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Discussione: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile Rispondi alla discussione
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27-04-2014 20:32
Demiurgo
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Ma... come si inizia una storia?
27-04-2014 19:02
Keith
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

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Originariamente inviata da Hal86 Visualizza il messaggio
sinceramente la penso uguale. Insomma, cavoli, comunque dovrebbe pur sempre essere una cosa piacevole!.. non si può per ogni cosa farne chissà quale patema o cosa ostica... Uomini e donne intessono naturalmente relazioni dall'alba dei tempi perchè hanno piacere di averne.. non esageriamo con stà visione apocalittica che sembra quasi che avere una relazione sia... non lo so... come dover affrontare lo sbarco in normandia da soli armati di un coltello... ECCHECCOS'E?! XD
il paragone ci sta tutto, ma io mi riferivo a questo:
http://www.fobiasociale.com/iniziare...2/#post1279243
27-04-2014 18:31
Equilibrium
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
concordo su tutta linea, tranne l'ultima parte, hai dimenticato la "regola dell'amico"
Gia e figurati mi sembrava una delle ipotesi piu plausibili
27-04-2014 18:18
Keith
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Quello che sto già facendo e cioè evitare.
È capitato di aver conosciuto ragazze in rete...di nessuna di quelle che ho frequentato ho conosciuto amici, quando mi è stato proposto di uscire con i loro amici o parenti ho sempre inventato balle per non andarci...infatti le relazioni, se cosi si può dire, sono durate pochissimo, al massimo 4 o 5 uscite....oltre che altro inventavo? Quindi sparivo.

Almeno prima ci provavo a conoscere, ora evito, cosi mi risparmio la frustrazione.

Forse l unoca soluzione potrebbe essere una ragazza che ti conoace da un bel po di tempo, un amica che frequenti spesso per esempio, come in una comitiva di vecchi amici, sa come sei fatto....e accetta comunque di stare con te.
concordo su tutta linea, tranne l'ultima parte, hai dimenticato la "regola dell'amico"
27-04-2014 18:13
Equilibrium
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Voi cosa fareste?
Quello che sto già facendo e cioè evitare.
È capitato di aver conosciuto ragazze in rete...di nessuna di quelle che ho frequentato ho conosciuto amici, quando mi è stato proposto di uscire con i loro amici o parenti ho sempre inventato balle per non andarci...infatti le relazioni, se cosi si può dire, sono durate pochissimo, al massimo 4 o 5 uscite....oltre che altro inventavo? Quindi sparivo.

Almeno prima ci provavo a conoscere, ora evito, cosi mi risparmio la frustrazione.

Forse l unoca soluzione potrebbe essere una ragazza che ti conoace da un bel po di tempo, un amica che frequenti spesso per esempio, come in una comitiva di vecchi amici, sa come sei fatto....e accetta comunque di stare con te.
27-04-2014 18:03
dintei166
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Mi trovo costretto ad auto-riesumare questo mio vecchio post, in quanto la questione è ancora per me irrisolta.

Premesso che trovare un/una partner è un'impresa titanica.
Appurato il fatto che, a parte casi eccezionali, le fobiche/introverse non vogliono stare con i loro simili, ci dobbiamo relazionare con donne normali/estroverse

