Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Originariamente inviata da correnti
Probabilmente a 40-50 anni non te ne fregherà più niente di fare le cose che fanno i ragazzini, e i tuoi obiettivi saranno cambiati (magari avrai una famiglia, e probabilmente preferirai il sorriso dei tuoi figli ad una nottata in discoteca).
beh però è un pò difficile che uno ambisca direttamente a fare l'uomo di famiglia, senza nemmeno aver fatto mai l'adolescente....desiderare improvvisamente di mettere su famiglia quando non si è nemmeno mai sperimentata una fidanzatina adolescenziale mi sembra un salto davvero abnorme!!
12-09-2014 16:49
The_Sleeper
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da ;
mmmh, e se la corsa fosse un "percorso"? non è la corsa a chi è piu veloce, ma è un confronto delle esperienze lungo la linea età/maturità. Il gioco stà nel cogliere le occasioni e fare le esperienze durante i periodi che si attraversano. Il problema è perdere anche quelle. Magari l'occasione di una vita a me può capitare a 18 anni come può capitare a 40. Ma ogni età ha le sue occasioni.
E se ti perdi le tue uniche occasioni?
fermo restando che se il tema principale è non avere avuto rapporti con l'altro sesso entro i 20 anni di " preoccupante" o " irrimediabile" non ci vedo molto - ma son punti di vista personali.
A che pro fare un confronto fra diverse persone con diverso carattere e diversi problemi ?
Ciascun percorso è individuale e lo scopo ultimo non è mettere un segno di spunta a una checklist ma piuttosto migliorarsi e ricercare la propria idea di felicità - IMHO. La competizione in quest'ambito è per me un nonsense e solo dannosa.
In palestra non mi pare diano a tutti gli stessi esercizi o le stesse diete no, per dire ? Ciascuna persona ha il suo percorso di maturazione personale; la maturità e l'età non avanzano di pari passo per tutti e sicuramente non sono legate al concetto di esperienze standardizzate da raggiungere.
Come dici tu le occasioni capitano ad ogni età e vanno sapute cogliere, ma ciò non nega il fatto che anche non coglierle sia comunque un'esperienza.
Se poi siano le uniche o meno, e se il coglierle/non coglierle possa cambiare la vita in meglio od in peggio diviene esclusivamente un giudizio dato col senno di poi.
@ Correnti : concordo pure io coi tuoi ultimi 2 post e in buona parte col primo
12-09-2014 15:28
correnti
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Seth, dal modo in cui ragioni si ha l'impressione che tu abbia un carattere piuttosto egocentrico. Dico questo per due ragioni.
Per prima cosa, non riesci a renderti conto che la gravità dei problemi non ha una scala di misurazione assoluta, ma dipende da come ciascuno li vive. La stesso evento o situazione possono essere vissuti con indifferenza da qualcuno e in maniera drammatica da qualcun altro. Per esempio, una relazione sentimentale interrotta può essere percepita come un dolore lieve e superabile da alcune persone, ma in una minoranza di casi può rappresentare un evento così devastante da portare al suicidio. Dipende dai nostri trascorsi, dalla nostra sensibilità, dalle nostre credenze, dalle nostre aspettative nei confronti di quel determinato ambito della vita, dalla quantità di energie che abbiamo investito in esso, ecc. È per questo che non ha nessun senso parlare di problemi "veri" e "finti". I problemi e il malessere che ne deriva sono soggettivi. Agli occhi di qualcun altro i tuoi problemi potrebbero sembrare ridicoli, perché egli ha difficoltà di altro tipo che reputa più gravi e meno risolubili. Penso ad esempio a chi ha vissuto nell'infanzia situazioni oggettivamente traumatiche come abusi, malattie incurabili, povertà estrema, malnutrizione, il dramma della guerra. Ragionando come ragioni tu, essi sarebbero autorizzati a bollare il tuo problema (non aver mai baciato a 20 anni) come "stronzatina del cazzo". Un malato oncologico potrebbe dirti: "prova ad avere il cancro, vediamo se reputi ancora tragico il tuo problema". Non mi sembra corretto nei tuoi confronti. Lo so che ciascuno tende ad elevare i propri problemi al di sopra di quelli degli altri, ma dobbiamo imparare a non sminuire le situazioni di difficoltà diverse dalle nostre solo perché non siamo in grado di capirle.
In secondo luogo, credi di conoscere quello che pensano tutti gli altri adolescenti. Cosa ti fa pensare che la vita della maggior parte dei giovani sia così "spensierata"? Conosci i trascorsi di ciascuno di loro? Conosci la loro vita psichica e le loro emozioni profonde per poter affermare con certezza che il massimo dei loro problemi sia la ragazza che non fa i pompini? Credo proprio di no. Al massimo, TI ILLUDI di conoscerli.
