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Discussione: religiosità Rispondi alla discussione
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11-11-2014 17:14
vinicio
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da ciuffo Visualizza il messaggio
Guarda tu: e io che son tanti anni che cerco risposte! Potevo chiederle a te, che le hai tutte!

La mia parte razionale mi dice che credo in Dio solo perché l'idea che la sofferenza sia casuale e senza significato mi devasta. La mia parte irrazionale se ne frega e crede in Dio.
interessante: e secondo le tue credenze come viene distribuita la sofferenza?
11-11-2014 12:03
ciuffo
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da vinicio Visualizza il messaggio
dio non esiste. esiste la vita e il nostro grande cervello cerca di dargli un senso, ma siccome un senso non c'è ecco che allora tanti si consolano con dio
Guarda tu: e io che son tanti anni che cerco risposte! Potevo chiederle a te, che le hai tutte!

La mia parte razionale mi dice che credo in Dio solo perché l'idea che la sofferenza sia casuale e senza significato mi devasta. La mia parte irrazionale se ne frega e crede in Dio.
11-11-2014 11:53
pokorny
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
Ho messo "contraddire" tra parentesi proprio per quel motivo. Non avrei saputo che altro termine usare, ma un "contraddire" mi pareva troppo secco. Messo tra parentesi, speravo d'alleggerirlo.
Ahaha capito vedo molte somiglianze nel nostro modo di usare le parole!
11-11-2014 11:46
ciuffo
Re: religiosità

Frequento molto ambienti religiosi, perché ci trovo persone buone, gentili e comprensive... ma sopratutto accoglienti. Ho una visione personale della fede, che non combacia necessariamente con quella degli ambienti che frequento. Questo non mi ha mai creato alcun problema.
Ci si potrebbe vedere un po' di ipocrisia, però l'alternativa è la solitudine e gli orrendi rapporti sociali superficiali dell'università.
11-11-2014 03:22
vinicio
Re: religiosità

dio non esiste. esiste la vita e il nostro grande cervello cerca di dargli un senso, ma siccome un senso non c'è ecco che allora tanti si consolano con dio
10-11-2014 20:56
cancellato13317
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da ... Visualizza il messaggio
Bellissima risposta, da incorniciare!Sono felice che qualcun altro lo abbia compreso..
Grazie cara!
10-11-2014 19:36
Fallen Angel
Re: religiosità

Essere entrato a far parte di una comunita' religiosa (riconosciuta dalla Chiesa di Roma) mi ha cambiato la vita, ho trovato persone comprensive ed ora mi sento in pace e serenita' (da solo non andavo da nessuna parte).
E' tutt'altro che facile in certi momenti ma rinunciare a certe abitudini, cosi' come perdonare chi ti ha fatto del male e per la quale provavi tanto rancore, puo' essere terapeutico.
10-11-2014 18:36
utopia?
Re: religiosità

Breve esperienza in un gruppo d'azione cattolica:
Feste, feste, feste, poi una piccola riflessione di tipo religioso, e poi feste, feste, feste.

Breve esperienza, perchè son scappato quasi subito.

