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Discussione: Quanto ha influito l'italianità sulla vostra fs e timidezza? Rispondi alla discussione
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15-07-2013 01:57
muttley
Re: Quanto ha influito l'italianità sulla vostra fs e timidezza?

Certo che ne scrivevo di cazzate qualche anno fa
Topic da chiudere
14-07-2013 23:36
Wolferstein
Re: Quanto ha influito l'italianità sulla vostra fs e timidezza?

Un po ha influito e soprattutto ha influito la mia città ovvero Genova. Il tipico Genovese è di natura chiuso riservato, poco socievole e avaro.....ecco la mia famiglia portava questi atteggiamenti quasi all'estremo. Probabilmente se fossi nato in qualche paese Nordico, sicuramente questa condizione mi avrebbe limitato in misura minore!
06-02-2009 04:18
Pride Si scrive Weltanschauung,con doppia u e sempre con iniziale maiuscola.
06-02-2009 04:08
pard
Re: Quanto ha influito l'italianità sulla vostra fs e timide

Per me la natura dell'italiano medio ha influito e influisce tantissimo.
Siamo un popolo di cazzoni senza speranza, me incluso comunque per certi aspetti (->una esistenziale pigrizia, che peraltro amo, probabilmente dovuta alla mia mezza discendenza sarda).
Il tipico casinista fighetto italiano mi oscilla su vari toni tra intollerabilita` o ilarita`, ma in generale e` dissimile dal mio modo d'essere prudente, silente e originale.
Un popolo di simpaticoni questo si, ma generalmente senza palle, dotati di innumerevoli facce e soprattutto pecoroni e zucche vuote.
06-02-2009 00:06
dottorzivago La causa dei miei problemi sono stato solo io.

Da quando sono arrivati i problemi pero l'italianità mi pesa.

L'italia è un paese dove la cafonaggine è vista come qualcosa di positivo...ma questo non vuol dire essere espansivi con il prossimo, credo che anche questo sia un falso mito...molti di noi hanno difficoltà ad reintegrarsi.
Un altra cosa che nn sopporto è la bambocciaggine....nel nostro paese è normale essere bambinoni mantenuti fino a 35 anni (compreso me)....ma d'altra parte come fa il paese meno meritocratico dell'occidente ad avere cittadini maturi??
Qui è piu importante essere tipi da spiaggia....sarà molto piu utile nella vita, altro che lettura!
05-02-2009 19:53
Vento-del-Sud Non so fino a che punto abbia potuto influire sul mio carattere, di certo fin da piccolo ho sempre avvertito quanto fosse estranea all'educazione impartitami e al mio modo di fare la weltanschaaung (ma si scrive così? ) del barese medio, appartenente alla più vasta specie del meridionale medio, perfettamente incarnata da tutti i miei zii e cugini. Peraltro, per vari motivi non ho mai avuto modo di frequentarli da vicino durante l'infanzia; avrei avuto l'occasione di sintonizzarmi meglio sulle loro frequenze ed invece mi sono sempre sentito un alieno nei loro confronti. :roll:

Appartiene all'archetipo del meridionale medio il maschio "con le palle quadrate", sempre pronto ad alzare la voce per difendere i propri interessi privati e per mostrarsi più forte del malcapitato rispettoso di turno, magari esprimendosi nel dialetto locale per incutere più timore; perfetto conoscitore di tutti i gadgets tecnologici, dalla pay tv alle automobili (infatti ho l'onore di annoverare fra gli zii alcuni eroici truffatori di assicurazioni, simulatori di finti incidenti stradali 8)); dulcis in fundo, il meridionale medio è allergico all'alta cultura e ai titoli di studio superiori, in quanto ritiene che si debba iniziare a lavorare a 18 anni per fare esperienza da subito; se poi si frequenta una facoltà umanistica o, peggio, si è laureati in lettere e filosofia o in lingue e letterature straniere è meglio scavarsi la fossa, piuttosto che trovarsi al suo cospetto.

