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| 06-01-2014 03:41 |
| Skyler Cavey |
Re: Dedicato a quelli che vogliono cambiare città per ricominciare
cmq a parte che una rondine non fa primavera (nel caso, tu/la tua esperienza)
ma poi chiaro che oltre a cambiare città bisognerebbe cambiare anche marcia... (e credo sia la cosa più difficile)
cmq abbastanza d'accordo con danny, non darei troppo peso a questo episodio.
P.S. il fratello l'ha invitato? 
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| 05-01-2014 16:42 |
| DannyM89 |
Re: Dedicato a quelli che vogliono cambiare città per ricominciare
Quote:
Originariamente inviata da alessietto
e la morale della favola è che non serve cambiare città e vita se uno dentro resta lo stesso... penso sia un'illusione quella che ricominciare da capo possa cambiare tutto
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Questo è vero. Con le persone nuove, nuovi lavori, nuovi posti si può almeno all'inizio avere l'impressione di reiniziare ma la cosa può continuare solo se reinizi anche da te. Diventa difficile reiniziare senza cambiare anche sè stessi perché per quanto puoi fare una buona prima impressione, alla lunga quello che sei si mostra...è difficile essere ciò che non si è.
Per il mancato invito non so. Magari è perché sono anni che invita sempre le stesse persone e, nonostante tu gli stia simpatico, ha semplicemente reiterato lo stesso elenco.  Questo magari non lo potrai mai scoprire...
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| 05-01-2014 15:34 |
| TãoSozinho |
Re: Dedicato a quelli che vogliono cambiare città per ricominciare
Secondo me è sbagliato pensare che la gente quando invita qualcuno alla sua festa lo faccia per riconoscenza di un aiuto dato sul lavoro. Purtroppo non funziona così.
Sarei più propenso a pensare che non ti abbia invitato perché ti considera solo un collega, nonostante tutto.
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| 05-01-2014 14:35 |
| alessietto |
Dedicato a quelli che vogliono cambiare città per ricominciare
Vado per i 28, ho avuto sempre una vita caratterizzata dalla solitudine, a volte perché me la andavo a cercare io quando non mi andava di stare in mezzo alla ggente, ed evitavo le occasioni che si presentavano.
Meno di un anno fa ho una buona offerta di lavoro in un'altra città, molto lontana da casa, ero in un periodo nero a livello personale e accetto al volo curioso più che entusiasta di vedere se potendo ripartire da capo avrei avuto una vita in qualche modo differente.
Ora durante questa nuova esperienza un pò sono cambiato, resto sempre un tipo solitario, ma non mi pesava la cosa. Ho avuto per caso la mazzata di sapere che non sono stato invitato, oggi, al compleanno di un collega, mentre diversi altri colleghi/e sono stati invitati.
Non un collega a caso, uno con cui scherzo frequentissimamente a lavoro, che ho incontrato anche fuori del lavoro assieme ad altra gente in più occasioni... uno che quando era in crisi nera per un lavoro da fare ho aiutato, anzi sono stato io a sbloccargli la situazione mettendolo in contatto con una persona che aveva un software introvabile che a lui serviva per completare il lavoro.
Adesso vorrei capire che ho fatto di male per non esser stato invitato al suo compleanno... posso pensare solo a tre cose:- Gli sto sul cazzo perchè sono parecchio amico di suo fratello, altro nostro collega, che lui odia
- Gli sto sul cazzo perchè faccio sempre il precisino sul lavoro, ma non è colpa mia, sono fatto così
- Ha preferito non invitarmi perchè capita che a volte io sia triste e non di compagnia
Ad ogni modo è stata una bella mazzata sul morale...e la morale della favola è che non serve cambiare città e vita se uno dentro resta lo stesso... penso sia un'illusione quella che ricominciare da capo possa cambiare tutto
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