Se vuoi fare "amicizie", è il luogo giusto.
Se vuoi fare "esperienze di fede", dubito.
10-11-2014 18:34
Lino_57
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Se guardi alla religione come mezzo per socializzare.. Meglio la palestra no? Oppure una setta satanica, li fanno pure sesso libero
In palestra difficilmente si socializza, se si fa palestra sul serio avanza poco tempo per parlare... semmai nelle cene di fine d'anno.
Per la socialità in chiesa (più propriamente in oratorio), devo spezzare una lancia in suo favore: un mio amico ha sposato la sua tipa, si sono conosciuti appunto in oratorio; la sorella di lui ha sposato il fratello di lei (sempre conosciutisi in oratorio); un'altra sorella di lei ha sposato un altro tizio dell'oratorio.. so che si trovavano al sabato pomeriggio x cantare e suonare in oratorio... evidentemente non facevano solo quello
10-11-2014 18:29
utopia?
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
In ogni caso io non contraddico mai, è una cosa che cerco di non fare. Caso mai cerco di aggiungere il mio punto di vista ma se penso che qualcuno sbaglia di solito lo tengo per me - se la cosa non riguarda la mia persona.
Ho messo "contraddire" tra parentesi proprio per quel motivo. Non avrei saputo che altro termine usare, ma un "contraddire" mi pareva troppo secco. Messo tra parentesi, speravo d'alleggerirlo.
Intendevo dire, piuttosto che "l'ho contraddetto", una cosa del tipo "ho aggiunto la mia come aggiunta d'un punto di vista per meglio aggiustare il punto di vista usato da colui che sto quotando per fargli comprendere i motivi per cui lo sto quotando e per meglio spiegargli le differenze tra il mio e il suo punto di vista".
Lunghetto.
10-11-2014 18:27
*Stellina*
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da Ambivalente Visualizza il messaggio
Perché dopo aver provato tante cose diverse ho capito che per stare con il Signore dovevo stare nella chiesa e partecipare ai sacramenti, altrimenti sarei come una pianta che non viene annaffiata e dopo un po' muore, ma soprattutto ho iniziato a pregare, cosa che prima non facevo.
Bellissima risposta, da incorniciare!Sono felice che qualcun altro lo abbia compreso..
10-11-2014 18:27
pokorny
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
Aspè, mi stavi quotando o stavi "contraddicendo"? Ho scritto le medesime cose.
Sì, me ne sono accorto meglio nel passo successivo, dove dici che sarebbe meglio studiare da sé. Però avevo avuto l'impressione che quanto avevi scritto si prestasse a una lettura come dire, rinunciataria, nel senso che se non si riescono a comprendere le vicende storiche che hanno portato a una determinata dottrina, pazienza (perché in altro punto del testo dici che in Chiesa ci vai). A rileggere bene hai ragione.

In ogni caso io non contraddico mai, è una cosa che cerco di non fare. Caso mai cerco di aggiungere il mio punto di vista ma se penso che qualcuno sbaglia di solito lo tengo per me - se la cosa non riguarda la mia persona.
10-11-2014 18:21
utopia?
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Pensa che una delle ragioni per cui mi sono allontanato dalla Chiesa è perché io non ci ho trovato quello che tra virgolette lamenti tu. Non solo è importante per chi ha fede, ma sarebbe indispensabile essere informati sulla storia del pensiero e delle religioni.

Non sono un complottista ma la Chiesa fa di tutto per indurre le persone ad accettare un "pacchetto" preconfezionato senza farsi troppe domande. E' vero che se si vuole studiare non solo non si riceve un rifiuto ma piuttosto aiuti e incoraggiamento, ma se non si vuole approfondire non si fanno troppe storie, va anche meglio. Ad esempio restai stupito quando trovai che l'inizio della Bibbia, "Dio creò il cielo e la terra", ecco nell'originale ebraico se ricordo bene, "Dio" è al plurale, ovvero "gli Dèi". Naturalmente questo non è politeismo e il monoteismo si "salva" ricorrendo a dottrine simili a quelle neoplatoniche della Chiesa ortodossa (le energie divine, etc.). Però di cose così ce ne sono a non finire, sono importantissime per confermare la fede di chi ha fede e per dare la corretta prospettiva storica nella storia del pensiero a chi la fede non ce l'ha.
Quote:
Volevo solo dire che invece sarebbe molto importante conoscere bene la storia della propria fede, qualsiasi essa sia. Ha diretta attinenza col quotidiano perché solo con la corretta informazione la nostra coscienza può prendere le decisioni meno sbagliate possibile.
Aspè, mi stavi quotando o stavi "contraddicendo"? Ho scritto le medesime cose.
La Chiesa offre alla gente i propri dogmi come cose da accettare così come sono, senza spiegarne i profondi legami col quotidiano. E questo devia i fedeli verso dottrine provenienti più dalla società che dalla chiesa. E ho detto anche che la chiesa, tutto sommato, diffonde una dottrina che nel tempo ha subito molte modifiche, e che quindi la vera dottrina originale sia ormai alquanto difficile da trovare.
Abbiam detto le stesse cose.

