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Discussione: stress lavorativo. Rispondi alla discussione
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19-12-2008 21:14
emilio-uahlim
Quote:
Originariamente inviata da calimetro
Quote:
Originariamente inviata da Tristan
Non ho retto. 8)
buona questa
mica tutti han culo!!! c'è chi ha retto.
19-12-2008 20:57
calimetro
Quote:
Originariamente inviata da Tristan
Non ho retto. 8)
buona questa
19-12-2008 18:45
Sentenza
Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
alle 14 inizierà una nuova giornata lavorativa e spero di superarla al meglio: è un periodo di "addestramento" e sono giudicata ogni santo giorno.
Forse è anche questo che ti turba, il fatto che non hai ancora certezze per il futuro.
Purtroppo il periodo è così, e senza periodo di prova non ti assumeranno certo.
cerca di farti forza e vedrai che ce la farai! :wink:
19-12-2008 12:57
luca24 Che la forza sia con te!
19-12-2008 11:39
fuxia82 grazie a tutti per l'incoraggiamento!
alle 14 inizierà una nuova giornata lavorativa e spero di superarla al meglio: è un periodo di "addestramento" e sono giudicata ogni santo giorno.
credo sia principalmente quello che mi disturba, cioè mi infastidisce essere giudicata su un forum, figuriamoci in una verareale situazione lavorativa!
dovrei imparare davvero il training autogeno o tornare a fare yoga per presentarmi al lavoro calma e serena.
19-12-2008 02:31
Tristan (Ormai produco doppi sensi dotati di vita propria, non li controllo più! 8))
19-12-2008 01:52
JohnReds2
Quote:
Originariamente inviata da Tristan
Non ho retto. Tieni duro anche per me!











Ok, la smetto. :roll:
19-12-2008 01:33
Tristan La mia esperienza non è stata molto positiva. Non ho retto.
Tieni duro anche per me! 8)
19-12-2008 01:25
animaSola Col tempo ti abituerai...sei solo all inizio..cerca di giudicare meno te stessa e goditi questo traguardo lavorativo che hai sempre sognato..Sei una ragazza in gamba e son sicura che a denti stretti andrai avanti alla grande :wink:
18-12-2008 23:55
JohnReds Anch'io sono in una situazione simile(lavoro che mi piace ma che è all'opposto del mio carattere) ma sto molto molto meno male di te, comunque lo stress c'è ugualmente.
A me sta dando tanto quest'esperienza, sto cambiando un sacco e forzando i miei limiti, mi dispiace che per te sia così traumatica.

Non so se ti aiuteranno o se le sai già, ma sono quello che ho imparato io(è un pò poco, lo so).
(le avevo postate a cali, ma già che ci sono...)

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
1)oggettivazione. Cerco di respirare calmo, deconcentrandomi dall'oggetto. No al pensiero isterico che si autoalimenta(oddio, farò una figura di merda--->+paura-->maggiori probabilità di fare figure di merda-->++paura-->ecc.).
Cerco di vedere la cosa dal punto di vista più concreto possibile.
Non: situazione dove tutti mi guarderanno, valuteranno ogni mio singolo gesto, e potrebbero pensare male di me.
Ma: Io sono davanti un tavolo e devo dire delle cose. punto. il resto(le persone che mi guardano) non esitono.

2)Sicurezza montata dall'incazzatura. Ad un certo punto mi sono fermato e ho pensato: aspetta un attimo, che cazzo vogliono questi? Cioé, già sono ansioso, già c'ho la società contro e poi mi vogliono anche giudicare? Ma andate a fare in culo tutti(magari urlando), me ne frego di voi(tutto questo però me lo sono detto mentalmente :-) , ma ha un certo effetto nella sicurezza e nell'autostima).

3)Penso prima a quello che dire. Mi guardo, dagli altri o persino da filmati, situazioni simili a quella che dovrò sostenere, e cerco di assimilare quello che dicono e che fanno.
Mi creo quindi una "traccia di discorso, comportamento e postura".
Mi faccio dei film mentali chiudendo gli occhi e immaginandomi di essere nella situazione temuta e facendo delle "prove", pensando persino a eventuali imprevisti e immaginandomi la reazione da fare nell'eventualità.
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Riguardo al punto (1) e al respirare piano, sono l'anticamera della meditazione(infatti ci si concentra sul respiro deviando la concentrazione dalle situazioni ansiogene). Fossi in te la roba tipo training autogeno non la tirerei via, magari ti da una mano ;-) .

