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Discussione: Non sempre la sintesi è un dono Rispondi alla discussione
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18-12-2008 12:21
paccello Eh Muttley, quando leggo ste cose mi girano un pò le balle di essere italiano...
17-12-2008 21:22
muttley Ecco un uomo che sapeva sintetizzare 8)

17-12-2008 21:19
muttley E' più un fatto culturale: viviamo nel paese dei saltimbanchi e degli imbonitori, i contenuti sono optional mentre la forma è tutto. Gli stranieri che vengono a visitare il nostro paese si stupiscono nel notare quanto noi ("noi" è riferito al popolo italiano nella sua generalità) si sia bravi nell'arte dell'affabulamento, si dicono un sacco di cose non per trasmettere messaggi ma per farsi notare, per catalizzare l'attenzione del prossimo verso di sé. Questo succede sul lavoro come in qualsiasi altro ambito: ha a che fare semplicemente con la nostra tradizione di istrioni e primattori
17-12-2008 16:52
paccello E' stravero. Anch'io tendo alla sintesi, il che può essere ok in una prova scritta in cui devi riempire tot righe, ma nella comunicazione tra esseri umani ed in un esame orale non è un pregio.
17-12-2008 00:20
audaX a
16-12-2008 22:49
Bri Si... la sintesi è una ottima cosa per riordinare le idee se si vuole avere ben chiaro un argomento.

Per quanto riguarda le esposizioni è proprio vero... sapere riempire tutto il tempo a disposizione permette di avere successo in quello che si fa.

Io personalmente sono molto sintetico... ma ho dovuto imparare a essere più prolisso nel parlare per alzare i miei voti all'università... Insomma... ho iniziato a preparare dei discorsi... da cui è facile uscire, rientrare, espandere, accorciare, deviare se si ha ben chiaro l'argomento di cui si sta parlando(grazie alla sintesi).
16-12-2008 22:41
Redman Pensavo fosse il topic di ritorno di Giova 8)
16-12-2008 22:06
californiano
Quote:
Originariamente inviata da luca24
La sintesi è un dono, ma sono in pochi ad apprezzarla.
Scusate se mi sono dilungato troppo.
quto
16-12-2008 22:06
luca24 La sintesi è un dono, ma sono in pochi ad apprezzarla.
Scusate se mi sono dilungato troppo.
16-12-2008 21:28
JohnReds Io son sempre stato uno che si dilungava molto(i professori si mettavano le mani nei capelli dalla lunghezza dei miei temi), e mi aiutato a sostenere gli esami umanistici, c'ho preso dei 30 non sapendo un cazzo.

Ma la fortuna finisce lì, perché gli esami più difficili lì superi studiando, e quando sono a discorrere con la gente sto zitto esattamente come te :|
16-12-2008 21:19
muttley
Non sempre la sintesi è un dono

Ricordo che alle superiori un professore mi apostrofò con l'epiteto di "Mr. sintesi", ironizzando sul mio stile stringato e conciso.
All'università mi accorsi di come spesso la torrenzialità dell'eloquio possa supplire brillantemente alla non totale padronanza delle nozioni (feci anch'io così ad un esame di semiotica: parlai a vanvera per venti minuti e presi un perentorio 30 8) ). Nei colloqui di lavoro la situazione si fa ancora più emblematica: non serve elencare in maniera schematica le esperienze pregresse ma sapersi vendere all'ascoltatore di turno come un imbonitore di vecchie zie. Se ci spostiamo verso i piani alti e le stanze dei bottoni possiamo osservare come la verbosità venga premiata in modo esemplare: si può pssare da saltimbanco di crociere a capo dell'esecutivo :wink:
Ma basta la vita di tutti i giorni per confutare la teoria che la sintesi sia un dono: io cerco sempre di esporre in maniera precisa e oculata i pensieri che mi vagano per la testa, ma il risultato è che i tempi morti, gli attimi di silenzio sono ancora lì a reclamare le mie parole, a dirmi che non basta, che devo parlare ancora, che non contano soltanto idee e contenuti, ma anche la presenza scenica, il "fare spettacolo", il dire e ridire le stesse cose in altre salse, solo così gli altri recepiscono il tuo messaggio. Devi imbellettare tutto quanto con gesticolii, scelte prossemiche studiate e non casuali (come si occupa lo spazio in parole povere), toni della voce, enfasi, caricature e iperboli. E soprattutto devi parlare e parlare e parlare. In pratica devi condire e riscaldare sempre la stessa minestra in mille modi diversi.
Io sono spesso controcorrente e come disse il saggio: sarò bre 8)



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