Quote:
Risultato, esempio per tutti? "Il codice Da Vinci" che sembrava qualcosa di rivoluzionario, non lo è per niente. E' solo un romanzo su cose note, eresie, sette, gnosticismo, tutte cose che hanno fatto parte della storia della Chiesa e ne sono state "eliminate". Trovo veramente incredibile che la stragrande maggioranza dei cattolici si siano sorpresi delle dottrine espresse in quel romanzo come se fossero tutte inventate. E questo lo trovo anche preoccupante perché mi ha fatto pensare che un certo ruolo di manipolazione di coscienze la Chiesa lo mette in atto. In modo sottile e con immensa intelligenza ma lo fa. Va be, poi vado OT.
Il codice da vinci? 500 pagine di gnosticismo new age.
Con la dottrina cattolica "ci faccio a mazzate", ma ho comunque potuto notare che il codice da vinci, per quanto ben architettato, è relativamente una massa di dottrine gnostiche new age miste di tradizioni pagane, come tante se ne trovano nelle sette occulte.
10-11-2014 17:18
IO&EVELYN
Re: religiosità

premetto che questi tipi di 3d mi piacciono moltissimo, ora parto: (un paio di righe scarse)

come ho già detto, le religioni per mio modesto parere, sono invenzioni volte a spiegare (ignoranza) dare un senso alla vita e all'Universo, (senso di non essere e non contare nulla) dare un senso e un dopo alla Morte, alla Malattia e alle ingiustizie (cose che terrorizzano tutti, piu o meno).

ecco, per me purtroppo e per fortuna è tutta Narrativa e racconti Fantasy e Magici quelli delle Religioni. purtroppo perchè tuttavia non ci sarà un Paradiso, che in teoria nell'immaginazione fantastica è il ''luogo'' Finale, dove si sta con Dio Infinitamente Felici con Lui. (bella l'immaginazione...), perchè dopo questa vita non ci saranno altre 1000 vite per poi finire in un Nirvana o nella dimensione Buddista (non mi ricordo cos'è ma alla fin fine sono delle specie di Paradiso, perche se si sta bene.... è quello), perchè secondo alcune teorie induiste dopo la morte ci sarebbe semplicemente quello che vogliamo ci sia (concedetemi il termine sarebbe una figata assurda si si) o un'altra dove si dice che potremo entrare in linee Dimensionali dove accade quello che vogliamo (questa sarebbe la cosa piu bella in assoluto, ripeto l' Immaginazione è troppo bella).
ora il per fortuna: beh se il Paradiso è bellissimo e felice, l'Inferno non lo è, e pensando a chi potrebbe andare li, è terrificante, oltre che essere profondamente ingiusto per un essere come Dio (misericordioso che perdona???), per fortuna perchè se è bello vivere altre vite, è anche vero che è molto doloroso anche, perchè si sa la vita non è tutta rosa e fiori, non sapendo poi che vita ci capiterà dopo questa, e per fortuna per altre cose che ora non mi vengono in mente ma fa niente.
in definitiva, è profondamente irrispettoso e da maleducati insultare e sminuire la fede o la credenza di qualcuno, perchè alla fin fine loro hanno una speranza, e poi tutti hanno un Dio (Dio Denaro, Dio Potere ecc).

e poi anchio vorrei ''Dio'' ma in un modo totalmente personale e personalizzato. (Evelyn come ormai già si sa). Anchio vorrei Il Paradiso Con Lei, come si vede ci sono delle similitudini, solo che io so che è una mia fantasia e non esiste realmente, solo che ci soffro Ugualmente, Perchè la vorrei REALE. MY Dream Infinite.

bye, e scusate per il papiro.
10-11-2014 16:29
pokorny
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
[...] Mettersi a spiegare trinità, anima, spirito, ogni passo della bibbia, il motivo per cui esistono dottrine contrapposte (TdG, protestanti...) e spiegarne le principali differenze...il tutto come argomenti fini a sè stessi, facenti parte d'una realtà che quasi non appartiene al mondo in cui viviamo. Mondo che oltretutto ci spinge a seguire ben altre vie.
Non funziona, penso.
Pensa che una delle ragioni per cui mi sono allontanato dalla Chiesa è perché io non ci ho trovato quello che tra virgolette lamenti tu. Non solo è importante per chi ha fede, ma sarebbe indispensabile essere informati sulla storia del pensiero e delle religioni.

