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Discussione: un colloquio assurdo Rispondi alla discussione
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29-11-2015 22:48
cancellato16336
Re: un colloquio assurdo

Triste realtà quotidiana.
29-11-2015 14:53
Emil
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block Visualizza il messaggio
Per quanto micriguarda non stigmatizzerei così tanto il sapersi vendere, al massimo lo considererei un vantaggio per il candidato
Il fatto è che tra poco non ci sarà più niente da vendere. Se la contrazione della domanda di lavoro è arrivata al punto che essere ricattabili è la norma (e il mezzo principale usato dalle aziende per spremere il più possibile chi lavora in termini di efficienza e di produttività) tu l'unica cosa che ti vendi è l'anima.

Naturalmente devi pure ringraziare di essere sfruttato (le tue energie servono solo per lavorare e poi giusto un po' di tempo per mangiare e riposare per poi ricominciare domani) perché il lavoro che ti stato dato è una grazia destinata per pochi ed è bene ricordarsi che a casa un massa di disperati senza speranza è pronta a prendere il tuo posto non alle tue condizioni ma a meno ancora.

La chiamano flessibilità. Tradotto: piegati senza fiatare che al resto ci pensiamo noi.
27-11-2015 00:26
_Diana_
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da ariamente Visualizza il messaggio
Non ho capito qual è la parte sconvolgente..
Questa.

Quote:
Originariamente inviata da ariamente Visualizza il messaggio
Non ho capito qual è la parte sconvolgente..
(Nel senso che la tendenza è quella di subire a capo chino.)
26-11-2015 22:54
alien boy
Re: un colloquio assurdo

allora è stato detto che bisogna sapersi vendere, però che in realtà non bisogna mentire ma è più importante come si dice, che poi non bisogna nascondersi perchè i selezionatori apprezzano che uno sia consapevole dei punti deboli e voglia migliorare. Sono un po' confuso.

Io vorrei sapere come dovrebbe rispondere uno che ad esempio ha una vita sociale prossima allo zero a certe domande.
Che frasi dovrebbe dire davanti a: 'come hai festeggiato l'ultimo compleanno?', 'quanti amici hai?', 'cosa fai quando esci con gli amici?', ecc. Cioè qualcuno mi faccia degli esempi pratici di risposta a tali domande. Così vedrò se potrò usarle al prossimo colloquio.
Perchè io devo dimostrare che non sono quello che sono (cioè un evitante), giusto?
Perchè mi conviene farlo, giusto?
E quando certi consigli li danno i selezionatori,vogliono essere presi in giro?
I selezionatori si aspettano che il candidato menta piuttosto che dica che è evitante?
26-11-2015 22:44
franz90
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs Visualizza il messaggio
Confermo, e direi che questo dipende dalla grandezza / importanza dell'azienda e dal numero abituale di candidati: più sono, e più possono permettersi di fare questi giochini ai colloqui... invece nelle aziende medio-piccole, specie se richiedono competenze professionali di nicchia (o cmq poco diffuse), fanno colloqui molto più focalizzati sulle tue reali capacità lavorative e sulle esperienze passate; richieste di info personali sono rare o piuttosto limitate, di contorno.

Quoto tutto, quantomeno per quello che riguarda la mia esperienza....

Comunque manco a me sono mai piaciute le domande personali nei colloqui.... grazie a dio non me ne hanno mai fatte
26-11-2015 20:31
~~~
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Non li giudicherei in maniera così tranchant, anche perché chi apprezza l'idea di sottoporsi al rat race (come lo chiamano qui) lo fa di solito perché lo trova gratificante, si percepisce come dotato in un certo ambito e riesce a fornirsi una spinta motivazionale nel constatare di giorno in giorno la sua predisposizione a quell'ambito. Purtroppo non tutti hanno avuto la fortuna di crescere in un ambiente che incentiva e incoraggia le inclinazioni e i punti di forza, quindi può capitare a volte di trovarsi in età adulta e sentirsi bono si, ma a na sega (come dicono sempre qui in uk). La soluzione sarebbe quella di trovare in età adulta una predisposizione particolare...
A me stanno in culo perché dicono cose tipo: “Vuoi lavorare solo otto ore? Che sfaticato, scendi dal pero, la bambagia etc”.
26-11-2015 17:59
muttley
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
poi certo ci son quelli che lavorano per grandi aziende e ti fanno la ramanzina ché bisognava studiare e superspecializzarsi ché il mondo cambia e bisogna adeguarsi invece di stare a frignà.
solitamente persone che ritengono normale e giusto entrare in ufficio la mattina presto e uscirne la sera tardi perché l'unica cosa che conta nella vita è macinare soldi
Non li giudicherei in maniera così tranchant, anche perché chi apprezza l'idea di sottoporsi al rat race (come lo chiamano qui) lo fa di solito perché lo trova gratificante, si percepisce come dotato in un certo ambito e riesce a fornirsi una spinta motivazionale nel constatare di giorno in giorno la sua predisposizione a quell'ambito. Purtroppo non tutti hanno avuto la fortuna di crescere in un ambiente che incentiva e incoraggia le inclinazioni e i punti di forza, quindi può capitare a volte di trovarsi in età adulta e sentirsi bono si, ma a na sega (come dicono sempre qui in uk). La soluzione sarebbe quella di trovare in età adulta una predisposizione particolare...
26-11-2015 16:22
~~~
Re: un colloquio assurdo

