Diagnosi certa non penso di averne bisogno, a parte i vari test fatti in questi mesi sono anche donatore di sangue e l'ultima donazione l'ho fatta poco tempo fa e ho tutto nella norma, nessun valore sballato, io diciamo che non mi sento malato, e più che altro una paura di ammalarmi.
Il corpo cerco di curarlo facendo un minimo di movimento.
Quello che mi chiedo è davvero un farmaco riuscirebbe a farmi star sereno?? Io odio i farmaci e la medicina in generale , comunque quando non avviene nessun evento particolare a me qiest'ansia non scatta, forse perché cerco di tenermi sempre entro dei limiti. Ma a volte li supero senza volerlo perché non sono mai stato abituato ad averne e quindi appena mi rendo conto che ho fatto qualcosa che potrebbe essere "potenzialmente" più rischiosa lì inizia l'ansia e la paura.
15-01-2015 16:01
berserk
Re: perseguitato da me stesso
Ipolito,tu vivi una forte ansia che è quella della malattia mortale,della morte,e siccome questa ansia non riesci a contenerla metti in atto una serie di comportamenti: controllare il cibo,piuttosto che il corpo,pensare al fegato piuttosto che alle analisi,ma così non controlli la malattia ne vieni controllato e ogni aspetto della tua vita interna ed esterna viene inghiottito.
Il mio consiglio è di farti vedere da un medico,con diagnosi certa procedere a prendere i farmaci,i primi mesi sarà ancora dura ma poi andrà meglio ed è allora che dovrai lavorare con la psicologa.Auguri
15-01-2015 15:48
ipolito
Re: perseguitato da me stesso
Allora prima che la relazione finisse non avevo questi pensieri, sono sempre stato attento all'igiene quello si sia mio che magari osservavo anche quello degli altri, che so in cucina da amici, se mettevano le posate che magari avevano messo in bocca di nuovo in pentola, cose di normale amministrazione penso... Dopo la relazione nemmeno ho avuto questi problemi, tutto è iniziato improvvisamente il giorno che ho deciso di fare il primo test.
Per quanto riguarda il pensiero della morte si, ho una paura tremenda di morire, quando parlo dell'età o della vecchiaia mi sale un ansia assurda, ho paura di invecchiare e morire
Io cerco d'impormi a me stesso e mi dico di smetterla, riesco a razionalizzare che quello che penso sono cose assurde,ma non riesco a calmarmi ugualmente.
Diciamo che il mio problema principale è questo, affiancato a bassa autostima ed insicurezza.
Discorso farmaci sto cercando di resistere ancora un po... Ho troppa paura di non riuscire più ad uscirne, e da bravo ipocondriaco ho paura che possano crearmi degli scompensi a fegato e reni, quindi nella mia testa un motivo in più per non prenderli
15-01-2015 14:22
Noriko
Re: perseguitato da me stesso
Questa forma di pensiero ossessivo può nascondere la paura della morte una paura che abbiamo tutti, chi più o meno.
I farmaci possono dare sollievo per l'ansia, ma questo mi sa che è un problema un po' ostico.
Si dovrebbe uscire subito da questi pensieri circolari che ne richiamano altri a loro volta.
Il consiglio che posso darti è di importi di non pensare almeno qualche minuto al giorno a queste ossessioni e di provare con i farmaci.
15-01-2015 10:18
Oblomov
Re: perseguitato da me stesso
la tua potrebbe essere una forma di Disturbo Ossessivo Compulsivo, detta "da contatto" che consiste nella paura di essere contagiato, il che porta a mettere in atto tutta una serie di comportamenti al fine di evitare il contagio (tipo lavarsi le mani ossessivamente)... o forse più semplicemente di una fobia... ma non hai mai avuto nessun tipo di sintomo prima che la relazione finisse?
15-01-2015 01:18
ipolito
Re: perseguitato da me stesso
allora all'inizio mi aveva detto la stessa cosa, che era un mio modo di punirmi per magari delle colpe che mi ero dato, forse in parte è vero...
ad esempio in questi giorni che ho questa paura di aver preso dei parassiti intestinali ho sentito la forte esigenza di avere questa persona accanto, anche se non l'ho cercata ma avevo il desiderio di farlo.
di questo ancora non ho parlato con la mia terapeuta perché è una cosa successa di recente, lo farò presente al prox incontro
15-01-2015 01:01
Selenio
Re: perseguitato da me stesso
la tua terapista che dice in proposito?
