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Discussione: Non so che fare Rispondi alla discussione
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31-03-2015 09:48
_Diana_
Re: Non so che fare

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Originariamente inviata da T.A.R.D.I.S. Visualizza il messaggio
Io credo che un personaggio del genere non possa cambiare atteggiamento, quali che siano le condizioni. Temo che sotto ci sia qualcosa (tra il proprietario e lui) che impedisce lo svolgimento di un normale rapporto lavorativo.

È capitato anche a me, molto tempo fa, quando ancora avevo poca esperienza, di trovarmi in situazioni analoghe e per quanto possa sembrare assurdo non è stato facile sbrogliarle, le dinamiche che si creano nell'ambiente della ristorazione sono del tutto particolari e non paragonabili ad un lavoro di tipo più "tradizionale" (ufficio, fabbrica, ecc.)
Probabile, questo spiegherebbe perché il capo preferisce tutelare lui a discapito degli altri e della sua attività. Anche la teoria che possano avere tutti paura di lui potrebbe essere valida, visto che gioca sporco. Oppure potrebbe avere qualche problema di salute (?) che nessuno conosce, escluso il capo, poiché ripensandoci sembra la descrizione di una persona in burnout. Possibile che non se ne accorga lui stesso?

Ci credo bene, c'è molto lavoro di squadra in quell'ambiente e si tenta di chiudere gli occhi per una questione umana, certi caratteri è facile che si scontrino, ma qui mi pare che siano problemi di ben altro tipo. Poi è anche una questione di servizio e di immagine, cosa che il tizio non riesce a rispettare nemmeno davanti ai clienti.
31-03-2015 09:15
T.A.R.D.I.S.
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Sperando che la giustizia funzioni.

Secondo me, questo ha bisogno di farsela proprio nelle mutande per cambiare atteggiamento, pagando così finalmente le conseguenze dei suoi comportamenti scorretti, infantili e vittimistici vomitati addosso agli altri sul posto di lavoro. Oltre ai commenti sulle recensioni del locale, ho letto che insulta il suo lavoro pubblicamente su facebook e questo per legge si può punire, se non sbaglio? Irresponsabile lui ed il capo che glielo permette, creando un ambiente di merda, lasciando che tu, HelterSkelter, sia sola e senza supporto, pur vedendoti come una lavoratrice professionale, boh, mi lascia senza parole. E per quello che conta, hai tutta la mia solidarietà...
Io credo che un personaggio del genere non possa cambiare atteggiamento, quali che siano le condizioni. Temo che sotto ci sia qualcosa (tra il proprietario e lui) che impedisce lo svolgimento di un normale rapporto lavorativo.

È capitato anche a me, molto tempo fa, quando ancora avevo poca esperienza, di trovarmi in situazioni analoghe e per quanto possa sembrare assurdo non è stato facile sbrogliarle, le dinamiche che si creano nell'ambiente della ristorazione sono del tutto particolari e non paragonabili ad un lavoro di tipo più "tradizionale" (ufficio, fabbrica, ecc.)
31-03-2015 02:36
_Diana_
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Siamo nella preistoria? Esiste una cosa chiamata legge. Se la tocca una bella denuncia e buona notte che ragionamenti sono?
Sperando che la giustizia funzioni.

Secondo me, questo ha bisogno di farsela proprio nelle mutande per cambiare atteggiamento, pagando così finalmente le conseguenze dei suoi comportamenti scorretti, infantili e vittimistici vomitati addosso agli altri sul posto di lavoro. Oltre ai commenti sulle recensioni del locale, ho letto che insulta il suo lavoro pubblicamente su facebook e questo per legge si può punire, se non sbaglio? Irresponsabile lui ed il capo che glielo permette, creando un ambiente di merda, lasciando che tu, HelterSkelter, sia sola e senza supporto, pur vedendoti come una lavoratrice professionale, boh, mi lascia senza parole. E per quello che conta, hai tutta la mia solidarietà...
31-03-2015 01:22
Stefania90
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
Vale lo stesso per lo scontro verbale,lui punta sulla violenza psicologica sapendo che non sarà affrontato a dovere..
Credo che l'utentessa in questione sia più intelligente di questo signore ( dalle descrizioni che ha fatto lei non mi pare chissa' quanto intelligente) e che sia capace non solo di reagire a violenze di tipo psicologico da parte di questa persona ( proprio perché più intelligente) ma anche di metterlo al suo posto con due parole se vuole. Non credo possa far nulla per farlo licenziare se il suo capo non vuole ma almeno puo' cercare di rendere la situazione più vivibile.
30-03-2015 23:49
Stefania90
Re: Non so che fare

