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Discussione: Mi dispiace, ci ho provato. Rispondi alla discussione
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15-06-2014 16:24
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da lupo Visualizza il messaggio
Si fa quello che si puo'. Grazie dell'interessamento.
Sto leggendo, ma a fatica, Il potere di Adesso, di Eckhart Tolle
ok

questo è il film tratto dal libro "la via del guerriero di pace"

http://www.youtube.com/watch?v=iVnhq8Xebgw
http://www.youtube.com/watch?v=BWHYfGOGmAY

questo è un pezzo di osho trovato 3gg fa
http://www.vitepassate.it/osho-letture/futuro.htm
http://www.vitepassate.it/osho-letture/mente.htm

una conferenza sull'adesso
http://www.youtube.com/watch?v=brpShTV0-LQ

causa ed effetto nell'ambito della ricchezza
http://www.youtube.com/watch?v=oS5bAlmRM0U


in generale si possono anche leggere miliardi di libri (il ke è comunque importante) ma la soluzione a qualsiasi cosa sarà sempre il concetto di adesso, non è facile ma è una strada obbligata perché il futuro quando arriverà diventerà adesso

ciao
14-06-2014 21:41
lupo
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
lupo come stai? ciao
Si fa quello che si puo'. Grazie dell'interessamento.
Sto leggendo, ma a fatica, Il potere di Adesso, di Eckhart Tolle
14-06-2014 20:15
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

lupo come stai? ciao
09-06-2014 16:07
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

sto completando osho_ il benessere emotivo

te lo superstraconsiglio

pag.118/119 la chicca delle chicche

tutto così in contrasto con ciò che avevo sempre pensato, vincere smettendo di combattere così semplice ma così affascinante

vincere senza combattere non sta per "massì dai ormai.. etc etc etc" perché questo sarebbe opporre resistenza che è il contrario

non combattere ma allo stesso tempo sapere che è un atteggiamento attivo

se non ci hai capito niente non importa, inizio a faticare a comprendermi anch'io
05-06-2014 00:04
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da lupo Visualizza il messaggio
Sto cercando di capire. Come metti in pratica l'allenamento?



E hai fatto bene
.
ho cominciato con gli esercizi di presenza o esercizi di ricordo di sé che dir si voglia come ad esempio ricordarsi di sé tutte le volte che apro una porta, nell'atto di aprirla devo essere consapevole di me, esserci e non camminare nell'inconsapevolezza come facevo da quando sono nato e come fa praticamente tutta l'umanità

ricordarsi di sé tutte le volte che ci si siede etc

li trovi tutti nel libro "risveglio" di s.brizzi, sono lampi di presenza e sono per cominciare, poi si arriva a vivere periodi più lunghi nei quali si è continuativamente presenti come un quarto d'ora ad. es fino a comprendere porzioni più grandi

poi diventando più bravo te ne inventerai di tuoi personalizzati, sarà un continuo esplorare ed è questo il divertimento

quindi divertiti! ciao

@ Passiflora

03-06-2014 14:55
Passiflora
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Lupo,
a quanto pare hai fatto bene anche tu a scrivere, quella notte.
Sono proprio contenta di vedere come procede in questo thread !


(ps grazie Michael !)
03-06-2014 14:46
lupo
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
...
serve allenamento anche per stare nel qui e ora, non è che con un click si diventa super consapevoli
Sto cercando di capire. Come metti in pratica l'allenamento?

Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
non ti nascondo che ho nutrito dubbi sul fatto che il mio intervento in questo forum potesse essere utile perché potevo dare l'impressione di farla troppo facile poi quando ho letto che dicevi che il commentare il post era meglio che astenersi ho deciso di dare il mio contributo
E hai fatto bene
.
03-06-2014 14:36
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da lupo Visualizza il messaggio
Non saprei come altro fare per passare dallo stato in cui sono normalmente, e cioe' 'super pensante', a quello di 'osservatore esterno'... Devo appunto ricordare a me stesso di vivere il momento, ascoltare me stesso e non giudicare. Se non lo faccio, di ricordare a me stesso, la mente va allegramente per la sua tangente.
lascia che la mente faccia il suo lavoro, tu fai il tuo osservandola senza diventare lei

