03-04-2015 22:34 |
Manny |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Il carattere è un'illusione, le capacità un mito. E i limiti ad essi correlati sono solo autoimposizioni.
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Tanto di cappello di fronte a quest'affermazione.
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03-04-2015 22:30 |
pokorny |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Il carattere è un'illusione, le capacità un mito. E i limiti ad essi correlati sono solo autoimposizioni.
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ma ti prego, dai
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03-04-2015 22:27 |
muttley |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da sato
io non ci sarei mai riuscito, non ho il carattere, ne le capacità di fare una cosa così...
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Il carattere è un'illusione, le capacità un mito. E i limiti ad essi correlati sono solo autoimposizioni.
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03-04-2015 21:35 |
liuk76 |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da red dragon
ma il congiuntivo?
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Come insegna Immanuel Castoa 1:38...
Battute a parte, mi è sfuggito. Nessuno è perfetto. Ho già corretto.
Quote:
non volevi fare il medico una volta?
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Il sistema attuale impedisce d'iniziare la carriera medica a 39 anni.
Puoi anche iscriverti alla facoltà ma sono almeno 6 anni senza reddito.
Quanto sarebbero disposti a seguire in tirocinio uno studente di medicina over 40?
Quante possibilità avrebbe di essere ammesso ad una scuola di specialità?
Sopratutto, a quasi 50 anni, quale struttura sanitaria pubblica sarebbe disposta ad assumere un medico neolaureato che tra meno di 10 anni dovrebbe pensionare?
E' un sistema ingiusto perché vincola la professione all'età anagrafica ma non è in alcun modo evitabile.
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03-04-2015 21:29 |
dottorzivago |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da FakePlasticTree
Secondo me ha fatto benissimo.Dalla tua descrizione non sembrava una persona per niente felice mentre adesso sta meglio ed è più soddisfatto della sua vita. Io al suo posto avrei fatto lo stesso e spero di riuscirci presto.
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Non era felice e conoscendolo, ho paura che anche l'ha prenderà una di quelle batoste sentimentali che lo piegherà in due come è successo qua.
Là frequenta ventenni.....di un paio di queste si è invaghito, loro non lo considerano minimamente......beh come stupirsi? 34 anni senza arte ne parte (e parliamo di uno dei paesi più classisti d'Europa), 14 anni di differenza.
La cosa che mi dispiace è che al primo posto non ha messo il suo stato mentale, il lavoro, o altro........come cosa fondamentale per questa scelta ha messo "ok qui forse posso fidanzarmi in italia no"....è veramente triste
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03-04-2015 21:02 |
FakePlasticTree |
Re: La storia del mio amico emigrante
Secondo me ha fatto benissimo.Dalla tua descrizione non sembrava una persona per niente felice mentre adesso sta meglio ed è più soddisfatto della sua vita. Io al suo posto avrei fatto lo stesso e spero di riuscirci presto.
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03-04-2015 20:21 |
sato |
Re: La storia del mio amico emigrante
io non ci sarei mai riuscito, non ho il carattere, ne le capacità di fare una cosa così...
tuttavia se è dovuto partire per sentirsi felice evidentemente il suo disagio non era causato solo dalla sua ex
per il resto tanto di cappello, non è cosa da tutti reinventarsi a 34 anni in una società che ti dice che arrivati ai 30 quello che è fatto è fatto...
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03-04-2015 19:57 |
pokorny |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da red dragon
ma il congiuntivo?
non volevi fare il medico una volta?
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La frase è a posto, purché si immaginino le virgolette per formulare la domanda accorata: "SE L'AVREI FATTO [al posto suo]???" [certo che sì, etc.]
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03-04-2015 19:52 |
Alex2 |
Re: La storia del mio amico emigrante
Io conosco trentenni/quarantenni/cinquantenni ed anche sessantenni a dire la verità festaioli, e non posso che dire che fanno bene!
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03-04-2015 19:51 |
Odradek |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da BlinkStalker
l non so perchè  forse per il Muay Thay 
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o per i massaggi rilassanti...
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03-04-2015 19:45 |
angeri |
Re: La storia del mio amico emigrante
L'avrei fatto pure io se avesse significato ritrovare me stessa. Scoprire nuovi orizzonti non è proprio un'ipotesi da buttar via. Spetta a lui decidere come vivere da festaiolo o da adulto e maturo. Poi si dice che in quei paesi di vive anche meglio che in Italia..
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03-04-2015 15:29 |
Blue Sky |
Re: La storia del mio amico emigrante
Come ha scritto Liuk è giusto
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03-04-2015 15:23 |
red dragon |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Se l'avrei fatto?
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ma il congiuntivo?
Quote:
Se dovessi cambiare settore farei il fotografo, l'imprenditore, l'istruttore sportivo, l'evangelista/motivatore, l'attore, lo scrittore, il poliziotto, l'autista/macchinista, il soccorritore come dipendente o forse qualcos'altro.