Comunque io le ho consigliato di affrontarlo perché io lo affronterei, ma io sono una persona che non sa controllare i sentimenti di collera è probabile che lei non possegga un carattere molto collerico e quindi non abbia la forza di affrontarlo. Io comunque le consiglierei di reagire lo stesso se non di persona attraverso qualcunaltro, che ne so il ragazzo. Non dico che gli deve mena' semplicemente dirgli "d'ora in poi stai tranquillo per favore che io voglio lavorare in pace se no prenderò' provvedimenti. "
30-03-2015 23:45
T.A.R.D.I.S.
Re: Non so che fare

Ciao Helter, io gestisco un ristorante (con molto personale) da ormai 15 anni e mi permetto di dirti che il problema in questa faccenda non è il tuo collega ma il proprietario del locale. Se ciò che racconti è vero, e non ho motivo di credere altrimenti, non è possibile che questa persona ancora lavori lì (l'episodio dell'incursione notturna è da licenziamento IMMEDIATO!)

Io ho avuto alcuni collaboratori (tre, per la precisione) che hanno tenuto atteggiameni in qualche modo paragonabili a quelli del tuo collega e li ho allontanati. Magari non nell'immediato, ma seguendo i necessari iter ...
30-03-2015 23:34
Stefania90
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
Uno violento di un metro e novanta e una ragazza molto più giovane e più debole fisicamente non è come affrontarsi fra due ragazze più o meno alla pari comunque..
Siamo nella preistoria? Esiste una cosa chiamata legge. Se la tocca una bella denuncia e buona notte che ragionamenti sono?
30-03-2015 22:28
notime
Re: Non so che fare

sono d'accordo con Liuk. Che vada a farsi fottere, si sta parlando di lavoro non di beneficenza.
30-03-2015 22:20
Milo
Re: Non so che fare

Bè io penso che si vada a lavorare per lo stipendio,finchè pagano quello va bene dei colleghi e del datore di lavoro me nè fregherei altamente,anche dove lavoro io ci son tante situazioni assurde ma finchè mi pagano lo stipendio non me ne frega nulla
30-03-2015 20:56
Pablo's way
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Certo che mi pare strano l atteggiamento del capo, il capo è il titolare del ristorante, sai se sono parenti? Forse la sorella è l'amante del capo
Bho
Io credo che il capo se la faccia sotto, se questo è mezzo matto come dice Helter evidentemente darà anche l'idea di essere capace di fare qualche bischerata....
30-03-2015 20:53
Equilibrium
Re: Non so che fare

Certo che mi pare strano l atteggiamento del capo, il capo è il titolare del ristorante, sai se sono parenti? Forse la sorella è l'amante del capo
Bho
30-03-2015 20:53
liuk76
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
probabilmente il tizio sarà il figlio di qualche amico suo a cui deve un favore
Confesso che l'ho pensato anch'io.
30-03-2015 20:43
DownwardSpiral2
Re: Non so che fare

La motivazione secondo me più plausibile per un comportamento così anomalo (riferito al capo) l'ho buttata là, tra un post e l'altro. Mi autoquoto:

"probabilmente il tizio sarà il figlio di qualche amico suo a cui deve un favore...that's italy"
30-03-2015 20:31
liuk76
Re: Non so che fare

Andrò un po' controcorrente.
La premessa è che avendo un debole ed apprezzando la tua persona, mi schiererei palesemente dalla tua parte.
Considera ciò dal punto di vista umano e ad personam.

Cercherò invece di fare un discorso sui generis.

La sua storia personale per me è assolutamente irrilevante e, per l'appunto, personale: la si può giudicare positivamente o negativamente ma non ha tutta questa rilevanza nel lavoro.

Stesso discorso per la sua indole: se è fancazzista, a parte il datore o responsabile, nessun'altro ha il diritto di esigere o suggerire misure disciplinari. E' facoltà invece invece fare delazione neutrale. Con neutrale intendo riferire il mero fatto senza criticarlo o elogiarlo.

Anche il fatto che il suo trattamento economico è pari o superiore al tuo, anche se fancazzista, non conta molto.
Un datore è libero di concedere la retribuzione che vuole ad una persona (sopra il minimo), non ha alcun obbligo di determinarla su base meritocratica e, secondo me, è anche responsabilità del singolo avere la capacità di (ri)negoziare in sede individuale la stessa.
Se una persona è timida, umile, non ha l'indole della contrattazione è anche "giusto" che prenda pari o meno di un'altra, anche se quest'ultima è meno brava, meno volonterosa.
Nell'attuale sistema economico funziona così.

