa individuale e far prendere consapevolezza alle persone che il loro destino non è determinato dal sesso di appartenenza, né che una persona è "meno uomo" o "meno donna" se si comporta diversamente da quanto lo stereotipo prevede per lui/lei.

Non sono affatto d'accordo sul punto sottolineato, né sugli altri. Ma su quanto da me sottolineato vorrei sapere perché sei così convinto di quanto affermi.

Che poi non ci sia niente di scientificamente provato mi pare anche questo falso: esistono tantissimi studi che suggeriscono, e taluni hanno anche provato parzialmente, la veridicità di quanto ho affermato.

Ma lasciamo perdere gli studi scientifici: guardati intorno. Cosa vedi? Quante coppie ci sono con lui ricco/potente e lei giovane/bella? E quante coppie ci sono con lui vecchio/povero e lei giovane/bella?

Sapresti dirmi quante coppie ci sono con lei bruttissima e lui ricco e potente?
Secondo te, perché gli uomini per natura hanno la possibilità di avere figli a qualsiasi età, mentre per le donne non mi pare che accada la stessa cosa?

Insomma: perché negare l'evidenza?

Uomini e donne sono esseri molto diversi e non è affatto vero che il genere umano è un animale sui generis: si è evoluto come doveva evolversi.

In ultimo, ti faccio questa domanda: come pensi che si sarebbe evoluta la vita umana sulla Terra, se l'uomo non avesse bisogno della donna né per procreare, né per il piacere sessuale?
12-01-2016 10:34
Winston_Smith
Re: inesperienza in ambito sentimentale

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Certo, ma io intendevo dire che un uomo timido può diventare affascinante, carismatico, interessante ovviamente abbandonando la sua timidezza o comunque rimuovendola in parte.
Ah ecco, mi pareva.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Questo non significa diventare estroversi, semplicemente da timido passi per diventare una persona capace di presentarsi se il contesto lo richiede senza mostrare titubanze o paure.
E allora sì, puoi venderti col tuo reale prezzo che è molto alto se hai delle qualità, senza tuttavia essere un estroverso.
Ma siamo sempre lì (cit.), non credere che questa strada sia poco impervia rispetto a quella di cercare persone che non badino troppo alle tue insicurezze.
Come ho già detto, dipende dal singolo caso: per alcuni può essere meno difficile presentarsi senza mostrare titubanze o paure (alla faccia del bicarbonato di sodio, cit.), per altri può essere meno difficile trovare delle persone che in te cerchino altro.

Quote:
Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
No, non è così.

Non confondere l'istinto femminile con la scelta razionale. La scelta razionale è ovviamente quella di conoscere meglio un individuo per scoprire le sue caratteristiche e le abilità nell'ambito sociale di riferimento.
L'istinto femminile è invece la scelta dell'uomo virile.

Non si tratta di comportamenti sessuali indotti, né di preconcetti inculcati nel genere femminile né tantomeno di sessualità repressa: la donna e l'uomo si sono evoluti in una ben determinata maniera.

L'evoluzione fa parte della natura e la Natura ha voluto che per figliare la donna debba essere fertile e l'uomo debba essere potente, in grado di proteggerla e proteggere i figli nei primi anni di vita.
Questo mi pare più un dogma religioso (natura vult come il Deus vult dei crociati e degli inquisitori, brr) che una constatazione scientifica (disclaimer: ho già discusso di questi temi numerose volte su questo forum, e uno dei motivi della mia permanenza qui è proprio la decostruzione sistematica degli stereotipi sessisti che avvelenano la vita di chi non si riconosce in essi, motivo per cui la discussione rischia di essere potenzialmente infinita).
Ricordo che la specie umana è una specie animale sui generis, per cui certi schematismi non valgono che fino a un certo punto.
Se valesse sempre lo schema uomo che protegge la prole - donna "fattrice", sarebbe stata impossibile l'evoluzione culturale degli ultimi decenni che ha cominciato a liberare la donna dal ruolo di "angelo del focolare". In assenza di prove che dimostrino che uomini e donne sono cyborg preprogrammati per comportarsi tutti o quasi tutti più o meno secondo due modalità predefinite, direi che sarebbe molto più salutare e "progressista" incentivare la libera iniziativa individuale e far prendere consapevolezza alle persone che il loro destino non è determinato dal sesso di appartenenza, né che una persona è "meno uomo" o "meno donna" se si comporta diversamente da quanto lo stereotipo prevede per lui/lei.
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