E' dura. Occorre fare uno step in direzione del senso di identità. Ultimamente sto facendo dei grossi passi in avanti su questo piano, forse a causa del fatto che sto lavorando e sono felice del mio lavoro.
Va bene che avrei parlato di senso di identità anche uno o due anni fa, però sento oggi che la permalosità è quasi svanita, la forza simulata è diventata forza autentica. Ovviamente se esprimessi i giri mentali che faccio nel momento dell' "attacco", voi ci potreste leggere una barca di "pensieri disfunzionali".
Lo dico sinceramente, io avevo paura della sindrome del fratello maggiore, cioè del dovermi mettere sulle spalle la responsabilità di essere moralmente superiore; ed è proprio quello che è successo.
Quindi con grande calma inizierai a pensare che "probabilmente ridono perché vedono in me bla-bla-bla, se mi fossi comportato bla-bla-bla forse non avrebbero riso, però io sono così, se volessi cambiare dovrei pagare troppo, quindi in attesa di conoscere persone di qualità, incontro questi bambinelli che, essendo immaturi, mi tocca sopportare ed essere superiore".
Non ho capito.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Assolutamente no. "Porgere l'altra guancia" lo si fa molto più spesso quando si reagisce arrabbiandosi o prendendosela alla presa in giro. In età scolastica [medie e primi anni di superiori in genere] è proprio quando uno se la prende che viene preso di mira. Da più maturi invece, questo soggetto, non viene più preso in giro, perchè accorgendosi che ci rimane male o ha reazioni esagerate, semplicemente ci si ferma.
Non rimanendoci male, nel vero senso della parola, perchè non basta fare finta, e iniziando a fare battute su aspetti particolari e unici delle altre persone, si inizia ad aumentare il livello di confidenza.
Questo è un altro fatto che distingue il fobico: essere sempre molto distaccato dalle altre persone fino ad arrivare a non chiamare amici le persone con cui esce. Capisco che possono essere le prime volte e vi conoscete poco, ma fin da subito i più intraprendenti e socievoli proveranno a socializzare con te ANCHE facendoti una battuta. Se ci rimani male, a causa della fobia sociale e suoi complessi, ti tagli le gambe.
E' quindi inutile dare la colpa alla società e al mondo. Per quanto tutti, chi più chi meno, abbia dei timori e complessi, la maggior parte delle persone non si offende per una battuta. Valuta l'idea di cambiare te stesso, sopratutto di accettare il tuo modo di essere ora, per migliorarlo piano piano.
Ma che stai dicendo, non hai capito niente.
-Non erano amici/conoscenti/altro con cui mi vedo più o meno con regolarità.
-Non mi ha fatto nessuna battuta scherzosa, altrimenti non me la sarei presa.
Quote:
Originariamente inviata da PazzoGlabroKK
Oh, certo che siete forti a cercare il problema nel perculato e non nei perculatori. Come se fosse Black ad essere permaloso e non gli altri ad essere mediamente stronzi o infami.
Cosa c'è di amichevole in una presa in giro che va a colpire nel personale, nelle tue debolezze? Poi magari dite pure di rispondere a tono dopo che ti hanno distrutto... fosse facile riprendersi, diamine.
Sono merde. Se voi volete continuare a giustificarle per integrarvi in sta cazzo di società non so proprio che dirvi. E con questo non sto dicendo che i sociofobici sono un elitè -.-
Sembrate quelli sfigati che cercano di prendersela con gli altri sfigati per essere accettati dalle persone comuni e magari essere le ultime ruote del carro dei loro gruppi. Contenti voi.
Di sicuro non sono permaloso, lupin.
14-11-2014 23:58
Ventolin
Re: Non sopporto quando ridono di me
curioso, neanche a me piace. Non pensavo potesse essere una questione antipatica anche per altre persone
14-11-2014 21:58
PazzoGlabroKK
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Brrr io vado ancora in paranoia se un gruppo ride vicino a me.
Eh...
Poi magari a mente fredda capisci che era quasi impossibile ce l'avessero con te, ma la sensazione di estremo disagio provata in quel momento rimane...
14-11-2014 21:55
PazzoGlabroKK
Re: Non sopporto quando ridono di me
Oh, certo che siete forti a cercare il problema nel perculato e non nei perculatori. Come se fosse Black ad essere permaloso e non gli altri ad essere mediamente stronzi o infami.