Una cosa che farei, è querelare il collega per diffamazione/ingiurie coinvolgendo tutti i testimoni da te identificabili (datore, colleghi, ecc.), se ci sono gli estremi.

Sono anche dell'avviso che se non si reagisce non si è nemmeno nella condizione di essere immuni dal biasimo, anche se il torto è dell'altro.
Non sto legittimando il comportamento del collega ma è un mondo utopico quello dove c'è tutela senza un minimo di sforzo endogeno e non essere minimamente in grado di reagire di fronte a soprusi, ingiustizie, illegalità, ecc., secondo me è rende l'individuo corresponsabile in minima parte del sopruso.
Il signore che si è visto minacciare ha sbagliato a non far presente la cosa al principale o a non querelare la persona.

Stesso discorso per il tuo capo: se i ritardi non li sanziona con trattenute sulla retribuzione o con la sospensione ma si limita a richiami verbali, è anche "giusto" che Tizio arrivi in ritardo.
Se si vuole disciplina, si dev'essere inflessibili.
Se poi parliamo di lavoro nero o non c'è un contratto di lavoro dipendente (non lo so, considero tutte le ipotesi) allora non può pretendere nulla il tuo datore, essendo in torto lui per primo.

Dici che non possono mandarlo via per pena, ecc. con i fatti descritti lo trovo ridicolo e ritengo che sia più deplorevole e mediocre una persona che non ha spina dorsale per licenziarlo come il tuo datore che la stupidità del collega.

Si suiciderebbe? Si farà il funerale. Io non avrei nessun rimorso. E' una debolezza sua, una sua apoteosi di stupidità e non vedo perché dovrebbe tenere in ostaggio un ristorante ed i suoi dipendenti.

Il consiglio che mi sento dare è quello d'imparare a convivere con la cosa, altrimenti di dare le dimissioni se non si è in grado di reagire, magari facendo colloqui per cercare un rimpiazzo.
Sarò troppo pragmatico e cinico ma non vedo altre soluzioni percorribili e trovo uno spreco di tempo, risorse ed emotività piangersi o disperarsi sopra.
Nel frattempo, dialogare col datore, ribadendo tutte le osservazioni ed avendo il coraggio di chiedere perché non lo si vuole licenziare.
E' utopico pensare che venga allontanato lui (magari è così, speriamo) ma è altrettanto utopico pensare che nel lavoro non si debbano affrontare queste situazioni oppure che si debbano avere sempre "protezioni".

Non devi nemmeno sminuire le tue competenze ed il tuo operato. Questo accade, a prescindere da competenze e qualità del lavoro.
30-03-2015 20:20
rosadiserra
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da HelterSkelter Visualizza il messaggio
@rosa: guarda, lascia perplesso chiunque quindi non mi offendi se mai non dovessi credermi. Poi uno entra e vede certe cose o sente cosa dice il soggetto in questione comincia a prendere in considerazione le mie parole.

Una volta il capo disse che "siamo una grande famiglia" io semplicemente risposi che no, eravamo solo suoi dipendenti. Si arrabbiò.
Io credo che lui abbia voluto instaurare delle meccaniche famigliari che stonano con l'ambiente.
Come il figlio ribelle che manda a fanculo il padre, lo si sgrida ma poi gli vuoi bene perché è tuo figlio.
Ecco, mi sa che la vede così.
Del resto il capo tiene il mio collega più isolato possibile dagli altri come se fossimo i fratelli che non vanno d'accordo tra loro ma la famiglia è la famiglia.
E' un'opinione che condividono anche alcune persone a me vicine che frequentano il posto da anni.
Comunque c'è poco da fare.
Grazie chi ha risposto.
Mi sono espressa male, ti credo eccome, di assurdità ne ho viste abbastanza per crederti, intendevo "dire" che forse c'è qualche altro motivo oltre al "buonismo" per cui non lo licenzia, pigrizia? Menefreghismo verso i dipendenti, persino verso i clienti? Non so...
Il discorsetto "siamo una grande famiglia" è solo una di quelle sciocchezze che ti propinano inizialmente, quando venne propinato a me ho taciuto ma dentro di me ho rizzato le antenne... Allarme ipocrisia!!