....
Io appartengo ai casi eccezionali
Per me sarebbe impossibile stare con qualcuno anche solo vagamente diverso da me. E poi non mi reggerebbe due giorni di fila
27-04-2014 17:52
Keith
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da Ashe Visualizza il messaggio
Io ho un'amica che ha una vita sociale perfettamente normale, però ha un patrigno piuttosto antipatico... anzi, diciamo che è proprio un orso e non vuole vedere nessuno. 'Sta povera ragazza ha rischiato di essere lasciata perchè il ragazzo non sopportava il fatto di poter essere integrato nella famiglia di lei in modo "normale" (pranzi o cene insieme, telefonate, cose così). Io sono rimasta senza parole perchè mi sembra inconcepibile dare tutta questa importanza al contesto sociale di una persona, capisco l'essere un minimo interessati a conoscere la famiglia della persona che ami, ma vederla addirittura come fondamentale è assurdo D:
Il contrario di come la vedo io a me sarebbe andato a genio il patrigno di lei, "non mi vuoi a casa tua? Bene! Stiamo meglio entrambi!"
27-04-2014 17:45
Ashe
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Io ho un'amica che ha una vita sociale perfettamente normale, però ha un patrigno piuttosto antipatico... anzi, diciamo che è proprio un orso e non vuole vedere nessuno. 'Sta povera ragazza ha rischiato di essere lasciata perchè il ragazzo non sopportava il fatto di poter essere integrato nella famiglia di lei in modo "normale" (pranzi o cene insieme, telefonate, cose così). Io sono rimasta senza parole perchè mi sembra inconcepibile dare tutta questa importanza al contesto sociale di una persona, capisco l'essere un minimo interessati a conoscere la famiglia della persona che ami, ma vederla addirittura come fondamentale è assurdo D:
27-04-2014 17:27
Keith
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Mi trovo costretto ad auto-riesumare questo mio vecchio post, in quanto la questione è ancora per me irrisolta.

Premesso che trovare un/una partner è un'impresa titanica.
Appurato il fatto che, a parte casi eccezionali, le fobiche/introverse non vogliono stare con i loro simili, ci dobbiamo relazionare con donne normali/estroverse.

Se voi riusciste a trovare una ragazza o per chi già ce l'ha, riuscireste a gestire oltre al rapporto con lei anche il rapporto con soggetti esterni alla coppia? Ad esempio familiari, amici, parenti di lei?
Premetto che essendo io quasi del tutto asociale, non avrei alcun interesse a frequentare le persone legate a lei, ma solo lei o al massimo amici in comune se sono persone interessanti. Di contro c'è il fatto che la ragazza media ha tutta una rete sociale in cui vorrebbe coinvolgere il suo uomo.
Ovviamente io fra lo scegliere una domenica con lei a casa dei suoi oppure una domenica a casa da solo, sceglierei la seconda.
Per non parlare di tutte le onnipresenti e reiterate cerimonie religiose dei parenti di lei, cose che io odio più delle malattie.
Qualcuno penserà che è una mia paranoia per un'ipotetica situazione futura, ma purtroppo è una situazione in cui già mi sono trovato dentro, con conseguente e prevedibile fine della storia.
Voi cosa fareste?
15-12-2013 19:44
Winston_Smith
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Ma per quanto riguarda l'amore.

Non c'è una regola che valga.

L'amore è un momento di follia.

E questo non è reciproco, è sbilanciato, lo è per sua natura.

C'è una persona che ama (uomo o donna) e una persona che è amata (uomo o donna), c'è un certo interscambio, ma la reciprocità è una favoletta, figlia di questa maniera egositica di computare ciò che diamo e riceviamo, un contratto, sovrastrutture mentali, scarsa conoscenza delle dinamiche profonde nei legami.
Quindi, sempre se non ho capito male e spero davvero di aver capito male, la regola (stabilita da te? sulla base di? boh) dice che in un rapporto di coppia c'è chi si fa il culo e chi se la spassa, chi si occupa delle debolezze dell'altro e chi invece se ne sbatte di aiutare l'altro nei suoi momenti di difficoltà, o per usare le tue parole che "non verrà a salvarlo/a, non gliene frega nulla di lui/lei". E la reciprocità sarebbe un computo egoista?
Mizzega, se questi sono i rapporti di coppia evviva il monte Athos.

