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Discussione: Siamo numeri? Rispondi alla discussione
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01-04-2015 00:05
Equilibrium
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da polpetta Visualizza il messaggio
Mi hai fatto venire in mente la mia nonna... Quasi mi commuovo ma soprattutto t'invidio...
Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Sei perdonato, allora. Chissà che buona..............
Si era molto buona

Scusa Noriko per l off topic
31-03-2015 22:42
_Diana_
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
... No nonna io i 10 euro non li voglio, voglio solo il calzone con la cipolla, che è una cosa che non ha prezzo, non si trova mica in giro.

Per dire
La tentazione del calzone con la cipolla è più forte della fobia, stratagemma che un very old fobic come me conosce molto bene
Sei perdonato, allora. Chissà che buona..............
31-03-2015 22:30
rosadiserra
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da forchetta Visualizza il messaggio
Si lo sò però era per mia nonna, che ci vuoi fare? Stamattina sono andato a trovarla, a 94 anni non ce la fa ad andare alla posta, se ne lamentava poveretta, poi ho visto che aveva preparato il calzone con la cipolla e siccomee è na cosa che mi piace tanto le ho detto.
NONNAAA, ci vado io alla posta, però mi devi dare mezzo tegame di calzone con la cipolla.
E lei vabbene grazie, se vai ti do pure 10 euro
No nonna io i 10 euro non li voglio, voglio solo il calzone con la cipolla, che è una cosa che non ha prezzo, non si trova mica in giro.

Per dire
La tentazione del calzone con la cipolla è più forte della fobia, stratagemma che un very old fobic come me conosce molto bene
Mi hai fatto venire in mente la mia nonna... Quasi mi commuovo ma soprattutto t'invidio...
31-03-2015 18:44
Equilibrium
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Un very fobic si fa l'home banking e non aspetta mezzogiorno (orario di punta) per andare in posta, principiante.
Si lo sò però era per mia nonna, che ci vuoi fare? Stamattina sono andato a trovarla, a 94 anni non ce la fa ad andare alla posta, se ne lamentava poveretta, poi ho visto che aveva preparato il calzone con la cipolla e siccomee è na cosa che mi piace tanto le ho detto.
NONNAAA, ci vado io alla posta, però mi devi dare mezzo tegame di calzone con la cipolla.
E lei vabbene grazie, se vai ti do pure 10 euro
No nonna io i 10 euro non li voglio, voglio solo il calzone con la cipolla, che è una cosa che non ha prezzo, non si trova mica in giro.

Per dire
La tentazione del calzone con la cipolla è più forte della fobia, stratagemma che un very old fobic come me conosce molto bene
31-03-2015 18:11
Garrus_92
Re: Siamo numeri?

"I am not a number...I am a free man!" (cit.)

Vorrei solo che fosse vero.
31-03-2015 17:09
_Diana_
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Sto alla posta e mi è venuto in mente questo thread
Oggi sono il 268, è lunga ancora
Un very fobic si fa l'home banking e non aspetta mezzogiorno (orario di punta) per andare in posta, principiante.
31-03-2015 12:12
Equilibrium
Re: Siamo numeri?

Sto alla posta e mi è venuto in mente questo thread
Oggi sono il 268, è lunga ancora
31-03-2015 10:53
Inosservato
Re: Siamo numeri?

io sono il 7

31-03-2015 10:19
SugarPhobic
Re: Siamo numeri?

In un contesto che ci vede conosciuti, in un ambiente ristretto che ci è familiare, no che non siamo numero. Siamo entità riconosciute (positivamente o negativamente è un altro discorso) e se come tali ci spostiamo all'interno di questi (contesto/ambiente) è facile per molti di noi arrivare a ragionamenti di questo tipo:

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Mi solleverebbe l'idea di essere un numero, vorrebbe dire che la gente non ha tempo da perdere a giudicarmi. Quindi la mia paura ossessiva del giudizio degli altri va ridimensionata.
Ecco, il concetto lo comprendo perfettamente. Ma è proprio in quel fiume di genti nei quali si diventa una goccia fra tante (numero è un esacerbazione che vede il suo riscontro proprio in determinati ambienti come ospedali od simila, cioè dove quel "fiume di genti" è considerato da chi vi opera come una stancante routine) che si può arrivare a una individualità tranquilla, scevra da ogni genere di giudizio.

Se si arriva a pensare a questo in modo maturo, si potrebbe capire che no, non è certamente bello accettare di essere un numero in determinati luoghi ma, fuori da questi, un intero oceano di persone potrebbe portarci finalmente a capire che non siamo così importanti, che non tutti gli occhi sono puntati su di noi, che tutto sommato non siamo ricoperti d'oro o fluorescenti, né altri 3 metri e 15, mh?

E allora possiamo far parte di un numero di altre entità imprecisato, ma nella consapevolezza di ciò, accettarlo di buon grado.
31-03-2015 09:49
Noriko
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da Fluviale Visualizza il messaggio
Magari in città. Qui in paese tutti si ricordano di tutti e nessuno è un numero
Quindi in un paese non c'è indifferenza, c'è cooperazione, interessamento ..

Non so, ma in fondo mi sembra che ci sia lo stesso forse è un interessamento fatto di chiacchere
31-03-2015 09:20
cancellato15306
Re: Siamo numeri?

Magari in città. Qui in paese tutti si ricordano di tutti e nessuno è un numero
31-03-2015 02:54
_Diana_
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
La gente ha fretta, non si sofferma più di cinque minuti , corrono tutti... e ti piantono lì.
Come ti capisco, Noriko.