Forse il tuo capo lo pensa veramente ma sarebbe un'eccezione...
30-03-2015 20:12
HelterSkelter
Re: Non so che fare

@rosa: guarda, lascia perplesso chiunque quindi non mi offendi se mai non dovessi credermi. Poi uno entra e vede certe cose o sente cosa dice il soggetto in questione comincia a prendere in considerazione le mie parole.

Una volta il capo disse che "siamo una grande famiglia" io semplicemente risposi che no, eravamo solo suoi dipendenti. Si arrabbiò.
Io credo che lui abbia voluto instaurare delle meccaniche famigliari che stonano con l'ambiente.
Come il figlio ribelle che manda a fanculo il padre, lo si sgrida ma poi gli vuoi bene perché è tuo figlio.
Ecco, mi sa che la vede così.
Del resto il capo tiene il mio collega più isolato possibile dagli altri come se fossimo i fratelli che non vanno d'accordo tra loro ma la famiglia è la famiglia.
E' un'opinione che condividono anche alcune persone a me vicine che frequentano il posto da anni.
Comunque c'è poco da fare.
Grazie chi ha risposto.
30-03-2015 20:09
~~~
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Responsabile sì (non lo giustifico), colpevole, o quantomeno assolutamente colpevole, quasi mai.
Se non ho capito male la settimana dopo essere stato beccato a scolarsi il vinello con la cumpa s'è calmato e ha fatto il bravo, poi una volta passata la paura ha continuato come sempre visto che sa di potersi comportare come gli pare e di rimanere impunito.

Ha solo trovato la situazione in cui sguazzare.
30-03-2015 20:09
Ippocrates
Re: Non so che fare

Ma non hai ricevuto solidarietà da nessuno ?nemmeno in privato ti han detto "quello è un mezzo matto ..anche se non si può licenziare ,hai il mio supporto morale " ???? è una scelta difficile :da una parte il lavoro ,dall'altra la perdita di dignità ..perché in queste condizioni licenziarsi sarebbe un atto dovuto verso se stessi ...
30-03-2015 20:06
rosadiserra
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da HelterSkelter Visualizza il messaggio
Capisco bene cosa intendete con i vostri consigli.
Tieniti il lavoro, ti serve, intanto ti muovi, se trovi altro bene se no sopporta.
Ecco.
Comprendo il vostro aiuto e lo apprezzo ma è proprio il sopportare che non mi va giù.
Scusate, ma vi sembra un ambiente di lavoro normale? Uno del genere sarebbe già stato mandato via. Mi sconvolge che per lui si debba provare tutta la pietà di questo mondo e per me no.
A me dispiace che nessuno riesca a dire "eh ma... effettivamente... Helter che motivo aveva di colpirlo? che pirla questo oh". Nessuno lo ha mai detto quella sera.
Mi spaventa la mancanza di umanità nei miei confronti.
Mi vedono come la ragazza che studia, che può farcela, che parla di studiare altre lingue e mi vedono automaticamente come quella che non ha bisogno di questo lavoro quando invece non è così.
Per realizzarmi ho bisogno di quello stipendio.
Non è giusto che ci debba rinunciare per lui e per le sue stronzate. Mettono sul piatto della bilancia la mia vita (che non conoscono) e la sua (ne parla abbondantemente) e hanno deciso che lui se lo merita di più, sulla base della sua presunta sfortuna.
Pure io non ho avuto vita facile ma nessuno mi ha regalato niente.
Se ho la stima del mio capo (almeno, così dice lui) è perché me la sono guadagnata.
Io vorrei davvero rimanere ma se di fronte a lamentele oggettive il mio datore mi risponde "io non trattengo nessuno" qualcosa non va. Forse la strada giusta è andarsene anche se mi fa paura.

Non è un attacco rivolto a qualcuno, sto cercando di mettere per iscritto i miei pensieri per fare chiarezza.
Scusate se sono poco coerenti.
Certamente in base a quanto scrivi è una situazione quantomeno inusuale, specie oggi, suppongo ci siano dei motivi a noi ignoti per tutta questa parzialità...
Perdonami ma tutta questa pietà verso dipendenti che danneggiano l'azienda io non l'ho mai vista, non la vedo neppure verso chi lavora bene in molti casi.
Prendo atto di ciò che scrivi in merito al tuo datore di lavoro ma mi lascia esterrefatta.
30-03-2015 20:00
Angus
Re: Non so che fare

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Quindi nessuno è responsabile delle proprie azioni?
Al tizio nonostante tutto è andata anche bene, a discapito di tutti quelli che lavorano con lui.
Responsabile sì (non lo giustifico), colpevole, o quantomeno assolutamente colpevole, quasi mai.
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