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Discussione: La teoria della rete di sicurezza Rispondi alla discussione
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02-04-2014 20:35
Passiflora
Re: La teoria della rete di sicurezza

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Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
...ammettere di stare sbagliando vuol dire cominciare a cambiare comportamento in alcuni casi, cioè uscire dalla zona di comfort. E la fobia sociale sa bene come tenerti stretto alla tua zona di comfort, zona che diventa sempre più piccola col passare del tempo.

La FS inizia col legare le mani. Poi legherà i piedi, poi tutto il corpo, più il fobico eviterà le sue paure e più le corde si stringeranno intorno a lui. Dalla sua vita usciranno situazioni come avere amici, avere amore, andare in luoghi pubblici, passeggiare, fare viaggi, divertirsi, parlare, lavorare, studiare. Più eviterà e più la FS distorcerà la visione della realtà.

Bisogna spezzare le corde prima che sia troppo tardi.
Vabbè Kody, è da un po' che te lo voglio dire...: ti stimo !
01-04-2014 22:38
Franz86
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
(...) Certo poi se mi obiettate il fatto che "se uno ti tira un calcio o ti spara un colpo di pistola non puoi inventarti che sono solo tue percezioni", allora chiudo bottega e mollo per sempre il forum perché capisco che qui sto perdendo tempo...
Ma chi ci crede?
01-04-2014 22:33
Sphinx
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Credo che a parte pochi e fortunati carismatici, la nostra situazione sia affine a quella di tutti gli altri normali, semplicemente loro si danno un pochino più da fare...
Ho cominciato ora a leggere i tuoi post..
Se ricordo bene dalle mie lurkate passate, sei tu a fare l'insegnante, supplente, insomma il forgiatore di ciofani , no?
Bene benissimo, meno male .
01-04-2014 22:27
Noriko
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Siamo diversi, quindi che fare? Occorre tenere conto di questa differenza, non perdere energie a odiarsi e cercare di modificare l'altro, gestire la differenza vedendola come una caratteristica dell'altro non mutabile.
Quoto al 100 x 100! .. questo bellissimo passaggio.

Il rispetto della diversità... un punto centrale che mai dovremo dimenticarci.
01-04-2014 18:46
Warlordmaniac
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Qual'è il segreto del successo dei "normali"? Ecco UN ipotesi…
I "normali", non avendo vissuto e non vivendo in stato d'isolamento, fanno parte di una rete sociale che per loro funge da rete di sicurezza, in altre parole non restano mai soli perché c'è sempre qualcuno/a pronto a riempire il vuoto lasciato da chi li abbandona. Detto questo, alcune domande sorgono spontanee: che valore danno agli altri queste persone? Che valore danno ai sentimenti queste persone? Io penso che la risposta ad entrambe le domande sia: poco o pochissimo. Sembrerebbe che il segreto del successo sia la svalutazione degli altri e la distribuzione dei sentimenti in piccolissime quantità per persona, il non investire mai tutto su una o poche persone. È quindi questo che distingue dalla massa il vero sociofobico/evitante, la persona che ha vissuto per decenni in stato d'isolamento?
Bell'argomento.
I normali non sono quelli che dici tu; i normali sono nella norma.
Date due polarità e una classificazione di tipo lineare, i normali sono quelli più lontani dalle polarità.
Ho già ragionato su questo argomento, perché mi sono ritrovato ad essere considerato sfigato pur avendo, secondo me, "due palle così".
Qual è la realtà in parole povere?
Che non sono né sfigato e né ho due palle così, sono semplicemente uno che ha una minor esigenza di conferme, quindi troppo vicino ad una polarità.
In una polarità, quella vicina a me, c'è proprio la persona che descrive Barclay in topic, cioè la persona che non si preoccupa di fare rete, non è lungimirante, non pensa a mettere il piede in due o tre o mille staffe, perché vive il presente e non sente la necessità di organizzarsi per mettere dei teloni per le cadute. Ci sono donne e uomini che oltre a lavorare e stare con il partner sono praticamente non pervenuti.
Sono troppo sicuri di sé? Troppo poco? Bazzecole: sono quello che ho detto, necessitano di meno conferme.
Nell'altra polarità c'è quella che Barclay chiama la rete di sicurezza; chi è vicino a questa polarità può apparire insicuro perché chiede in continuazione conferme, ma anche sicuro di sé perché non si fa problemi ad atteggiarsi in maniera estroversa. E' il caso, nelle donne, delle esibizioniste, che in quantità superlativa sfociano nel gattamortismo e nell'addrizzacazzismo, cioè nella necessità di percepire che l'ambiente sociale è sensibile a dei feedback, per cui in caso avesse bisogno (divorzio, carestia, guerra, perdita del lavoro...) ha la possibilità di avere un appoggio che l'istinto le suggerisce come salvifico.
Perché i complimenti fanno piacere anche se si è fidanzati? Perché si vuole tradire? No, perché c'è una conferma del proprio valore sessuale o sociale e questo dà una vampata di benessere e senso di immortalità.