Detto questo, concordo con il commento e i consigli di The_Sleeper, a aggiungo che sminuire le problematiche degli altri non ti aiuta in nessun modo a venir a capo dei tuoi disagi.
12-09-2014 15:25
correnti
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da untipostrano
eh vabbè però a 40-50 anni non avrai mai lo stesso spirito, spensieratezza, energia di goderti davvero un'esperienza come avresti fatto a 20 anni!!
Probabilmente a 40-50 anni non te ne fregherà più niente di fare le cose che fanno i ragazzini, e i tuoi obiettivi saranno cambiati (magari avrai una famiglia, e probabilmente preferirai il sorriso dei tuoi figli ad una nottata in discoteca). Al di là di questo, l'energia e lo "spirito" non dipendono dall'età anagrafica. Dipendono dall'amore verso la vita. E quest'amore, a volte, si acquisisce negli anni. Non ti è mai capitato di conoscere uomini o donne di mezza età molto più dinamici e solari del ventenne medio?
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Originariamente inviata da untipostrano
e cmq ti rimane forte addosso la macchia ed il vuoto di non averle sperimentate ai tempi giusti!!!
I "tempi giusti" non sono uguali per tutti. Non sta scritto da nessuna parte che la prima scopatina bisogna farla per forza tra i 14 e i 19 anni. Se la fai a 25 o a 30 non vieni marchiato a vita come "ritardatario".
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Originariamente inviata da untipostrano
perchè scusa invece chi se ne sta a casa inchiodato al pc o a poltrire tutto il giorno non ha problemi di vuoto esistenziale e vive alla grande, si...!!!!
Se rileggi con attenzione quello che ho scritto, ti dovresti rendere conto che ho lasciato intendere il contrario. Ribadisco, chiarendo meglio: l'adolescenza è un periodo difficile per tutti, sia per gli estroversi che per gli introversi. Molte persone sperimentano un senso di vuoto interiore, in entrambe le categorie. Tra questi ultimi, esiste qualcuno che cerca di risolvere il problema chiudendosi in casa a rimuginare, ed esiste qualcun altro che cerca di risolverlo anestetizzandosi con un sovraccarico di emozioni. Non è detto che i secondi sperimentino un livello di felicità superiore rispetto ai primi.
11-09-2014 20:36
linea77
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Originariamente inviata da The_Sleeper
Vivi pensando a risolvere i tuoi problemi e cercando di cambiare ciò che non ti piace, non con il peso di doverti confrontare con le vite altrui e quindi di dover recuperare per non rimanere indietro nella corsa.
mmmh, e se la corsa fosse un "percorso"? non è la corsa a chi è piu veloce, ma è un confronto delle esperienze lungo la linea età/maturità. Il gioco stà nel cogliere le occasioni e fare le esperienze durante i periodi che si attraversano. Il problema è perdere anche quelle. Magari l'occasione di una vita a me può capitare a 18 anni come può capitare a 40. Ma ogni età ha le sue occasioni.
E se ti perdi le tue uniche occasioni?
11-09-2014 19:42
The_Sleeper
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
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Originariamente inviata da Seth
[...]
Ma quando in futuro ci ripenseremo, continueranno a essere i problemi che erano quando li abbiamo affrontati e non diremo mai cose come "beh, è stata una cosa normale, problemi che hanno tutti crescendo" NO. Diremo "sono contento di averli superati ma mi porto ancora il peso e le ferite, perchè non si tratta di cose che hanno tutti, o di cose normali che appartengono al processo della crescita". OK??
se così sarà in futuro sarò ben contento, se non felice, di poter dire ciò.
Pare che le uniche esperienze degne di nota siano solo quelle " positive" e che solo queste portino alla giusta crescita dell'individuo.
A me invece pare ben evidente che sono principalmente le esperienze negative ed i problemi, dopo essere stati affrontati e superati, a formare una persona.
Certo, non sono auspicabili, ma spesso ripensando ad eventi passati anche molto spiacevoli trovo impossibile non riconoscerne l'utilità nel definire la mia individualità ed il mio carattere - nel bene e nel male.
Ed assolutamente non metterei la mano sul fuoco dicendo che sarebbe stato meglio avere solo problemi normali e banali ( per usare la tua definizione). Sicuramente non ha senso prendersela con altri che vivono situazioni (apparentemente ?) più felici della nostra; ancor meno ne ha cercare il paragone fra la tua vita e quella degli altri. Specialmente quando li critichi e disprezzi duramente ma poi sembra che tu nutra il desiderio di poter essere come loro, leggendo fra le righe.
