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Discussione: Non vorrei ferire la psicoterapeuta. Rispondi alla discussione
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28-04-2014 12:24
Alessandra
Re: Non vorrei ferire la psicoterapeuta.

[..nei colloqui non ricevessi mai dei consigli veramente risolutivi ma sempre risposte vaghe (malgrado le descrizioni dei problemi che facevo fossero nitidissime) mi fa pensare che adesso che ho una seppur minima iniziativa questa sia più dovuta all esasperazione che avevo, e non ad effettivi consigli o aiuti in questo campo che mi abbiano dato.]

Il fatto è che, contrariamente a quanto si pensa in genere, lo psicologo non da consigli.. lo psicologo aiuta le persone a vedere le cose da punti di vista differenti, a cambiare prospettiva, ma sopratutto aiuta a trovare le risorse che la persona ha dentro di sè per risolvere il problema.. o a potenziare le risorse che la persona non riesce a far emergere. questo vale per tutti gli psicologi in linea generale. un indirizio che ha un andamento più pratico è l'approccio cognitivo-comportamentale, che forse nel tuo caso sarebbe il più indicato..
28-04-2014 09:10
Noriko
Re: Non vorrei ferire la psicoterapeuta.

Ho dato un'occhiata alla tecnica di neuro-feedback e infatti non da consigli pratici, ma è utile per modulare certe sensazioni per renderle coscienti. Poi sei tu che devi prendere l'iniziativa se stai meglio.

Se vuoi provare altre terapie perché ti stai annoiando o perché vorresti altro puoi farlo, anche senza dare spiegazioni di nessun genere.
Non credo si offenda nessuno se interrompi la terapia, basta una telefonata senza dare troppe spiegazioni e dici che non vuoi continuare per problemi personali.. e la fai finire lì.

Personalmente quando non mi trovavo bene con lo psicologo, provavo un certo piacere nel terminare la psicoterapia, come per dire ... tu non mi capisci e non mi aiuti, io allora me ne vado così mi vendico,... lo so è infantile ma provavo una grande soddisfazione.
28-04-2014 07:42
barclay
Re: Non vorrei ferire la psicoterapeuta.

Gli psicoterapeuti devono mettere da parte l'amor proprio, quando lavorano, quindi non corri il rischio di ferire la tua. Detto questo, sei proprio sicuro che senza alcuna terapia saresti riuscito a fare quello che hai fatto?
28-04-2014 03:27
RhyenaN
Re: Non vorrei ferire la psicoterapeuta.

Quote:
Originariamente inviata da Drecks Visualizza il messaggio
È un po lungo, ma ringrazio chi ci prova.
Lo so che questo non è l'orario migliore per chiederlo ma riflettevo su una particolarità.

Sono in terapia da ormai sei mesi, e nonostante ci siano parecchie cose su cui debba lavorare ho migliorato di non poco dei problemi d'ansia che erano divenuti insostenibili. Non faccio una vita granché migliore, ma diciamo che nel periodo ho aumentato di più la motivazione a fare qualcosa, tanto che alcuni pomeriggi mi dedico a dei piccoli progetti. Il problema è che quando ho iniziato ad andare da questi da cui vado ancora ero venuto lì perché mi ero deciso da per me che non potevo continuare lo stile di vita che stavo tenendo, e francamente avevo le palle piene dopo qualcosa come 8 anni di angherie ripetute con una certa regolarità. Il fatto che da queste persone però abbia sempre fatto neuro-feedback (sono troppo pigro per mettere il link della spiegazione) e nei colloqui non ricevessi mai dei consigli veramente risolutivi ma sempre risposte vaghe (malgrado le descrizioni dei problemi che facevo fossero nitidissime) mi fa pensare che adesso che ho una seppur minima iniziativa questa sia più dovuta all esasperazione che avevo, e non ad effettivi consigli o aiuti in questo campo che mi abbiano dato. Rispetto il loro lavoro e penso abbiano capito il genere di situazione che ho, ma non mi sentirei perfettamente bene a dirgli che all'atto pratico non mi abbiano mai detto niente e lasciato al caso e all'iniziativa personale quello che facevo. Morale della favola: a parte le reazioni ansiose, se non decidevo a tempo perso io di provare qualcosa questi non avrebbero obiettato che sprecavo il mio tempo. È anche vero che non posso chiedergli di guidarmi su cosa fare o cose simili ma ho l'impressione di stare pagando, su questo versante, solo per farmi ascoltare e basta. Dovrei provare ad accennare qualcosa? Correre il rischio di offendere la loro professionalità? A qualcuno è capitato lo stesso? (La mia solita domanda lo so)

