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Discussione: non ce la faccio più Rispondi alla discussione
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25-10-2014 19:20
Qwerty
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
Oggi conversazione surreale , io che me ne sto chiuso in camera , come al solito e mia madre che mi chiede cosa faccio , cavoli sono un uomo mica un ragazzino! Saranno cazzi miei o no ?
le rispondo di non rompermi le scatole , vorrei essere più incisivo e volgare ma non lo faccio ... mica sono un adolescente che deve affermare la sua identità . Un po' di colpa ce l'ho anch'io sono taciturno e non mi va di parlare ed è vero che sono 'strano' non esco mai di casa e non ho relazioni sociali , a volte la mia giornata si riduce a un buongiorno e una buonasera , senza altre interazioni con gli umani ...ma la cosa più strana che anche mio fratello (che vive con lei ) non è che ha grandi interazioni col mondo esterno , ma è più ruffiano fa la spesa , prepara da mangiare e fa piccoli lavoretti di idraulica ...lei lo adora e non capisce che sta male è un sociofobico e non ha mai lavorato .... me per lei quello strano sono io
piantino finale quando io ho smesso di risponderle
le persone anziane spesso sono meno sveglie che quelle giovani quindi serve avere pazienza con loro, un po come con bambini, e poi provabilmente non aveva intenzioni cattive, magari era preocupata che ti anoi e voleva farti compania, o al contrario aveva bisogno di compania lei.. educazione e' una bella cosa, ma sopratutto e' importante verso i genitori, purtroppo spesso lo si capisce solo dopo essere diventati genitori..
25-10-2014 19:11
rosadiserra
Re: non ce la faccio più

Vedo che con i genitori siamo conciati tutti benino!!
Almeno non sono l'unica quando ho letto il post di @tersite con scritto
Tiè
Ho cominciato a ridere, poi risata isterica.
La domanda che non osereste mai porre:
Che cazzo m'avete messo al mondo a fare??
25-10-2014 18:55
tersite
Re: non ce la faccio più

Oggi conversazione surreale , io che me ne sto chiuso in camera , come al solito e mia madre che mi chiede cosa faccio , cavoli sono un uomo mica un ragazzino! Saranno cazzi miei o no ?
le rispondo di non rompermi le scatole , vorrei essere più incisivo e volgare ma non lo faccio ... mica sono un adolescente che deve affermare la sua identità . Un po' di colpa ce l'ho anch'io sono taciturno e non mi va di parlare ed è vero che sono 'strano' non esco mai di casa e non ho relazioni sociali , a volte la mia giornata si riduce a un buongiorno e una buonasera , senza altre interazioni con gli umani ...ma la cosa più strana che anche mio fratello (che vive con lei ) non è che ha grandi interazioni col mondo esterno , ma è più ruffiano fa la spesa , prepara da mangiare e fa piccoli lavoretti di idraulica ...lei lo adora e non capisce che sta male è un sociofobico e non ha mai lavorato .... me per lei quello strano sono io
piantino finale quando io ho smesso di risponderle
27-09-2014 18:42
Weltschmerz
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
si chiamano 'resistenze' in psicoterapia è un problema molto noto , guarda è del tutto inutile lottare frontalmente contro queste resistenze , il trucco è aggirarle
Non le posso aggirare finisce per attivarsi in qualsiasi situazione dove c'è una valutazione (specialmente quando è scritta), ci sto lavorando in psicoterapia comunque

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
La prima credo di averla spiegata... alla fine vedono in me il figlio venuto male; certo mai un cenno di malumore, sempre affetto e cordialità, ma alla fine se deve esserci una mano e un sostegno concreto a me non arrivano mai.

Non per essere melodrammatico; semplicemente sono nato con la "fissa" dell'aspetto fisico (giustificata, credimi) per me è sempre stata la sola cosa a contare, anche in base alla "appetibilità" sociale dei nostri tempi che vede solo l'aspetto, quindi di fatto i miei hanno distrutto l'unica parte della mia vita che poteva per me avere una prospettiva di qualche genere.
Era più un "perché" di immenso stupore.
Nato? Mi sembra difficile, te l'avrà pur trasmessa qualcuno.
Comunque non mi sembri melodrammatico, mi dispiace che ti sia andata male e spero che potrai staccarti da loro prima o poi.
27-09-2014 17:29
tersite
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio



Mi viene la stessa cosa quando si accenna alla possibilità che possa ricominciare gli studi in effetti.
si chiamano 'resistenze' in psicoterapia è un problema molto noto , guarda è del tutto inutile lottare frontalmente contro queste resistenze , il trucco è aggirarle

Quote:
Perché i miei lo hanno fatto o perché penso che anche pieno di soldi non ci farei niente?

