27-01-2016 17:50 |
Krieg |
Re: L'incapacità di morire
975 candidati ammessi al colloquio (il totale degli iscritti era oltre i 2000) per un posto (uno, 1) da magazziniere a tempo determinato.
Io non ho più la forza mentale ne fisica per approcciarmi quotidinamente con queste cose. Mi hanno prosciugato.
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22-11-2015 23:34 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
Ciao Krieg,
ti scrivo per chiederti scusa per le pesanti provocazioni che ti ho mosso. Lo faccio pubblicamente e non in privato, perché pubblicamente le ho fatte.
Mi dispiace, davvero.
Io non scrivo mai a quel modo, ma quella sera ero in crisi depressiva e la depressione può rendere aggressivi.
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13-11-2015 03:14 |
chrissolo |
Re: L'incapacità di morire
[off-off-off-topic]
comunque a me superpippo (il "super"-personaggio disney, non questo utente) non mi piaceva. infinitamente meglio e più intrigante paperinik.
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13-11-2015 03:12 |
chrissolo |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
ma si infatti, ci casco sempre.. se si divertono a prendere x il culo la gente meglio ignorarli
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Ci casco sempre anche io.
E' l'innata tendenza che ho a concedere fiducia e il beneficio del dubbio a chiunque, istintivamente.
Non so superpippo (ecco, di nuovo - beneficio del dubbio comunque a chiunque) .. ma, a prescindere da lui, è pieno di gente fasulla che scrive falsità ovunque, con identità fasulle, che ti prende spietatamente per il culo senza farsi problemi anche se stai malissimo e sei fragile (anzi: lo fanno proprio per quello)... m'è capitato decine di volte, in passato.
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12-11-2015 23:47 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
Fino a un certo punto ho preso sul serio un forumista.
Ma poi ha preso a mentire su una cosa fondamentale come la famiglia.
In un thread in cui c'è gente che realmente rischia il suicidio.
Chiudiamo l'argomento.
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12-11-2015 22:29 |
cancellato13248 |
Re: L'incapacità di morire
Siamo troppo insicuri e poco determinati per fare cose ben piu semplici figurati se riusciamo ....
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12-11-2015 22:27 |
Keith |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
lasciate perdere quel troll di superpippo va.
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ma si infatti, ci casco sempre.. se si divertono a prendere x il culo la gente meglio ignorarli
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12-11-2015 22:22 |
IO&EVELYN |
Re: L'incapacità di morire
lasciate perdere quel troll di superpippo va.
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12-11-2015 21:35 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
Poi qualcuno viene a raccontarci che non ha famiglia.
E certo... come no? Ma la paghetta c'é di sicuro.
(occorrono delle sicurezze nella vita...)
  
Scusate , ma rido. :
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12-11-2015 10:56 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
forse non hai capito che non tutti hanno una famiglia alle spalle...e alcuni non hanno neanche un lavoro...o quanto meno un lavoro sufficientemente stabile e/o remunerativo per guardare al futuro con maggiore sicurezza e speranza.
Inoltre l'equazione depresso = non autosufficiente può essere vera solo per alcuni, non per tutti
Sul fa
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Si, la sociologia va bene... Se ne parlerà
Ma qualcuno qui scrive cose false, o quanto meno induce in errore e risponde anche in malo modo tutte le volte che si parla di famiglia.
"Famiglia" non è mica un'offesa.
Qualcosa non quadra.
Infine quel che ho scritto è: aspirante suicida = non autosufficiente.
Non ho scritto : depresso = non autosufficiente.
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12-11-2015 07:49 |
milton erickson |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Non lo penso e non l'ho nemmeno scritto.
Ma so che Freud ha trattato questo argomento, quando ha parlato dei "vantaggi secondari della malattia".
Questi vantaggi inducono a far credere ai familiari un quadro non veritiero.
Chi è sull'orlo del suicidio, non è autosufficiente. E quindi non vive da solo. C'è una famiglia.
Gesù Cristo è venuto dal cielo, ma teneva famiglia pure lui 
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forse non hai capito che non tutti hanno una famiglia alle spalle...e alcuni non hanno neanche un lavoro...o quanto meno un lavoro sufficientemente stabile e/o remunerativo per guardare al futuro con maggiore sicurezza e speranza.
Inoltre l'equazione depresso = non autosufficiente può essere vera solo per alcuni, non per tutti
Sul fa
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12-11-2015 00:05 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
ma pensare che chi medita il suicidio sia sempre un viziato che non si prende le sue responsabilità mi pare, quanto meno, irrispettoso per chi soffre
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Non lo penso e non l'ho nemmeno scritto.
Ma so che Freud ha trattato questo argomento, quando ha parlato dei "vantaggi secondari della malattia".
Questi vantaggi inducono a far credere ai familiari un quadro non veritiero.
Chi è sull'orlo del suicidio, non è autosufficiente. E quindi non vive da solo. C'è una famiglia.
Gesù Cristo è venuto dal cielo, ma teneva famiglia pure lui
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11-11-2015 23:25 |
cancellato16336 |
Re: L'incapacità di morire
Superpippo non ho capito questo tuo ultimo post, che cosa volevi comunicare?
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11-11-2015 22:30 |
milton erickson |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Ho una coppia di amici che ha un figlio "piccolo" di 43 anni, che si atteggia a poeta amletico sempre in pena. Campa sui genitori e non ha mai lavorato. Mi fanno ridere tutti e tre, sono patetici. Il giovanotto però è un bravo attore.
In questi giorni nei cinema , va il film "figli miei", su queste frequenti situazioni familiari, interpretato da Diego Abatantuono. Tutto da ridere
  