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Nel profondo c'è una tendenza a soddisfare istinti diversi che spiegano il fatto che si è inadatti all'inversione dei ruoli, non può funzionare a livello pratico, la società senza immigrazione si estingue, con l'immigrazione non si estingue, ma decade, si indebolisce.
Ma me li spiegheresti questi istinti diversi che "nel profondo" hanno TUTTI gli uomini e TUTTE le donne, senza eccezioni, e che definiscono dei "ruoli" scolpiti nella pietra che abracadabra guai a toccarli? Mi daresti una definizione del "ruolo" dell'uomo DOC, magari un elenco per punti? Sarei curioso di sapere se rientro nei requisiti ^^

P.S.: Evvai con lo stereotipo che l'immigrazione indebolisce la società, immagino per la perdita della purezza della razza...
15-12-2013 19:34
Winston_Smith
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Hai scritto troppo, mi ci vorrebbero quindici giorni per rispondere per bene a tutto. Farò quello che posso.

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Ho fatto una analisi delle meccaniche profonde (non sono cose che risiedono nel conscio), non degli stereotipi, gli stereotipi al contrario sono quelli di oggi, che negano, non indagano queste cose, il risultato è che come puoi bene vedere non funziona quasi nulla nei rapporti moderni, laddove i nostri nonni si amavano veramente, si accontentavano, erano semplici.
Sì sì, con lo stigma sociale marchiato sulla carne per chiunque osasse trasgredire il sacro vincolo del matrimonio, nonché con una tendenza maggiore ai matrimoni combinati dalle famiglie, direi che se la passavano benone (oggi ci sono grossi problemi lo stesso, ovviamente, benché di diverso genere).

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Per non parlare della società in generale che è sostanzialmente disintegreta proprio per l'effetto di mettere stereotipi e ideologia addirittura prima di un banale buon senso da 5 elementare.

C'è un politicamente corretto che domina ogni situazione moderna, un mono pensiero orwelliano che sta producendo un mare di decadenza e basta, in economia, nella scienza, nella politica, nei rapporti sociali, ovunque.
Io di orwelliano ci vedo il pensiero che tutti gli uomini siano dei cyborg programmati in un modo e tutte le donne siano altrettanti cyborg, programmati in un altro. E trovo molto pericoloso continuare a propagandare idee secondo cui solo perché sei uomo devi comportarti così e se sei donna devi comportarti cosà, con la motivazione che le "meccaniche profonde" ce lo impongono. Ma quando mai? Non ha già sofferto abbastanza gente per queste idee distorte e distopiche?

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Purtroppo, come anche ha evidenziarto l'antropologa e femminista Ida Magli, non esiste società matriarcale che non si estingua, che non entri in fasi di decadenza, si condanni all'invasione barbarica, alla dominazione, alla colonizzazione volontaria e accomodante e al crepuscolo dei valori che la sostenevano, è un dato di fatto.

L'attuale dittatura e colonozzazione rappresentata dall'Unione Europea (o globalizzazione) ha, per esempio, come paradigma essenziale il matriarcato e la distruzione dei valori di riferimento degli Stati un tempo patriarcali (la famiglia in primis).

Questa impossbilità del Matriarcato di difendersi dalle aggressioni che subisce dall'esterno, sono il motivo esclusivo per cui il sistema finanzairio, la cia, i servizi segreti, e l'intera cricca politica finanzia e foraggia il movimento femminista con milioni di dollari, laddove il presunto maschilismo non ha, e non ha mai avuto neanche una associazione, nè un dollaro da nessuno.
Ci manca solo la Spectre... comunque a me non frega nulla né del matriarcato né del maschillismo, mi piacerebbe soltanto che le persone fossero libere di seguire le proprie inclinazioni senza dover essere irreggimentate in un senso o nell'altro.

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Stiamo finanziando e mettendocela tutta per giustificare che è necessario che il gatto faccia il cane e viceversa, con una inversione di ruolo impossbile dal momento che l'uomo non può concepire e che se non si concepisce la società invecchia e muore.
Calzante il paragone di un animale con un essere umano, anzi paragonare una differenza sessuale a quella esistente tra due specie diverse. Darwin te fa un baffo.

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
E il motivo è perchè l'uomo difende il tessuto sociale, la donna e i figli a costo della vita e la famiglia era un valore grosso, che crea problemi al potere rispetto ad un individuo solo, schiavo del lavoro fino a 70 anni, senza diritti, senza casa, senza identità.

