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Discussione: Attori di noi stessi Rispondi alla discussione
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22-08-2014 00:12
Biomotivato
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
La recita del primo caso potrebbe avere effetto solo se uno rinnega così totalmente se stesso da non considerarsi neanche più se stesso con le proprie emozioni, bisogni, ecc. ovvero vergognarsi infinitamente di se stesso, staccarsi in modo netto e improvvisare qualcun altro dal nulla.
Non credo serva vergognarsi, serve solo un input, qualcosa che ti dica "cosi non si puo' andare avanti, proviamo questa altra via"

Quote:
e comunque dopo un po' mi annoia e alla fine decido di fare l'agnello sacrificale del gruppo
Il problema e' quello, a lungo andare stanca :/

Comunque si, non tutti siamo portati a questo tipo di comportortamento ma e' anche vero che questo va perfezionato nel tempo. Non si puo' pretendere di avere i risultati migliori qui e subito!
22-08-2014 00:05
alien boy
Re: Attori di noi stessi

Il problema è che comunque non tutti sono in grado di recitare. Ad esempio il discorso dello stare in silenzio e non partecipare alle discussioni: io non riesco a recitare e fare la parte dell'estroverso perché se ci riuscissi allora significherebbe che io non ho il problema che per colpa della timidezza non sono il più loquace degli uomini, problema invece reale. Il contrario invece sarebbe possibile (ovvero un estroverso che fa l'introverso), allora potrebbero addirittura pensare paradossalmente che finora ho recitato
La recita del primo caso potrebbe avere effetto solo se uno rinnega così totalmente se stesso da non considerarsi neanche più se stesso con le proprie emozioni, bisogni, ecc. ovvero vergognarsi infinitamente di se stesso, staccarsi in modo netto e improvvisare qualcun altro dal nulla.
Tra l'altro quando ho provato a recitare ho fatto più danni di quando sono spontaneo, anche perché finisco per dire cazzate
e comunque dopo un po' mi annoia e alla fine decido di fare l'agnello sacrificale del gruppo
17-08-2014 23:10
~~~
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
Nella qabbalah questo corrisponde allo tzimtzum.
Pimperepettennusa, nusa la patata.
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
Carmelo Bene lo chiamava Pirlandello.
E non stento a crederlo, ma mica è colpa di Piri se se la son presa tutti ammale con la faccendy dei mascheroni



Sento che devo iniettarmi qualche tranquillante oggi
17-08-2014 21:24
Noriko
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da anahí Visualizza il messaggio
Proprio in questi giorni ho visto il film Persona che parla un po' di queste cose, almeno credo
La recita è un mezzo per comunicare, e appunto è impensabile comunicare in modo immediato, cioè senza assumere qualche ruolo. Pretendere l'"onestà" assoluta vuol dire sigillarsi nel silenzio (come la tizia del film).
Quanto tu reciti ovvero vivi in modo spontaneo, sei attore di te stesso. Nonostante le maschere che assumi tu sei te stesso.

Può essere questa l'onestà?
17-08-2014 21:07
anahí
Re: Attori di noi stessi

Proprio in questi giorni ho visto il film Persona che parla un po' di queste cose, almeno credo
La recita è un mezzo per comunicare, e appunto è impensabile comunicare in modo immediato, cioè senza assumere qualche ruolo. Pretendere l'"onestà" assoluta vuol dire sigillarsi nel silenzio (come la tizia del film).
17-08-2014 20:42
Biomotivato
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Persona, in latino significa maschera. Sapevatelo
A volte mi pento di non aver fatto una scuola supeiriore con latino .-.
Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio

Poi secondo me recitare consapevolmente una parte per migliorare esempio le relazioni, può portare a risultati che non si mantengono nel tempo.
Dipende da come viene mantenuto questo cambiamento

Con il tempo potrebbe si perdersi ma anche rafforzarsi, secondo me
17-08-2014 20:17
Noriko
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da lupanisky Visualizza il messaggio
e l’uomo non potrà allora conoscere la vera e propria essenza, la propria personalità.
Quoto!


Poi secondo me recitare consapevolmente una parte per migliorare esempio le relazioni, può portare a risultati che non si mantengono nel tempo.
