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Discussione: Restare nel flusso Rispondi alla discussione
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04-05-2014 19:03
Tararabbumbieee
Re: Restare nel flusso

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Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Io ho affrontato tutte le paure da fobia sociale, espandendo la mia zona di comfort ed eliminando la fobia anche con l'aiuto di nuovi modi di vedere le cose e pensare/agire.
Amen
03-05-2014 21:01
Blue_Moon
Re: Restare nel flusso

Purtroppo non sono mai riuscita ad essere costante al punto da vedere i miei miglioramenti consolidarsi (sarà perchè a me la stabilità non va troppo a genio ), però alcune piccole cose, nonostante le tempeste che ho affrontato, sono rimaste intatte. Per esempio la capacità di aprirmi agli altri - cosa che prima non avrei mai fatto, o di chiede a qualcuno di uscire nonostante la timidezza, di mettere insieme due stupidaggini per tenere in piedi una conversazione Ma queste sono più che altro le cosiddette "social skills", e in questo caso credo che, come per tutte le abilità, una volta apprese, sia difficile perderle; al massimo si arrugginiscono un po'
03-05-2014 20:59
filosofo
Re: Restare nel flusso

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Io ho affrontato tutte le paure da fobia sociale, espandendo la mia zona di comfort ed eliminando la fobia anche con l'aiuto di nuovi modi di vedere le cose e pensare/agire.
Ti va di darci qualche esempio di attività che hai fatto?
03-05-2014 20:26
Kody
Re: Restare nel flusso

Io ho affrontato tutte le paure da fobia sociale, espandendo la mia zona di comfort ed eliminando la fobia anche con l'aiuto di nuovi modi di vedere le cose e pensare/agire.
03-05-2014 20:18
filosofo
Re: Restare nel flusso

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Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
Sì, ci ho provato e ci provo ancora. A furia di farlo ci si abitua a gestire anche il disagio, ad anestetizzare le sensazioni negative e lasciare più spazio ad altro.
Resto comunque molto isolato dal resto e la sensazione di netto distacco rispetto a chi mi circonda è forte ma se non altro col tempo mi sono abituato ad essere presente in contesti sociali da solo.
Misantropo non credo di esserlo, non pienamente almeno, il problema è che mi si legge in faccia una certa malinconia - o almeno questo è ciò che penso.

ES : oggi ho fatto 2 ore a spasso per parchi ed il centro cittadino, 0 contatti umani praticamente se non qualche sguardo e la netta sensazione che ormai io sia un pò " triste a prescindere" da dove mi trovo.
Anch'io sono spesso in giro, ma "solo" in mezzo alla folla.
Io però non smanio per avere contatti sociali, quando qualcuno mi sta abbastanza addosso mi sento "invaso" e fuggo. A meno che non sia una persona simile a me e mi possa dare ciò che voglio, cioè informazioni, idee, spunti di riflessione, storie di vita, d'impresa, ecc.

Se diventa una cosa tipo oggi ci vediamo qui, domani là, dopodomani facciamo quello, ecc. dopo un pò (da 3 giorni in poi) non mi vedono più.

Quello che mi manca è la possibilità di scelta. Nel senso che vorrei potermi permettere di essere molto confident con le abilità sociali, e da quel punto di partenza poter scegliere se avere persone nella mia vita, o se fare l'eremita in città.

Soprattutto per quanto concerne di networking professionale, invece è una cosa in cui mi sento un pesce fuor d'acqua, e l'autostima rasoterra non aiuta.

Anche in me leggono una certa (autentica!) malinconia, che in un bel ragazzo verrebbe interpretata come tenebrosità (e attirerebbe fanciulle) invece su di me è semplicemente sfiga e problematicità
03-05-2014 19:41
The_Sleeper
Re: Restare nel flusso

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Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Mi chiedo che però se i cambiamenti si possano consolidare anche nel lungo periodo.

Voi avere mai provato a restare con disciplina in tutte quelle situazioni sociali in cui vi sentite a disagio? Cosa è cambiato? I cambiamenti si sono consolidati? Ne è valsa la pena?

(.... e c'è qualche misantropo o smaniate tutti per avere contatti sociali?)
Sì, ci ho provato e ci provo ancora. A furia di farlo ci si abitua a gestire anche il disagio, ad anestetizzare le sensazioni negative e lasciare più spazio ad altro.
Resto comunque molto isolato dal resto e la sensazione di netto distacco rispetto a chi mi circonda è forte ma se non altro col tempo mi sono abituato ad essere presente in contesti sociali da solo.
Misantropo non credo di esserlo, non pienamente almeno, il problema è che mi si legge in faccia una certa malinconia - o almeno questo è ciò che penso.

ES : oggi ho fatto 2 ore a spasso per parchi ed il centro cittadino, 0 contatti umani praticamente se non qualche sguardo e la netta sensazione che ormai io sia un pò " triste a prescindere" da dove mi trovo.
03-05-2014 19:20
filosofo
Restare nel flusso

... senza sgattaiolare via.

Così come suggerisce questo tizio in questo articolo



La fa facile il sior Morvattelapesca, anche se non credo che abbia tutti i torti.
"Restare nel problema, dilatare la zona di comfort".

Mi chiedo che però se i cambiamenti si possano consolidare anche nel lungo periodo.

Voi avere mai provato a restare con disciplina in tutte quelle situazioni sociali in cui vi sentite a disagio? Cosa è cambiato? I cambiamenti si sono consolidati? Ne è valsa la pena?

(.... e c'è qualche misantropo o smaniate tutti per avere contatti sociali?)



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