Cosa c'è di amichevole in una presa in giro che va a colpire nel personale, nelle tue debolezze? Poi magari dite pure di rispondere a tono dopo che ti hanno distrutto... fosse facile riprendersi, diamine.
Sono merde. Se voi volete continuare a giustificarle per integrarvi in sta cazzo di società non so proprio che dirvi. E con questo non sto dicendo che i sociofobici sono un elitè -.-
Sembrate quelli sfigati che cercano di prendersela con gli altri sfigati per essere accettati dalle persone comuni e magari essere le ultime ruote del carro dei loro gruppi. Contenti voi.
14-11-2014 20:54
Emil
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Notare che frequentare certi forum aumenta il livello di paranoia andandola a giustificare e al contempo andando ad offendere il resto della popolazione [sono tutti stronzi]
Notiamo anche che tu riservi lo stesso tedioso trattamento a tutti quelli che scrivono qui.
14-11-2014 20:49
Emil
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Assolutamente no. "Porgere l'altra guancia" lo si fa molto più spesso quando si reagisce arrabbiandosi o prendendosela alla presa in giro. In età scolastica [medie e primi anni di superiori in genere] è proprio quando uno se la prende che viene preso di mira. Da più maturi invece, questo soggetto, non viene più preso in giro, perchè accorgendosi che ci rimane male o ha reazioni esagerate, semplicemente ci si ferma.
Eh si, infatti è noto che le vittime del bullismo a scuola sono solo i permalosi. Gli indifesi e gli inermi invece non vengono toccati mai.
E comunque non sempre si arriva a capire di aver recato un'offesa alla persona se la persona in questione non lo fa presente verbalmente all'altro.
In ogni caso il fatto che se la sia presa (indipendentemente dalle cause dei propri disagi interiori) dovrebbe far fare un piccolo passo indietro a chi reca l'offesa almeno come segno di rispetto verso la persona.
I problemi di interiorizzazione e gestione dell'offesa in sé, che sono importanti, saranno poi (se ci sarà la volontà e l'interesse a farlo) affare privato suo.
Però mi scordo sempre che chi scrive sul forum deve sempre fare un passo indietro, e per primo, rispetto a chiunque. Agli altri sarà sempre tutto giustificato per il solo fatto di essere "normali".
Ti chiedo se ti sembra obbiettivo questo tipo di trattamento?
Quote:
Originariamente inviata da Kody
E' quindi inutile dare la colpa alla società e al mondo. Per quanto tutti, chi più chi meno, abbia dei timori e complessi, la maggior parte delle persone non si offende per una battuta.
Ai detto bene (forse): la maggior parte delle persone non si offende alle battute. Ciò non implica però che, tra il resto delle persone, chi si offende per una battuta sia anormale o fobico.
Ti rendi conto che la cura del "accetta te stesso e poi migliorati" che propini in continuazione sul forum si basa sempre e comunque sull'assunto di base che chi scrive è in difetto (in qualsiasi ambito della vita) rispetto a chi tu ritieni essere normale?
Come puoi consigliare ad una persona di accettarsi com'è sbattendogli in faccia ogni volta la (tua) sua presunta inadeguatezza rispetto ai comportamenti sociali che ritieni essere la norma e quindi giusti?
E' possibile secondo te che, oltre ai fobici del forum, anche tra le persone normali possano esistere atteggiamenti definibili scorretti o negativi verso gli altri?
14-11-2014 19:50
Kody
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Porgi l'altra guancia?
Assolutamente no. "Porgere l'altra guancia" lo si fa molto più spesso quando si reagisce arrabbiandosi o prendendosela alla presa in giro. In età scolastica [medie e primi anni di superiori in genere] è proprio quando uno se la prende che viene preso di mira. Da più maturi invece, questo soggetto, non viene più preso in giro, perchè accorgendosi che ci rimane male o ha reazioni esagerate, semplicemente ci si ferma.
Non rimanendoci male, nel vero senso della parola, perchè non basta fare finta, e iniziando a fare battute su aspetti particolari e unici delle altre persone, si inizia ad aumentare il livello di confidenza.
Quote:
Originariamente inviata da Black_
Non ero tra amici. Non considero amici persone con cui non mi sento a mio agio.
Questo è un altro fatto che distingue il fobico: essere sempre molto distaccato dalle altre persone fino ad arrivare a non chiamare amici le persone con cui esce. Capisco che possono essere le prime volte e vi conoscete poco, ma fin da subito i più intraprendenti e socievoli proveranno a socializzare con te ANCHE facendoti una battuta. Se ci rimani male, a causa della fobia sociale e suoi complessi, ti tagli le gambe.