17-08-2014 19:22
QuantumGravity
Re: Attori di noi stessi

Probabile che alcuni recitino nella recita; Alla fine cosa è l'Io se non un racconto che facciamo a noi stessi e che sulla base di un contesto emotivo, definisce arbitrariamente le esperienze? Siamo falsi, o meglio non del tutto veri, per nostra stessa natura; le cose che si registrano nella memoria e che vengono successivamente riprodotte sono alterate e rielaborate nei significati, di continuo; Anche questo forum è un contesto sociale poi; anche qui, senza parlare degli estroversi, ciascuno enfatizza determinati aspetti di sé e né smussa altri; Persona, in latino significa maschera. Sapevatelo
17-08-2014 18:02
Dedalus
Re: Attori di noi stessi

Alla rinfusa:

Si è tutti degli pseudos. Nella maschera non si cela l'uomo, ma vengono a verità le cose. Nella qabbalah questo corrisponde allo tzimtzum. Carmelo Bene lo chiamava Pirlandello.
17-08-2014 17:57
Pulcina
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
spiega che a lei non piace fingere con la gente e questo la porta, pur essendo non timida o introversa a isolarsi.
Adesso che ci penso, ho un'amica messa uguale.
17-08-2014 17:27
Stefania90
Re: Attori di noi stessi

Fingere è indispensabile per essere accettati nella società, io lo faccio, ma in realtà non credo porti molti benefici dal punto di vista del costruirsi rapporti profondi, è solo un metodo per socializzare superficialmente, per essere accettato e ben visto in grandi gruppi. Alle persone intime ci si lega proprio mostrando anche i lati no della nostra personalità, certo è però che chi riesce a mentire riesce anche ad avere e mantenersi una vita sociale molto piena, benchè superficiale e anche solo quella può essere molto soddisfacente e appagante, almeno per quanto mi riguarda.

Comunque ho notato che anche molti estroversi tendono a non voler fingere, queste persone pur essendo estroverse si ritrovano spesso con una vita sociale molto povera.

Per esempio questa ragazza che seguo su you tube è molto estroversa, ma non ha amicizie (lo so perchè seguo tutti i suoi vlog) e mi sono sempre chiesta perchè una ragazza così estroversa e istrionica non avesse amicizie. Alla fine di
(dal minuto 15) spiega che a lei non piace fingere con la gente e questo la porta, pur essendo non timida o introversa a isolarsi.
17-08-2014 16:28
franz90
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Le situazioni sociali daltronde sono un'insieme di rituali sociali, frasi di circostanza e sorrisi magari anche forzati, non ci si può esimere dal fingere quando si è in società, è cortese fingere, è necessario, chi non finge è ritenuto strambo, pazzo, da evitare. è questa non è poi una cosa così insensata,non è che se sei in un gruppo puoi stare in silenzio a pensare ai fatto tuoi come faresti quando sei solo, ascoltare soltando, rispondere a mono sillabi o in modo scostante e deprimerti deprimendo il resto del gruppo, un minimo di finzione ci vuole se si vuol partecipare alla vita sociale. Ci sono persone che non fingono perchè gli viene facile fare quel che si conviene in un gruppo (sorridere, intrattenere, far ridere, essere cortese) ecco perchè per noi è più difficile.
Pienamente d' accordo

Secondo me noi fobici spesso dovremmo impegnarci (e detto da me è tutto dire), in alcune occasioni, a ''recitare'' di più, in quanto ciò ci permetterebbe di conoscere più sconosciuti con frasi e/o atteggiamenti di circostanza e poi poter approfondire amicizie che potrebbero andare più a fondo....ma credo fortemente che anche a loro modo i più estroversi recitino una parte quando sono in mezzo agli altri, semplicemente la recitano molto meglio rispetto a noi e si sentono meno ''impacciati ed obbligati'' nel farlo, quindi sicuramente gli peserà di meno.....ma questa è una mia opinione...

Poi come detto da altri se si è in compagnia di veri amici molte volte si ''finge'' molto meno di quello che si fa con altri che magari conosciamo meno.... ma contando che moltissime persone (me compreso) in questo forum a volte si lamentano di non riuscire ad allargare il proprio giro di amicizie (spesso ristretto) tanto vale provare ad adattarsi a situazioni diverse ogni tanto.... o almeno sforzarsi nel farlo....poi fra il dire ed il fare............
16-08-2014 23:28
Passiflora
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da Roy Visualizza il messaggio
Il teatrino sociale, tra teatranti e burattini. Se così fosse non ho alcuna possibilità di recuperare la fiducia negli altri...
Pensa di essere alla serata cui partecipa anche Biomotivato nelle vesti che ha descritto.
Decideresti di non fidarti di lui, se sapessi che sta fingendo e perchè ?

Io no.
Perchè lo fa solo per autodifesa, nessun altro motivo.
Cercherei quindi, piuttosto, di aiutarlo ad essere se stesso il più possibile, in modo che non abbia più bisogno di fingere, almeno con me.