E allora non ci devono essere più uomini, e voi, noi, mi ci metto anche io, se no sembra offensivo, non siamo più uomini per questo motivo: la dittatura orwelliana ne ha decretato la scomparsa.

E la donna non deve più fare figli (in questo c'è un retaggio di cultura new age, culti antichi di streghe, panteismo e animismo, culti della dea madre e altra roba pseudo satanica, che individua il genere umano come il nemico stesso della natura, per tale motivo oggi conta più un cane che un barbone, più un gatto che una persona che soffre e quasi solo la chiesa prende in cura questi relitti prevalentemente maschili condannati allo sterminio sociale), non è più una scelta, è un obbligo, al massimo uno da abbandonare nella prima struttra sovietica dell'indottrinamento che si trova, affinchè impari solo i valori del padrone, del potente che detiene la nostra vita, oltre all'h2o e l'aria e il mare e il verde dei prati, si consegni la mente al Dio di oggi.
Ma se io uomo non voglio andare a caccia del mammut e se io donna non voglio avere figli per caso dobbiamo venire a chiedere il permesso a te? O non dobbiamo sentirci uomo o donna perché tu o qualcun altro vi arrogate il diritto di decidere chi è uomo e chi non lo è? Non è che l'alternativa è tra la sudditanza al capitalismo e quella alla famiglia patriarcale. E se uno rifiutasse di venire inscatolato in un ruolo di "uomo" deciso da altri, qualunque esso sia?

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Guardate i risultati, guardate se funzona, non cosa vi dicono che dovete pensare di politicamente corretto, questo è un disegno su cui si lavora da decine di anni, con l'incessante lavoro di poche associazioni strafinziate, mantente a fondo perduto, non elette da nessuno, che lavorano nell'ombra, nel mistero e che ha attecchito ormai ovunque, nonostante non sia difficile vedere gli esiti a livello morale, culturale, economico, funzionale.

Io ho riscoperto la mia natura maschile nel tempo, cancellata da un mare di roba indotta che mi era stata introdotta, e vi ho visto valori che non si comprano, etica che non cambia a seconda del comodo, coraggio a costo di subire i torti e gli sputi, spirito libero a costo di essere il solo a pensarla a quel modo e capacità di incasellare dei ragionamenti logici e di buoin senso.
Ma chi decide e definisce questa fantomatica natura maschile? Chi lo decide chi è un maschio e chi no? Tu?
Valori, etica, coraggio, spirito libero, logica, buon senso... sono tutte cose che non hanno sesso: che c'entra la "natura maschile"?
Oppure: se io non voglio fare il primo passo con una donna non sono un maschio? Lo decidi tu?

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
All'uomo è sempre stato negato ed è probabilmente anche predisposto a non lasciare la compagna con cui si è unito (il 90% dei divorzi è chiesto dalle donne).
Quelli che tradiscono la moglie cosa sono predisposti a fare secondo te?
10-12-2013 19:40
ANTIMATERIA
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

edit

autocensura modalità: on

p.s. = era troppo bello questo post
10-12-2013 18:20
Uzik
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Ho fatto una analisi delle meccaniche profonde
...come puoi bene vedere non funziona quasi nulla nei rapporti moderni...
...un mono pensiero orwelliano che sta producendo un mare di decadenza e basta, in economia, nella scienza, nella politica, nei rapporti sociali, ovunque.
....
....

...sei sicuro di venire dall'Emilia Romagna??!!

Da una terra dove l'allegria è già esplicata dalla parlata, riesci ad essere così catastrofista e complottista verso quei pochi e tanti passi fatti dalle donne negli ultimi 40 anni?

