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| 27-09-2015 04:07 |
| cancellato15324 |
Re: Amici, complici, amanti.
Quote:
Originariamente inviata da silenzio
Intendo che un uomo che si sente uomo deve fare l'uomo, solo questo. C'è forse qualcosa di poco logico in questa convizione?
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Eh, ma forse il problema è che NON si sente uomo?
Sennò non avrebbe senso travestirsi. 
Quelli che tu vedi come "estremismi ed esasperazioni inutili" (che è un giudizio) magari per lui non lo sono ed è invece proprio quella la sua vera intima essenza?
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| 26-09-2015 18:40 |
| silenzio |
Re: Amici, complici, amanti.
Intendo che un uomo che si sente uomo deve fare l'uomo, solo questo. C'è forse qualcosa di poco logico in questa convizione?
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| 26-09-2015 17:27 |
| cancellato15324 |
Re: Amici, complici, amanti.
Quote:
Originariamente inviata da ariamente
Mi riferisco alla prima frase.
La tua l'ho quotata perché è la stessa domanda che avrei fatto io  |
Ah ok, infatti non capivo. 
Ma Silenzio ignora le nostre domande.
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| 26-09-2015 02:46 |
| cancellato15324 |
Re: Amici, complici, amanti.
Quote:
Originariamente inviata da ariamente
E' tardi e spero di aver letto male.
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Cos'è che non ti torna?
A quale delle due frasi quotate ti riferisci?
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| 26-08-2015 19:21 |
| silenzio |
Re: Amici, complici, amanti.
Guarda se lo trovi su YouTube, altrimenti temo dovrai cercarlo su Ebay in DVD.
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| 26-08-2015 17:46 |
| cancellato15324 |
Re: Amici, complici, amanti.
Nuooooooooooo, non si trova in streaming!!! 
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| 26-08-2015 16:26 |
| cancellato15324 |
Re: Amici, complici, amanti.
Quindi secondo te una persona deve sacrificare se stessa in base alla visione comune altrui?
Qual è la differenza tra travestito e transessuale? Solo il fatto che uno è operato e l'altro no?
Non conosco molto bene l'argomento, ma credo molto nella libertà individuale di ogni persona, ovviamente quando non va a ledere la libertà altrui, ma se un uomo si traveste, non vedo quali problemi possa portare agli altri.
P.S. Devo assolutamente vedere questo film, grazie per la dritta.
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| 25-08-2015 14:41 |
| silenzio |
Amici, complici, amanti.
Io personalmente non apprezzo molto il travestitismo, inteso come corrente di pensiero o scelta di vita, io penso che un uomo, anche se gay, deve comunque assecondare la visione comune del genere maschile, ovvero col fare, parlare e comportarsi di un uomo, pur restando fedele a sè stesso nei pensieri e nella propria intima essenza, senza estremismi nè esasperazioni inutili.
Questo non contempla la transessualità, il percepirsi di un genere diverso dal proprio, che da quanto ho potuto capire è un intimo e incontrastabile bisogno di vivere secondo la propria percezione di sè e che ambisce alla completa ed irreversibile trasmutazione fisica, segno questo di una genuina e concreta volontà di essere esteriorimente ciò che già interiormente si è.
Tuttavia c'è una scena di un vecchio film del 1988 che ho trovato piuttosto interessante, nella sua notevole anche se grezza saggezza.
Se interessa anche a voi questa è la scena in questione.
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