Siamo noi che possiamo far sì che ci sia meno finzione in chi ci circonda, attraverso l'accoglienza che riserviamo loro...
16-08-2014 23:03
Biomotivato
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Beato te che hai un interruttore ON OFF allora!
Non si tratta di avere un interruttore xD si deve solamente cercare di interpretare un altro se, con le qualita' che vogliamo

Nel mio caso era semplice: dovevo far finta di non avere le ansie!

Quote:
Originariamente inviata da simopi Visualizza il messaggio
Non è affatto male come idea... provare non mi costa nulla, ho davvero bisogno di recitare perché "il me stesso" fa schifo al 99% delle persone.
Provaci, non costa nulla e puo' dare soddisfazioni come a me
16-08-2014 15:57
simopi
Re: Attori di noi stessi

Non è affatto male come idea... provare non mi costa nulla, ho davvero bisogno di recitare perché "il me stesso" fa schifo al 99% delle persone.
16-08-2014 13:39
Weltschmerz
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da Biomotivato Visualizza il messaggio
Nel mio caso, dovevo solo interpretare un me stesso che non ha ansia. I risulatati sono stati ottimi
Beato te che hai un interruttore ON OFF allora!
16-08-2014 12:52
Biomotivato
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da Semplizio Visualizza il messaggio
Io ho recitato per anni, quando avevo la mia vita sociale più o meno stabile, e anche dopo, quando la mia situazione sociale è peggiorata. Mi prefiggevo dei ruoli, definivo ogni giorno certe componenti caratteriali da mantenere. Recitavo non solo nei rapporti sociali, ma anche nella solitudine, faccia a faccia con me stesso. Risultato: alla fine dimentichi chi sei. A forza di impersonare altre personalità, perchè quella che apparentemente sembra essere la tua personalità ti ispira solo un odio viscerale, non hai più una tua personalità. Quello che mi rimane oggi sono solo oscillazioni di personalità alquanto vuote, e questa cosa mi causa non pochi problemi.

Comunque, in una certa misura, credo che recitare una parte, o comunque certi stati d'animo, può essere terapeutico. Ad esempio lessi da qualche parte (PNL o roba del genere) che recitare uno stato di allegria quando si è giù può effettivamente migliorare il proprio stato d'animo. Se non ricordo male, lessi anche che la semplice azione muscolare del sorriso stimola l'attivazione di certe sostanze chimiche nel cervello che predispongono ad uno stato d'animo positivo e favoriscono pensieri positivi. Poi ci sono anche psicoterapie di gruppo basate sulla recitazione, come in un teatro, ma non ne so molto.
E' vero, hai perfettamente ragione, ecco perche' la parte che si andra' a recitare dovra' essere il piu' possibile accettabile, almeno con quella parte che di noi vogliamo migliorare

Non dico di interpretare personaggi che non ci assomigliano per nulla ma che ci differiscono per alcune cose, che a forza di eseguire la parte con il tempo se ne vanno (come l'ansia, in questo caso)

Ho letto anche io qualcosa sulla psicoterapia basandosi sul teatro ma forse ne so quanto te
Indubbiamente, il teatro da spunti di miglioramento a forza di interpretare personaggi

Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
La felicità non arriva dalla prestazione sociale in sé quanto dalla vicinanza con gli altri.
Se gli altri ti provocano ansia (consapevolmente o meno) non potrai sentirti vicino a loro.
Il problema per il fobico sociale è la percezione che ha di sé stesso che lo mette a disagio e in ansia di fronte agli altri.
Ed è lì che bisogna lavorare, non sui sintomi (che sarebbero l'insicurezza, il balbettare, ecc).

Uno che recita potrebbe provare piacere "nell'ingannare" gli altri, "fingendo" di essere qualcun'altro, ottimo esercizio ma non mi sembra che vada a risolvere il problema.

Tutti fingiamo, è necessario, ti comporteresti a lavoro come fai a casa o con degli amici? No, perché ti licenzierebbero subito e viceversa, perché i tuoi amici ti direbbero di levare quella scopa dal culo
Beh certo, dipende fin dove si spinge l'interpretazione del nostro personaggio

Nel mio caso, dovevo solo interpretare un me stesso che non ha ansia. I risulatati sono stati ottimi
16-08-2014 12:43
Biomotivato
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da dintei166 Visualizza il messaggio
Non la comprendo questa cosa della recita, la farsa, la maschera, mi ricordano cose come il carnevale o halloween o le antiche palliate che ho sempre detestato. Prima parlavi di equilibrio ma non è così che lo si ottiene, idea mia almeno, non voglio rappresentare qualcosa che non sono. Poi provaci, magari andrà bene, buona festa.


