Spesso mi innamoro dell'amica bruttina della ragazza figa, quella che non se la tira più di tanto e che mi fa pensare che ci sia spazio a qualcos'altro oltre a lei stessa nella sua vita.
Quella che mi piace pensare che abbia un cervello tutto suo e delle idee tutte sue perché non si omologa alla sua amica figa, che le fa da spalla senza assoggettarsi troppo.
Quella che si veste in modo semplice e si muove senza doppi fini, che sorride sempre e non tiene il muso come l'amica figa.
Quella che non ha i capelli perfetti, che sono un pò disordinati, che ha gli occhiali ed è sempre presa da mille cose per accorgersi che esisto.
Quella che a differenza dell'amica figa, non sta aspettando il principe azzurro che la viene a prendere con il Porsche nuovo, ma che è già superiperfidanzata/sposata.
19-04-2015 17:36
zoe666
Re: Io so quel che voglio
Io voglio una ragazza che mi piaccia nella sua interezza.
La strafiga o la carina non mi interessa.
Se ci si innamora l'altra persona diventa esteticamente bella anche se magari a prima vista era considerata bruttina, e poco me ne frega di venire a sapere che a prima vista son stata considerata bruttina da qualcuna.
Ho avuto anche una ragazza oggettivamente bellissima, ma per me era sopratutto bellisisma dentro, per questo ci sono stata anni, non per il bel faccino che ogni volta che uscivamo faceva si che qualche ragazzo ci provasse insistentemente.
Non inseguire la bellezza a tutti costi non vuol dire necessariamente accontentarsi, ma magari andare pochetto più in la del "oh che figa magari stesse con me che sono un cesso".
E mi sentire molto triste a pensare che so quel che voglio, ovvero la ragazza figa.
19-04-2015 17:03
IO&EVELYN
Re: Io so quel che voglio
già peccato che non posso ''prendere'' l'attuale ragazza che mi piace. trascurando i semplicissimi ''dettagli'' tipo che è fidanzata e ha il doppio dei miei anni.
19-04-2015 16:27
_Diana_
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da red dragon
this
poi non so a voi che succede ma quando voglio qualcosa , subito mi vengono i dubbi se quel qualcosa lo voglio. Bisognerebbe piu ragionare , questo mi fa stare bene allora lo voglio . E un discorso complicato e varia da persnoa a persona
Sì, anche io vivo in continuo conflitto. Appena c'è qualcosa che non va già inizio ad indietreggiare. L'ansia o, in generale, i problemi riguardo l'emotività mi hanno sempre dato una mano con la fuga.
Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Hai centrato un punto che non riuscivo bene a mettere a fuoco...forse il fatto di credere di non essere in grado di mantenere qualcosa che si è riuscito ad ottenere è una delle zavorre più pesanti alla mia attività...la paura di tornare in certi stati ma di non avere più un porto sicuro.Insomma, la paura delle responsabilità.Farsi carico di se stessi fino in fondo porta necessariamente ad impegnarsi in qualcosa che è al di fuori del tuo diretto controllo, è necessario far fronte agli imprevisti, far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi legittimi.
Eh, quella non è cosa di poco conto, concordo.
Quote:
Io credo che gli occhi addosso in molte situazioni ci siano davvero, ma bisogna dar loro il peso che meritano, che è il peso di uno sguardo.
So bene che nulla è fatto per durare, sono così disillusa che quasi non trovo stimolante provarci e darmi delle occasioni nella vita. So che voglio morire, ma non so (o non riesco a vederlo in questo stato forse) cosa potrei fare nel frattempo per addolcire questo viaggio, rendendolo meno pietoso e doloroso possibile, senza far del male a qualcuno che non sia me stessa.
A volte non si sa cosa volere davvero, altre si ha come l'impressione di non volerlo abbastanza, poi c'è quella paura di desiderarlo per n motivi, ma si crede di non meritarselo o di non essere capaci di poterlo mantenere, tutto questo con la sensazione di avere mille occhi addosso pronti a giudicarti.
Hai centrato un punto che non riuscivo bene a mettere a fuoco...forse il fatto di credere di non essere in grado di mantenere qualcosa che si è riuscito ad ottenere è una delle zavorre più pesanti alla mia attività...la paura di tornare in certi stati ma di non avere più un porto sicuro.Insomma, la paura delle responsabilità.Farsi carico di se stessi fino in fondo porta necessariamente ad impegnarsi in qualcosa che è al di fuori del tuo diretto controllo, è necessario far fronte agli imprevisti, far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi legittimi.Io credo che gli occhi addosso in molte situazioni ci siano davvero, ma bisogna dar loro il peso che meritano, che è il peso di uno sguardo.
19-04-2015 16:01
red dragon
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Culo.
