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07-10-2014 15:08
Complainer
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da AloneInTheDARK Visualizza il messaggio
Ho letto che hai alcune lacune... non ti preoccupare.

Se prendi un qualsiasi corso di studi e osservi il programma delle materie totali quelle che saranno veramente attineti e utili al fine lavorativo sono una maciata, le altre sono propedeutiche e spesso si riducono a solo nozioni. Quindi vai traquillo anche se hai queste lacune non significa che non sarai un ottimo programmatore perchè non dovrai risolvere intregrali,successioni o studi di funzione, ma essere padrone del linguaggio di programmazione.
Capisco. Ma algebra lineare era propedeutico ad altri 8 esami. Il che vuol dire: non passi algebra lineare? Non puoi fare altri 8 esami.
Per questo mi sono bloccato negli studi.

Programmazione 1 e 2 li ho passati facilmente perchè padroneggio i linguaggi di programmazione e so programmare. Ma non erano sufficenti.

Non riesci a fare analisi 2, allora non puoi fare altri 5 esami.
E via di questo passo.
Quindi, se un programmatore non è sola matematica nella realtà universitaria è richiesta la matematica.

Il mio problema con la matematica è la distrazione. Il 90% di errori che commetto sono semplici errori di trascrizione. Ed è una cosa che non riesco a risolvere con l'esercizio.
Ho provato a fare centinaia di esercizi, partendo anche dai più semplici, ma il problema resta. Ora che prendo medicine "attivatrici", la concentrazione è minima.
06-10-2014 19:15
AloneInTheDARK
Re: Università

Ho letto che hai alcune lacune... non ti preoccupare.

Se prendi un qualsiasi corso di studi e osservi il programma delle materie totali quelle che saranno veramente attineti e utili al fine lavorativo sono una maciata, le altre sono propedeutiche e spesso si riducono a solo nozioni. Quindi vai traquillo anche se hai queste lacune non significa che non sarai un ottimo programmatore perchè non dovrai risolvere intregrali,successioni o studi di funzione, ma essere padrone del linguaggio di programmazione.
06-10-2014 18:20
Complainer
Re: Università

Potrebbe, sarebbe, migliorerebbe.

Tante possibilità. Ritorna sempre questa parola: "estero".
Vai all'estero, pensa all'estero, lavora all'estero, vivi all'estero.

Le soluzioni sono sempre esterne all'Italia. In Italia c'è il problema, e la soluzione è l'estero.

Dovrei vedere comunque in quali paesi esteri l'eventuale laurea è riconosciuta e come viene accettata dal paese che ti ospita.
A questo punto potrebbe essere più intelligente andare a studiare e lavorare direttamente all'estero, cambiando cittadinanza. No?

Grazie per gli interventi, ma resto convinto che studiare, per me, adesso come adesso, non serva a nulla.
06-10-2014 16:28
Scarlet88
Re: Università

A mio parere ne vale sempre la pena studiare, io se avessi un obiettivo o comunque una facoltà o una professione che sogno fare non ci penserei due volte mi ci butterei.
Per quanto riguarda il settore mi sembra molto spendibile anche all'estero.
Il mio consiglio è di provarci, qualche anno di sacrifici se sono volti a raggiungere la professione che sogni di fare nella vita potrebbero essere spesi bene.
06-10-2014 14:01
Complainer
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da AloneInTheDARK Visualizza il messaggio
L'università!! quanti brutti ricordi mi sovvengono alla mente.

In base alla mia esperienza e alla realtà attuale posso dire che studiare fa sempre bene.

Secondo me dovresti sceglire un corso triennale, non so quali sono le tue ambizioni e qual'e' la tua branca preferita, ma se puoi cerca qualcosa che in futuro ti permette di lavorare in proprio e che al contempo ti piace.

Se non puoi frequentare, ci sono corsi in tipo uninettuno o similia.

Conosco persone che hanno iniziato l'unia 40+ anni e terminato gli studi con successo.

Sappi anche che non sarà facile, dato che frequenti questo sito penso che avrai alcune dei tipici problemi dei fobici e proprio questi ti rallenteranno nel tuo percoso. Solo se sei motivato e costante avrai delle possibilità di concludere.
Avevo scelto scienze informatiche perchè volevo fare il programmatore nel sottore videoludico.
Mi piacerebbe lavorare in proprio. Ma qualsiasi lavoro anche semplice richiede molto tempo per essere sviluppato seriamente.
Ho sempre lavorato da solo, ed i risultati arrivano dopo mesi se non anni di lavoro.
Uninettuno et simila non li conoscevo, grazie.