Non sono un complottista ma la Chiesa fa di tutto per indurre le persone ad accettare un "pacchetto" preconfezionato senza farsi troppe domande. E' vero che se si vuole studiare non solo non si riceve un rifiuto ma piuttosto aiuti e incoraggiamento, ma se non si vuole approfondire non si fanno troppe storie, va anche meglio. Ad esempio restai stupito quando trovai che l'inizio della Bibbia, "Dio creò il cielo e la terra", ecco nell'originale ebraico se ricordo bene, "Dio" è al plurale, ovvero "gli Dèi". Naturalmente questo non è politeismo e il monoteismo si "salva" ricorrendo a dottrine simili a quelle neoplatoniche della Chiesa ortodossa (le energie divine, etc.). Però di cose così ce ne sono a non finire, sono importantissime per confermare la fede di chi ha fede e per dare la corretta prospettiva storica nella storia del pensiero a chi la fede non ce l'ha.

Risultato, esempio per tutti? "Il codice Da Vinci" che sembrava qualcosa di rivoluzionario, non lo è per niente. E' solo un romanzo su cose note, eresie, sette, gnosticismo, tutte cose che hanno fatto parte della storia della Chiesa e ne sono state "eliminate". Trovo veramente incredibile che la stragrande maggioranza dei cattolici si siano sorpresi delle dottrine espresse in quel romanzo come se fossero tutte inventate. E questo lo trovo anche preoccupante perché mi ha fatto pensare che un certo ruolo di manipolazione di coscienze la Chiesa lo mette in atto. In modo sottile e con immensa intelligenza ma lo fa. Va be, poi vado OT.

Volevo solo dire che invece sarebbe molto importante conoscere bene la storia della propria fede, qualsiasi essa sia. Ha diretta attinenza col quotidiano perché solo con la corretta informazione la nostra coscienza può prendere le decisioni meno sbagliate possibile.
10-11-2014 14:11
cancellato13317
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
In chiesa, chi si fa notare di più, fa sempre carriera o politica...
Quoto e infatti tanti lo usano molto come trampolino di lancio per i propri interessi personali, questo è il male! Ad ogni modo è così ovunque, in tutte le situazioni umane dove ci sono persone che si riuniscono intorno ad un ineresse comune... purtroppo.
10-11-2014 12:19
utopia?
Re: religiosità

Mi guardo attorno.
Vedo adulti carichi di materialismo, che se nomini Dio scoppiano a ridere o s'innervosiscono, dicendo "Che vuoi farti prete? la Chiesa è a qualche isolato più avanti".
Vedo anziani convinti di seguire "quel che dice la Chiesa", che ti danno del miscredente se non credi nelle superstizioni, e che un secondo dopo dicono "dopo la morte non c'è nulla".
Vedo bambini che escono dal catechismo, a cui chiedi "cos'avete fatto oggi?", e che ti rispondono "nulla", o "non c'ho fatto caso", o "abbiam giocato", o più spesso "abbiam fatto casino, come al solito".
Vedo gente che bestemmia, perchè "è legittimo lasciarsi scappare una bestemmia, se è per sfogarsi".
Vedo la messa, la domenica, con tutte le sue metafore e col prete che tenta di spiegarle. Con tutti i suoi riti, "fatti perchè si devono fare". "E, che significato hanno?", provi a chiedere all'utente medio. "Eh, si son sempre fatti, sono importanti", è la non-risposta di chi vi assiste guardando l'orologio.
Ne vedo altri che son fieri di non seguire la religione. Che dicono feri "e va bè, andrò all'inferno, qual'è il problema?"
Mi capita di vedere la televisione, e comprendo perchè van così forte le teorie dei complotti. E va bè, riguardo a questo è inutile aggiungere altro.