Singolare come chi ha problemi debba sentirsi in obbligo di fare confronti con la vita delle "persone normali". Scommetto che il fenomeno contrario non si verifica così spesso.
Vivi pensando a risolvere i tuoi problemi e cercando di cambiare ciò che non ti piace, non con il peso di doverti confrontare con le vite altrui e quindi di dover recuperare per non rimanere indietro nella corsa.
11-09-2014 16:26
Seth
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Correnti, l'unico vero mito è che "l'adolescenza è un periodo difficile per tutti". COL CAZZO.
Quelli che hanno VERAMENTE problemi siamo noi che abbiamo carenze, lacune ed esperienze cruciali mancate. I problemi dell'adolescente medio sono: "la mia fidanzatina del cazzo mi ha lasciato, ho preso un brutto voto a scuola, mi sono ubriacato a una festa ho fatto un casino e ora i miei si incazzeranno perchè dovranno pagare i danni, la mia ragazza non mi vuole fare le pompe"....ecc.
Queste sono le cose che l'adolescente medio prova. E non sono problemi ma semplici stronzatine del cazzo che, dal momento che i ragazzi in questione non hanno problemi seri, vedono come "disastri" e "problemi". Ma in realtà sono delle ridicole banalità che capitano a tutti. Loro non sono ne i primi ne gli ultimi.
Si lamentano che il/la ragazzo/a li ha lasciati?? Provino ad arrivare a più di 20 anni senza aver mai baciato nessuno, vedremo se lo trovano ancora tragico.
Di nuovo: Questo è il vero luogo comune, la vera stronzata. Che l'adolescenza è un periodo difficile in generale per tutti. Ripeto, ci sono i problemi normali e banalissimi che tutti hanno, e poi ci sono quel tipo di problemi che NON DOVRESTI AVERE, ovvero i nostri. La differenza tra i due? I primi sono problemi solo al momento, quando si cresce e li si pensa, li si vede solo come stronzatine e ci si accorge che in realtà non erano altro che cose normali che si affrontano crescendo, e quindi svaniscono senza lasciar tracci. I secondi, i nostri, invece, sono problemi non naturali, sono delle disgrazie che non avremmo dovuto avere e che servono solo a mandarci in pezzi. E noi possiamo superarli o no. Ma quando in futuro ci ripenseremo, continueranno a essere i problemi che erano quando li abbiamo affrontati e non diremo mai cose come "beh, è stata una cosa normale, problemi che hanno tutti crescendo" NO. Diremo "sono contento di averli superati ma mi porto ancora il peso e le ferite, perchè non si tratta di cose che hanno tutti, o di cose normali che appartengono al processo della crescita". OK??
11-09-2014 16:00
untipostrano
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da correnti
È vero. Esiste un luogo comune, duro a morire, che afferma che l'infanzia e l'adolescenza siano i periodi più belli della vita di una persona. Beh, questa è una fesseria gigantesca. Non esiste l'età per "essere felici" o per "fare esperienze".
eh vabbè però a 40-50 anni non avrai mai lo stesso spirito, spensieratezza, energia di goderti davvero un'esperienza come avresti fatto a 20 anni!! io ancora non ci sono arrivato a quell'età, ma già so che certe cose le vivrò sicuramente su scala mooolto minore di quanto potrei fare ora!!! e cmq ti rimane forte addosso la macchia ed il vuoto di non averle sperimentate ai tempi giusti!!!
Quote:
Originariamente inviata da correnti
Molti fobici tendono ad invidiare i ragazzi che vivono "al massimo", che dicono di essere pieni di donne, che stanno in discoteca fino al mattino, che si devastano di alcol e droga, che decantano in ogni occasione le loro ultime vacanze a Ibiza e che si vantano di vivere alla giornata. Non si rendono conto che spesso questo stile di vita nasconde la necessità di riempire dei vuoti esistenziali paurosi.
perchè scusa invece chi se ne sta a casa inchiodato al pc o a poltrire tutto il giorno non ha problemi di vuoto esistenziale e vive alla grande, si...!!!!
11-09-2014 15:33
correnti
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
secondo me è troppo gonfiato questo concetto dell'adolescenza, c'è tanta gente che si è rifatta dopo e con gli interessi. Ognuno ha i suoi tempi, certo non dico di iniziare a fare i ragazzi a 40 anni. C'è chi entro i 25 anni ha già fatto tutta la propria vita e poi vegeta o muore, chi invece la farà dopo e si godrà i suoi 30-40-50 anni etc.