serve allenamento anche per stare nel qui e ora, non è che con un click si diventa super consapevoli

l'unica raccomandazione che mi sento di fare è che ad un certo punto del lavoro su di sé si potrebbe vivere una fase nella quale si crede di peggiorare invece di star meglio, salvatore brizzi parla a questo proposito di pericolo di vivere una fase di follia addirittura, perché lavorando su di sé sciogliendo gli aggregati psichici al nostro interno si deve parallelamente essere presenti e ricordarsi di sé per creare un nuovo io unico e indivisibile
(ad oggi la personalità è fatta di tanti piccoli io)

per quanto riguarda me, ho vissuto una fase di smarrimento in cui stando sulle emozioni dimenticavo al contempo di essere presente e quindi mi sembrava di non ottenere risultati, ma in linea generale non pensare al risultato e goditi il processo, anche perché il cambiamento di personalità è solo una conseguenza che arriva dopo, l'obiettivo principale del lavoro su di sé è arrivare a vedere la bellezza in noi laddove ora non vediamo

gli alchimisti chiamavano tale fenomeno solve et coagula, vanno fatte entrambe le cose

nel libro "risveglio" di s. brizzi è spiegato bene e ti consiglio pure il suo seminario video su draco daatson anche se costa un po', sui 50 e, vedi tu io non conosco le tue possibilità (ed anche i libri di osho)

non ti nascondo che ho nutrito dubbi sul fatto che il mio intervento in questo forum potesse essere utile perché potevo dare l'impressione di farla troppo facile poi quando ho letto che dicevi che il commentare il post era meglio che astenersi ho deciso di dare il mio contributo

mi premeva sottolineare che quando non vediamo via d'uscita in realtà siamo noi che non riusciamo a vederla ma c'è, almeno per me è stato così

spero di esserti stato utile
02-06-2014 22:57
lupo
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
è paradossale ma in realtà non c'è niente da ricordare, se facessi sforzi con la mente per ricordare "ah ora che devo fare" allora non saresti più nel presente ma nella mente, in particolare nel futuro

cosa c'è da ricordare se tutto quel che serve è essere qui, ora?

quando sei nel qui e ora, oltre a esserci calma, arrivano anche le intuizioni in numero molto maggiore rispetto alle soluzioni che cerchiamo di trovare nel risolvere i problemi pensandoci, anzi per dirla tutta io non ho mai trovato una soluzione che sia una affidandomi alla mente

la mente è fatta per creare problemi, non per risolverne perché è dedita alla sopravvivenza ed ha paura di morire, essa è il peggiore nemico che abbiamo e non possiamo trasformarla in amico, al massimo può diventare un servitore

poi una volta interiorizzati certi meccanismi dirai a te stesso "ma come cavolo ho fatto in passato anche solo ad avere del tempo da dedicare alla depressione?!?"
Non saprei come altro fare per passare dallo stato in cui sono normalmente, e cioe' 'super pensante', a quello di 'osservatore esterno'... Devo appunto ricordare a me stesso di vivere il momento, ascoltare me stesso e non giudicare. Se non lo faccio, di ricordare a me stesso, la mente va allegramente per la sua tangente.
02-06-2014 20:11
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
l'ho letto è sopravalutato , comunque contiene indubbiamente spunti intessanti , tutti i libri quelle 'positivi' possono essere d'aiuto , ma non sostituiscono la vita vera ...
però immagino che sia meglio avere gli strumenti che non averne del tutto

niente potrà mai sostituire la vita vera ma sapere che l'atteggiamento migliore ci farà fare le cose al nostro meglio è diverso che essere del tutto disarmati di fronte alle sfide

nemmeno io credo al pensiero positivo, e rifuggo a gambe levate da tutti i libri che tocchino il pensiero positivo, perché non mi piace giudicare le situazioni né se sono favorevoli né sfavorevoli, preferisco al limite un pensiero costruttivo, del tipo "ok c'è una situazione (che non giudico), cosa posso fare?"
02-06-2014 20:02
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da lupo Visualizza il messaggio
CUT

Bel post. Comincero' a "sbirciare" i titoli che hai citato.