Siamo diversi, quindi che fare? Occorre tenere conto di questa differenza, non perdere energie a odiarsi e cercare di modificare l'altro, gestire la differenza vedendola come una caratteristica dell'altro non mutabile.
01-04-2014 15:55
Myway
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Se mi parli di sforzi sono d'accordo, se mi parli di occasioni uno deve anche mettersi nelle condizioni perché queste capitino. Chiaramente l'utente medio che passa tutto il tempo rintanato in casa, difficilmente avrà la stessa quantità di occasioni del normale medio.
Motli si son rintanati in casa dopo anni passati fuori a prendere solo e sempre sberle e/o prchè col passare degli anni spariscono le persone e non tutti vivono a las vegas.quanto a occasioni e situazioni sociali presenti..potrei essere d'accordo con te nei casi di persone che non sono mai uscite e vivono dentro casa sin dalla pre adolescenza (casi che cmq comprendo ) ma non negli altri...
01-04-2014 15:52
muttley
Re: La teoria della rete di sicurezza

Se mi parli di sforzi sono d'accordo, se mi parli di occasioni uno deve anche mettersi nelle condizioni perché queste capitino. Chiaramente l'utente medio che passa tutto il tempo rintanato in casa, difficilmente avrà la stessa quantità di occasioni del normale medio.
01-04-2014 15:44
Myway
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Credo che a parte pochi e fortunati carismatici, la nostra situazione sia affine a quella di tutti gli altri normali, semplicemente loro si danno un pochino più da fare...
Carismatici

Normali

Fobici

questa è la situazione a livello di occasioni , di riscontri e di tutto...se prendi molti normali e probabilmente diversi carismatici e li metti al posto di un fobico sprofonderebbero in pochissimo tempo....non ho mai visto i normali fare il salti mortali o inventarsi chissà cosa , semplicemnte senza fare fatica, comportandosi in maniera normale ottengono molto di più di tanti di noi che si fanno un mazzo da anni per uscirne...che però per la mentalità corrente ci mettono 3 anni per arrivare dove tanti normali arrivano in una settimana e un carismatico in mezzo'ora...
01-04-2014 15:43
Winston_Smith
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ho grassettato la parte che conta
Conta tutto

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Credo che a parte pochi e fortunati carismatici, la nostra situazione sia affine a quella di tutti gli altri normali, semplicemente loro si danno un pochino più da fare...
Forse perché per loro è meno difficile farlo...
01-04-2014 15:40
muttley
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Ma non è che la gente fa la fila per noi, abbiamo folle adoranti, e invece per nostre proiezioni mentali e paranoie stiamo chiusi in casa a dire che nessuno ci vuole...
Credo che a parte pochi e fortunati carismatici, la nostra situazione sia affine a quella di tutti gli altri normali, semplicemente loro si danno un pochino più da fare...
01-04-2014 15:39
muttley
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ok, è vero, ma il tuo reputarti "sfigato" nasce da un pensiero germogliato ex nihilo e non piuttosto da un pensiero che risente anche di avvenimenti concreti all'esterno di te e che li rielabora in maniera più o meno disfunzionale?
Ho grassettato la parte che conta
01-04-2014 15:35
Myway
Re: La teoria della rete di sicurezza

Ma è ovvio che si tratta di situazioni reali che uno vive sin dalla notte dei tempi...poi è ovvio che a volte uno si lascai prendere dallo sconforto, vede le cose più nere di come sono in realtà anche questo in molti casi è vero...

Ma non è che la gente fa la fila per noi, abbiamo folle adoranti, e invece per nostre proiezioni mentali e paranoie stiamo chiusi in casa a dire che nessuno ci vuole...
01-04-2014 15:25
Winston_Smith
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Se io non sono biondo non lo diventerò certo credendo di esserlo, se invece mi reputo "sfigato" ho più probabilità di strutturare i miei atteggiamenti sulla base delle mie percezioni, mettendo in atto circoli viziosi di "self-fullfilling prophecy".
Ok, è vero, ma il tuo reputarti "sfigato" nasce da un pensiero germogliato ex nihilo e non piuttosto da un pensiero che risente anche di avvenimenti concreti all'esterno di te e che li rielabora in maniera più o meno disfunzionale?