È vero. Esiste un luogo comune, duro a morire, che afferma che l'infanzia e l'adolescenza siano i periodi più belli della vita di una persona. Beh, questa è una fesseria gigantesca. Non esiste l'età per "essere felici" o per "fare esperienze". La vita è un flusso continuo che non può essere diviso per compartimenti stagni. Anch'io fino a poco tempo fa tendevo a mitizzare l'adolescenza, considerandola l'epoca d'oro della vita. In realtà l'adolescenza è un periodo difficile quasi per tutti, fatta di ansie, delusioni, indecisione, sogni infranti, e talvolta tristezza e solitudine, molto più di quanto non si creda. Molto spesso il divertimento giovanile, ostentato soprattutto oggi che viviamo nell'era dei social network, è solo uno dei tanti aspetti della gioventù. Molti fobici tendono ad invidiare i ragazzi che vivono "al massimo", che dicono di essere pieni di donne, che stanno in discoteca fino al mattino, che si devastano di alcol e droga, che decantano in ogni occasione le loro ultime vacanze a Ibiza e che si vantano di vivere alla giornata. Non si rendono conto che spesso questo stile di vita nasconde la necessità di riempire dei vuoti esistenziali paurosi. Per questo dobbiamo iniziare a smontare questo pensiero assurdo che ci dice: "se non sei stato felice durante l'adolescenza, non potrai esserlo mai". La gioventù spesso rappresenta l'esatto contrario di quello che ci viene fatto credere dall'opinione comune. Non è un caso che la vera felicità, quella duratura e stabile, viene quasi sempre raggiunta nella tarda età adulta, quando l'equilibrio e la maturità acquisiti con gli anni ti insegnano qual è il modo giusto per affrontare la vita. Concordo quindi con chi ha ricordato l'importanza di iniziare a vivere adesso, lasciandosi alle spalle il passato. La felicità si inizia a costruire da oggi. È inutile concentrarsi sul "ieri".
11-09-2014 01:00
Neith
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da Vision
Ti capisco, io però trovo molto più brutte e limitanti le mancate esperienze piuttosto che il tempo perso. Anni interi trascorsi senza fare le normali esperienze che fanno tutti ti segnano molto. Invece di accumulare esperienze accumuli inesperienza.
10-09-2014 21:56
Vision
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Ti capisco, io però trovo molto più brutte e limitanti le mancate esperienze piuttosto che il tempo perso. Anni interi trascorsi senza fare le normali esperienze che fanno tutti ti segnano molto. Invece di accumulare esperienze accumuli inesperienza.
10-09-2014 20:22
linea77
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso.
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo.
Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono.
Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora.
Rimani aperto al cambiamento.
Tieni a mente che non sei tu ORA che devi aiutare, ma il te futuro.
Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome.
Qualsiasi cosa fai, anche se non è ciò che ti dicono sia da fare, è una tacca nelle tue esperienze di vita.
Fosse anche guardarti un porno.
L'importante è fare qualcosa, non chiudersi nel nulla dello smettere di pensare e cercare.
a proposito mi sento di dire una semplice frase.
Just do it.
10-09-2014 15:15
Keith
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
secondo me è troppo gonfiato questo concetto dell'adolescenza, c'è tanta gente che si è rifatta dopo e con gli interessi. Ognuno ha i suoi tempi, certo non dico di iniziare a fare i ragazzi a 40 anni. C'è chi entro i 25 anni ha già fatto tutta la propria vita e poi vegeta o muore, chi invece la farà dopo e si godrà i suoi 30-40-50 anni etc.
10-09-2014 13:59
lauretum
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da Seth
Questa risposta è piaciuta a molti ma devo dire che ci ho capito poco quando dici che qualunque cosa fai è parte dell'esperienza. E' sicuramente meglio che non fare niente, ma se le cose che fai sono inutili e non ti aiutano a migliorare la vita, il loro risultato è nullo, se non completamente negativo. Per esempio guardare un porno è una cosa che farebbe scendere ancora di più la mia autostima, già sotto terra. Quindi non è che ogni cosa che fai è valida e ha un effetto positivo ed è meglio che non fare niente. Ma ci sono cose che continuano a farti scendere e che sarebbe stato meglio non fare niente invece che farle.