L'argomento e' interessante, e molto. Medito di applicarmi e di provare questa strada da tempo, ma a fasi mollllto alterne. Lo scoglio piu' grosso, per me, e' ricordarsi di tutte queste riflessioni ogni giorno e applicarle DI FATTO al proprio pensiero e quindi alla propria vita. Di solito mi perdo in poche ore. Avere dei testi sotto mano a cui far riferimento ogni giorno potrebbe essere cosa molto buona e giusta (chi e' che lo diceva?..).

Chiudo anche io con una citazione, che puo' sembrare banale, ma non lo e': Carpe diem. Che non vuol dire "cogli l'attimo", come erroneamente sono tutti portati a pensare dopo aver visto "l'attimo fuggente", bensi' "vivi il presente".
è paradossale ma in realtà non c'è niente da ricordare, se facessi sforzi con la mente per ricordare "ah ora che devo fare" allora non saresti più nel presente ma nella mente, in particolare nel futuro

cosa c'è da ricordare se tutto quel che serve è essere qui, ora?

quando sei nel qui e ora, oltre a esserci calma, arrivano anche le intuizioni in numero molto maggiore rispetto alle soluzioni che cerchiamo di trovare nel risolvere i problemi pensandoci, anzi per dirla tutta io non ho mai trovato una soluzione che sia una affidandomi alla mente

la mente è fatta per creare problemi, non per risolverne perché è dedita alla sopravvivenza ed ha paura di morire, essa è il peggiore nemico che abbiamo e non possiamo trasformarla in amico, al massimo può diventare un servitore

poi una volta interiorizzati certi meccanismi dirai a te stesso "ma come cavolo ho fatto in passato anche solo ad avere del tempo da dedicare alla depressione?!?"
02-06-2014 09:10
tersite
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
"messaggio per un'aquila che si crede un pollo " di De Mello
l'ho letto è sopravalutato , comunque contiene indubbiamente spunti intessanti , tutti i libri quelle 'positivi' possono essere d'aiuto , ma non sostituiscono la vita vera ...
02-06-2014 01:30
lupo
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
naturalmente non ci guadagno alcunché, è solo che essendoci passato non posso fare a meno di condividere ciò che mi è servito tantissimo,.......
CUT

Bel post. Comincero' a "sbirciare" i titoli che hai citato.

L'argomento e' interessante, e molto. Medito di applicarmi e di provare questa strada da tempo, ma a fasi mollllto alterne. Lo scoglio piu' grosso, per me, e' ricordarsi di tutte queste riflessioni ogni giorno e applicarle DI FATTO al proprio pensiero e quindi alla propria vita. Di solito mi perdo in poche ore. Avere dei testi sotto mano a cui far riferimento ogni giorno potrebbe essere cosa molto buona e giusta (chi e' che lo diceva?..).

Chiudo anche io con una citazione, che puo' sembrare banale, ma non lo e': Carpe diem. Che non vuol dire "cogli l'attimo", come erroneamente sono tutti portati a pensare dopo aver visto "l'attimo fuggente", bensi' "vivi il presente".
01-06-2014 15:05
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da lupo Visualizza il messaggio
Ho sconfitto gli attacchi di panico seguendo i consigli di uno psicologo che all'inizio considerai completamente incompetente: "quando ti arriva l'ansia, lasciala lavorare, lascia che faccia il suo corso, non contrastarla". Mi parve assurdo, ma aveva ragione.
Per cui i (per me) nuovi approcci mi interessano sempre.
Penso che se citi titolo e autore dei libri nessuno abbia da ridire (a meno che tu non sia l'editore o abbia di che guadagnarci con le loro vendite).
naturalmente non ci guadagno alcunché, è solo che essendoci passato non posso fare a meno di condividere ciò che mi è servito tantissimo, poi a me è servito perché partivo con la passione per la spiritualità, l'esoterismo, le tematiche riguardanti il senso della vita, quindi leggere era già un piacere di suo, non ero frettoloso nella lettura nell'ottica di sapere tutto al più presto per uscirne quanto prima perché così, ripeto, rafforzi il nemico