Quote:
Originariamente inviata da Black_
Certo che mi crea imbarazzi e complessi.
E' quindi inutile dare la colpa alla società e al mondo. Per quanto tutti, chi più chi meno, abbia dei timori e complessi, la maggior parte delle persone non si offende per una battuta. Valuta l'idea di cambiare te stesso, sopratutto di accettare il tuo modo di essere ora, per migliorarlo piano piano.
14-11-2014 19:00
Warlordmaniac
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Black_
Non sopporto quando ridono per i miei problemi da sociofobia quali comportamenti che posso sembrare strani ed altro che si nota quando si entra in relazione con gli altri. Dalla risata sarcastica a quella più spontanea, no lo sopporto, lo odio. Credo ci sia in generale un ignoranza di fondo su tali tipo di problemi. Non penso si metterebbero a ridere di fronte ad un invalido. Eppure con me lo fanno, sempre e comunque! Non lo sopporto, non lo accetto.
Accidenti a loro, che rabbia.
E' dura. Occorre fare uno step in direzione del senso di identità. Ultimamente sto facendo dei grossi passi in avanti su questo piano, forse a causa del fatto che sto lavorando e sono felice del mio lavoro.
Va bene che avrei parlato di senso di identità anche uno o due anni fa, però sento oggi che la permalosità è quasi svanita, la forza simulata è diventata forza autentica. Ovviamente se esprimessi i giri mentali che faccio nel momento dell' "attacco", voi ci potreste leggere una barca di "pensieri disfunzionali".
Lo dico sinceramente, io avevo paura della sindrome del fratello maggiore, cioè del dovermi mettere sulle spalle la responsabilità di essere moralmente superiore; ed è proprio quello che è successo.
Quindi con grande calma inizierai a pensare che "probabilmente ridono perché vedono in me bla-bla-bla, se mi fossi comportato bla-bla-bla forse non avrebbero riso, però io sono così, se volessi cambiare dovrei pagare troppo, quindi in attesa di conoscere persone di qualità, incontro questi bambinelli che, essendo immaturi, mi tocca sopportare ed essere superiore".
14-11-2014 15:38
Weltschmerz
Re: Non sopporto quando ridono di me
Brrr io vado ancora in paranoia se un gruppo ride vicino a me.
14-11-2014 13:42
Black_
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Ma andiamo Winston, secondo te Black esponeva un suo problema ai suoi amici? Io non ci credo, secondo me lui era fra amici e questi, vedendolo in un certo stato, ci hanno fatto la battuta sopra. Magari è diventato rosso in viso, non lo so e sta a Black decidere se dircelo o no, ma l'importante è che lui sappia la situazione.
Quello di prendere in giro le persone per piccoli difetti [occhiali, tirchiaggine, ecc] è un modo di socializzare, di scherzare, di sdrammatizzare e di entrare in contatto con gli altri. Se uno TUTTE le volte che gli viene fatta una battuta, se la prende e magari va su tutte le furie ed inizia inutili battibecchi, secondo me deve prendere le cose più alla leggera. Poi ci sta anche che una o due volte la battuta sia effettivamente cattiva, ma è raro.
Notare che frequentare certi forum aumenta il livello di paranoia andandola a giustificare e al contempo andando ad offendere il resto della popolazione [sono tutti stronzi]
Non ero tra amici. Non considero amici persone con cui non mi sento a mio agio.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Dici di non sopportare questi atteggiamenti, ma tu invece sei tollerante con te stesso? La tua "sociofobia" ti crea problemi, imbarazzi, complessi d'inferiorità oppure non te ne curi e cammini a testa alta? Perché qui è il nodo del problema: chi si offende per un'osservazione è il primo e più feroce giudice di se stesso.
Certo che mi crea imbarazzi e complessi.
Quote:
Originariamente inviata da simopi
Si esatto.
A me dà fastidio in senso più generico, ovvero che si etichetti qualcuno in base alla prima impressione: chi è timoroso passa da deficiente, sia che ci ridano o che dicano "poverino". Invece è una persona in gamba se lo conosci meglio.
Una volta avrei detto che non mi interessano le etichette. Ma questa società funziona in base a ciò che sembri e non in base a ciò che sei. Topi che si fingono leoni vengono trattati da leoni. E così via.