La prima credo di averla spiegata... alla fine vedono in me il figlio venuto male; certo mai un cenno di malumore, sempre affetto e cordialità, ma alla fine se deve esserci una mano e un sostegno concreto a me non arrivano mai. Si può mostrare un sottile senso di delusione in tanti modi, anche con la mamma che sorride e dice che per vedermi felice si getterebbe nel fuoco. Ma poi la casa la comprano a mio fratello e a me dicono che la porta è aperta, non mi costringono a restare a casa e quello che potrò avere lo avrò dopo che non ci saranno più. Lo dicono proprio chiaro e tondo. Sorridendo e aggiungendo che per me morirebbero per vedermi...
E' una situazione che conosco molto bene , per averla vissuta nel mio caso era mio padre a vedermi così un 'figlio venuto male' , anzi per lui eravamo almeno 3 venuti male e tutti più piccoli di me , pensava addirittura ceh ci influenzavamo l'un l'altro quasi che la tara passasse da me agli altri fratelli , la mia colpa maggiore era aver smesso con gli studi ma anche il mio atteggiamento apatico e pessimista nei confronti della vita, se poi si aggiunge il fatto ceh non avevo la ragazza (e lui voleva tanto dei nipotini ) il quadro è completo..stravedeva invece per l'ultmo nato e avrebbe stravisto anche di più se lo avesse visto con moglie e figli m ma è morto prima di goderne tiè
@pokorny a 50 anni sonati non sei un ragazzino è vero , ma la vita mica è finita non disperare ... Se nel caso valuta l'idea di abbandonare la famiglia e vivere per conto tuo , ci sono pro e contro , io se tornassi indietro lo farei non risolverei (forse ) i miei problemi ma respirerei meglio questo sì
27-09-2014 15:30
pokorny
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
porcavacca?
Ma perché?
Perché i miei lo hanno fatto o perché penso che anche pieno di soldi non ci farei niente?

La prima credo di averla spiegata... alla fine vedono in me il figlio venuto male; certo mai un cenno di malumore, sempre affetto e cordialità, ma alla fine se deve esserci una mano e un sostegno concreto a me non arrivano mai. Si può mostrare un sottile senso di delusione in tanti modi, anche con la mamma che sorride e dice che per vedermi felice si getterebbe nel fuoco. Ma poi la casa la comprano a mio fratello e a me dicono che la porta è aperta, non mi costringono a restare a casa e quello che potrò avere lo avrò dopo che non ci saranno più. Lo dicono proprio chiaro e tondo. Sorridendo e aggiungendo che per me morirebbero per vedermi felice.

La seconda è semplice per chiunque nella mia condizione e non abbia la fortuna di un fisico eccezionale o comunque buono. Mi ritengo pure fortunato ma devo prendere 4 medicine al giorno, ci sono le prime rughe, se non cammino o faccio movimento per una settimana le ripercussioni sono pesanti sul fiato. La inizio a vedere la vecchiaia, certo potrei "comprare" la compagnia ma non l'ho mai fatto a maggior ragione non lo farò ora. Sono il classico tipo di mezza età, per carità niente di paragonabile a una variante di Fantozzi ma non sono certo quello che fa voltare la gente. Non mi interessano viaggi, concerti, cose che potrei fare "in pensione". Il mio problema è sempre stato fisico e con l'età può solo peggiorare. Ho passato la vita a fare cose giudicate interessanti ma mai un essere umano si è voltato al mio passaggio, non parliamo manco di andare in spiaggia. Per questo, per me la vita finisce a 40 anni, il resto è solo l'attesa della fine. Non per essere melodrammatico; semplicemente sono nato con la "fissa" dell'aspetto fisico (giustificata, credimi) per me è sempre stata la sola cosa a contare, anche in base alla "appetibilità" sociale dei nostri tempi che vede solo l'aspetto, quindi di fatto i miei hanno distrutto l'unica parte della mia vita che poteva per me avere una prospettiva di qualche genere.
27-09-2014 15:09
rosadiserra
Re: non ce la faccio più

@ Weltschmerz mi piaceva di più l'avatar di prima.
Chiudo ot
27-09-2014 15:02
Weltschmerz
Re: non ce la faccio più

Mi spiace Tersite

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
il problema del senso di colpa , solo accennato, è che c'è sempre stato ed è del tutto irrazionale ovviamente si è amplificato cioè io razionalmente non mi sento in colpa di nulla , però quando sono in preda all'ansia mi blocco , sono certo che è un 'sentimento' che molti del forum possono comprendere ...
Mi viene la stessa cosa quando si accenna alla possibilità che possa ricominciare gli studi in effetti.