Poi non sottovalutare l'incazzamento(che in pratica è un autoconvinzione del fatto che """""te sei superiore e vali più di loro. Che in effetti è vero cavoli, te guarda dove sei arrivato con la fobia facendo le scarpe a molti altri, quindi hai tutti i diritti di incavolarti e son loro a dover sopportare te""""), non sembra ma a volte ti da quella spintina in più che non ci speravi.
Ciao, in bocca al lupo e vai avanti così.
18-12-2008 23:48
muttley Lo stress lavorativo per me è sempre stato causato da fattori psicologici più che fisici. E ad incrementarlo concorreva tutta una serie di elementi extralavorativi, quali ad esempio la mancanza di una vera e propria vita sociale, l'assenza di una vita affettiva, l'assenza di interessi reali e concretamente spesi per poter ammortizzare le frustrazioni accumulate durante il "nine to five". In sostanza è tutto il bagaglio di negatività pre-esistente che ci portiamo appresso a renderci insopportabile la routine professionale. Certo, poi ci sono i privilegiati come calimero che fanno un lavoro senza contatti umani, ben retribuito e che gli interessa, ma si tratta di un numero esiguo di baciati dalla fortuna 8)
A volte ho pensato a quanto sarebbe bello il mondo se fossimo tutti liberi professionisti di noi stessi, né servi é padroni ma purtroppo questo è un sogno destinato a dimorare nella sfera dell'irrealizzabile. Il lavoro salariato non può scomparire, mal che vada è la strutturazione altamente complessa della società ad esigerlo e più aumenteremo di numero più ci trasformeremo in ingranaggi irrilevanti di un meccanismo olistico.
Tuttavia è possibile ritrovare il sapore delle piccole cose (un po' come nella valle degli orti 8) ) anche al trabajo: iniziare ad instaurare certe complicità coi colleghi, battute, tormentoni, consuetudini, creare insomma una rete relazionale capace di ammortizzare il malessere causato dalla gerarchia e dalle regole. Se ad esempio un superiore ci riprende possiamo sempre deriderlo alle spalle con il collega con cui siamo più in simpatia 8) Dobbiamo cominciare a recuperare il momento ludico anche durante le ore dello sgobbo, altrimenti sarà tutta un'inevitabile sofferenza orwelliana e non basterà la consolazione dello stipendio a fine mese per farci dimenticare angherie, soprusi e umiliazioni.
18-12-2008 22:22
Sentenza
Re: stress lavorativo.

Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
sono entrata di botto nel "mondo dei grandi" fatto di compiti, scadenze, impegni e, sebbene sappia di potercela fare, sono spaventata.
Ja
Devo dire che il mio attuale periodo di crisi è iniziato proprio non appena ho incominciato a lavorare "seriamente"..
Ambiente di lavoro ostile, lavoro molto spossante dal punto di vista intellettuale, e le cose invece di migliorare sono andate peggiorando.
Forse anch'io ho sentito di colpo le reponsabilità della vita adulta, forse perchè mi immaginavo il post-università in maniera diversa..

Perdipiù anch'io, essendo una persona insicura, mi faccio prendere dall'ansia del perfezionismo, e se non faccio una cosa alla perfezione penso che sia fatta da schifo.. E poi vedi nel mondo del lavoro il pressapochismo del lavoro degli altri :x

Forse, come dici tu, l'unica è aspettare che le cose si sistemino da sole, che a certo punto tutto quello che fai al lavoro ti sembri naturale e senza ansie..Ci vuole del tempo e i primi tempi non saranno facili, ma vedrai che ce la farai.. :wink:
18-12-2008 21:16
fuxia82 grazie per le risposte, Elle e Lyra.
credo proprio che ricomincerò le sedute, solo per avere quel coraggio e quella carica in più che mi manca nel rapportarmi con i colleghi e con il lavoro.
sono molto insicura perchè mi sono andata a scegliere uno dei lavori che sognavo di fare fin da piccola, ma che essenzialmente non c'entra nulla con il mio carattere da "orso".
spero di svegliarmi dal letargo al più presto.
i miei colleghi dicono che un giorno mi scatterà qualcosa che mi farà esclamare: è così semplice e naturale!
spero sia così davvero.
ora il problema starà nel dire ai miei che voglio tornare dalla dottoressa...anche perchè è da mesi che dico che sto bene che va tutto bene e che sono strafelice. ma quello è un altro argomento.. :wink:

aggiungo solo che secondo me tutto questo deriva dalla solita ansia da prestazione/perfezione che ho da sempre...mannaggia a me.



cali, commento stupido e superfluo.
prima ironizzavi perchè facevo la misera segretaria, ora perchè ho lo stress da lavoro "importante".
forse dovrei commentare più spesso i tuoi topic con frecciatine disturbanti come fai tu?
na.
18-12-2008 20:30
cali e hai appena iniziato :lol: :lol: :lol:
18-12-2008 19:51
cancellato3349 mi dispiace tantissimo x quello ke ti sta succedendo

cmq tutti quei sintomi credo sia stress...insomma come dici è da poco ke stai lavorando,ke sei entrata nel mondo dei grandi cn le responsabilità ke ne conseguono...
forse il tuo corpo reagisce così xkè hai avuto un cambiamento radicale nella tua vita...tutto è accaduto all'improvviso e non gradualmente
cmq cerca di resistere!vai avanti xkè non credo ke la tua scelta sia sbagliata visto ke potresti anke migliorare il tuo carattere
non mollare!
18-12-2008 17:27
fuxia82
stress lavorativo.

insonnia.
aumento capelli bianchi.
aumento caduta capelli.
voce spezzata (e nel mio caso, è davvero una tragedia)
mal di pancia.
ansia da perfezione maniacale che mi fa fare le cose peggio di come potrei.


sto facendo un lavoro che mi toglie ogni minimo pensiero.
sono in un'azienda importante e il mio compito è piuttosto particolare.
devo essere sempre sorridente, serena, simpatica e estroversa, nel senso più ampio del termine. tutto quello che non sono MAI stata, insomma.
non so ancora se sto facendo la scelta giusta.
l'intelletto dice si, il corpo e i livelli di adrenalina-serotonina dicono di no.
mi hanno confermato ancora per sei mesi e se da una parte sono felicissima, dall'altra sto iniziando seriamente a riconsiderare di tornare a fare la mia terapia psichatrica che avevo interrotto qualche tempo fa perchè mi sembrava non averne più bisogno.
sono entrata di botto nel "mondo dei grandi" fatto di compiti, scadenze, impegni e, sebbene sappia di potercela fare, sono spaventata.

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