Ovviamente rispetto quello che hai scritto ma credo che alcuni segnali che la società di oggi manda, tu li interpreti a modo tuo.
10-12-2013 18:12
ANTIMATERIA
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

autocensura
10-12-2013 18:04
Uzik
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da Alchemist Visualizza il messaggio
Appunto, hai spiegato benissimo uno dei motivi che mi spaventano di più. Non puoi mai abbassare la guardia.
Vabbè se queste sono le condizioni preferisco starmene da solo. Non penso di essere abbastanza perseverante.
Beh ma adesso usare il termine "abbassare la guardia" è esagerato.
Guarda che non è come un esame che devi dare ogni giorno, ogni momento, ogni contatto!
Non centra l'essere perseverante. Io vedo il rapporto come un "dare e avere" e se ami una persona tante cose vengono spontanee. Non devi neanche chiederti il perché. Certo, poi ci sono quelle piccole attenzioni volute che (...diciamocelo francamente) alle donne fanno molto piacere. Piccole sfumature ma è così.
Ripeto: non è un esame che devi dare nei confronti dell'altra.
10-12-2013 16:49
Alchemist
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da Uzik Visualizza il messaggio
Se ami davvero una persona si.
E comunque ti posso dire che in una relazione non si dovrebbe mai pensare di avercela fatta. Cioè... è sempre un punto di inizio ogni giorno. Ci sono cose che la indeboliscono e altre che la rafforzano e quindi non è mai sicuro niente ma si è sempre in gioco. E' chiaro che poi il fatto di costruire qualcosa insieme ne rafforza le basi ma come dire... va fatta sempre manutenzione anche per tenere salde le fondamenta!
Appunto, hai spiegato benissimo uno dei motivi che mi spaventano di più. Non puoi mai abbassare la guardia.
Vabbè se queste sono le condizioni preferisco starmene da solo. Non penso di essere abbastanza perseverante.
10-12-2013 16:43
Uzik
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da steg Visualizza il messaggio
.. voi sareste in grado di affrontare tutto ciò non solo a livello finanziario ma anche dal punto di vista mentale??
Se ami davvero una persona si.
E comunque ti posso dire che in una relazione non si dovrebbe mai pensare di avercela fatta. Cioè... è sempre un punto di inizio ogni giorno. Ci sono cose che la indeboliscono e altre che la rafforzano e quindi non è mai sicuro niente ma si è sempre in gioco. E' chiaro che poi il fatto di costruire qualcosa insieme ne rafforza le basi ma come dire... va fatta sempre manutenzione anche per tenere salde le fondamenta!
10-12-2013 16:29
ANTIMATERIA
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non mi sembra che si tratti di "fare a loro quel che vorremmo per noi" visto che prima hai fatto tutto un discorso per spiegare che le cose stanno in maniera unilaterale, che l'uomo deve proteggere la donna e lui invece o si protegge da solo o si attacca al tram. O ho capito male io?
Fortunatamente ci sono anche persone più lontane da questi stereotipi, anche se sono una minoranza. Anche perché, Deo gratias, ripeto che non esistono 3 miliardi di cyborg da una parte e 3 miliardi dall'altra.

E dove sta scritto che io dovrei mettermi con una a cui non frega di me? Dov'è la reciprocità di cui parlavi? La reciprocità in un rapporto è essenziale, se manca vien giù tutto.
Ho fatto una analisi delle meccaniche profonde (non sono cose che risiedono nel conscio), non degli stereotipi, gli stereotipi al contrario sono quelli di oggi, che negano, non indagano queste cose, il risultato è che come puoi bene vedere non funziona quasi nulla nei rapporti moderni, laddove i nostri nonni si amavano veramente, si accontentavano, erano semplici.

Per non parlare della società in generale che è sostanzialmente disintegreta proprio per l'effetto di mettere stereotipi e ideologia addirittura prima di un banale buon senso da 5 elementare.

C'è un politicamente corretto che domina ogni situazione moderna, un mono pensiero orwelliano che sta producendo un mare di decadenza e basta, in economia, nella scienza, nella politica, nei rapporti sociali, ovunque.