Motivazione e costanza? Li ho persi col tempo, non credo di poterli acquisire nuovamente.
Poi ho scoperto grosse lacune in matematica, e da quelle non ho trovato mai soluzione. Neppure con l'impegno.

Quote:
Originariamente inviata da Sample Visualizza il messaggio
Se non lo sei diventato fin ora , lo diventerai (se continui cosi). Non rispondere ai dettagli.
Il diavolo è nei dettagli. Bisogna stare sempre attenti ai dettagli .
In effetti tra psicofarmaci, isolamento e depressione, il mio cervello non è più quello di una volta.
Il mio mal di testa cronico è peggiorato parecchio e ho problemi grossi di concentrazione.

Comunque non so se studiare è sempre produttivo. Io ad esempio ho fatto un corso di CNC e le aziende mi hanno detto che non serve a nulla.
In definitiva non ci sono certezze. Quando mi ero iscritto all'università si parlava di un mercato in espansione.
E guarda la crisi che ci siamo presi.

Purtroppo non riesco a convincermi a parole: Complainer lotta, studia, e diventa bravo in qualcosa, e vedrai che ne vale la pena.

Superare un esame può aiutare l'autostima. Ma io mi ricordo cosa significa fallire lo stesso esame una o più volte.

Ma ci sono statistiche che mettano in relazione: studi, età, e tempo richiesto nel trovare lavoro?

Perchè se la percentuale di 40enni che si laurea a 45anni nel settore informatico trova lavoro dopo 5 anni nel 10% dei casi... Rientrare in quel 10% è molto diverso da un 50%.
06-10-2014 10:10
cancellato13248
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Complainer Visualizza il messaggio

Dare dello stupido ad un ex-secchione, mi pare eccessivo.


.
Se non lo sei diventato fin ora , lo diventerai (se continui cosi). Non rispondere ai dettagli.
05-10-2014 16:33
AloneInTheDARK
Re: Università

L'università!! quanti brutti ricordi mi sovvengono alla mente.

In base alla mia esperienza e alla realtà attuale posso dire che studiare fa sempre bene.

Secondo me dovresti sceglire un corso triennale, non so quali sono le tue ambizioni e qual'e' la tua branca preferita, ma se puoi cerca qualcosa che in futuro ti permette di lavorare in proprio e che al contempo ti piace.

Se non puoi frequentare, ci sono corsi in tipo uninettuno o similia.

Conosco persone che hanno iniziato l'unia 40+ anni e terminato gli studi con successo.

Sappi anche che non sarà facile, dato che frequenti questo sito penso che avrai alcune dei tipici problemi dei fobici e proprio questi ti rallenteranno nel tuo percoso. Solo se sei motivato e costante avrai delle possibilità di concludere.
05-10-2014 15:52
Stefania90
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Complainer Visualizza il messaggio
Non lo so. Io all'università ero partito motivato e poi ho perso totalmente motivazione.
Mi sono sentito un fallimento perchè mi ritenevo un secchione capace. Ma la mia intelligenza è scoppiata. Sopratutto in un ambito in cui mi sento formato molto di più di un laureato.

Non aiuta a crescere andare solo all'università. Io ci andavo ogni giorno in treno. Seguivo la lezione, e tornavo a casa, in quest'ordine. Non ho mai fatto amici e me ne stavo da solo, io e lo studio. Niente distrazioni.

E cosa è successo alla fine? Mi sono forse migliorato in qualcosa? Ho aumentato le mie conoscenze? Ho limato la mia timidezza? Ho imparato a muovermi nei contesti sociali?