che vita di merda.

gente ricattabile in una situazione di merda che cedendo al ricatto mette altra gente in una situazione di merda, aumentando il numero dei ricattabili.


si comincia dal basso, necessità di danaro per mangiare, per avere una casa; situazioni familiari ed economiche difficili; bisogno urgente di danaro per problemi di salute o altro, poi si giunge a chi non ha bisogno impellente di danaro "ma pur di non star casa a fare un cazzo" accetta stipendi ridicoli unendosi ai disperati e così chi potrebbe avere la scelta di rifiutare uno stipendio con cui ci può fare poco o nulla si ritrova senza alternative.

io già mi sento parte dei ricattabili.

poi certo ci son quelli che lavorano per grandi aziende e ti fanno la ramanzina ché bisognava studiare e superspecializzarsi ché il mondo cambia e bisogna adeguarsi invece di stare a frignà.
solitamente persone che ritengono normale e giusto entrare in ufficio la mattina presto e uscirne la sera tardi perché l'unica cosa che conta nella vita è macinare soldi
26-11-2015 15:23
Hazel Grace
Re: un colloquio assurdo

a prescindere che comunque sono degli schiavisti e potevano anche porti quelle domande in un altro modo, l'unica cosa che devi fare ai colloqui è inventare, se sei fidanzato dici che sei single, se ti dicono verresti con la febbre a 40 gli dici che sei disposto a tutto per lavorare, sei flessibile e disponibile a turni. Devi fare il lecchino insomma, perché alla fine è tutto ciò che vogliono sentirsi dire. Purtroppo se non ti vendi al giorno d'oggi vieni sorpassato dagli altri furbastri, quindi tu dici sempre si ma sotto sotto li mandi a quel paese e ti fai la tua vita. Perché la vita non è il lavoro, il lavoro è solo un mezzo per ottenere qualcos'altro
26-11-2015 13:44
Antonius Block
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
di solito il NON esser onesti rientra nel sapersi vendere e come condanna rientra anche la semplice onestà senza nemmeno mentire
Per come la vedo io mentire nel cosa di dice è disonestà mentre sapersi vendere riguarda il come si dicono le cose
E delle due "abilità" solo la seconda funziona anche a lungo termine
26-11-2015 12:52
Ansiaboy
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block Visualizza il messaggio
Per quanto micriguarda non stigmatizzerei così tanto il sapersi vendere, al massimo lo considererei un vantaggio per il candidato
Il contrario (che è il non sapersi vendere e NON l'essere onesti) invece è un deficit e mi sembra normale che diminuisca le possibilità di essere assunti, non considero nemmeno ingiusto il fatto che venga valutato anche questo aspetto
di solito il NON esser onesti rientra nel sapersi vendere e come condanna rientra anche la semplice onestà senza nemmeno mentire
26-11-2015 12:43
Antonius Block
Re: un colloquio assurdo