Forse quel che cerchi è una terapia cognitivo comportamentale.. in cui appunto ti guidano su cosa fare con anche consigli pratici e "compiti" da fare a casa... Ora non so se chi ti segue la pratichi ma da quel che scrivi non mi pare... Comunque dubito che si offenderebbero se gli dicessi qualcosa, credo che ci restino male solo se pianti li di andare (ma unicamente perchè non beccherebbero + un soldo ).
Se non ti stan bene cambiali e stop... non devi neppure spiegargli nulla. Pianti li di andare da un giorno all altro e ciao... non sei tenuto a spiegar nulla.. se vuoi continuare per forza con loro allora faresti bene a parlargli.

Io personalmente ho sempre piantato li dall oggi al domani senza farmi alcun problema.
28-04-2014 01:19
AshtrayGirl
Re: Non vorrei ferire la psicoterapeuta.

Mi è capitato un mucchio...direi quasi tutte le volte...quasi sempre. Oltre ad un senso di disagio assurdo.Ed è la ragione per cui al momento non seguo nessuna terapia...forse prima o poi proverò la TCC.
Comunque penso che sarebbe ''immaturo'' da parte del terapeuta rimanere ferito nei sentimenti/orgoglio dal fatto che gli comunichi questa cosa...
27-04-2014 23:47
Drecks
Non vorrei ferire la psicoterapeuta.

È un po lungo, ma ringrazio chi ci prova.
Lo so che questo non è l'orario migliore per chiederlo ma riflettevo su una particolarità.

Sono in terapia da ormai sei mesi, e nonostante ci siano parecchie cose su cui debba lavorare ho migliorato di non poco dei problemi d'ansia che erano divenuti insostenibili. Non faccio una vita granché migliore, ma diciamo che nel periodo ho aumentato di più la motivazione a fare qualcosa, tanto che alcuni pomeriggi mi dedico a dei piccoli progetti. Il problema è che quando ho iniziato ad andare da questi da cui vado ancora ero venuto lì perché mi ero deciso da per me che non potevo continuare lo stile di vita che stavo tenendo, e francamente avevo le palle piene dopo qualcosa come 8 anni di angherie ripetute con una certa regolarità. Il fatto che da queste persone però abbia sempre fatto neuro-feedback (sono troppo pigro per mettere il link della spiegazione) e nei colloqui non ricevessi mai dei consigli veramente risolutivi ma sempre risposte vaghe (malgrado le descrizioni dei problemi che facevo fossero nitidissime) mi fa pensare che adesso che ho una seppur minima iniziativa questa sia più dovuta all esasperazione che avevo, e non ad effettivi consigli o aiuti in questo campo che mi abbiano dato. Rispetto il loro lavoro e penso abbiano capito il genere di situazione che ho, ma non mi sentirei perfettamente bene a dirgli che all'atto pratico non mi abbiano mai detto niente e lasciato al caso e all'iniziativa personale quello che facevo. Morale della favola: a parte le reazioni ansiose, se non decidevo a tempo perso io di provare qualcosa questi non avrebbero obiettato che sprecavo il mio tempo. È anche vero che non posso chiedergli di guidarmi su cosa fare o cose simili ma ho l'impressione di stare pagando, su questo versante, solo per farmi ascoltare e basta. Dovrei provare ad accennare qualcosa? Correre il rischio di offendere la loro professionalità? A qualcuno è capitato lo stesso? (La mia solita domanda lo so)



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