Resto dell'idea che un laureato vecchio è considerato semplicemente come poco appetibile lavorativamente.
Bhe poi dipende anche dalla facoltà, forse la mia facoltà forma di più dal punto di vista personale perchè se non sai esprimerti in un certo modo e apparire sicuro quando esponi il tuo pensiero i professori te lo fanno notare e lo fanno notare come fosse un difetto quindi devi adattarti. Comunque di certo non può farti male, anzi credo potrebbe darti un pò di autostima dare gli esami e vedere che li superi, forse per questo i tuoi terapeuti ti hanno consigliato di ricominciare.
05-10-2014 15:15
Complainer
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Guarda nella mia facoltà ci sono quarantenni che frequentano, non lo fanno per il titolo in se ma per una questione personale. Studiare non è un obbligo, specialmente alla nostra età (io ho 24 e sono ancora a metà strada), mafrequentare l'università può servire da spinta motivazionale te lo assicuro.
Io da quando frequento l'università mi sento più "qualificata" al mondo del lavoro, prima mi sentivo un'inetta, non osavo mandare curriculum nonostante un diploma di ragioniere perito informatico perchè avevo paura che al colloquio mi avrebbero respinta vedendomi insicura di me e infantile. Ora ho imparato come parlare, come rapportarmi in un contesto formale, anche come essere più "professionale" se vogliamo.

L'università non da solo il titolo di studio, ma insegna anche, in modo graduale e non traumatico come rapportarsi al mondo "degli adulti". So che sei adulto già da un bel pezzo, ma quelli timidi come noi rimangono sempre un "pò bambini" per via dell'insicurezza, l'università può essere un'ottima terapia, che ti conferisce gli giusti strumenti poi per muoverti nel mondo del lavoro.

Non è detto che io lavorerò in un ambito strettamente legato alla mia laurea (giurisprudenza) la vedo un pò difficile, ma adesso se vado a fare un colloquio per esempio come segretaria d'ufficio mi sento molto meno inette e imbranata, molto più professionale e sicura di me, quindi se ne hai voglia perchè no? Potrebbe aiutare anche te da questo punto di vista.
Non lo so. Io all'università ero partito motivato e poi ho perso totalmente motivazione.
Mi sono sentito un fallimento perchè mi ritenevo un secchione capace. Ma la mia intelligenza è scoppiata. Sopratutto in un ambito in cui mi sento formato molto di più di un laureato.

Non aiuta a crescere andare solo all'università. Io ci andavo ogni giorno in treno. Seguivo la lezione, e tornavo a casa, in quest'ordine. Non ho mai fatto amici e me ne stavo da solo, io e lo studio. Niente distrazioni.

E cosa è successo alla fine? Mi sono forse migliorato in qualcosa? Ho aumentato le mie conoscenze? Ho limato la mia timidezza? Ho imparato a muovermi nei contesti sociali?

Resto dell'idea che un laureato vecchio è considerato semplicemente come poco appetibile lavorativamente.
05-10-2014 14:16
Stefania90
Re: Università

Guarda nella mia facoltà ci sono quarantenni che frequentano, non lo fanno per il titolo in se ma per una questione personale. Studiare non è un obbligo, specialmente alla nostra età (io ho 24 e sono ancora a metà strada), mafrequentare l'università può servire da spinta motivazionale te lo assicuro.
Io da quando frequento l'università mi sento più "qualificata" al mondo del lavoro, prima mi sentivo un'inetta, non osavo mandare curriculum nonostante un diploma di ragioniere perito informatico perchè avevo paura che al colloquio mi avrebbero respinta vedendomi insicura di me e infantile. Ora ho imparato come parlare, come rapportarmi in un contesto formale, anche come essere più "professionale" se vogliamo.

L'università non da solo il titolo di studio, ma insegna anche, in modo graduale e non traumatico come rapportarsi al mondo "degli adulti". So che sei adulto già da un bel pezzo, ma quelli timidi come noi rimangono sempre un "pò bambini" per via dell'insicurezza, l'università può essere un'ottima terapia, che ti conferisce gli giusti strumenti poi per muoverti nel mondo del lavoro.

Non è detto che io lavorerò in un ambito strettamente legato alla mia laurea (giurisprudenza) la vedo un pò difficile, ma adesso se vado a fare un colloquio per esempio come segretaria d'ufficio mi sento molto meno inette e imbranata, molto più professionale e sicura di me, quindi se ne hai voglia perchè no? Potrebbe aiutare anche te da questo punto di vista.
05-10-2014 14:13
Complainer
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Keaton Visualizza il messaggio
Secondo me si, ne vale la pena. Anche perché in una situazione economica disastrosa come questa, il tuo è un settore che tutto sommato è in espansione, conosco molte persone che lavorano solo con la triennale o addirittura mentre stanno studiando. Certo, l'età è in tuo sfavore, le persone a cui mi riferisco io sono tutte sotto i 30 anni.
Per quello che so, in Italia i settori informatici riguardano prevalentemente siti Internet e gestionali.