15-01-2015 00:46
ipolito
Re: perseguitato da me stesso
in realtà sono stato lasciato.
poi c'è stato un ritorno da parte sua e un rifiuto da parte mia e poi viceversa, ci siamo rincorsi un po' per volta, e alla fine siamo tornati insieme, per una 15ina di giorni e poi è finita definitivamente. Da lì io ho cercato di tornare insieme ma non c'è stato modo e quindi con l'anno nuovo mi sono rassegnato ad andare avanti con la mia vita.
colpe ne ho abbastanza devo essere sincero, può darsi che voglio punirmi non saprei, ma fino a quando magari facevo qualcosa con altre persone è un conto, ma ormai io mi fisso anche nelle piccole cose, vedi aver mangiato giapponese e aver paura di aver preso dei parassiti e altre cose simili che non c'entrano con rapporti interpersonali
15-01-2015 00:39
Selenio
Re: perseguitato da me stesso
ma questi problemi di ansia sono dovuti quindi al fatto che hai lasciato questa ragazza? Puo' essere che da parte tua ci sia una sorta di senso di colpa quando fai qualcosa con altre ragazze perche' una parte di te pensa ancora alla tua ex e allora ti autopunisci pensando di aver preso malattie? bo
14-01-2015 23:55
ipolito
perseguitato da me stesso
Mi sono presentato su questo forum qualche tempo fa, e solo oggi mi sono accorto che il mio account fosse attivo, quindi ho deciso finalmente di scrivere qualcosa e raccontare un po' il motivo per il quale mi trovo qui.
premetto che sono sempre stato un tipo abbastanza attento alla pulizia, non bevo nei bicchieri altrui e cose del genere.
Ad aprile dopo 5 anni di relazione la mia storia finisce, e da lì un po' come tanti si cerca di andare avanti (un po' come fanno tutti) superare una storia durata così tanto tempo non è sempre difficile.
Ma comunque si conoscono nuove persone, nuovi incontri fino a quando purtroppo mi capita di avere un rapporto non protetto, all'inizio non so perché ero più o meno tranquillo ma più passava il tempo e più dentro di me cresceva la paura di poter aver contratto qualche malattia sessualmente trasmissibile, in particolare HIV.
A 3 mesi dall'evento effettuo il test, per mia fortuna risultato negativo, ma nonostante tutto nella mia testa continuava ad annidarsi questo tarlo, che mi continuava e continua a dire che non sto bene e che ho qualcosa.
devo dire che all'inizio subito dopo il test mi ero tranquillizzato e ripromesso che non avrei mai più vissuto situazioni di ansia come quelle.
qualche mese dopo rientro in paranoia per un semplice bacio (cioè un bacio che non ha mai fatto male a nessuno)
nella mia testa cercavo di essere razionale, e di dirmi che un bacio non è nulla ma niente l'ansia ormai mi aveva preso.
rifaccio il test un paio di mesi dopo e di nuovo tutto negativo (per fortuna).
Decido quindi di farmi seguire da uno specialista dal quale vado ancora tutt'ora, diciamo che a livello di ansia qualche passetto in avanti sono riuscito a farlo, riesco a gestirla meglio, ma questa ipocondria che mi si è creata non accenna a diminuire, qualche giorno fa sono andato a mangiare giapponese e adesso mi sono convinto di aver preso dei parassiti.
Non voglio più vivere in questa situazione, è davvero stressante e altamente debilitante per me, perché mi limita anche nelle piccole cose della vita quotidiana.
la mia terapeuta vorrebbe affiancarmi anche dei farmaci contro quest'ansia, ma odio le medicine e per adesso sto cercando di farne a meno.
questa è un po' la mia storia, ho fatto un "breve", anche se lunghissimo, riassunto.
l'ho scritta sperando che magari qualcuno vivesse in questa situazione di ipocondria (spero per altri motivi) e se sia riuscito/a in qualche modo a superarla
un caloroso abbraccio a tutti