A volte non si sa cosa volere davvero, altre si ha come l'impressione di non volerlo abbastanza, poi c'è quella paura di desiderarlo per n motivi, ma si crede di non meritarselo o di non essere capaci di poterlo mantenere, tutto questo con la sensazione di avere mille occhi addosso pronti a giudicarti.
this
poi non so a voi che succede ma quando voglio qualcosa , subito mi vengono i dubbi se quel qualcosa lo voglio. Bisognerebbe piu ragionare , questo mi fa stare bene allora lo voglio . E un discorso complicato e varia da persnoa a persona
19-04-2015 15:57
_Diana_
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Mi sono migliorato e ho avuto successo.
Inzomm, se vi piace qualcosa andate a prendervelo, non aspettate che gli altri ve lo diano.
Culo.
A volte non si sa cosa volere davvero, altre si ha come l'impressione di non volerlo abbastanza, poi c'è quella paura di desiderarlo per n motivi, ma si crede di non meritarselo o di non essere capaci di poterlo mantenere, tutto questo con la sensazione di avere mille occhi addosso pronti a giudicarti.
19-04-2015 15:38
DeadMan87
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Ci sono delle considerazioni che non valgono per chi ha alcuni tipi di problemi psicologici. Ad esempio hai voglia a dire "sforzati di uscire" a un agorafobico.
Io ovviamente mi rivolgo principalmente a chi pecca di mancanza d'autostima e fiducia in sé stesso, a chi si rifugia nel pensiero magico per non assumersi la responsabilità e mettere a repentaglio il proprio ego, a chi insomma ha tutte le carte in regola per fare della propria vita qualcosa di buono e non lo fa.
Se uno invece ci prova e ne ricava un attacco di panico e un ricovero in infermeria (true story), allora fa bene a prendersi una pausa, curarsi, lasciarsi un po' andare e accumulare energie per quando poi sarà pronto a rimettersi in gioco.
Qua si rispolvera il vecchio caro tema dei problemi di serie A e problemi di serie B. Sono parzialmente d'accordo, ma continuo a non essere convinto di alcune sfumature del ragionamento. Ma non c'è da venirne a capo eh, nel senso. Abbiamo impostazioni differenti nell'inquadrare il fenomeno, ci tenevo a sottolineare la cosa. Un po' per fare conversazione, un po' perché oggi ho voglia di scrivere e basta.
19-04-2015 15:33
Da'at
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Vado su wikipedia, mi studio le regole e poi ti dico
fai meglio, installati pokerth e registrati e poi ci facciamo una mano
19-04-2015 15:33
Da'at
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Hai reso benissimo l'idea, e non sto sminuendo il tuo vissuto. Sicuramente le tue azioni hanno influito sul tuo vissuto, non ci piove. Dico solo attenzione ad incollare con troppa facilità questa predisposizione del "immobilismo voluto" alle persone. Io sono sempre dell'idea che la realtà sia spesso più complessa. Sicuramente semplificare aiuta ad inquadrare un determinato fenomeno, spesso non ci aiuta a comprenderlo però.
Ci sono delle considerazioni che non valgono per chi ha alcuni tipi di problemi psicologici. Ad esempio hai voglia a dire "sforzati di uscire" a un agorafobico.
Io ovviamente mi rivolgo principalmente a chi pecca di mancanza d'autostima e fiducia in sé stesso, a chi si rifugia nel pensiero magico per non assumersi la responsabilità e mettere a repentaglio il proprio ego, a chi insomma ha tutte le carte in regola per fare della propria vita qualcosa di buono e non lo fa.
Se uno invece ci prova e ne ricava un attacco di panico e un ricovero in infermeria (true story), allora fa bene a prendersi una pausa, curarsi, lasciarsi un po' andare e accumulare energie per quando poi sarà pronto a rimettersi in gioco.
19-04-2015 15:32
DeadMan87
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Io capisco l'idiosincrasia che provi nei confronti di certe massime, però il punto è che io voglio assumermi la responsabilità di ciò che posso fare, e ignorare totalmente ciò che non posso fare.
E' come il poker, se mi capita una mano senza combinazioni, ci posso far poco. Magari vedo che molti hanno foldato e i pochi rimasti continuano a checkare, io ho il button dealer e quindi bluffo. Mi va bene? Prendo il piatto. Mi va male? Pazienza, ci ho provato.
Oppure foldo anche io perché non me la sento. E va bene anche così.
Ma se foldi con un full, senza nessuna ragione, insomma, allora hai voglia a definirti sfigato. La vita ti dà delle carte, a volte son belle, altre così così, alcune fan proprio cagare. Ma sta a te giocartele, così come sono.