Purtroppo non potrà mai essere questo il mio identikit
05-02-2009 19:21
vikingo ma non vedo tutte queste differnze ,al sud son un po' piu coloriti.ma solo questo...ma anche qui ci sono tanti timidi...fidatevi...pero' lambiente solare permette ai timidi di trovare la loro dimensione in generale...
caso a parte i napoletani..loro si che sono un caso a parte con e loro scenate continue...
premetto che pure io sono uno che a scenate non scherza... :wink:
05-02-2009 18:29
vetro
Quote:
"aò", con la cadenza romanaccia.....
cosi'?!
:lol:
05-02-2009 17:07
clizia Non lamentatevi voi altri; non sapete cosa significhi essere timidi in una città come Roma....sei praticamente circondata da un nugulo di coatti pronto a darti del deficiente rimbambito, addormentato se non sei altrettanto strafottente e non parli "aò", con la cadenza romanaccia.....

Ovviamente scherzo, perchè penso che certe problematiche legate alla timidezza siano uguali ovunque a qualsiasi latitudine, però è vero che in certe realtà - famose per essere le più caciarone e vivaci - in un certo senso si potrebbe (dico potrebbe) essere più svantaggiati.
Tornando alla capitale, viene certamente in aiuto il fatto che una città - in quanto tale - è più cosmopolita e variegata e quindi te la scampi perchè hai a che fare con persone di diverso tipo, di diversa formazione culturale e provenienza sociale....insomma, non ci sono solo coatti o borgatari, anche se ce ne sono - aimhè - parecchi-.....
Certo, a vederli rappresentati nei film di Verdone o nelle fiction faranno anche ridere, ma averci a che fare ogni giorno non è un granchè piacevole....vedi per esempio a scuola..... :?
05-02-2009 02:06
muttley Addormentato posso chiederti di dove sei? Chi ti ha detto che al nord siano tutti così poco espansivi? Io non sono la persona più timida dell'universo eppure ancora oggi tutti mi fanno notare quanto io sia tranquillo e timidino. Io Inghilterra e in Francia nessuno mi ha mai detto niente del genere (anche se a dire il vero una volta una prof. di francese originaria della normandia mi disse che soffrivo di timidezza, ma non faceva testo in quanto ormai perfettamente italianizzata 8) )
05-02-2009 00:21
Fear Credo che gli italiani siano un popolo debole, insicuro, con una dannata paura della libertà.
Sono un gregge sempre alla ricerca del cane che li guidi.

Mussolini prima, berlusconi ora.

Uomini insicuri invidiosi che guardano solo al proprio tornaconto personale, che curano solo il proprio orticello.

Aprete gli occhi gente e gli occhi della mente.

Grande fratello, isola dei famosi, veline e calciatori; tutti monunenti alla decadenza e miopia italiana.
04-02-2009 23:59
JohnReds
Quote:
Originariamente inviata da Muttley_upgrade_version
I ragazzetti si, ma poi quando si cresce le cose dovrebbero cambiare
Infatti lo sai? Crescendo ho trovato gente più matura e mi sono trovato meglio.

Tant'è che in un topic, parecchio tempo fa, mi chiedevo se sono io a essere migliorato o il mondo intorno a me ad essere diventato meno estroverso 8O
04-02-2009 23:27
-GUERRIERO-ITALIANO- NIENTE PENSO CI SONO FOBICI IN TUTTO IL MONDO......L'ITALIANITA' E' UN ORGOGLIO 8)
04-02-2009 23:26
ex_fobico_ma_timido
Quote:
Originariamente inviata da Pride
L'Italia è un Paese terribile,non ce la faccio più.
era meglio se nascevi in congo, la prossima vita te lo auguro

questo si chiama sputare nel piatto in cui si ha mangiato e si mangia

voi non vi rendete conto della fortuna che avete

ed inoltre quel che dice muttley non ha nessun senso perchè al sud si è

solitamente aperti, espansivi, al nord invece il contrario, quindi..
04-02-2009 23:21
Pride L'Italia è un Paese terribile,non ce la faccio più.
04-02-2009 22:48
Miky Nel mio caso l'italianità ha influito tantisismo! Quando ero piccolo i ragazzi della mia età suonavano tutti il mandolino, mangiano gli spaghetti e portavano lunghi baffi neri e io ste cose non le facevo, così me ne stavo smepre in disparte.
uahahahahahaha
04-02-2009 22:18
cancellato2822
Re: Quanto ha influito l'italianità sulla vostra fs e timide