In questo momento, i nostri imprenditori illuminati, solitamente danno "lavoro" a persone in apprendistato o a stage. Quindi tutti i giovani sotto i 30 riescono bene o male a "lavorare".

"Lavoro" lo metto fra virgolette, perchè non si può chiamare "lavorare" un continuo susseguirsi di contratti annuali o mensili che si susseguono all'infinito.

Quindi la questione diventa: scelgo un 30enne senza esperienza che mi tocca assumere, o un 20enne comunque senza esperienza che posso mettere a stage?

Poi nella realtà ci sono le eccezioni, ma io credo che sia questa la situazione attuale.

Per questo sono dubbioso se tornare a studiare. Studiare all'università solo per cultura personale è un hobby molto costoso, sia in tempo che in denaro. La questione rimane la stessa. Quante possibilità ho di essere assunto nella mia condizione lavorativa?

Non è che investo tempo e danaro a vuoto?
05-10-2014 14:08
cancellato11788
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Complainer Visualizza il messaggio
Sì non sono stato chiaro.

Non lavoro ufficialmente da 5 anni perchè mi sono iscritto alle liste del centro per l'impiego esattamente 5 anni fa.
Quindi per lo Stato io ho lo stato di disoccupato da 5 anni.

Prima figuravo come studente a carico della famiglia.
Inoccupato quindi, non disoccupato, se non hai fatto almeno 1 giornata lavorativa a contratto
05-10-2014 14:04
Complainer
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Belacqua Visualizza il messaggio
credo di non aver capito..quindi avevi "lavorato" ufficialmente o no?
Sì non sono stato chiaro.

Non lavoro ufficialmente da 5 anni perchè mi sono iscritto alle liste del centro per l'impiego esattamente 5 anni fa.
Quindi per lo Stato io ho lo stato di disoccupato da 5 anni.

Prima figuravo come studente a carico della famiglia.
05-10-2014 13:05
cancellato11788
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Complainer Visualizza il messaggio
non ho mai lavorato.
Quote:
Non lavoro da 5 anni.
credo di non aver capito..quindi avevi "lavorato" ufficialmente o no?
05-10-2014 12:40
Keaton
Re: Università

Secondo me si, ne vale la pena. Anche perché in una situazione economica disastrosa come questa, il tuo è un settore che tutto sommato è in espansione, conosco molte persone che lavorano solo con la triennale o addirittura mentre stanno studiando. Certo, l'età è in tuo sfavore, le persone a cui mi riferisco io sono tutte sotto i 30 anni.
05-10-2014 05:03
Complainer
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da lizbon Visualizza il messaggio
per me non ha senso.. cioè' l' università' puoi iniziarla a qualsiasi eta' pero' dopo i 25-26 anni circa lo puoi fare giusto x hobby, per interesse personale, continuare a studiare dopo quell' eta' e' uno sfizio ma il titolo di studio se lo otterrai a fini lavorativi sara' solo carta straccia...
Infatti ti hanno consigliato di studiare come modo x tenersi occupato..
Più o meno è quello che penso anche io. A me fanno storie perchè il mio diploma è del 2002 e non ho mai lavorato. Quindi, per il mondo del lavoro, avere 31 anni senza esperienza è più importante che avere un diploma con su scritto 90/100. Credo lo stesso valga per una laurea.

Quote:
Originariamente inviata da ananke Visualizza il messaggio
Sì.
- Il mio padrone di casa, qua a Bologna, ha sofferto di depressione fino ai 35 anni, anno in cui ha deciso di iscriversi a giurisprudenza per diventare commercialista. Si è laureato a 40 anni. Adesso, che di anni ne ha 58, è uno dei più rinomati e preparati del posto.
Penso sia fortuna. In un colloquio mi è stato detto: "...dal suo curriculum sembra che a 31 anni non sappia ancora cosa fare nella vita...". Per me ragionano tutti con il vecchio modello: "un lavoro è per sempre". A me, alle medie dicevano due cose:
- la vostra generazione non potrà avere un lavoro a tempo determinato;
- la vostra generazione dovrà sempre formarsi perchè dovrà cambiare lavoro spesso.