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x superpippo: ok cercare di dare consigli..ok andare contro una visione negativa della vita..ma pensare che chi medita il suicidio sia sempre un viziato che non si prende le sue responsabilità mi pare, quanto meno, irrispettoso per chi soffre
e tu che ci sei passato dovresti saperlo
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11-11-2015 21:26 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
Ho una coppia di amici che ha un figlio "piccolo" di 43 anni, che si atteggia a poeta amletico sempre in pena. Campa sui genitori e non ha mai lavorato. Mi fanno ridere tutti e tre, sono patetici. Il giovanotto però è un bravo attore.
In questi giorni nei cinema , va il film "figli miei", su queste frequenti situazioni familiari, interpretato da Diego Abatantuono. Tutto da ridere
 
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11-11-2015 19:55 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
E secondo te mi prendo la briga di andarmi a leggere i tuoi thread passati.
Manco fossero la biografia di Napoleone.
Ohe' narcisino...
(che trova il piatto pronto in tavola...)
Ahahahah!
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11-11-2015 19:25 |
Krieg |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Krieg, depresso non significa
sparare a capocchia.
Vivi forse sotto i ponti. Sei nato dal fico?
Vivi da single? E allora?
Spiegati, senza fare queste critiche incomprensibili.
Alla fine magari si scopre che vivi in famiglia.
Parla chiaro e basta. Non sono qui per giocare.
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Ma non devo spiegare niente, è già tutto scritto nei thread passati.
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11-11-2015 19:15 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Ma perchè continui a parlare di casa e famiglia con me che non ho nessuna delle due? E fare una passeggiata non mi risolve niente, anzi.
Non ti rendi conto che con queste risposte random e stereotipate peggiori le cose? [/I]
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Krieg, depresso non significa
sparare a capocchia.
Vivi forse sotto i ponti. Sei nato dal fico?
Vivi da single? E allora?
Spiegati, senza fare queste critiche incomprensibili.
Alla fine magari si scopre che vivi in famiglia.
Parla chiaro e basta. Non sono qui per giocare.
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11-11-2015 19:04 |
cancellato16573 |
Re: L'incapacità di morire
a guerra si vince con quello che resta"
Generale Foch, 1918
Fino a un"ora fa, ero ai minimi termini. Mi sentivo impastato di dolore, amarezza e delusione, disgusto di me stesso.
Ora sono al Parco di Varedo. Man mano che la gente va via, mi sento meglio.
E' quasi buio, e io sto meglio. Da solo. Non sono cattivo, ma se una cosa mi fa bene, è buona.
Ho vinto tante volte con quel che mi restava.
Vincerò anche stavolta, anche se ho perso tanto.
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11-11-2015 18:50 |
Krieg |
Re: L'incapacità di morire
Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Troll? Ma se oggi sono stato da cani!
Io scrivo così, perché Krieg lo capisco da dentro, non da fuori.
La mia proposta è semplice: se stiamo sempre male, non rimaniamo nello stesso brodo di tutti i giorni.
Contrariamente a quanto si pensa comunemente, la casa e la famiglia non sono i luoghi più protettivi, non per cattiveria, ma perché pongono sollecitazioni.
La routine è piena d'insidie, la maggior parte delle quali non le riconosciamo
con la ragione. Ma la depressione se ne accorge!
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Ma perchè continui a parlare di casa e famiglia con me che non ho nessuna delle due? E fare una passeggiata non mi risolve niente, anzi.
Non ti rendi conto che con queste risposte random e stereotipate peggiori le cose?
"Sei depresso? Vai in palestra!"
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