03-02-2014 21:43 |
ildiavolo |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
"Tanti minuti disponibili gratis e nessuno da chiamare".

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Piu' che una battuta, mi sembra una triste realta': in pochi anni abbiamo sviluppato una tecnologia che ci fa mettere in contatto 24 al giorno, eppure esiste oggi piu' che mai il dramma dell'incomunicabilita'
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03-02-2014 17:02 |
alleny82 |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Comunque credo si tratti di Black Humor: gli irlandesi ne vanno pazzi..penso faccia proprio parte della loro cultura. Una volta ho sentito un irlandese raccontare questa:"Un uomo scopre di avere una grave malattia che forse lo portera' alla morte. I medici gli dicono:- dovra' stare chiuso in una stanza e seguire una dieta di pizze e frittate.- Al che l'uomo, speranzoso fa:-E con questa dieta guariro'?- Risposta:-no,ma pizze e frittate sono le uniche cose che possiamo passarti sotto la porta.-" Questa,lo confesso,mi fece un po' sorridere(forse perché pensavo che infondo c'era la speranza che non sarebbe morto ) Invece la vignetta del topic in questione non mi fa ridere...bo' sara' che la depressione che porta alla solitudine spesso fa soffrire piu' della morte.
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03-02-2014 11:30 |
Calla screziata |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da Lino_57
Insomma, ognuno di noi ha la sua sensibilità, non esiste una comicità universale...
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Concordo pienamente!! 
Nemmeno a me viene da ridere per la classica buccia di banana o per appellativi in base a difetti fisici perchè penso sempre a quale peso può portarsi dietro quella determinata persona.
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03-02-2014 11:28 |
badwolf |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
Oggi ho comprato "La settimana enigmistica": è un'abitudine che ho da anni.
Faccio sempre le stesse tipologie di giochi, varianti di cruciverba preferibilmente....gli altri non mi interessano.
Sfogliavo le pagine di ironia e mi capita la seguente immagine:
un ometto con un nasone e la testa pelata che guarda sconsolato il cellulare; la didascalia recitava: "Tanti minuti disponibili gratis e nessuno da chiamare".
Io non ho riso per niente. 
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a me fa una tristezza
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03-02-2014 11:25 |
Kitsune |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
Oggi ho comprato "La settimana enigmistica"
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Ne ho trovata una simile proprio ieri sera. Ci sono due uomini seduti al bancone di un bar e uno fa: mi spieghi a che mi serve un seguito di 8.350 amici sui social network, quando non c'è n'è uno, qui, a offrirmi da bere?
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03-02-2014 11:25 |
Xchénnpossoreg? |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da Lino_57
Non tutte le vignette devono far ridere! Alcune fanno riflettere sull'assurdità della vita
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Esatto 
Le barzellette della settimana enigmistica sono un escamotage per staccare fra un cruciverba e l'altro.
Secondo me non hanno nemmeno la presunziona di essere chissà quanto divertenti, sono un grande classico e devono mantenersi entro certi binari.
Se fai caso, ad esempio, non trattano mai politica o argomenti di attualità.
Io le trovo comunque affascinanti, le leggo sempre forse perché spesso richiamano gli anni 50.
La battuta è veritiera, è una considerazione che spesso ho fatto anche io.
Se ti può consolare però funziona anche al contrario .
Mi spiego meglio.
Le persone che sfruttano completamente certe promozioni passano il tempo attaccate allo smartphone, giusto?.
Questo significato che non hanno fisicamente accanto gli interlocutori... è come usare internet per ingannare la solitudine.
Magari sono persino soggetti più soli di noi, i minuti spesi in chiamate non sono per forza sinonimo di chissà quali amicizie .
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03-02-2014 11:18 |
Dedalus |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
quello che non ho mai capito è il perchè si ostinano a presentare i personaggi e le ambientazioni degli anni 50, se noti i vestiti, le acconciature, le televisioni, sono tutte vintage 
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Porca miseria, ho davvero creato una pagina per tutto.
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03-02-2014 10:56 |
Lino_57 |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
Oggi ho comprato "La settimana enigmistica": è un'abitudine che ho da anni.
Faccio sempre le stesse tipologie di giochi, varianti di cruciverba preferibilmente....gli altri non mi interessano.
Sfogliavo le pagine di ironia e mi capita la seguente immagine:
un ometto con un nasone e la testa pelata che guarda sconsolato il cellulare; la didascalia recitava: "Tanti minuti disponibili gratis e nessuno da chiamare".
Io non ho riso per niente. 
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Non tutte le vignette devono far ridere! Alcune fanno riflettere sull'assurdità della vita, tipo l'ometto sopra che viene convinto a comprarsi l'ultimo smartphone e accettare un contratto telefonico che non gli serve a un tubo...