13-11-2014 15:24
simopi
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Kody
La storia delle etichette è una cazzata che vive solo in questo forum. Nella vita reale la maggior parte della gente se ne sbatte altamente di come viene etichettata, perchè ha stima di sè anche se in certe situazioni è timorosa.
E, come diceva muttley prima sul giudizio, anche qui, chi odia le etichette è il primo ad etichettarsi ed etichettare.
Ma quello si... è chiaro che la maggior parte degli utenti soffra di bassa autostima e vari problemi sociali. Io stesso non saprei parlare apertamente come sul forum, io stesso mi faccio mille seghe mentali. Per questo dicevo: se l'hanno visto in difficoltà, non avrebbero dovuto ridere perché "è timidino" o altri termini simili. Non lo trovo carino, semmai potevano metterlo a suo agio invece di pensare "bah questo è timido, impacciato ecc." Ecco volevo dire questo. Perché magari conoscendolo... avrebbero scoperto molte sue qualità nascoste dalla fobia.
13-11-2014 13:44
Winston_Smith
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Si dai, non cambia nulla. Non cambia nulla fra il dire: "Ragazzi voglio confidarvi una cosa mia personale, un mio problema", all'essere in una situazione tra amici, magari di sera, arrossire e sentirsi arrivare una battuta.
Sisi, non cambia nulla, come no.
Dipende anche dal grado di confidenza che uno ha con queste persone, come ho detto.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Si comincia piano piano con il fare battute. Prima leggere e poi, man mano che si ha più confidenza e si vede che l'altro sta al gioco e non se la prende, si va sul pesante.
Questo è un tuo scenario mentale, bisogna chiedere a Black se le cose sono andate così e se le battute sono state davvero "leggere". Ma ovviamente scommetto che qualsiasi cosa dirà sarà frutto della sua percezione distorta, secondo te.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Non mi sembra nemmeno positivo dare sempre ragione all'utente perchè utente di questo forum.
Cosa che io non ho mai fatto.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Io poi considero i commenti che vengono fatti qui e la maggior parte delle volte si nota come l'utente sia sempre nel giusto e TUTTI gli altri siano stronzi [oppure come TUTTE le donne siano stronze].
E questo pensi sia un'esclusiva dei fobici? L'autocritica non è abbondante, in giro.
13-11-2014 13:43
Kody
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da simopi
Si esatto.
A me dà fastidio in senso più generico, ovvero che si etichetti qualcuno in base alla prima impressione: chi è timoroso passa da deficiente, sia che ci ridano o che dicano "poverino". Invece è una persona in gamba se lo conosci meglio.
La storia delle etichette è una cazzata che vive solo in questo forum. Nella vita reale la maggior parte della gente se ne sbatte altamente di come viene etichettata, perchè ha stima di sè anche se in certe situazioni è timorosa.
E, come diceva muttley prima sul giudizio, anche qui, chi odia le etichette è il primo ad etichettarsi ed etichettare.
13-11-2014 13:39
simopi
Re: Non sopporto quando ridono di me
Si esatto.
A me dà fastidio in senso più generico, ovvero che si etichetti qualcuno in base alla prima impressione: chi è timoroso passa da deficiente, sia che ci ridano o che dicano "poverino". Invece è una persona in gamba se lo conosci meglio.
13-11-2014 13:37
Kody
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non cambia nulla.
Si dai, non cambia nulla. Non cambia nulla fra il dire: "Ragazzi voglio confidarvi una cosa mia personale, un mio problema", all'essere in una situazione tra amici, magari di sera, arrossire e sentirsi arrivare una battuta.
Sisi, non cambia nulla, come no.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Dipende dal livello di confidenza che si ha con la persona apostrofata in quel modo. Non è che lo si fa con chiunque, in qualunque contesto e in qualunque modo.
Si comincia piano piano con il fare battute. Prima leggere e poi, man mano che si ha più confidenza e si vede che l'altro sta al gioco e non se la prende, si va sul pesante.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Mai giustificato offese a random. A me invece sembra che tu giustifichi a prescindere qualunque cosa venga fatta a un utente di questo forum, perché tanto la percezione distorta delle cose ce l'ha sempre lui/lei e gli altri hanno sempre intenzioni positive.
Non mi sembra nemmeno positivo dare sempre ragione all'utente perchè utente di questo forum. Io poi considero i commenti che vengono fatti qui e la maggior parte delle volte si nota come l'utente sia sempre nel giusto e TUTTI gli altri siano stronzi [oppure come TUTTE le donne siano stronze]. Io mi sono sempre chiesto se fossi io ad avere una percezione distorta della realtà perchè non mi tornava molto che tutti fossero stronzi e che fosse sempre colpa degli altri.