Insomma, non ho nulla contro chi fraintende la dottrina credendo di essere in buona fede. Sono io stesso quasi sicuramente tra quelli. La giusta dottrina s'è persa nel tempo, è quasi impossibile seguire con esattezza la vera dottrina di Dio. Risuona quel passo, "ascolterete, ma non comprenderete".
Io stesso andando in Chiesa non posso fare a meno di trovarvi una quantità di ambiguità.
Posso quasi aggiungermi tra le file dei protestanti.
Ne ho piuttosto contro "l'ignoranza" (non posso che definirla a questo modo) di chi senza rispetto sminuisce e denigra la fede altrui, senza spiegazioni e senza motivazioni valide, se non un pragmatismo, un materialismo stolto secondo cui "la vita va vissuta a pieno, nella vita bisogna fare fare fare, niente chiacchiere". Una vita vissuta quasi che non dovesse finire mai.

Chiesa, catechismo, coloro che insegnano la dottrina. Anche loro senza dubbio ce la mettono tutta. Ma forse, il sistema dei "dogmi da accettare come fini a sè stessi", finisce quasi con la brutta abitudine che c'è nello spiegare la matematica.
"A cosa serve la metamatica?" "Serve, ma sarebbe troppo lungo spiegarti a far cosa. Ma ti serve, quindi imparala".
Ecco, la stessa cosa.
Mettersi a spiegare trinità, anima, spirito, ogni passo della bibbia, il motivo per cui esistono dottrine contrapposte (TdG, protestanti...) e spiegarne le principali differenze...il tutto come argomenti fini a sè stessi, facenti parte d'una realtà che quasi non appartiene al mondo in cui viviamo. Mondo che oltretutto ci spinge a seguire ben altre vie.
Non funziona, penso.

La migliore cosa da fare, se si tiene a una tale materia, è ricercare da sè una risposta decente.

Anche se si potrebbe ricorrere al passo "beato chi accoglie la fede come un bambino", ci si potrebbe chiedere..."quale fede?".

Ed ecco come il tutto si ritorce e il tutto si perde. E come le varie dottrine si perdono.

Tutto questo macello per rispondere a un pò tutto quello che s'è detto finora.
________________________________________
Se devo rispondere al tread principale, "come la fede ha cambiato la mia vita"...
Diciamo, in meglio, senza dubbio. La fede cambia sempre in meglio la vita interiore di chi l'accoglie. Altrimenti, non sarebbe tale. Non sarebbe fede.
La fede dà lo scopo che la società non ci dà. Sempre che non si voglia considerare come scopo "fai tanti soldi tante donne divertiti".

"Un rifugio per chi non ha uno scopo nella vita".
Quando finisci sul percorso della fede, in qualunque modo tu ci sia finito, di qualunque fede si tratti, non puoi ignorare le cause che ti han portato ad imbroccare quel percorso.
Assicuro, "la fede è per chi non ha uno scopo nella vita", è una frase che non ha molto senso, o non ne ha per nulla.
Senza offesa per chi la pronuncia, ovviamente.
Anche perchè, come si finisce chissà come sul percorso della fede, in qualche modo si finisce anche sul percorso della non-fede. Non è troppo da biasimare, se quel biasimo è fine a sè stesso e non inteso a un tenerci alla questione.


Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Se guardi alla religione come mezzo per Oppure una setta satanica, li fanno pure sesso libero
Eh, devi trovare la setta giusta...