D'altra parte, in gran parte della comicità c'è anche molta violenza: la classica scivolata sulla buccia di banana di un signore pomposo: noi ridiamo, ma lui no! E i film di Bud Spencer, basati sul fare a pugni? E la vecchia classica vignetta della moglie che aspetta col mattarello in mano il marito ubriaco a notte fonda?
Insomma, ci sarebbero elementi per un grande thread su che cos'è la comicità e su che cosa può far ridere...
NdR.: a me non sono mai piaciuti i comici quando prendono in giro i personaggi per un loro aspetto fisico. Ad es, non mi piaceva Dario Fo quando prendeva in giro Fanfani perché era piccoletto, e, per quanto mi stia sulle palle per altri motivi, non sopporto l'espressione "nano pelato" per Berlusconi.. Insomma, ognuno di noi ha la sua sensibilità, non esiste una comicità universale...
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03-02-2014 10:16 |
Inosservato |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
Oggi ho comprato "La settimana enigmistica": è un'abitudine che ho da anni.
Faccio sempre le stesse tipologie di giochi, varianti di cruciverba preferibilmente....gli altri non mi interessano.
Sfogliavo le pagine di ironia e mi capita la seguente immagine:
un ometto con un nasone e la testa pelata che guarda sconsolato il cellulare; la didascalia recitava: "Tanti minuti disponibili gratis e nessuno da chiamare".
Io non ho riso per niente. 
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non tutte le vignette della settimana enigmistica fanno ridere, alcune sono spassose, altre fanno sorridere, poi ci sono quelle che uno anche impegnandosi non le capisce 
quello che non ho mai capito è il perchè si ostinano a presentare i personaggi e le ambientazioni degli anni 50, se noti i vestiti, le acconciature, le televisioni, sono tutte vintage
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03-02-2014 02:42 |
curry |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
guarda, sono anni che leggo le vignette della settimana enigmistica, mia nonna lo compra sempre, sinceramente non mi fanno più ridere da molto tempo.
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03-02-2014 02:17 |
dentromeashita |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
non mi fa ridere....non so mai cosa scegliere coi cellulari smartphone,telecomunicazioni varie,tanto non chiamo quasi mai nessuno
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03-02-2014 01:14 |
Calla screziata |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Boh, probabilmente ero in un mio momento particolare e mi ha messo tristezza, tutto qui.
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03-02-2014 01:11 |
EdgarAllanPoe |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
Oggi ho comprato "La settimana enigmistica": è un'abitudine che ho da anni.
Faccio sempre le stesse tipologie di giochi, varianti di cruciverba preferibilmente....gli altri non mi interessano.
Sfogliavo le pagine di ironia e mi capita la seguente immagine:
un ometto con un nasone e la testa pelata che guarda sconsolato il cellulare; la didascalia recitava: "Tanti minuti disponibili gratis e nessuno da chiamare".
Io non ho riso per niente. 
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Non capisco perchè tutta questa tristezza per una cosa che potrebbe anche dare più soddisfazioni di una vita movimenta, credo che bisognerebbe sdrammatizzare.
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03-02-2014 00:47 |
Calla screziata |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Mi sa che ho sbagliato ad impostare la domanda. Cos'è che a voi suscita tristessa, commozione, sentimenti patetici?
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03-02-2014 00:42 |
SUBurbe |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
Sarebbe interessante provare a definire cos'è la pateticità.
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Patetico: che suscita compassione e commozione o tristezza.
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03-02-2014 00:42 |
Zanna92 |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
il vittimismo
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Deriva dal greco πάϑος, che vuol dire appunto "sofferenza". Penso che la pateticità sia riferita a tutte le situazioni che generino dolore, come appunto la solitudine. Se oggi la gente pensa che si possa riferire solo a cose ridicole o che ispirano fastidio (es. "Hai visto quello come si atteggia? Patetico") è colpa dei soliti mass-media.
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03-02-2014 00:41 |
TãoSozinho |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
È un riso amaro.
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03-02-2014 00:40 |
Calla screziata |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
il vittimismo
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03-02-2014 00:39 |
Zanna92 |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da pesca
Sarebbe interessante provare a definire cos'è la pateticità.
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La sofferenza
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03-02-2014 00:38 |
Calla screziata |
Re: Quando la solitudine diventa una vignetta
Quote:
Originariamente inviata da SUBurbe;1225882
[I
Dato che il patetico non può essere espulso dalla vita umana, per renderlo sopportabile mi pare che sia sempre utile accompagnarlo con un po' d'ironia.[/I]
Ignazio Silone, Pane e vino, 1936
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Sarebbe interessante provare a definire cos'è la pateticità.
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