Io vado di fretta per l'ansia, ma se vedo persone che hanno bisogno di essere ascoltate mi fermo; generalmente giustifico questa tendenza frenetica perché gli altri sono immersi totalmente nelle loro vite super impegnative ed io, invece, non ho nulla da fare di così importante. Sono sacrificabile.

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
Ma sai forse è un giudizio anche quello.. la poca considerazione, il poco valore.
Nel mio caso do per scontato di essere un numero di passaggio, quindi non provo delusione, anzi mi stupisco ed intimorisco, se al contrario si ricordano di me, sarà che non sono abituata.
30-03-2015 22:22
Milo
Re: Siamo numeri?

Si,siamo solo dei numeri.
30-03-2015 22:16
Noriko
Re: Siamo numeri?

Davvero carina l'immagine...

In effetti fa riflettere.
30-03-2015 22:11
Da'at
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
L'immagine purtroppo non riesco a vederla mi compare un quadrato piccolo con una x... Però ti ringrazio molto.
prova con questo link http://i.imgur.com/f0t2IBR.jpg
30-03-2015 22:09
Onizuka
Re: Siamo numeri?

Per sbaglio ho cancellato il commento. Niente, comunque dicevo che è proprio vero, anche io provo questa sensazione e capita che mi faccia male. E' un pensiero che mi è capitato di fare più volte, e che si palesa proprio in occasioni come quella scritta da te, ma anche in altri contesti in cui si rivela essere ancora più spiacevole.
30-03-2015 21:54
varykino
Re: Siamo numeri?

si da circo
30-03-2015 21:50
Noriko
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio

Ci starebbe una considerazione più generale sul modo di valutare la prestazione lavorativa al giorno d’oggi, la qualità tende ad essere sempre posta in secondo piano a fronte di risultati numerici e tempistiche e forse in parte questo spiega la sensazione di esser trattati come numeri…..
Proprio così è la qualità che oggi è venuta a meno, una visita sbrigativa
poco accurata, non solo a me ma anche agli altri pazienti... uscito uno avanti un altro sembravamo in una catena di montaggio.


Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Ci sono volte in cui mi sembra di vivere
in una realtà programmata in cui le persone sono delle specie di marionette e non si rendono conto che le loro emozioni, decisioni e scelte sono influenzate alla radice da uno schema prestabilito.
Mi piacerebbe se vuoi che approfondissi il discorso..


Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Non potendo cambiare questo stato di cose, dobbiamo riuscire ad essere indipendenti emotivamente da tutto questo. Il mio vero problema è che sono troppo sensibile, non che gli altri mi considerano un numero. Mi aspetto che gli altri mi diano tanta importanza, ma questo non avviene quasi mai come vorrei. Allora devo imparare a tirare dritto, considerare il mio valore indipendentemente dalle attenzioni che ricevo dagli altri.
Sì, lo penso anch'io che dobbiamo darci valore e essere emotivamente indipendenti. Ma sai dipendiamo anche dagli altri per i nostri bisogni, vedo in questo un conflitto.


Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio


Domanda: ti importava di questo medico? Della serie, se l'avessi incontrato fuori, ti ci saresti fermata a chiaccherare?


Ti saluto con un'immagine che fa riflettere

L'immagine purtroppo non riesco a vederla mi compare un quadrato piccolo con una x... Però ti ringrazio molto.

No non mi importava di lui.
Ma speravo che fosse più scrupoloso nel suo lavoro.


Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Beh, mi sembra un comportamento normale e dipendente dal contesto.
Perché una persona dovrebbe soffermarsi e non correre?
Forse perché desideriamo essere unici nella nostra individualità.
30-03-2015 15:43
liuk76
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
La gente ha fretta, non si sofferma più di cinque minuti , corrono tutti... e ti piantono lì.
Beh, mi sembra un comportamento normale e dipendente dal contesto.
Perché una persona dovrebbe soffermarsi e non correre?
30-03-2015 15:40
Da'at
Re: Siamo numeri?

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
C'è voluto un po' per capire come aprire una discussione

Comunque, dopo l'ennesima visita medica e dopo aver parlato con una persona ho avuto la sensazione di essere un numero.

La gente ha fretta, non si sofferma più di cinque minuti , corrono tutti... e ti piantono lì.


Succede anche a voi così?

Come vi sentite se vi capita.
Certo, per alcuni lo siamo. E qualcuno lo è per noi. E' normale.

Ci fa soffrire quando lo siamo per tutti, oppure quando nessuno per noi è un numero.

Scarse interazioni sociali ci portano a dare un'importanza sproporzionata a un contatto, che magari è finalizzato a quella specifica contingenza.

Nello stesso tempo, se ci rendiamo noistessi conto delle nostre difficoltà a trovare connessione con gli altri, possiamo anche perdonare le difficoltà altrui allo stesso modo. Alcuni le risolvono così, semplicemente evitando il contatto umano, in vece di un rapporto più asettico.

Domanda: ti importava di questo medico? Della serie, se l'avessi incontrato fuori, ti ci saresti fermata a chiaccherare?


Soluzioni?

1) incrementare la qualità della propria vita sociale, così da non rimanerci male se una persona incontrata occasionalmente non ci riconosce nella nostra individualità;
2) (e questo è difficile) imparare a facilitare le connessioni con le altre persone che ci interessano davvero -non credo sia il caso del medico-, interessandoci a loro, mostrandoci meno distanti (spesso i disturbi di cui parliamo su FS ci fanno apparire freddi o snob), più partecipativi e inclini a condividere anche solo un frammento di emozione.

Ti saluto con un'immagine che fa riflettere

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