L'unico modo sarebbe cancellare dalla propria mente il fatto che ci sia una sorta di legame familiare, visto che loro non trattano bene questa cosa, e imparare a trattarli come... gente qualunque.
Vero, bisognerebbe abituarsi a metterli sullo stesso piano di conoscenti qualunque, e non aspettarsi che si comportino in maniera diversa solo perché parenti. Mi fa innervosire che si ricordano del legame di parentela solo quando gli fa comodo, però a quel punto sta a me saper mettere dei paletti. Spesso, pur di ricevere un po' di affetto da loro, gli ho permesso di sfruttarmi e in questo sta la mia debolezza.
Quote:
Originariamente inviata da kasper-me
molto meglio cercare le affinità elettive dove ci sono, xché purtroppo o per favore, il rischio che dicevi quello del sentirsi usati, fa bruciare molto di più la ferita, quando questa viene da qualcuno in cui si riponeva una fiducia particolare.
Quoto!
26-10-2014 00:57
kasper-me
Re: "fratelli"... che pazienza!
Quote:
Originariamente inviata da Ambivalente
Mi consola sapere che non sono l'unica comunque lo vedo un po' triste. Sembra come se i rapporti sussistono solo in base alla piacevolezza e al tornaconto personale, quando voler bene dovrebbe essere prima di tutto una scelta.
....diciamo che il "voler bene" é; e rimane una scelta, solo non é legata a cognomi identici o a alberi genealogici.....in passato lo era forse più di facciata, ora neanche quel teatro é richiesto socialmente e semplicemente é si dissolto.
.....molto meglio cercare le affinità elettive dove ci sono, xché purtroppo o per favore, il rischio che dicevi quello del sentirsi usati, fa bruciare molto di più la ferita, quando questa viene da qualcuno in cui si riponeva una fiducia particolare.
26-10-2014 00:23
cancellato13317
Re: "fratelli"... che pazienza!
Quote:
Originariamente inviata da kasper-me
....i rapporti che descrivi cmnq son ne più ne meno quelli che vedo tra parenti nella mia famiglia.....
Mi consola sapere che non sono l'unica comunque lo vedo un po' triste. Sembra come se i rapporti sussistono solo in base alla piacevolezza e al tornaconto personale, quando voler bene dovrebbe essere prima di tutto una scelta.
26-10-2014 00:09
SugarPhobic
Re: "fratelli"... che pazienza!
I legami di sangue, già di per sé, contano quello che contano. Purtroppo. E' triste ma lo sappiamo entrambi.
Poi qui, ci sono solo nomi scritti vicino...
Può essere più affidabile un amico o simile.
Certo, Ambivalente... sai in fondo quanto aspettarti no. Ma questo non ci impedisce di star male.
L'unico modo sarebbe cancellare dalla propria mente il fatto che ci sia una sorta di legame familiare, visto che loro non trattano bene questa cosa, e imparare a trattarli come... gente qualunque.
Non si hanno alternative
25-10-2014 21:59
kasper-me
Re: "fratelli"... che pazienza!
Non so esattamente non ho fratelli....
....i rapporti che descrivi cmnq son ne più ne meno quelli che vedo tra parenti nella mia famiglia.....anche mia madre, son 5 sorelle abbastanza vicine tra loro.....le dinamiche non cambiano, se 2 sorelle non si sentono sembra quasi "poca affinità elettiva"; salvo poi cercare dei rapporti "di convenienza" più o meno sfacciata.....che dura alla bisogna.....
....fossi in te non me ne farei tanto cruccio e soprattutto hai ragione a non avere voglia di "renderti interessante" é sacrosanto che debbano apprezzati per come sei naturalmente
25-10-2014 20:13
cancellato13317
Re: "fratelli"... che pazienza!
Edit
25-10-2014 15:31
pokorny
Re: "fratelli"... che pazienza!
Beh, la lezione che ho imparato io è un punto di equilibrio tra le seguenti due cose:
1) Date le molte fregature che ho preso, tendo a interpretare ogni gesto in termini un po' dietrologici, ovvero sono diffidente. Ma spesso - non sempre ma spesso - quando scopro la verità vedo che avevo proiettato il mio essere malevolo sull'analisi dei fatti, mentre la realtà era addiritutta qualcosa di positivo. Classico esempio di l'altro ieri: un sito dove la chat funziona su PC fisso ma non su smartphone, diversi messaggi andati a vuoto, io che me la prendo a male e poi scopro che proprio non ero stato letto. Ora, nel tuo caso se dopo la terza volta non risponde è evidente l'intenzionalità. Ma forse, come si diceva altrove, magari vorrebbe rispondere e tutto sudato alla fine, con dito tremolante rifiuta la chiamata o cose così. Quindi un fondo di atteggiamento positivo ci potrebbe stare. Difficile ma possibile.
2) Il mondo sostanzialmente si fa gli affari suoi. E' possibile, nel tuo caso, che tuo fratello stia ricucendo dei fili in previsione di discussioni un domani o di problemi che andranno affrontati insieme giocoforza. Io stesso lo faccio con mio fratello: siamo stati divisi dal diverso trattamento economico, lo ritengo pesantemente responsabile della distruzione di parte della mia vita ma so che un giorno non ci saranno i miei e sarà la persona meno lontana che avrò in vita mia. Dopo anni che non lo sentivo, ogni tanto una telefonata di cortesia la faccio, dato che vedo il tempo avanzare. E so benissimo perché faccio quello che faccio, senza mentire a me stesso.
Credo che la realtà sia una via di mezzo tra questi due opposti scenari. In che misura nel caso tuo, non lo so.
25-10-2014 15:11
Passiflora
Re: "fratelli"... che pazienza!
Io ho notato che un po' con tutte le persone bisogna saper diventare "speciali" per qualcosa.
E' a quel punto che si entra in confidenza e si costruisce un legame e un affetto.
Credo di aver capito che non abitate insieme, e che in realtà vi conoscete molto poco.
Quanti anni hanno ?
Che cosa gli piace fare ?
Cerca di capire cosa potete avere in comune e approfondisci questo aspetto, renditi interessante ai suoi occhi e soprattutto in questo modo lui non ti vedrà più come un'estranea.
Ripeto, non so quanti anni ha, ma già il mea culpa è stato un bel passo avanti...può essere che ora non sappia come gestire il rapporto ,nonostante abbia espresso il desiderio di esserci.
E poi, in fondo, sei tu la maggiore, dovrebbe spettare a te il ruolo di "guida"...