e i nemici vanno amati, secondo me quando Gesù diceva "amate i vostri nemici" non si riferiva tanto ai nemici in forma di persone ma soprattutto di emozioni negative come aggressività, odio, senso di inadeguatezza, depressione etc

siamo portati a volerle eliminare ma non si fa altro che reprimerle ed è la cosa peggiore possibile, meglio osservarle dall'esterno senza immergervisi e provare a produrre un po' d'amore e di compassione per loro, del resto è la nostra parte mortale che non c'entra niente con ciò che realmente siamo

osservando e amando 24 h al giorno, si sciolgono, questa è alchimia e tutti per il solo fatto di esser nati siamo nella prima fase dell'alchimia, la nigredo

ma per osservare ed amare le emozioni negative bisogna ricordarsi di farlo durante il giorno, è quello l'unico inghippo perché seguendo le linee di minor resistenza siamo portati ad identificarci totalmente con le emozioni invece che osservarle

quindi per osservare e amare devi essere presente, cioè consapevole istante dopo istante, certo è impossibile essere presente tutto il giorno, all'inizio si può fare al massimo per alcuni secondi , un continuo andare e venire tra presenza ed assenza

nel momento in cui pensi a quel che devi fare domani o a quel avresti dovuto fare ieri e fai questo senza consapevolezza allora sei immerso nella mente

naturalmente sarebbe illogico dire di non pensare al futuro perchè come organizziamo allora la nostra vita? la differenza è farlo da presenti, nella realtà del qui e ora, potrei anche pensare al passato restando consapevole ma che serve?

i libri che ho letto sono stati questi:

"il potere di adesso" _ eckhart tolle , indispensabile, va letto praticamente ogni giorno almeno un po' perché non serve comprendere le cose a livello mentale , ci sono concetti che devono essere scolpiti in noi perché si tratta di un modo di approcciarsi alla realtà totalmente in contrasto con ciò che si è sempre fatto, ovviamente parlo per me

"officina alkemica" e "il libro di draco daatson" _ salvatore brizzi, è il mio scrittore preferito, di lui sto leggendo tutto e ti consiglio anche le sue conferenze su youtube, soprattuto quelle intitolate: la via dell'adesso, la via del non attaccamento, la via del monaco guerriero e "a chi ha sarà dato" che tratta di ricchezza

"la via del guerriero di pace" è un libro di dan millman, c'è anche il seguito ma non l'ho letto, mi sembra si chiami "la sacra via del guerriero di pace"

"come diventare un buddha in 5 settimane" di giulio cesare giacobbe, spiega il metodo del buddha per eliminare la sofferenza attraverso passaggi che iniziano dal controllo della mente

"frammenti di un insegnamento sconosciuto" di P.d. Ouspensky che tratta l'uomo in generale, ti si aprirà un mondo su quel che l'uomo è davvero

"il puzzle della vita" di jim rohn

"i segreti della mente milionaria" di harv eker, spiega la formula che va dalla programmazione mentale ai risultati, non per forza solo economici

"messaggio per un'aquila che si crede un pollo " di De Mello

sto seguendo i video di raffaele morelli su youtube e sono interessanti

non ho letto ma lo farò a breve:

"il miracolo della presenza mentale" di Thich Nhat Hahn
"il ricordo di sé" di R. Burton

poi tanto altro che riguarda la crescita personale etc, autori come anthony robbins, joe vitale, bob proctor

quel che è più importante secondo me è non considerare la depressione come uno stato dell'essere perché non lo è per niente, infatti diciamo spesso "sono depresso" come se fosse un fardello che fa parte del nostro stato naturale, ma non è per niente così perché le emozioni come i pensieri come il fisico sono un rivestimento che usiamo per fare un'esperienza su questo pianeta e sviluppare delle qualità

al limite possiamo dire che viviamo un periodo nel quale l'emozione preponderante è di frustrazione o scoramento ma ciò è solo il risultato di un algoritmo che inizia dal nostro modo di pensare, dalla prospettiva da cui guardiamo il mondo

la depressione è un risultato, è un output, per modificare l'output va cambiato l'input, che si traduce in un cambiamento al nostro interno delle nostre convinzioni, modi di pensare

se io digitassi sulla calcolatrice l'operazione 2+3 e cliccassi sempre questi stessi numeri, l'output non cambierebbe, ma per cambiare il risultato non posso agire sul risultato, devo agire sulla causa che produce il risultato

e quando cambi la causa, il mondo è costretto a cambiare, non può fare diversamente, ci hanno indottrinato a credere che il mondo sia un mostro che ha una volontà propria ma se cambiamo noi esso cambia meccanicamente

ovvio che ognuno viva una sua storia e non si possa generalizzare, però ho la convinzione che la conoscenza dei meccanismi che regolano l'ottenimento degli stati psicologici e materiali sia un vantaggio per tutti

del resto qualche tempo fa Socrate lo aveva detto: "conosci te stesso"

ciao
31-05-2014 12:55
rocketmail_89
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da lupo Visualizza il messaggio
Ho sconfitto gli attacchi di panico seguendo i consigli di uno psicologo che all'inizio considerai completamente incompetente: "quando ti arriva l'ansia, lasciala lavorare, lascia che faccia il suo corso, non contrastarla". Mi parve assurdo, ma aveva ragione.
Per cui i (per me) nuovi approcci mi interessano sempre.
Penso che se citi titolo e autore dei libri nessuno abbia da ridire (a meno che tu non sia l'editore o abbia di che guadagnarci con le loro vendite).
In genere gli attacchi di panico si scatenano quando si ha paura di morire, o di perdere qualcosa... li ho avuti per un brevissimo periodo nel 2010 in cui mi ero creato delle aspettative. Ad un certo punto mi ero incazzato e ho detto "Sto per morire? Magari, non aspetto altro!"... risultato? Non ho più avuto nulla! (Il concetto era più o meno lo stesso che ha detto il tuo psicologo)
Credo che se si accetta serenamente la morte come un normale processo biologico, gran parte del "lavoro" è fatto
31-05-2014 12:03
utopia?
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
CUT
michael j
come cert'indiani d'america...il tempo è nel presente...il futuro e il passato non hanno senso d'esistere...
piuttosto che "vivere alla giornata", forse, sarebbe meglio "vivere al secondo"

il fatto è che sin da bimbi veniamo addestrati a "pensare al futuro", sin dalle elementari, le scuole non sono altro che preparazione al futuro

l'identificarsi con quel tipo di malattie "debilitanti", forse, corrisponde a una visione di quelle malattie tale da farcele vedere come portatrici di debilitazioni
ovvero
"questa malattia mi sta rovinando la vita"
ecco
"a causa di questa malattia non riuscirò ad avere un futuro"
ecco

il presente se ne va nella disperazione che si trova pensando al futuro e rimpiangendo il passato
difficile agire sul presente, se il passato e il futuro prepotentemente te lo sciccano di mano


Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
grazie
ti assicuro che non ho fatto niente in confronto alla fortuna di aver conosciuto certi libri, non capisco perché a scuola non ci venga insegnato a non essere sopraffatti dalle emozioni eppure è la materia più importante che ci possa capitare di approfondire
la scuola è troppo pragmatica per permettersi di tirare fuori materie così "astratte" seppur utili
31-05-2014 02:01
lupo
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
ciao spulciando per curiosità il sito mi sono imbattuto nel titolo di questo post, il primo che mi era capitato sott'occhio e leggendo lo sfogo di lupo ho deciso di iscrivermi per commentarlo quantunque non soffra più di depressione
..CUT..