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La metafora delle maschere e dei personaggi e stata ripresa proprio dal teatro e puo' rappresentare bene il nostro comportamenti nella vita. Maschere intese come oggetti di scena per il teatro appunto, non per divertirsi come nel caso di halloween e carnevale

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Le situazioni sociali daltronde sono un'insieme di rituali sociali, frasi di circostanza e sorrisi magari anche forzati, non ci si può esimere dal fingere quando si è in società, è cortese fingere, è necessario, chi non finge è ritenuto strambo, pazzo, da evitare. è questa non è poi una cosa così insensata,non è che se sei in un gruppo puoi stare in silenzio a pensare ai fatto tuoi come faresti quando sei solo, ascoltare soltando, rispondere a mono sillabi o in modo scostante e deprimerti deprimendo il resto del gruppo, un minimo di finzione ci vuole se si vuol partecipare alla vita sociale. Ci sono persone che non fingono perchè gli viene facile fare quel che si conviene in un gruppo (sorridere, intrattenere, far ridere, essere cortese) ecco perchè per noi è più difficile.
Concordo in tutto

Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso Visualizza il messaggio
E' un'interpretazione dell'esistenza umana e della società un po' troppo massimalista....il tutto ridotto a un gioco di ruoli.

Ad ogni modo credo che tra i componenti della "commedia umana" quelli che meno si adattano a questo gioco siamo proprio noi fobici, che più degli altri tendiamo a essere noi stessi, a rifiutarci magari inconsciamente di recitare, e proprio per questo siamo sistematicamente messi ai margini.

Credo che non sia un esperimento adatto alla nostra personalità, comunque auguri!
Non credo che i fobici siano sempre loro stessi, anzi, proprio il contrario. Anche noi, come tutti recitiamo costantemente delle parti

Quote:
Originariamente inviata da alice89 Visualizza il messaggio
pensavo di essere l'unica a fare certi pensieri.
Anche io per un bel periodo ho pensato che se fossi riuscita a "recitare" un po', come se fossi un'attrice, sarei riuscita a tenere a bada il mio lato più insicuro e timido...ma mi son resa conto che non è così facile. Anzi, non ci riesco proprio.
Cosi come per il teatro, ci sono infinite parti da recitare. avrai scelto la parte/le parti giusta/e?

Quote:
Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
È una vita intera che fingo che ormai ci sono anche abituato. Fingo di essere di buon umore, fingo di essere normale, fingo che certe cose non le faccio per disinteresse, fingo di essere un tipo ribelle e non uno che non riesce a vivere. Il guaio di tutto questo è che fingere funziona fino ad un certo punto. Una persona intelligente può fingere di essere stupida me una persona stupida non può fingere di essere intelligente. Questo è solo un esempio per farvi capire cosa voglio dire.
Come toto', se fuori siamo allegri o comunque in un certo modo, non sempre lo siamo anche dentro. E' un pericolo di questa tecnica
16-08-2014 12:41
Stefania90
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da Pulcina Visualizza il messaggio
Sostanzialmente, concordo.
Recitare per non turbare il normale andamento delle cose, funziona, ho verificato.
Il clima è più disteso, si evitano tragedie.

Esempio della fila: se hai dieci persone davanti, sei irritato.
Ma se ti dimostri tranquillo e te ne stai al tuo posto, la fila scorre.
Se ti metti a urlare, non solo non passi in testa, ma rallenti tutto.

È vero, fingere logora, ma è molto peggio non farlo, ci si trova a scegliere il minore dei mali.
Per questo sto bene da sola, è come una vacanza dal mio lavoro da attrice.

Hai ragione fingere stanca, io lo ripeto sempre che stare con le persone mi stanca tantissimo proprio perchè fingo ciò che magari in quel momento non sono, ma se si vuol stare con gli altri è così.
La società è fatta da persone molto diverse tra loro in realtà ma cè una sorta di norma implicita che prevede che quando si sta in un gruppo ci si debba uniformare per non turbare l'armonia del gruppo stesso, è brutto da sentire ma è così.
Questo è il modo di pensare degli estroversi, si come gli altri altrimenti non sarai accettato, e in una società di estroversi bisogna adeguarsi.
Non è detto che si debba fingere con tutti però, io per esempio quando sono "tra" i miei intimi divento la vera me, lunatica, sul depresso andante, schietta e sincera.
16-08-2014 12:32
Biomotivato
Re: Attori di noi stessi

Quote:
Originariamente inviata da lupanisky Visualizza il messaggio
Bio,a parer mio recitare è una cosa genetica
Certo, secondo me scegliere la parte da recitare giusta potrebbe fare la differenza
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