Quote:
Originariamente inviata da Muttley_upgrade_version
Il titolo non è molto chiaro per cui mi spiego meglio: nella genesi dei vostri disturbi caratteriali (dall'ansia sociale alla semplice timidezza), che ruolo ha avuto il condizionamento della cultura italiana? Pensate che se foste nati in un paese dove la gente è solitamente meno espansiva, le cose sarebbero state differenti?
Il popolo italiano è noto in tutto il mondo per la sua fantasia, cafonaggine, baldanza e stravaganza. Gli italiani sono gente estroversa, estrosa (nonché estronza), rumorosa, seppur con le debite distinzioni tra le varie regioni. Tutto ciò è di ostacolo all'inserimento sociale per le persone più sensibili ai dettagli e vulnerabili.
In questo paese si venera l'apparenza e si mortifica la sostanza: non conta cosa dici, ma quanto dici, quanto sommergi lo spazio circostante con il tuo favellare. Al tutto aggiungiamo il gesticolìo selvaggio e la concitazione esasperata che accompagnano le conversazioni tra le genti della penisola e il gioco è fatto! Ovviamente non dimentichiamoci l'usanza esprimersi sempre a voce esageratamente alta, quasi si volesse comunicare con tutto il vicinato, e l'invasione di campo nei discorsi degli altri. Avete mai visto un dibattito politico su una tv straniera? I discorsi sono compassati, i modi cauti e nessuno interrompe l'interlocutore, tutto il contrario di quanto succede da noi.
Un'altra cosa che mi viene in mente è che nel nostro background culturale vi è la presenza ricorrente della presa per i fondelli, una tradizione che affonda le sue radici nella commedia dell'arte e nella satira. Chi ama parlare in modo che tutti lo ascoltino e non lo interrompano fino a discorso concluso, deve fare i conti con lo sberleffo, la sottolineatura canzonatoria. Sarà capitato a tutti di trovarsi a parlare di fronte a delle persone ed essere bruscamente interrotti per lasciar spazio a battute che riguardano il tono della voce, l'accento, la cadenza (a volte pure l'alito pesante 8) ) o altro....chi è particolarmente suscettibile e incline all'offesa si sente demoralizzato nel vedere che si presta così poca attenzione ai contenuti del proprio discorso e tende ad avvertire disagio, a percepire in maniera esagerata un'inadeguatezza più spesso immaginaria che reale e quindi ad autoemarginarsi.

Detto questo, noto che anch'io mi sto trasformando piano piano in una maschera del teatro comico e quando parlo con gli altri assumo sempre più la brutta abitudine di interromperli per ironizzare su una sfumatura o su un particolare per ricamarci doppi sensi quasi sempre inutili. In parole povere, mi sto italianizzando 8)

non mi pronuncio...
mi dareste della razzista
04-02-2009 20:31
Timidone per me ha influito molto, poi io ke vivo in sicilia le cose influiscono ancora di +. 8)
04-02-2009 20:25
paccello La mia risposta al quesito iniziale è: sicuramente una parte l'ha fatta. Molti aspetti del nostro Stivalone non mi piacciono, tra cui delle caratteristiche deteriori dell'italiano: la superficialità, la tendenza al casino, l'estroversione come scontato valore, lo star dietro ai più furbi (anche in politica). Può darsi che se fossi nato altrove avrei avuto qualche esperienza con l'altro sesso, in un contesto meno demotivante per un timido.
04-02-2009 17:35
vetro In sicilia si è molto espansivi e solari.Allora perche' non ho preso nulla dalla sicilianita'?!
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