Per quanto micriguarda non stigmatizzerei così tanto il sapersi vendere, al massimo lo considererei un vantaggio per il candidato
Il contrario (che è il non sapersi vendere e NON l'essere onesti) invece è un deficit e mi sembra normale che diminuisca le possibilità di essere assunti, non considero nemmeno ingiusto il fatto che venga valutato anche questo aspetto
26-11-2015 01:40
Stasüdedòs
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da Marceline Visualizza il messaggio
Non sempre il sapersi vendere ha tutto questo peso: in alcuni contesti si corrisponde semplicemente al lavoro svolto e le relazioni non richiedono forzature
Confermo, e direi che questo dipende dalla grandezza / importanza dell'azienda e dal numero abituale di candidati: più sono, e più possono permettersi di fare questi giochini ai colloqui... invece nelle aziende medio-piccole, specie se richiedono competenze professionali di nicchia (o cmq poco diffuse), fanno colloqui molto più focalizzati sulle tue reali capacità lavorative e sulle esperienze passate; richieste di info personali sono rare o piuttosto limitate, di contorno.
26-11-2015 01:25
alien boy
Re: un colloquio assurdo

che poi a un certo punto mi chiede 'secondo te hai convinto lei*?, giudica dalla sua faccia'. E questa aveva una faccia come se avesse avuto un lutto in famiglia. Cioè, veramente, una pagliacciata.


*selezionatrice di riserva che avrebbe fatto domande se lui avesse avuto un malore
26-11-2015 01:01
Varano
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da minun maailmass Visualizza il messaggio
Potrei farlo nel modo più convincente possibile ma se successivamente la verità viene a galla e quest'ultima è considerata con accenti negativi dalla stragrande maggioranza delle persone non solo vieni scoperto ma anche scoperchiato.
Io a questo squallido giochino non voglio partecipare, pur essendo perfettamente consapevole di avere il rischio di finir male un giorno o l'altro. Non è moralismo ma inclinazione personale, una parolaccia per gli architetti fatti con gli stampino di queste macchine infernali.
Quote:
Originariamente inviata da Marceline Visualizza il messaggio
Sono su questo mondo; semplicemente trovo paradossale questa visione fatalista per cui chi si propone per svolgere un lavoro poi si releghi a un ruolo passivo e, aggiungerei, anche poco salutare, rispetto alle politiche aziendali.

Mi scuso per i toni di prima perchè, ripeto, non voglio far polemica. Però non sono d'accordo sul non poter scegliere. Si può, eccome.
È solo un punto di vista. Ognuno farà le proprie valutazioni, poi.

Onde evitare di dilungarmi ulteriormente in sterili polemiche, vedendo che la pensiamo diversamente (e ciò è legittimo), chiudo qui il mio intervento.
26-11-2015 00:53
Varano
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
ok, togliamo la baldoria, la domanda è sempre quella
Per mentire bene servono particolari, perciò è inutile che tu dica che hai un sacco di amici. Primo perché è troppo generico, secondo perché chi è davanti non è un pirla ed è pagato per sgamare queste cose.
Quindi potresti dire che hai un buon numero di amici, molti dei quali condividono con te la passione del pattinaggio su ghiaccio, sto inventando
26-11-2015 00:46
alien boy
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
No. Se dici così a un colloquio ti segano subito: chi assumerebbe uno che fa baldoria tutta la sera?
L'abilità nel mentire consiste nel raccontare ciò che è conveniente in quella situazione e farlo in modo convincente.
Per questo ci vogliono capacità non comuni per mentire come si deve.
ok, togliamo la baldoria, la domanda è sempre quella
26-11-2015 00:44
Varano
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
quindi se decidevo che avevo tanti amici e che uscivo ogni sera a far baldoria e lo dicevo in modo da convincerlo, non avrei avuto problemi sul lavoro dovuti alla timidezza?
No. Se dici così a un colloquio ti segano subito: chi assumerebbe uno che fa baldoria tutta la sera?
L'abilità nel mentire consiste nel raccontare ciò che è conveniente in quella situazione e farlo in modo convincente.
Per questo ci vogliono capacità non comuni per mentire come si deve.
26-11-2015 00:43
alien boy
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da Fenrir Visualizza il messaggio
dovevi rispondere:"no a 38 no, però a 37,9 sì"
ho risposto che a 38 mi prendevo un'aspirina e andavo a lavoro
26-11-2015 00:41
alien boy
Re: un colloquio assurdo

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
A parità di curriculum di solito sì. Poi se sei già un'eccellenza nel tuo settore puoi permetterti un pochino più di sincerità, ma questo è un altro discorso.
quindi se dicevo che avevo tanti amici e che uscivo ogni sera a far baldoria e lo dicevo in modo da convincerlo, non avrei avuto problemi sul lavoro dovuti alla timidezza?
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