Vado su wikipedia, mi studio le regole e poi ti dico, non ci ho capito veramente una mazza
19-04-2015 15:32
Pablo's way
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
promuove anche indirettamente un pensiero comune che tende molto per dirla terra terra al: "se ti gira male sei un coglione tu perché non ci provi/credi abbastanza"
Capisco cosa intendi ed è vero, purtroppo non dipende tutto da noi e non è giusto gravare di ulteriori colpe chi non riesce a intraprendere un percorso di miglioramento ed ottenre cioò che desidera, possiamo cercare di facilitare le cose, ma non è affatto semplice e richiede un grande sforzo psicologico che non sempre si è nelle condizioni di poter fare.
19-04-2015 15:29
DeadMan87
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
C'è gente invece (e io ero fra questi) che se trovasse un biglietto della lotteria vincente per terra non lo raccoglierebbe, per chissà quale paura, e poi continuerebbe ad autodefinirsi "sfigata". Non so se rende l'idea.
Hai reso benissimo l'idea, e non sto sminuendo il tuo vissuto. Sicuramente le tue azioni hanno influito sul tuo vissuto, non ci piove. Dico solo attenzione ad incollare con troppa facilità questa predisposizione del "immobilismo voluto" alle persone. Io sono sempre dell'idea che la realtà sia spesso più complessa. Sicuramente semplificare aiuta ad inquadrare un determinato fenomeno, spesso non ci aiuta a comprenderlo però.
19-04-2015 15:29
Da'at
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Sicuro stare fermi a fissare le fronde colpite dal vento, per quanto poetico e capace di portare spesso chissà quali interessanti riflessioni, non è la scelta ottimale per perseguire un obbiettivo. Sono d'accordo anche con il concetto del "devi essere artefice del tuo destino". Ma quel tipo di frase, usualmente (poi non dico che marco.russo l'abbia usata in quella connotazione) promuove anche indirettamente un pensiero comune che tende molto per dirla terra terra al: "se ti gira male sei un coglione tu perché non ci provi/credi abbastanza". Che è semplicemente sbagliata, perlopiù per la stragrande maggioranza dei casi.
Poi semplicemente: -anche meno-.
Io capisco l'idiosincrasia che provi nei confronti di certe massime, però il punto è che io voglio assumermi la responsabilità di ciò che posso fare, e ignorare totalmente ciò che non posso fare.
E' come il poker, se mi capita una mano senza combinazioni, ci posso far poco. Magari vedo che molti hanno foldato e i pochi rimasti continuano a checkare, io ho il button dealer e quindi bluffo. Mi va bene? Prendo il piatto. Mi va male? Pazienza, ci ho provato.
Oppure foldo anche io perché non me la sento. E va bene anche così.
Ma se foldi con un full, senza nessuna ragione, insomma, allora hai voglia a definirti sfigato. La vita ti dà delle carte, a volte son belle, altre così così, alcune fan proprio cagare. Ma sta a te giocartele, così come sono.
19-04-2015 15:24
DeadMan87
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way
Lungi da me dal voler fare l'avvocato difensore che non ne ha bisogno, ti dico come l'ho interpretata e come la sento io quella frase, il senso è che comunque sta a noi stessi cercare in qualche modo di farsi attivi, di provare a cambiare il corso degli eventi, di fare in modo tale che ci siano i presupposti anche remoti perché qualcosa possa accadere.
Questo vale in qualsiasi campo, non solo in fatto di ragazze, io se non avessi provato ad uscire dal mio guscio non avrei ottenuto quello che ho ottenuto, poi ho avuto un colpo di culo come dici te, ma il colpo di culo dove sono a casa ora a giornate non mi viene a trovare....
Sicuro stare fermi a fissare le fronde colpite dal vento, per quanto poetico e capace di portare spesso chissà quali interessanti riflessioni, non è la scelta ottimale per perseguire un obbiettivo. Sono d'accordo anche con il concetto del "devi essere artefice del tuo destino". Ma quel tipo di frase, usualmente (poi non dico che marco.russo l'abbia usata in quella connotazione) promuove anche indirettamente un pensiero comune che tende molto per dirla terra terra al: "se ti gira male sei un coglione tu perché non ci provi/credi abbastanza". Che è semplicemente sbagliata, perlopiù per la stragrande maggioranza dei casi.
Poi semplicemente: -anche meno-.
19-04-2015 15:23
Da'at
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Non è mia intenzione offendere o provocare, ma secondo me hai avuto gran culo e basta. Ti sei dato una sistemata sì (ma questo più che altro buon per te se l'hai vissuto come un cambiamento positivo) e poi hai trovato una persona affine, con la quale ti sei trovato bene, più o meno è tutto qui. Riconosco poi che effettivamente avere un'idea precisa di cosa desideri ti aiuta a mettere a fuoco. Magari ti fa perdere altro però, perché quando metti molto bene a fuoco un soggetto lo sfondo va in bokeh. E chissà cosa c'era la dietro, patinato, indistinto, ridotto ad un impastamento di colori e geometrie dilatate.