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ciò che è importante ricordare, e c'è tutta un'ampia bibliografia di trattazioni in merito da parte degli alfieri del costruttivismo (ma non solo) è che la materia delle relazioni umane nasce su presupposti di interazione e dinamismo, in pratica io non posso essere sfigato o inetto socialmente e interpretare la cosa come un fatto semplice e immutabile, fenomenico, concreto, materiale, tangibile e tutto quello che volete.
Fatto immutabile no, concreto sì (nel senso in cui ho usato il termine sopra).

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
In questo forum non si smette di leggere le storie di chi è convinto di essere deriso da tutti, umiliato da tutti, rifiutato da tutte, e a riprova del tutto pare sempre che le condizioni esterne siano immutabili indipendentemente dal comportamento o dall'angolo visuale adottati dai sedicenti reietti. Sembra la storia della nuvola di Fantozzi...
Si leggono anche teorie esattamente speculari, in cui tutte le esperienze negative vengono liquidate come un misto tra allucinazioni e seghe mentali.

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Certo poi se mi obiettate il fatto che "se uno ti tira un calcio o ti spara un colpo di pistola non puoi inventarti che sono solo tue percezioni", allora chiudo bottega e mollo per sempre il forum perché capisco che qui sto perdendo tempo...
Stai diventando renziano, tovarish: "O le riforme o me ne vado"
01-04-2014 15:18
muttley
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non pensavo che fossi uno spiritualista, Muttley ^^
La realtà esterna è la realtà esterna, e nella concezione di sé stessi gioca un ruolo inestirpabile e inscindibile (benché non totalitario).
Se io non sono biondo non lo diventerò certo credendo di esserlo, se invece mi reputo "sfigato" ho più probabilità di strutturare i miei atteggiamenti sulla base delle mie percezioni, mettendo in atto circoli viziosi di "self-fullfilling prophecy". Ciò che è importante ricordare, e c'è tutta un'ampia bibliografia di trattazioni in merito da parte degli alfieri del costruttivismo (ma non solo) è che la materia delle relazioni umane nasce su presupposti di interazione e dinamismo, in pratica io non posso essere sfigato o inetto socialmente e interpretare la cosa come un fatto semplice e immutabile, fenomenico, concreto, materiale, tangibile e tutto quello che volete. In questo forum non si smette di leggere le storie di chi è convinto di essere deriso da tutti, umiliato da tutti, rifiutato da tutte, e a riprova del tutto pare sempre che le condizioni esterne siano immutabili indipendentemente dal comportamento o dall'angolo visuale adottati dai sedicenti reietti. Sembra la storia della nuvola di Fantozzi...
Certo poi se mi obiettate il fatto che "se uno ti tira un calcio o ti spara un colpo di pistola non puoi inventarti che sono solo tue percezioni", allora chiudo bottega e mollo per sempre il forum perché capisco che qui sto perdendo tempo...
01-04-2014 09:16
Winston_Smith
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Si, ma il fobico medio ti dirà che è colpa della società e del mondo se lui sta chiuso in casa. Per lui non c'è nulla da rivedere, lui è perfetto mentre il mondo deve essere rivisto.
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
No scusa, dovrei ri-[RI]-[RI]aprirmi a pensieri che avevo fino a qualche tempo fa e che mi creavano tutti i complessi degni della Fobia Sociale? Dovrei essere io a venire incontro a voi? Dovrei capirvi? Io vi capisco perchè ci sono passato anche io ed ho visto che se non si buttano via certi modi di vedere, non si migliora, anzi...
Direi che ogni commento è superfluo.
E meno male che non ti sentivi su un piedistallo...
01-04-2014 09:09
Winston_Smith
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Si parla di rapporti umani, non di leggi fisiche e cose materiali
Non pensavo che fossi uno spiritualista, Muttley ^^
La realtà esterna è la realtà esterna, e nella concezione di sé stessi gioca un ruolo inestirpabile e inscindibile (benché non totalitario).