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
No, tutto fatto apposta e studiato perché io sia controllato.

Di fatto ho avuto e ho TUTTI i problemi che possa avere un ragazzo gay in una famiglia "perbene", per non dire moralista, senza alcun fondato motivo. Ammesso e non concesso che ereditassi un capitale, non ci farei nulla. E' questo il loro progetto e gli è riuscito perfettamente.
porcavacca?
Ma perché?
27-09-2014 11:49
rosadiserra
Re: non ce la faccio più

@pochorny io i consigli te li e me li risparmio
27-09-2014 09:36
tersite
Re: non ce la faccio più

Pokorny mi dispiace di leggere queste cose , i genitori dovrebbero essere 'giusti' indipendentemente dalle simpatie ceh hanno nei confronti di un figlio e l'altro , mio padre intestò una a casa all'ultimo mio fratello non un lussuoso appartamento ma solo uno normale , poi a me mi disse con un risolino "magari poi vedremo di compensare chi ha avuto di più e chi di meno "
cmq l'ho fregato perchè alla sua morte , dato che il quell'appartamento ci abitavamo io e un altro fratello l'intestatario pagava un mucchio di tasse in più e resosi conto che non avrebbe potuto sbatterci fuori ha voluto disfarsi dell'appartamento che ora è di mia madre e ci viviamo sempre noi spero fino alla fine dei miei giorni
27-09-2014 08:20
pokorny
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
pokorny informati sulle leggi, se si tratta questioni di eredità, posso parlare per esperienza personale (la mia famiglia vive una situazione analoga..) che la legge è contro il favoritismo assoluto nei confronti di un figlio a discapito dell'altro.. quindi i tuoi genitori sono in torto.
Eheheh grazie ma la mia famiglia non è proprio di gente semplice come può essere la famiglia di Fantozzi (non sto affatto dicendo che tu lo insinuassi) nel senso che come dire, abbiamo un'amministrazione complicata che ha bisogno di due avvocati fissi più un terzo quando c'è tanto da fare. Io stesso bazzico le questioni legali da anni; non solo sono abituato a capire il "legalese" e i meccanismi legali ma spesso devo gestire questioni anche delicate, e devo conoscere i meccanismi.

E' ovvio quindi che quando si è iniziato a capire cosa stesse succedendo come prima cosa ho chiesto e pagato una consulenza a due professionisti cui ho sottoposto la situazione. Sapevo già la risposta, dato che mio padre nel corso del tempo ha liquidato proprietà e cose, e ha passato tutto in contanti a mio fratello esattamente perché non esistessero prove. I due mi hanno confermato che il grosso del gruzzoletto oramai è andato. Potrò salvare qualcosina, ma il problema, ormai irrimediabile, è un altro.

Mio padre e mio fratello sono i classici estroversi mentre io no. Per esempio, le rare ragazze della mia vita mai le ho portate a casa e nemmeno avevano il numero di telefono quando c'erano solo i fissi. Ci tengo alla mia vita privata e i miei avrebbero conosciuto solo l'eventuale mia futura moglie. Questa somma di riservatezza (innata) e timidezza e chiusura, hanno portato i miei a pensare che io sia gay. L'ho sempre saputo bene cosa pensassero e la prova l'ho avuta in una discussione in cui persero il controllo delle parole e mi dissero che se avessi portato il fidanzato con la "o" a casa, per loro non ci sarebbero stati problemi (frase ipocrita dato che questo sospetto-certezza è poi la causa dell'astio contro di me, volevano solo l'eventuale outing mica altro). Immediatamente dopo scuse a non finire, "non volevo dire questo" ("e che c...o volevi dire allora?" pensavo io) ma tanto almeno per una volta avevano detto chiaro la cosa che io ho sempre sospettato.