Quote:
Originariamente inviata da Sample Visualizza il messaggio
A te cosa piacerebbe essere il trentenne senza forze , depresso , pigro e stupido o il trentenne con carattere che lotta per una vita migliore?
Dare dello stupido ad un ex-secchione, mi pare eccessivo.

Quote:
Originariamente inviata da linea77 Visualizza il messaggio
Domanda, da quanto fai psicoterapia? Invece di pensare alle tue azioni hai pensato a risolvere i tuoi conflitti interni per vivere meglio la tua vita?
Faccio terapia da 4/5 anni. Io sono andato dallo psichiatra proprio per risolvere questi conflitti. Perchè non mi sentivo "pari" con gli altri.
Comunque io sono dell'avviso che non bisogna sottovalutare l'azione. Se non si agisce come si può risolvere qualcosa?
Anche meditare è azione.

Quote:
Originariamente inviata da Svers0 Visualizza il messaggio
vai a studiare qui
http://www.aiv01.it/
Lo conosco. Sono 500 euro di iscrizione a numero chiuso. Ogni anno costa 2500 euro. Sono 3 anni più uno facoltativo.
Puoi scegliere tra programmatore e grafico.

Io sono della provincia di Treviso. Mi stai chiedendo di andare a studiare ed abitare a Roma per tre anni minimo. E credo che la capitale non sia molto economica.

Non lavoro da 5 anni. Risparmi zero ed i miei non collaborano. Dovrei fare lo studente lavoratore per forza.
Supponendo che trovassi lavoro oggi, dovrei risparmiare almeno due anni, mangiando aria e vivendo sotto un ponte. Aggiungi tre anni di studio. Se tutto va bene dovrei uscire a 36 anni. Ovviamente di lavorare in Italia non se ne parla. Guardando i diplomati, la maggior parte se ne è andata all'estero.

Rileggendo quello che ho scritto in effetti ragiono sempre con l'idea del fallimento...
Questa maledetta visione in negativo delle cose. Scusate ma ho l'immagine del colloquio.
"Buon giorno, sono diplomato all'accademia italiana per i videogiochi."
"Bene, quanti anni ha?"
"36."
"Mi scusi ma è troppo vecchio. Non ha esperienza e noi facciamo solo siti Internet."

Mandatemi pure al diavolo.
04-10-2014 07:11
Svers0
Re: Università

vai a studiare qui

http://www.aiv01.it/
03-10-2014 17:28
pokorny
Re: Università

Io sono stato aiutato dalla famiglia quindi non ho titolo per parlare, è facile farlo da una posizione di comodità. Sono andato fuori tre anni (mi ero bloccato su altri esami dopo il biennio) ma ho finito.

Però da un certo punto di vista posso parlare con cognizione di causa perché ho sempre amato insegnare e ho sempre preso come una sfida far riuscire chiunque nelle materie che conoscevo; era il mio modo per arrotondare un po' di soldi. Ricordo solo un fallimento, che considero comunque mio anche se dall'altra parte c'era una bella capoccia dura...

Spero che troverai motivazione, possibilità pratica (ovvero, qualcuno che ti sostiene almeno per un po', per sbloccare dei nodi perché oggi fare lo studente lavoratore è solo per pochi mostri) e soprattutto qualcuno che ti faccia vedere come si affrontano gli esercizi. L'età non è un problema almeno fino a 45-50 anni, dopo il cervello non è reattivo come prima ed è inutile farsi illusioni di risultati eclatanti, anche se persino a quelle età molto si può ancora fare. In bocca al lupo, e ogni bene e ogni fortuna a te e a tutto il forum.
03-10-2014 17:23
Ansiaboy
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da ananke Visualizza il messaggio
- Il mio padrone di casa, qua a Bologna, ha sofferto di depressione fino ai 35 anni, anno in cui ha deciso di iscriversi a giurisprudenza per diventare commercialista. Si è laureato a 40 anni. Adesso, che di anni ne ha 58, è uno dei più rinomati e preparati del posto.
è un bell'esempio anche se detta cosi vago
03-10-2014 17:19
linea77
Re: Università

Domanda, da quanto fai psicoterapia? Invece di pensare alle tue azioni hai pensato a risolvere i tuoi conflitti interni per vivere meglio la tua vita?
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