Da ex fobico, quindi da persona che ha visto entrambe le situazioni, dico che il fobico e l'utente medio di fs ha molto probabilmente una visione distorta delle situazioni sociali, data dalla sua insicurezza, dalle sue paranoie, dal senso di inferiorità, ecc, ecc. Comprensibile, ma da qualche parte bisogna ricominciare per stare bene con se stessi e col mondo.
Quote:
Originariamente inviata da tersite
in questo c'è del vero , mi sono accorto ceh più col tempo mi sono accettato e più me ne sono fregato del giudizio degli altri
anzi spesso sono io che rido degli altri
Ogni persona ha un "sè ideale" e un "sè percepito". Quando il divario fra i due è troppo, si creano nel soggetto diversi complessi, come senso di inferiorità per non essere ciò che si vorrebbe essere. Quando sono allineati. invece, non c'è parola che possa intaccare il soggetto perchè questi sa benissimo di essere al massimo delle sue capacità. Accettazione non vuol certo dire accettare il sè percepito, ma migliorare ed avvicinarsi quanto più possibile al sè ideale.
13-11-2014 13:16
tersite
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da muttley
chi si offende per un'osservazione è il primo e più feroce giudice di se stesso.
in questo c'è del vero , mi sono accorto ceh più col tempo mi sono accettato e più me ne sono fregato del giudizio degli altri
anzi spesso sono io che rido degli altri
13-11-2014 13:12
Winston_Smith
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Ma andiamo Winston, secondo te Black esponeva un suo problema ai suoi amici? Io non ci credo, secondo me lui era fra amici e questi, vedendolo in un certo stato, ci hanno fatto la battuta sopra.
Non cambia nulla.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Quello di prendere in giro le persone per piccoli difetti [occhiali, tirchiaggine, ecc] è un modo di socializzare, di scherzare, di sdrammatizzare e di entrare in contatto con gli altri.
Dipende dal livello di confidenza che si ha con la persona apostrofata in quel modo. Non è che lo si fa con chiunque, in qualunque contesto e in qualunque modo.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Notare che frequentare certi forum aumenta il livello di paranoia andandola a giustificare e al contempo andando ad offendere il resto della popolazione [sono tutti stronzi]
Mai giustificato offese a random. A me invece sembra che tu giustifichi a prescindere qualunque cosa venga fatta a un utente di questo forum, perché tanto la percezione distorta delle cose ce l'ha sempre lui/lei e gli altri hanno sempre intenzioni positive.
13-11-2014 13:10
muttley
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Black_
Non sopporto quando ridono per i miei problemi da sociofobia quali comportamenti che posso sembrare strani ed altro che si nota quando si entra in relazione con gli altri
Dici di non sopportare questi atteggiamenti, ma tu invece sei tollerante con te stesso? La tua "sociofobia" ti crea problemi, imbarazzi, complessi d'inferiorità oppure non te ne curi e cammini a testa alta? Perché qui è il nodo del problema: chi si offende per un'osservazione è il primo e più feroce giudice di se stesso.
13-11-2014 13:07
Kody
Re: Non sopporto quando ridono di me
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Tu di solito quando uno ti espone un problema o ne presenta uno in maniera abbastanza evidente o lo offendi o ti ci fai una risata? Non esistono altre modalità d'interazione?
Ma andiamo Winston, secondo te Black esponeva un suo problema ai suoi amici? Io non ci credo, secondo me lui era fra amici e questi, vedendolo in un certo stato, ci hanno fatto la battuta sopra. Magari è diventato rosso in viso, non lo so e sta a Black decidere se dircelo o no, ma l'importante è che lui sappia la situazione.
Quello di prendere in giro le persone per piccoli difetti [occhiali, tirchiaggine, ecc] è un modo di socializzare, di scherzare, di sdrammatizzare e di entrare in contatto con gli altri. Se uno TUTTE le volte che gli viene fatta una battuta, se la prende e magari va su tutte le furie ed inizia inutili battibecchi, secondo me deve prendere le cose più alla leggera. Poi ci sta anche che una o due volte la battuta sia effettivamente cattiva, ma è raro.
Notare che frequentare certi forum aumenta il livello di paranoia andandola a giustificare e al contempo andando ad offendere il resto della popolazione [sono tutti stronzi]