Comunque il titolo del topic è una piccola citazione musicale abbastanza semplice, vediamo chi la coglie...
Electric Barbarella? Oppure mi viene in mente un film degli anni 80, Electric dreams... 8)
Acqua...
20-03-2009 11:05
TedStriker
Quote:
Originariamente inviata da BadDream
Comunque il titolo del topic è una piccola citazione musicale abbastanza semplice, vediamo chi la coglie...
Electric Barbarella? Oppure mi viene in mente un film degli anni 80, Electric dreams... 8)
20-03-2009 00:57
claudioqq
Re: Electric-Depression
Piuttosto assurda la cosa. Rimediare ai problemi del cervello umano, che ricordo è la cosa più complessa che esista nell'universo conosciuto, con una semplice corrente elettrica? Mah! La prossima volta che si impalla windows provo a infilare due elettrodi nella scheda madre e vediamo che succede :roll:
20-03-2009 00:56
BadDream
Comunque il titolo del topic è una piccola citazione musicale abbastanza semplice, vediamo chi la coglie...
Depressione: curarla ricaricando il cervello come una pila Trattamento sperimentato in Italia: risultati preliminari incoraggianti su pazienti «resistenti» ai farmaci.
MILANO - Se il cervello fosse come una pila, la depressione potrebbe essere vista come se il livello della «batteria» fosse basso. Perchè allora non ricaricare un cervello gravemente depresso con la corrente, innocua e indolore? È quello che hanno provato a fare i ricercatori del Policlinico Ospedale Maggiore di Milano guidati da Alberto Priori, in collaborazione con la Clinica Villa Santa Chiara di Verona, in uno studio pubblicato oggi sul Journal of affective disorders.
L'ESPERIMENTO - Gli specialisti hanno applicato due elettrodi sulla fronte dei pazienti, collegandoli a uno stimolatore elettrico gestito da un computer. Il dispositivo, che rilascia una corrente elettrica continua a bassa intensità, è stato testato su 14 pazienti (di cui 13 donne) gravemente depressi e sui quali i farmaci non avevano sortito alcun effetto. «I pazienti - dicono i ricercatori - sono stati sottoposti alla tecnica due volte al giorno per cinque giorni consecutivi, riportando un marcato miglioramento già dopo cinque giorni, che si manteneva per diverse settimane».
PROSPETTIVE - La tecnica potrebbe essere usata su coloro che soffrono delle forme più gravi di depressione, circa il 30% dei 5 milioni di italiani colpiti, e «seppure lo studio sia ancora preliminare e su un piccolo numero di individui, i risultati indicherebbero una nuova possibilità per il trattamento della depressione grave farmaco-resistente». I ricercatori sono già al lavoro per estendere questi primi risultati preliminari.
Antiche Tecniche orientali come il Reiki ed il Diksha funzionano dando energia o facendo fluire liberamente nel corpo. (fisico ed astrale)
facendola fluire nel corpo
Depressione: curarla ricaricando il cervello come una pila Trattamento sperimentato in Italia: risultati preliminari incoraggianti su pazienti «resistenti» ai farmaci.
MILANO - Se il cervello fosse come una pila, la depressione potrebbe essere vista come se il livello della «batteria» fosse basso. Perchè allora non ricaricare un cervello gravemente depresso con la corrente, innocua e indolore? È quello che hanno provato a fare i ricercatori del Policlinico Ospedale Maggiore di Milano guidati da Alberto Priori, in collaborazione con la Clinica Villa Santa Chiara di Verona, in uno studio pubblicato oggi sul Journal of affective disorders.
L'ESPERIMENTO - Gli specialisti hanno applicato due elettrodi sulla fronte dei pazienti, collegandoli a uno stimolatore elettrico gestito da un computer. Il dispositivo, che rilascia una corrente elettrica continua a bassa intensità, è stato testato su 14 pazienti (di cui 13 donne) gravemente depressi e sui quali i farmaci non avevano sortito alcun effetto. «I pazienti - dicono i ricercatori - sono stati sottoposti alla tecnica due volte al giorno per cinque giorni consecutivi, riportando un marcato miglioramento già dopo cinque giorni, che si manteneva per diverse settimane».
PROSPETTIVE - La tecnica potrebbe essere usata su coloro che soffrono delle forme più gravi di depressione, circa il 30% dei 5 milioni di italiani colpiti, e «seppure lo studio sia ancora preliminare e su un piccolo numero di individui, i risultati indicherebbero una nuova possibilità per il trattamento della depressione grave farmaco-resistente». I ricercatori sono già al lavoro per estendere questi primi risultati preliminari.
Depressione: curarla ricaricando il cervello come una pila Trattamento sperimentato in Italia: risultati preliminari incoraggianti su pazienti «resistenti» ai farmaci.
MILANO - Se il cervello fosse come una pila, la depressione potrebbe essere vista come se il livello della «batteria» fosse basso. Perchè allora non ricaricare un cervello gravemente depresso con la corrente, innocua e indolore? È quello che hanno provato a fare i ricercatori del Policlinico Ospedale Maggiore di Milano guidati da Alberto Priori, in collaborazione con la Clinica Villa Santa Chiara di Verona, in uno studio pubblicato oggi sul Journal of affective disorders.
L'ESPERIMENTO - Gli specialisti hanno applicato due elettrodi sulla fronte dei pazienti, collegandoli a uno stimolatore elettrico gestito da un computer. Il dispositivo, che rilascia una corrente elettrica continua a bassa intensità, è stato testato su 14 pazienti (di cui 13 donne) gravemente depressi e sui quali i farmaci non avevano sortito alcun effetto. «I pazienti - dicono i ricercatori - sono stati sottoposti alla tecnica due volte al giorno per cinque giorni consecutivi, riportando un marcato miglioramento già dopo cinque giorni, che si manteneva per diverse settimane».
PROSPETTIVE - La tecnica potrebbe essere usata su coloro che soffrono delle forme più gravi di depressione, circa il 30% dei 5 milioni di italiani colpiti, e «seppure lo studio sia ancora preliminare e su un piccolo numero di individui, i risultati indicherebbero una nuova possibilità per il trattamento della depressione grave farmaco-resistente». I ricercatori sono già al lavoro per estendere questi primi risultati preliminari.