Purtroppo, come anche ha evidenziarto l'antropologa e femminista Ida Magli, non esiste società matriarcale che non si estingua, che non entri in fasi di decadenza, si condanni all'invasione barbarica, alla dominazione, alla colonizzazione volontaria e accomodante e al crepuscolo dei valori che la sostenevano, è un dato di fatto.

L'attuale dittatura e colonozzazione rappresentata dall'Unione Europea (o globalizzazione) ha, per esempio, come paradigma essenziale il matriarcato e la distruzione dei valori di riferimento degli Stati un tempo patriarcali (la famiglia in primis).

Questa impossbilità del Matriarcato di difendersi dalle aggressioni che subisce dall'esterno, sono il motivo esclusivo per cui il sistema finanzairio, la cia, i servizi segreti, e l'intera cricca politica finanzia e foraggia il movimento femminista con milioni di dollari, laddove il presunto maschilismo non ha, e non ha mai avuto neanche una associazione, nè un dollaro da nessuno.

Stiamo finanziando e mettendocela tutta per giustificare che è necessario che il gatto faccia il cane e viceversa, con una inversione di ruolo impossbile dal momento che l'uomo non può concepire e che se non si concepisce la società invecchia e muore.

E il motivo è perchè l'uomo difende il tessuto sociale, la donna e i figli a costo della vita e la famiglia era un valore grosso, che crea problemi al potere rispetto ad un individuo solo, schiavo del lavoro fino a 70 anni, senza diritti, senza casa, senza identità.

E allora non ci devono essere più uomini, e voi, noi, mi ci metto anche io, se no sembra offensivo, non siamo più uomini per questo motivo: la dittatura orwelliana ne ha decretato la scomparsa.

E la donna non deve più fare figli (in questo c'è un retaggio di cultura new age, culti antichi di streghe, panteismo e animismo, culti della dea madre e altra roba pseudo satanica, che individua il genere umano come il nemico stesso della natura, per tale motivo oggi conta più un cane che un barbone, più un gatto che una persona che soffre e quasi solo la chiesa prende in cura questi relitti prevalentemente maschili condannati allo sterminio sociale), non è più una scelta, è un obbligo, al massimo uno da abbandonare nella prima struttra sovietica dell'indottrinamento che si trova, affinchè impari solo i valori del padrone, del potente che detiene la nostra vita, oltre all'h2o e l'aria e il mare e il verde dei prati, si consegni la mente al Dio di oggi.

Guardate i risultati, guardate se funzona, non cosa vi dicono che dovete pensare di politicamente corretto, questo è un disegno su cui si lavora da decine di anni, con l'incessante lavoro di poche associazioni strafinziate, mantente a fondo perduto, non elette da nessuno, che lavorano nell'ombra, nel mistero e che ha attecchito ormai ovunque, nonostante non sia difficile vedere gli esiti a livello morale, culturale, economico, funzionale.

Io ho riscoperto la mia natura maschile nel tempo, cancellata da un mare di roba indotta che mi era stata introdotta, e vi ho visto valori che non si comprano, etica che non cambia a seconda del comodo, coraggio a costo di subire i torti e gli sputi, spirito libero a costo di essere il solo a pensarla a quel modo e capacità di incasellare dei ragionamenti logici e di buoin senso.

E quando ho osservato la donna che ha preso il posto che un tempo avrei avuto io come maschio (e per chi lo vede come un privilegio mi deve dire come altro campa un uomo fuori dalla società e se è lo stesso per la donna), di quei valori non c'è più neanche l'ombra, e questo è un problema; e di che fine fa l'uomo per strada a nessuno importa a parti invertite, in fondo se lo merita, e questo è un problema.

Non discuto il merito dell'emancipazione, discuto la pessima qualità di portare individui poveri socialmente di esperienza storica e senso di responsabilità universale ai vertici, con una crapula di sostanziale perfezione derivante dalla loro presunta natura superiore incompresa dai posteri, tutta roba indotta culturalmente che non ha un elemento oggettivo sotto neanche a cercarlo con il lumicino.