Ora, nel momento in cui mio fratello e io entravamo in quella fase della vita in cui ci si dovrebbe staccare il cordone ombelicale a lui fu comprata casa, e parliamo di un lussuoso appartamento in centro a due piani, non parliamo di un due camere in periferia. Se non si fosse potuto fare altro sarebbe stato già grave questo, perché un padre giusto se non ha mezzi, con la stessa cifra compra due bei trilocali, uno per uno, in una zona di classe media. Ma niente... E così via aiuti a non finire per 15 anni che ancora continuano. L'aggravante è che a mio padre non sarebbe pesato comprare un secondo appartamento di classe equivalente a me. Ma essendo io una sorta di depravato ai loro occhi, dovevo e devo essere punito. [EDIT: dimenticavo, anni fa trovai un box soppalcabile in cui avrei potuto mettere una brandina e creare un posto mio. Costava una cifra modesta, ma mio padre me la negò. Manco un box auto c'è stato per me in tuti questi anni].

Io ora non ho casa mia, vivo con loro e ti lascio immaginare quanto sia misera la mia sfera privata. Mi concedono la casa di vacanze in inverno ma non è casa mia. I vicini sono pronti lì a riferire se porto gente, se faccio qualcosa e "casualmente" mia madre appena arriva a primavera fa sempre quattro chiacchiere con tutte. Le sue vicine stronze sarebbero felici di poterle dire che ho portato degli uomini a casa. Ammesso che trovassi una ragazza manco la potrei portare qui. Anche questo è stato fatto apposta, non per caso la casa di mio fratello è lontana dalla loro e nel palazzo non ci sono amici di mia madre per controllare mio fratello. Coscientemente hanno adottato questa soluzione per controllare e possibilmente confermare che io sono quello che pensano. Naturalmente ogni weekend vengono qui "per controllare le piante", e ti voglio vedere quale persona è libera durante la settimana. Se avessi ospitesse per divertimento, come tutte le persone al mondo, sarebbero libere nel weekend, appunto quando i miei vengono "a fare una passeggiata" (e valla a fare da mio fratello, no?). Naturalmente poi dicono che ci hanno trattati allo stesso modo, una casa per uno. E tralascio che da giugno a ottobre vivono qui e io torno in una stanzina di 5 metri per 2 e mezza. E sono in pensione, quindi potrebbero fare la loro caxxo di passeggiata anche nei feriali se proprio qui devono venire. No, tutto fatto apposta e studiato perché io sia controllato.

Dove vado a parare? Che se anche domani, dico domattina, io ereditassi 50 milioni di euro, ormai ho 53 anni, se a 20 mi potevo fare 3 s..e al giorno ora è diverso (chiedo scusa alle femmes del forum per l'immagine un po' gretta), iniziano gli acciacchi, più che una moglie devo entrare nell'ottica di trovare una badante tra una ventina d'anni. I miei hanno coscientemente distrutto la parte creativa della vita, quella in cui non solo ci si diverte ma si mettono le basi per quella parte che resta, per punirmi sia di non avergli dato nipoti, sia della mia presunta depravazione.

Di fatto ho avuto e ho TUTTI i problemi che possa avere un ragazzo gay in una famiglia "perbene", per non dire moralista, senza alcun fondato motivo. Ammesso e non concesso che ereditassi un capitale, non ci farei nulla. E' questo il loro progetto e gli è riuscito perfettamente.

L'unico vantaggio di questa situazione è stato scoprire quanto fossi circondato da imbecilli. Ogni volta la battuta è una sola "fai finta di sposare una donna dell'est e fatti dare i soldi dai tuoi genitori", ovviamente detta da gente che non ha idea della complessità legale dei problemi matrimoniali e patrimoniali e relativi trasferimenti. E poi, i soldi ormai se li è pappati tutti mio fratello. O anche "che aspetti ad andartene?" (e io che penso "certo, coglione, se mi assumi tu me ne vado ben volentieri. Ce l'hai una ditta di costruzioni e un posto da ingegnere?") Troppa gente, anche se amica e bendisposta, ha sempre un fondo di totale idiozia e totale incapacità di pensare prima di parlare. La ciliegina sulla torta.
27-09-2014 05:19
rosadiserra
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da sato Visualizza il messaggio
mi dispiace molto, non posso conoscere la tua situazione familiare ma dire una cosa così è proprio una bastardata...
Lo è, ma c'è di peggio, nei divorzi mettere in mezzo i figli in maniera più o meno evidente o sfruttarli per danneggiare l'ex coniuge è purtroppo assai frequente, anche il rancore può essere un modo per evitare l'angoscia di passare oltre.