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Originariamente inviata da alien boy
non conosco benissimo il buddhismo, ma da quanto ho capito, secondo alcune interpretazioni non c'è un dio che promette un paradiso, ma si indica un percorso che dovrebbe portare, una volta superate una serie di prove e purificato il proprio spirito, a una felicità terrena, quindi realizzabile in vita.
La liberazione dal karma, dal ciclo delle morti e delle rinascite, per raggiungere "la beatificazione del buddha". Che non si svolge sulla terra, ma in una dimensione senza spazio e senza tempo.
La beatificazione terrena sarebbe la raggiunta illuminazione, la certezza d'aver raggiunto uno stato mentale tale da sentirsi in tale beatificazione sin durante la propria illusoria vita terrena.
10-11-2014 12:04
alien boy
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Se guardi alla religione come mezzo per socializzare.. Meglio la palestra no? Oppure una setta satanica, li fanno pure sesso libero
La mia era solo una riflessione... visto che alcuni giovani hanno occasione di ritrovarsi perchè frequentano associazioni di tipo religioso, stavo immaginando se questo sarebbe potuto essere un modo per uscire un po' dall'isolamento nel caso in cui avessi avuto la fede, pensiero inutile perchè ipotetico, lo so, ma quando non si ha molto da fare si tende a perdersi nell'immaginazione
Ero solo curioso di sapere cosa aveva rappresentato per gli altri un avvicinamento o un allontanamento dalla religione , in senso positivo o negativo, e se in un certo senso poteva aver dato loro un aiuto o al contrario costituito un ostacolo nel proprio vissuto personale / sociale (ecco perchè pensavo al buddhismo che non è una religione rivelata e che, secondo alcune teorie, si può seguire pur non avendo una vera fede).
Per il discorso della socializzazione, sì la palestra sarebbe un modo ma per ora non ho voglia di andarci, poi si vedrà.
Per la setta satanica, non mi sento portato, 1) perchè non credo in Satana, 2) perchè, per quanto riguarda il sesso, preferirei 'rapportarmi' con la donna in assenza di altre persone e che ci fosse un rapporto consenziente e non di sottomissione come avviene nel Satanismo... e non solo.
10-11-2014 11:25
lauretum
Re: religiosità

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Un paio di volte ho provato a guardare con interesse al buddhismo, salvo poi ricredermi dopo alcune ore.
Per quanto riguarda il resto delle religioni (o le religioni, per chi non considerasse il buddhismo tale), non credo di poter credere, in particolare non sento certo il fascino di religioni che prevedono paradiso e inferno.
Quindi tirandomi almeno temporaneamente fuori da ogni fede, mi domando se invece avessi potuto credere, in che modo ciò avrebbe potuto influire sul mio carattere e comportamento nelle affrontare la vita e nel relazionarmi con le persone.
Ci sono aspetti che potrebbero essere considerati positivi tipo avere una 'passione' in comune con altre persone, ma ad esempio (visto che è il caso che conosciamo meglio) gli ambienti per ritrovarsi che fanno riferimento alla religione cristiana non mi ispirano molta simpatia.
Non nascondo di aver incontrato qualche persona molto religiosa che dava l'impressione di interessarsi al prossimo a prescindere dalla sua condizione sociale, esistenziale ecc., ma continuo a notare bassezze, giudizi poco 'misericordiosi', disprezzi facili di difficile comprensione, perplessità per chi la pensa diversamente e soprattutto (specie in ambienti chiusi) un'arroganza nel decidere per gli altri, IN PARTICOLARE tra le anime pie della 'nostra' religione.
Insomma se pure credessi, probabilmente non mi troverei bene con la compagnia dei fedeli, quindi adotterei uno stile solitario e non cambierebbe molto la mia condizione sociale.
I vostri percorsi verso o dalla religione, cosa hanno comportato nella vostra vita?


Se guardi alla religione come mezzo per socializzare.. Meglio la palestra no? Oppure una setta satanica, li fanno pure sesso libero
10-11-2014 10:17
Drifter
Re: religiosità

Da bambino e ragazzino andavo a volte in chiesa perché ero "obbligato", così pure mi hanno obbligato a fare i sacramenti; poi per un po' sono rimasto credente non praticante (più che altro perché ero e sono ancora anticlericale); ad un certo punto sono "diventato" agnostico, cioè penso che sia impossibile dimostrare l'esistenza di qualunque Dio, come pure sia impossibile dimostrarne la non esistenza.
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