Se non guaridamo la realtà per giudicare, io non so, siamo condannati, è la fine della ragione, la morte del pensiero occidentale.

Pagheremo un prezzo altissimo.

Scoprite queste cose anche voi, siate fieri di essere uomini, non fate come fanno le donne che scimmiottano malamente gli uomnini con il risultato di esserne una pessima imitazione e perlopiù infelici, arroganti, stressate e sole alla resa dei conti, incapaci di fare altro sentimentalmente che allontanare la solitudine e la confusione passando da un sperimento amoroso all'altro come gazzelle.

Nessuno può neanche ipotizzare quanti figli abbiano sofferto per questi capricci, o per non avere avuto la guida di un padre e l'esempio, non è neanche corretto farsi la domanda.

Quando, nell'inversione del ruolo e del buon senso, l'uomo scimmiotta la donne è anche lui una pessima imitazione di questa, non ne vale la pena.

Ma per quanto riguarda l'amore.

Non c'è una regola che valga.

L'amore è un momento di follia.

E questo non è reciproco, è sbilanciato, lo è per sua natura.

C'è una persona che ama (uomo o donna) e una persona che è amata (uomo o donna), c'è un certo interscambio, ma la reciprocità è una favoletta, figlia di questa maniera egositica di computare ciò che diamo e riceviamo, un contratto, sovrastrutture mentali, scarsa conoscenza delle dinamiche profonde nei legami.

I problemi non sorgono con questi incastri che si combinano, ma dopo, quando a queste meccaniche non corrispondono regole di convivenza democratica frutto di logica e buon senso e non basate sull'umore del momento e l'inganno.

All'uomo è sempre stato negato ed è probabilmente anche predisposto a non lasciare la compagna con cui si è unito (il 90% dei divorzi è chiesto dalle donne).

Viceversa a me pare incentivato il contrario.

E' un altro livello di indagine, ci sono vari livelli.

Nel profondo c'è una tendenza a soddisfare istinti diversi che spiegano il fatto che si è inadatti all'inversione dei ruoli, non può funzionare a livello pratico, la società senza immigrazione si estingue, con l'immigrazione non si estingue, ma decade, si indebolisce.

Siccome noi però oltre al profondo abbiamo una coscienza e dei valori socialmente appresi, l'inversione è possibile e di fatto è realizzata, ma è realizzata male, poichè parte da presupposti sbagliati, non tiene conto affatto delle esigenze di entrambi e della reciprocità di cui parli, la reciprocità è solo roba tua che devi, è roba da colpevoli non da innocenti.
10-12-2013 10:49
Winston_Smith
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
no, sono molto fedeli

un amante può essere che se lo fanno
Idee chiare, insomma

OT: Complimenti a steg per firma e foto nel profilo
10-12-2013 10:48
Winston_Smith
Re: Iniziare una storia e portarla avanti..mica è facile

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Dopo di che ci si accorge che quello che vogliono è essere amate, capite, coccolate, protette, ascolatate, e che si tratta di donare affetto.

Ora voi siete sensibili e affetto è una parola che dovreste capire, si tratta di fare a loro quel che vorremmo per noi, e capita anche che ricambiano.
Non mi sembra che si tratti di "fare a loro quel che vorremmo per noi" visto che prima hai fatto tutto un discorso per spiegare che le cose stanno in maniera unilaterale, che l'uomo deve proteggere la donna e lui invece o si protegge da solo o si attacca al tram. O ho capito male io?
Fortunatamente ci sono anche persone più lontane da questi stereotipi, anche se sono una minoranza. Anche perché, Deo gratias, ripeto che non esistono 3 miliardi di cyborg da una parte e 3 miliardi dall'altra.

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Non vengono a salvarvi, non gli frega di voi.
E dove sta scritto che io dovrei mettermi con una a cui non frega di me? Dov'è la reciprocità di cui parlavi? La reciprocità in un rapporto è essenziale, se manca vien giù tutto.
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