Quote:
Originariamente inviata da Sphinx Visualizza il messaggio
Lo diceva anche coso, Forrest Gump, scemo è chi lo scemo fa.
Mi fido più di Orwell che di Forrest, con tutto il rispetto
01-04-2014 08:27
barclay
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Comunque io generalizzo quando sento che posso farlo, quando vedo che ci sono caratteristiche comuni che posso "estrarre" e farci un modellino generico.
Il problema è che generalizzi soltanto sui sociofobici, riducendoli TUTTI ad un modellino generico: non ce ne stiamo tutti chiusi in casa, non siamo tutti senza amici, non evitiamo tutti di fare sport, non evitiamo tutti la psicoterapia e la farmacoterapia, ecc. Per te, se uno non migliora, la spiegazione è unica: non ha fatto abbastanza. Quando dici certe cose ad uno che combatte contro la FS o il DEP da un tempo pari alla tua età (e che, per lui, è metà della propria vita), è naturale che si irriti
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Io non mi ergo da nessuna parte, se tu vuoi mettermi sul piedistallo fai pure. Io dico la mia come tu dici la tua e come tutti gli utenti dicono la propria opinione.
Invece ti ci metti, perché condanni soltanto alcune generalizzazioni: p.es, se dico che X non è sociofobico perché tromba regolarmente, mi accusi di generalizzare, ma non applichi lo stesso criterio quando concludi che se Y non migliora è perché non si è curato. Forse Y non ha provato tutti i rimedi, ma so per certo che molti utenti li hanno davvero provati tutti e sbattono sempre davanti allo stesso muro. In ultima analisi, generalizzi anche su te stesso, perché dai per scontato che quello che ha funzionato per te DEBBA funzionare sugli altri (il che è, guardacaso, anche una "doverizzazione")

P.S.— Il motivo per cui trovo ridicola la TCC è che si vanta d'essere veramente scientifica, ma pecca d'incoerenza logica, distinguendo tra generalizzazioni giuste e sbagliate, tra doverizzazioni giuste e sbagliate, ecc. Un errore logico è SEMPRE un errore logico STOP. La TCC è una pseudoscienza, esattamente come tutte le altre scuole terapeutiche. In psicologia, A non implica sempre B
01-04-2014 00:04
Kody
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
ma figurati.. tu puoi rimanere fermo quanto vuoi ..a me non cambia niente

forse è proprio perché ci sei passato che colpisce vedere generalizzazioni come quella del "fobico medio".
1) Non puoi mai evitare di generalizzare per quanto tu sia contrario a ciò. Esempio lampante fu il thread dove un utente disse che siccome la sorella era in un certo modo o aveva detto una certa cosa, allora tutte le donne erano in quel modo....ora non ricordo bene, comunque una generalizzazione.

Quando torna comodo la si usa....

2) Nel mio percorso ho visto come questo "Non mi piace generalizzare" sia visto come segno di intelligenza. La verità è che NON generalizzare implica che il cervello debba fare tutte le volte le sue analisi del caso. Ma proprio per come è strutturato il cervello, per sua natura, generalizzerà [per un minore dispendio di energie]. Su questo discorso avrei molto da dire e condividere, ma non ho tempo e voglia adesso.

Comunque io generalizzo quando sento che posso farlo, quando vedo che ci sono caratteristiche comuni che posso "estrarre" e farci un modellino generico.
31-03-2014 23:39
chrissolo
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
No scusa, dovrei ri-[RI]-[RI]aprirmi a pensieri che avevo fino a qualche tempo fa e che mi creavano tutti i complessi degni della Fobia Sociale? Dovrei essere io a venire incontro a voi? Dovrei capirvi? Io vi capisco perchè ci sono passato anche io ed ho visto che se non si buttano via certi modi di vedere, non si migliora, anzi...

Ripeto. Io rimango fermo sulla mia linea di pensiero almeno per quanto riguarda la tematica della Fobia Sociale. Poi se avete argomenti tipo politica, arte, film, libri, ecc io sono apertissimo a scambiare idee perchè gli anni di FS mi hanno reso poco acculturato su certi argomenti.
ma figurati.. tu puoi rimanere fermo quanto vuoi ..a me non cambia niente

forse è proprio perché ci sei passato che colpisce vedere generalizzazioni come quella del "fobico medio".
31-03-2014 23:33
Kody
Re: La teoria della rete di sicurezza

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Non ho la verità in tasca, io mi sento di dirlo a te, come critica costruttiva e non come accusa, libero di mandarmi a quel paese
Attenzione: io passo per quello che ha la verità in tasca perchè magari dico che il fobico medio ha un certo pensiero e dovrebbe cambiarlo.

Io non do la verità su come uscire dalla Fobia Sociale. Ma sicuramente rimanere appesi a certi schemi mentali, quelli della FS appunto, non farà uscire dalla stessa.

EDIT:
So di passare a volte per quello che vuole avere ragione. Ma siccome gli unici ad avermelo detto sono mia mamma [generatore di pensieri disfunzionali a tzunami] e voi, non abbiatela a male, ma non seguirò il consiglio. Mi servono fatti reali, con persone reali per cambiare idea. E per ora quei pochi amici che ho mi hanno detto che non faccio valere le mie opinioni, ma lo ammetto: da virtuale e su un argomento che conosco molto come la FS, è più semplice.
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