Tutto il resto mi darebbe infelicità.
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non volevi fare il medico una volta?
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03-04-2015 15:00 |
Xchénnpossoreg? |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
ma lui essendo un tipo con l'autostima sotto i piedi ha sempre pensato "devo sopportarla comunque se no rimango solo a vita".
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Non sono una campionessa di autostima ma non potrei mai arrivare a pensare una cosa del genere.
E' una riflessione troppo amara e senza via d'uscita.
Per il resto, a volte cambiare aria è salutare.
Il tuo amico sostiene di essere felice e insomma, mi sembra già un buon risultato, no? .
E chi lo dice che non si può più fare festa a 34 anni?
L'età è relativa e poi non stiamo mica parlando di nonno Nanni .
Forse il tuo amico ha proprio bisogno di svagarsi, di vivere con un po' di leggerezza.. lontano (sia fisicamente che mentalmente) da certi contesti negativi.
Non so dirti cosa avrei fatto al suo posto.. dovrei trovarmi nella stessa situazione per poterti rispondere.
Ora come ora rischierei solo di dirti una sciocchezza e non mi va di fare la leonessa da tastiera
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03-04-2015 12:52 |
BlinkStalker |
Re: La storia del mio amico emigrante
lui è felice, il resto sono solo parole al vento.
di trasferirmi in un'altro paese? ci sto pensando da tempo, tanto non ho nulla che mi puo piu trattenere qui, il paese che piu mi attira è la Thailanda, non so perchè forse per il Muay Thay
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03-04-2015 10:39 |
Loner |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
1)Non si può mandare tutto a p. per colpa di una sgualdrina!
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Ma è andato via dall'Italia solo per colpa sua? 
Quote:
2)Nella vita ognuno ha le sue tappe, ma a 34 anni andare a fare il festaiolo con gente di 20 anni non è che sia l'ambizione della mia vita per diventare felice!
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Se lui è felice così va più che bene, basta che ciò non leda la felicità degli altri. 
Io penso che avrei altre ambizioni di felicità, ma in realtà non troppo distanti dalla situazione del tuo amico.
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03-04-2015 00:45 |
cancellato15732 |
Re: La storia del mio amico emigrante
Si, non c'è nulla di male infondo, sta vivendo la sua vita.
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03-04-2015 00:38 |
pokorny |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Questa per me è idiozia, stupidità mancanza di una vita propria.
Qualunque seguito è colpa solo sua, lei non c'entra nulla.
Se lei se n'è approfittata non ha fatto altro che bene.
A 34 anni fa il festaiolo? Non fa altro che bene again. Magari si sveglia, si fa un po' di sesso occasionale e, poi, decide che fare della sua vita.
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quoto tutto quanto ho quotato
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03-04-2015 00:36 |
liuk76 |
Re: La storia del mio amico emigrante
Se l'avessi fatto?
Di fondo io non intendo spostarmi da dove vivo, quindi è un no, salvo eccezioni.
Fatta questa premessa...
Il lavoro che svolge non mi attira.
Se dovessi cambiare settore farei il fotografo, l'imprenditore, l'istruttore sportivo, l'evangelista/motivatore, l'attore, lo scrittore, il poliziotto, l'autista/macchinista, il soccorritore come dipendente o forse qualcos'altro.
Tutto il resto mi darebbe infelicità.
Condivido la sicurezza dello stipendio da dipendente ma 1300 € netti x 13 mensilità è uno stipendio medio-basso per i miei gusti. Vederlo come un qualcosa da tenersi stretto è esagerato.
Io mi tengo stretti trattamenti economici nell'ordine dei 1800-2000 € x 13-14 mensilità + bonus variabile, altro che una cifra del genere.
Se guadagnassi la cifra del tuo amico (fortunatamente guadagno di più) sarebbe in cima ai miei pensieri trovare altro.
Il succo però è ciò:
Quote:
lui viveva per lei......non faceva nient'altro che vivere in base alle sue esigenze. Ha sopportato di tutto......offese, corsa, scenate ecc......ma lui essendo un tipo con l'autostima sotto i piedi ha sempre pensato "devo sopportarla comunque se no rimango solo a vita".
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Questa per me è idiozia, stupidità mancanza di una vita propria.
Qualunque seguito è colpa solo sua, lei non c'entra nulla.
Se lei se n'è approfittata non ha fatto altro che bene.
A 34 anni fa il festaiolo? Non fa altro che bene again. Magari si sveglia, si fa un po' di sesso occasionale e, poi, decide che fare della sua vita.
Forse quello che sta facendo ora doveva farlo prima.
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03-04-2015 00:22 |
pokorny |
Re: La storia del mio amico emigrante
Quote:
Originariamente inviata da lonely heart
Parlano inglese, scozzese e gaelico... Sarebbe già tanto cavarmela con la lingua più diffusa  Anche perché il loro accento è incomprensibile (almeno per me  )
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Sia in Scozia che NZ volevo morire, non dico altro.
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