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
OMG
quella del 'sarà colpa degli psicofarmaci' me l'hanno detta anche a me
sugli psicoanalisti no , perché manco sapevano che ci andavo e me li pagavo io (2 anni di psicoanalisi )
Io ho iniziato da adolescente, quando ho potuto pagare le mie cure da sola ed evitare di renderli edotti, era ormai scontato, a qualche cosa devono attaccarsi, persino quando mostri di saper gestire ciò che per loro è ingestibile,"sii migliore di me ma non fare meglio di me" ("non posso/voglio vedere i tuoi problemi perché dovrei vedere i miei, non posso accettare che tu sia adulto perché io non lo sono"), hanno bisogno di assolversi dai loro sensi di colpa, più o meno inconsci, spesso immotivati.
27-09-2014 02:33
tersite
Re: non ce la faccio più

la depressione non è una colpa giusto !
ma il crogiolarsi un po' troppo dentro lo può essere
sto parlando evidentemente di uan fase non grave , quando sei vittima
di una grave forma di depressione la 'forza di volontà' è del tutto inutile
quando stai meglio e cominci a migliorare grazie ai farmaci no! ti devi aiutare anche da solo
27-09-2014 02:27
Ansiaboy
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
E' un po' più complicato di così in effetti , io ho semplificato al massimo la mia situazione ed è ovvio che sentite la mia 'campana' , rimane comunque un atteggiamento miope da parte di mia madre , che non vede le negatività di mio fratello che non ha una vita sociale , non lavora e un domani avrà anche problemi a sopravvivere secondo me ... però è portato come esempio perché cucina, fa piccoli lavoretti in casa , fa la spesa ed ha assunto quasi il ruolo di 'marito' : mia madre è vedova da 30 anni , ripeto sono dinamiche non facili da capire per un 'esterno' , mentre io che più o meno ho sempre lavorato vengo visto in maniera negativa anzi peggio come un minus habens , in parte dovuto anche alla depressione che ho avuto dopo la disavventura : psicofarmaci e dormivo fino a mezzogiorno, ero apatico e questo è indubbiamente 'colpa' mia ha contribuito alla mia immagine nera
sicuramente noi abbiamo valutato da quello che hai scritto
comunque immagino che sia più complicato però comunque non penso che sei stato depresso perche hai scelto tu di esserlo e che la depressione non ha a che fare con la fobia e quindi dalle cause della fobia.......

la depressione è una malattia, un malessere e penso che farsi venire il senso di colpa per essere stati ammalati non sia giusto/corretto/sano.. sopratutto quando una persona che dovrebbe essere a te cara ha continuato ad alimentar negativita/danneggiarti.....

cioe non ti voglio dire che tu sei una vittima incapace di intendere e di volere eeeh ma solo che non è giusto colpevolizzarsi quando non si sceglie di aver avuto scelti disagi/malesseri.
27-09-2014 02:17
tersite
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
condivido (anche se non è sempre facile prendere atto consapevolmente deglinatteggiamenti di chi sta attorno e farsi scivolare le cose addosso....)
sopratutto la metafore (lo è ) degli sciacalli che si buttano su prede in momenti di vulnerabilità e ci sguazzano e anche a me questi comportamento fanno incavolare come una bestia nera.
ho fatto anche io pensieri analoghi allo sciacallo..
E' un po' più complicato di così in effetti , io ho semplificato al massimo la mia situazione ed è ovvio che sentite la mia 'campana' , rimane comunque un atteggiamento miope da parte di mia madre , che non vede le negatività di mio fratello che non ha una vita sociale , non lavora e un domani avrà anche problemi a sopravvivere secondo me ... però è portato come esempio perché cucina, fa piccoli lavoretti in casa , fa la spesa ed ha assunto quasi il ruolo di 'marito' : mia madre è vedova da 30 anni , ripeto sono dinamiche non facili da capire per un 'esterno' , mentre io che più o meno ho sempre lavorato vengo visto in maniera negativa anzi peggio come un minus habens , in parte dovuto anche alla depressione che ho avuto dopo la disavventura : psicofarmaci e dormivo fino a mezzogiorno, ero apatico e questo è indubbiamente 'colpa' mia ha contribuito alla mia immagine nera
27-09-2014 02:08
tersite
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da sato Visualizza il messaggio
del resto abbiamo creato una società basata sulla famiglia... quindi per certi versi è normale che chi non può/vuole avere una famiglia viene considerato un invalido sociale...