Ovviamente quando si dice dì fare qualcosa, è per riavvicinarsi al mondo reale da cui ci allontaniamo
Quello che dice allocco è che a volte gli eventi si mettono in moto in modi che non immaginiamo
10-09-2014 13:54
lauretum
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Ascolta seth, alcuni trovano la forza dalla paura
Ora rimpiangi gli anni passati ma non vivi i 20 anni
Quindi a 30 anni rimpiangerai i 20
A 40 di non aver vissuto i 30
E così via
Prova a pensare al futuro, ti spaventa vero? Allora trasforma quella paura in determinazione
Per alcuni è stato il punto di svolta
10-09-2014 12:56
zoe666
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
gran bello esempio
modifica il quote che c'è una scritta rossa gigante in cui si chiede di non quotare
10-09-2014 12:32
untipostrano
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da Skyler Cavey
a quell'età (visto che si va a scuola) si ragiona spesso per "classi" e anche un anno di differenza sembra molta, ma già a 25 ti posso dire che questa differenza si annulla, anche perchè non è che guardi un ragazzo/ragazza e sai/dici "tizio ha 23 anni" o 21 o 17, alla fine sia fisicamente che mentalmente la differenza è spesso minima tra uno di 16 o 20 22 ectect
si è vero!! in effetti fino ai 18-19 anni guardi quelli magari sui 25 e ti sembra come se fossero degli adulti navigati....poi invece con un soffio ti ci ritrovi tu a 25, senza sentirti tutto sommato così diverso nello spirito e nel corpo, da un 17enne!!!
10-09-2014 10:00
cancellato13248
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Una storia e sempre una storia anche se dentro ci sono i draghi o i mobili di casa tua.
Quando diventi piu grande capisci che qualcosa sei stato in quel tempo.
ansiaboy ha scritto di non quotare o sbaglio
10-09-2014 09:56
Ansiaboy
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Beh Seth, in linea generale hai ragione, ci sono alcune cose che ti portano più giù.
Ma in generale se non fai niente, non cambia niente; se fai qualcosa qualcosa cambia.
e:
gran bello esempio
10-09-2014 06:43
Skyler Cavey
Re: Non riesco a superarlo. In nessun modo. Che faccio?
Quote:
Originariamente inviata da Seth
Questa risposta è piaciuta a molti ma devo dire che ci ho capito poco quando dici che qualunque cosa fai è parte dell'esperienza. E' sicuramente meglio che non fare niente, ma se le cose che fai sono inutili e non ti aiutano a migliorare la vita, il loro risultato è nullo, se non completamente negativo. Per esempio guardare un porno è una cosa che farebbe scendere ancora di più la mia autostima, già sotto terra. Quindi non è che ogni cosa che fai è valida e ha un effetto positivo ed è meglio che non fare niente. Ma ci sono cose che continuano a farti scendere e che sarebbe stato meglio non fare niente invece che farle.
sono d'accordo.
e sono d'accordo anche sul fatto che il tempo perso non si recupera, ma le cose perse si, si possono recuperare invece.
se hai 20 anni, ed ipotizzo, senti la mancanza di un primo appuntamento, di una serata in discoteca fino alle 6 con gli amici ectect dovresti cercare di fare qualcosa per riuscire ad ottenerle, come si dice... meglio tardi che mai...
chiaro che alcune cose che magari gli altri hanno cominciato a farle a 14-15-16 anni, tu pensi che iniziarle a farle a 20 non sia la stessa cosa, ma in realtà non penso sia vero.
tra l'altro hai 20 anni, non 40 (e cmq anche a 40 sempre meglio iniziare a muoversi nella giusta direzione piuttosto che rimanere fermi...) e anche se per te una differenza di 4-5 anni può sembrare grande, in realtà è quasi nulla...
a quell'età (visto che si va a scuola) si ragiona spesso per "classi" e anche un anno di differenza sembra molta, ma già a 25 ti posso dire che questa differenza si annulla, anche perchè non è che guardi un ragazzo/ragazza e sai/dici "tizio ha 23 anni" o 21 o 17, alla fine sia fisicamente che mentalmente la differenza è spesso minima tra uno di 16 o 20 22 ectect
tra l'altro pensaci, credi davvero che se domani svegliandoti avresti per magia TUTTO quello di cui senti la mancanza, vivresti ancora con questo enorme peso di "aver perso" la tua adolescenza?
secondo me sarebbe solo un piccolo rimpianto, ma non avresti neanche tanto tempo per pensarci, districato magari tra lavoro, fidanzata, amici, serate in compagnia ectect.
quindi smettila di piangerti addosso, e cerca di focalizzarti su quello di cui senti la mancanza per riuscire ad ottenerlo.
"Non perdere tempo con l'invidia... a volte sei in testa, a volte resti indietro...
la corsa è lunga, e alla fine è solo con te stesso."
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