Ho sconfitto gli attacchi di panico seguendo i consigli di uno psicologo che all'inizio considerai completamente incompetente: "quando ti arriva l'ansia, lasciala lavorare, lascia che faccia il suo corso, non contrastarla". Mi parve assurdo, ma aveva ragione.
Per cui i (per me) nuovi approcci mi interessano sempre.
Penso che se citi titolo e autore dei libri nessuno abbia da ridire (a meno che tu non sia l'editore o abbia di che guadagnarci con le loro vendite).
31-05-2014 01:58
lupo
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da Passiflora Visualizza il messaggio
Ma che lavoro facevi ?
Ti piaceva, ti dava qualcosa ? Riuscivi ad appassionartici un po' o era solo un peso x te ?
E oggi te la sentiresti di gestire un lavoro o pensi che non saresti piu' in grado ?
Era un buon lavoro,[EDIT] tecnico/impiegatizio [edit] non entro nei dettagli per questioni di privacy, comprenderai.
Mi ci ero appassionato e come tutti i lavori a volte era anche un peso. Ma ha seguito l'iter di tutti i precedenti lavori da piu' di 15 anni a questa parte.
Primi 6 mesi: vado come un treno
6-12 mesi: comincia sempre piu' a diventare un peso, anche se mi appassiona, inizio a perdere di vista gli obbiettivi e faccio cose non proprio "furbe" (tipo impuntarmi su alcune questioni con i capi)
12-24 mesi: comincio a fare assenze perche' la mattina spesso non riesco ad alzarmi dal letto e ho perdo piano piano la motivazione. Arrivo a fare una media di 5 gg lavorativi di assenza al mese, al che i titolari prima sopportano, poi giustamente cominciano ad accusare. Io potrei resistere, la malattia e' un diritto, ma la situazione sul lavoro diventa (per me) pesante e dopo un po do' le dimissioni.

Attualmente non sono in grado di gestir una cippa, passatemi il termine.
31-05-2014 01:11
michael j
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da Passiflora Visualizza il messaggio
Sì...la Natura...troppo spesso ci dimentichiamo di quanto sia importante affidarci a lei e cercare di interpretare i suoi messaggi, io lo dico sempre.
Quando non so che pesci pigliare, mi domando cosa la mia natura mi chiede di fare.
E a posteriori scopro sempre che la risposta faceva davvero per me.

Complimenti per il tuo percorso...e anche per il gesto che hai fatto per Lupo.

PS: Benvenuto! Anche se spero tu non sia venuto per restare, potresti anche andartene non prima di aver scritto il tuo 100° commento !
grazie
ti assicuro che non ho fatto niente in confronto alla fortuna di aver conosciuto certi libri, non capisco perché a scuola non ci venga insegnato a non essere sopraffatti dalle emozioni eppure è la materia più importante che ci possa capitare di approfondire
31-05-2014 00:51
Passiflora
Re: Mi dispiace, ci ho provato.

Quote:
Originariamente inviata da michael j Visualizza il messaggio
...............
paradossalmente, quando la natura vede che ci godiamo quello che già abbiamo allora sarà ben contenta di darci di più
fin quando non apprezzeremo quello che abbiamo già, la natura ci dirà "mmm forse è meglio inizi a godere di quello che già possiedi altrimenti perché darti di più?"

mi sembra fili liscio

e quando la natura lo faceva con me, a posteriori dico che faceva bene
purtroppo spesso la vita usa metodi poco ortodossi per dimostrarci il suo amore, ed in questo mi ha fatto crescere
...................
Sì...la Natura...troppo spesso ci dimentichiamo di quanto sia importante affidarci a lei e cercare di interpretare i suoi messaggi, io lo dico sempre.
Quando non so che pesci pigliare, mi domando cosa la mia natura mi chiede di fare.
E a posteriori scopro sempre che la risposta faceva davvero per me.

Complimenti per il tuo percorso...e anche per il gesto che hai fatto per Lupo.

PS: Benvenuto! Anche se spero tu non sia venuto per restare, potresti anche andartene non prima di aver scritto il tuo 100° commento !
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