E comunque quella frase lì in calce mi ha sempre dato una sensazione veramente brutta, detta e scritta da chiunque in qualsiasi contesto. Come se le cose che cerchiamo dalla vita fossero i prodotti in stock limitato. Che basta arrivare con la giusta veemenza per accaparrarseli. Non so a me sa tanto che non è così che funziona.
A mio avviso, la differenza tra una persona "di successo" e una fallita, è che la prima è in grado di massimizzare gli eventi fortunati e minimizzare quelli sfortunati.
C'è un detto giapponese che dice: "Quando le acque salgono, la barca fa altrettanto".
La fortuna, e la sfortuna, sono aleatorie. Rappresentano le varie creste e avvallamenti nel corso dei marosi della vita. A volte abbiamo un'occasione, ma non sappiamo prendercela.
Ce ne dimentichiamo, e per il fenomeno noto come Bias di conferma, se ci crediamo sfortunati, ricorderemo solo questi episodi, anziché quelli positivi che non abbiamo saputo cogliere perché non eravamo pronti.
Sai, conobbi %crocerossina% in chat circa a marzo. Ma all'epoca ero troppo infobicato. Entrammo subito in sintonia, ma ad un certo punto le raccontai un episodio, lei lo prese come battuta e rise. Io ci rimasi male.
Ci reincontrammo un altro paio di volte, lei insistette per incontrarmi, e ad un certo punto devo averle risposto male.
Ritornò nella stessa chat verso novembre. Io avevo cambiato nick, lei pure. Ma ci trovammo a chattare privatamente, e dallo stile ci siamo subito riconosciuti.
Questa volta io ero pronto. Per questo, riuscii a combattere il mio timore di vedere persone dal vivo, e propormi per vederci.
Ma se non avessi fatto del lavoro su me stesso nel corso dei mesi che non ci siamo sentiti, non sarei stato pronto.
Mi sarebbe capitata la "fortuna" di ribeccarla in chat, ma non l'avrei saputa sfruttare.
Me ne sarei dimenticato come mi sono dimenticato di tutte le occasioni buone che ho perso in altre circostanze.
Quindi, sì va bene la fortuna. Ma bisogna anche saperla cogliere.
C'è gente invece (e io ero fra questi) che se trovasse un biglietto della lotteria vincente per terra non lo raccoglierebbe, per chissà quale paura, e poi continuerebbe ad autodefinirsi "sfigata". Non so se rende l'idea.
19-04-2015 15:17
Pablo's way
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
E comunque quella frase lì in calce mi ha sempre dato una sensazione veramente brutta, detta e scritta da chiunque in qualsiasi contesto. Come se le cose che cerchiamo dalla vita fossero i prodotti in stock limitato. Che basta arrivare con la giusta veemenza per accaparrarseli. Non so a me sa tanto che non è così che funziona.
Lungi da me dal voler fare l'avvocato difensore che non ne ha bisogno, ti dico come l'ho interpretata e come la sento io quella frase, il senso è che comunque sta a noi stessi cercare in qualche modo di farsi attivi, di provare a cambiare il corso degli eventi, di fare in modo tale che ci siano i presupposti anche remoti perché qualcosa possa accadere.
Questo vale in qualsiasi campo, non solo in fatto di ragazze, io se non avessi provato ad uscire dal mio guscio non avrei ottenuto quello che ho ottenuto, poi ho avuto un colpo di culo come dici te, ma il colpo di culo dove sono a casa ora a giornate non mi viene a trovare....
19-04-2015 15:09
DeadMan87
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
...
Inzomm, se vi piace qualcosa andate a prendervelo, non aspettate che gli altri ve lo diano.
Non è mia intenzione offendere o provocare, ma secondo me hai avuto gran culo e basta. Ti sei dato una sistemata sì (ma questo più che altro buon per te se l'hai vissuto come un cambiamento positivo) e poi hai trovato una persona affine, con la quale ti sei trovato bene, più o meno è tutto qui. Riconosco poi che effettivamente avere un'idea precisa di cosa desideri ti aiuta a mettere a fuoco. Magari ti fa perdere altro però, perché quando metti molto bene a fuoco un soggetto lo sfondo va in bokeh. E chissà cosa c'era la dietro, patinato, indistinto, ridotto ad un impastamento di colori e geometrie dilatate.
E comunque quella frase lì in calce mi ha sempre dato una sensazione veramente brutta, detta e scritta da chiunque in qualsiasi contesto. Come se le cose che cerchiamo dalla vita fossero i prodotti in stock limitato. Che basta arrivare con la giusta veemenza per accaparrarseli. Non so a me sa tanto che non è così che funziona.
19-04-2015 14:44
DownwardSpiral2
Re: Io so quel che voglio
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Inzomm, se vi piace qualcosa andate a prendervelo, non aspettate che gli altri ve lo diano.