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Discussione: Una strada Rispondi alla discussione
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26-11-2014 19:49
linea77
re: Una strada

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26-11-2014 04:38
SugarPhobic
re: Una strada

Ho scelto di non calcare l’impronta sull’urgenza per evitare d’alimentare l’ansia, capito?
Ho cercato di spronare a un progressivo cambio d’ottica per arrivare a possedere la consapevolezza di capire dove si è, per poi andare altrove.
Occorre motivazione, certo, ma una volta imboccato il "sentiero del ritiro" (che sa tanto di romanzo...), non penso ci siano tanti altri mezzi per abbandonarlo, a parte la presa di coscienza della situazione.
25-11-2014 19:59
Noriko
re: Una strada

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25-11-2014 18:01
Giovane Werther
re: Una strada

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Uscire all'esterno necessita di iniziativa, costanza e, perché no, ottimismo...nientemeno che il chiocciante e svolazzante ottimismo, che spesso finisce con l'attirare il mirino dell'amarezza, della misantropia, del rammarico, pronti a sparare per farlo cadere rovinosamente tra le spine appena qualcosa va male.
Ci vuole dunque molta pazienza, e molta forza di volontà.

Questa riflessione spinge il lettore a chiedersi del proprio umile carretto pieno di "cose da fare prima di morire" e delle proprie ruote consumate a forza di frenare; è una lettura che ci fa ripercorrere noi stessi ed è senz'altro di valore umano(e letterario) di impatto.
Hai chiuso una porta e ci sei rimasto dentro. Hai sentito dell'erba crescere fuori da questa porta e una parte di te si chiede se sia il caso di correre ad assaporarla. Mentre ti abbottonavi camici su camicie e coperte che ti aiutassero a scaldarti, ora fuori qualcosa sembra essere rifiorito, in un prato illuminato da una bava di sole.
E allora, che tu possa ritrovare la forza per equilibrare il tuo flusso di isolamento attraverso una diga, magari mettendo avanti a te una parte della legna che porti nel carretto delle cose che vorresti fare.
quoto
25-11-2014 15:49
Keith
re: Una strada

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25-11-2014 15:35
DownwardSpiral2
re: Una strada

Bella riflessione, non so cosa dire, se non ribadire che l'io appunto non è qualcosa di già dato ma in costante divenire. L'isolamento forse è la naturale reazione alla paura di perdere un falso io a cui siamo (chi patologicamente, chi no) ancorati.
25-11-2014 15:32
cancellato13248
re: Una strada

L'isolamento mi serve per capire me stessa ,per calmarmi o distaccarmi dalla situazione stressante delle circostanze di vita o del io. Il problema e che bisogna anche tornare sopra per costruire qualcosa. Notando in giro gente relativamente normale o piu realizata , noto che la prerogativa non e tanto la difesa o la preservazione quanto l'attacco. Forse anche la preservazione riesce meglio no ? Sicuramente il tempo per assimilare certe dinamiche della realta , e indispensabile
25-11-2014 14:46
SugarPhobic
Una strada

Cos'è per voi l'isolamento?



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