ma a questo punto il problema perchè è nostro? che colpa ne abbiamo noi se viviamo in una società che è basata su una cosa, la famiglia appunto, che per sua natura non è naturalmente accessibile a tutti...
in questo sono stato 'fortunato' se così si può dire , i 3/4 di noi fratelli non siamo sposati e non abbiamo avuto neppure una ragazza , quindi siamo tutti 'invalidi sociali' , l'ultimo il più giovane per uno strano caso del destino invece si è sposato e ha due marmocchi è riuscito a sfuggire alla maledizione
27-09-2014 02:02
Ansiaboy
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da wallis Visualizza il messaggio
Tersite chi si comporta come i tuoi famigliari io li definisco sciacalli attaccano la preda quando è già indebolita dalle circostanze è a me questi atteggiamenti fanno incazzare di brutto, è sempre facile criticare col senno di poi .
Anch'io ho passato periodi analoghi e ho imparato a cercare di non farmi condizionare troppo da una situazione stressante .
Prendi atto che in famiglia si comportano cosi, sono ciechi che non sanno dove camminano tu invece devi cercare di fare la tua strada nonostante quello che succede intorno a te, è dura lo so ma non puoi aspettare che cambino gli altri per star meglio te, potresti aspettare una vita intera.
Economicamente hai fatto una scelta corraggiosa nell'aprire un'attività per conto proprio , adesso sta andando male ma non c'è settore che non soffra in questo periodo, poi tu avevi anche un socio che remava contro sarebbe stata dura per chiunque.
Non so cosa consigliarti perchè bisognerebbe conoscere meglio la tua situazione , io però non terrei in piedi un'attività che continua a perdere sperando che la situazione generale migliori perchè potrebbe non essere più gestibile in futuro l'eventuale esposizione.
condivido (anche se non è sempre facile prendere atto consapevolmente deglinatteggiamenti di chi sta attorno e farsi scivolare le cose addosso....)
sopratutto la metafore (lo è ) degli sciacalli che si buttano su prede in momenti di vulnerabilità e ci sguazzano e anche a me questi comportamento fanno incavolare come una bestia nera.
ho fatto anche io pensieri analoghi allo sciacallo..
27-09-2014 02:01
tersite
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da wallis Visualizza il messaggio
Non so cosa consigliarti perchè bisognerebbe conoscere meglio la tua situazione , io però non terrei in piedi un'attività che continua a perdere sperando che la situazione generale migliori perchè potrebbe non essere più gestibile in futuro l'eventuale esposizione.
ti ringrazio delle parole di incoraggiamento, comunque la attività l'ho chiusa nel 2009
27-09-2014 01:55
Ansiaboy
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
In effetti sembrerebbe così da quel che appare.



Non solo autonomi, ma cercare di vedere meno possibile le colpe degli altri. Spesso ce ne sono, spesso sono gravi e almeno un 20% di coppie non è minimamente adatta a educare figli, che non sarebbe stato il caso avesse. Diamo pure per assodato che questo forum catalizza spesso persone vittime di genitori così e che quindi un buon 60-70% di utenti abbia avuto e abbia concreti problemi di genitori "fuori come un balcone", però, come spesso dico, a cercare colpe esternamente a noi non serve.
se hai letto i miei post mi vien da pensare che non hai capito molto..

a costo di ripetermi: non ho mai detto che è giusto stare sempre rancorosi e dare le colpe agli altri MA che meglio darle agli altri piuttosto che darle a se stesso sopratutto quando gli altri oltre ad essere la principale causa dei tuoi malesseri continuono a sguazzarci, a provocarti, a cercar di demolirti psicologicamente.

poi.... se mi posso permettere di dare un mio piccolo parere personale come tu hai fatto con me.. dai tuoi commenti si evincie molto, parecchio malessere e senso di colpa e anche rabbia nei confronti di TE stesso........ quale pensi sia il comportamento mentale più utile ? il mio che cerca di non colpevolizzarsi o il tuo ?
e ribadisco che nessuno, io no di certo, ha mai detto che è sempre cosa buona e giusta essere sempre rancorosi e dare sempre le colpe agli altri.
27-09-2014 00:22
chrissolo
Re: non ce la faccio più

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
infatti mi state sminchiando un thread ceh era serissimo
ormai tutti i thread purtroppo fanno questa fine: che si parli di disperazione o puttanpop tutto si riduce sistematicamente ad una tediosa ed estenuante contrapposizione di posizioni, filosofie, convinzioni individuali..
.. nessuno ascolta la sofferenza, il dolore, a nessuno importa.. c'è solo il proprio ego..

io ormai non scrivo più proprio per questo..

comunque.. tornando in topic.. non ce la faccio più.
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