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Discussione: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna? Rispondi alla discussione
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07-10-2013 01:15
Equilibrium
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Se ne esce, ma ci vogliono tantissimi anni, per avere una vita diciamo normale. Ma cose questa normalità? Io le cose che faccio adesso con nessuno sforzo, 15 anni fa me le sognavo la notte come un miracolo. Passi avanti giganti e non ho nemmeno finito e non credo che finiro per molto tempo ancora, quello che ho capito da questa "bella" e lunga esperienza è il come la percezione della realtà si trasformi, trasformando te. La percezione della realta puo cambiare solo se nella realta ti ci immergi.
Ossia fare esperienze, fare fare e fare, ma anche scavare dentro se stessi perche molte risposte le puoi trovare solo la. Le due cose vanno a braccetto.
07-10-2013 01:03
super unknown
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Idealizzare è sicuramente sbagliato, vita sociale, persone e cose, lavoro, etc.etc. è disfunzionale, ma fisiologico per molti, preconcetti di tipo sociale sono delle zavorre, il maschio alfa, il timido non farà mai sesso, il beta non si replica, etc.etc. cavateveli dalla cavezza, è il primo passo necessario per iniziare un percorso di auto stima che veicoli alla normalità, cioè, il non aspettarsi niente di niente da nessuno.
06-10-2013 23:55
Hal86
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Non essendo direttamente coinvolto ho letto grosso modo tutte le risposte e io mi sentirei di appoggiare quella che ha dato un utentessa dicendo che guarire dalla fobia sociale significa innanzitutto poter svolgere tranquillamente le faccende di tutti i giorni.

Quello che secondo me NON significa è.

-Avere automaticamente successo sociale o una vita sociale appagante
-Essere automaticamente felici
-Avere automaticante cose che magari dipendono da altri problemi
-Avere un ideale (magari anche stereotipato) di vita

Io infatti lo dico da persona che non soffriva proprio di fobia sociale dal principio.. la felicità non è così automaticamente collegata alla questione fs. E d'altro canto, con toni diversi, ma grosso modo è quello che diceva nofuture solamente non rendendosi conto che il punto non è che "non esci dalla fobia sociale"..può darsi che lavorandoci sopra si esca.. ma il punto è che non c'è: Fobia sociale (da una parte) - Felicità e realizzazione automatica (dall'altra)^^ Non c'è questa divisione netta "o una o l'altra"..
E lui si è semplicemente reso conto di questo.
06-10-2013 23:26
dentromeashita
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

a me sembra un circolo vizioso,avuta a livelli medi fino all'adolescenza,poi mi sono sbloccato con la volonta e le motivazioni,e sono "guarito" e progressivamente migliorato,questo fino ai 21-22,poi non lo so cosa sia successo,è come se avessi capito tutto del mondo,fatto tutte le esperienze e avessi consumato tutto me stesso,mi sono ririrato in casa ricascandoci...questo è durato 3 anni...poi mi sono risvegliato e ho ripreso in mano la mia vita un altro tot.anni,nel frattempo avevo perso le amicizie di prima,comprese le uniche veramente importanti,quindi da solo e conoscendo gente nuova e cambiando città,...però cosi piu vai avanti e meno sono le occasioni,e piu ti trovi solo piu ti senti vulnerabile,se una volta le persone disponibili erano tante,poi sempre meno...il tempo verso i 30 lo passi al lavoro,in automobile,in casa,per la maggior parte...è normale che tornino le fobie e ti ritrovi socialmente handicappato....a 30 anni devi gia averle tutte le cose a posto,gia l'auto mi crea fobia perchè è di per se un luogo chiuso e sicuro in cui girare per il mondo,mentre quando giravo a pied,in bici,coi mezzi ero piu in contatto con il mondo circostante,e io sono uno che tolta la fobia attaccherebbe bottone in autobus o per strada con chiunque,magari non è fobia sociale è rincoglionimento a fare sempre le stesse cose al solito modo,che fa sentire al sicuro,ma ti fa venire paura nel fare cose nuove e diverse,...paura dell'ignoto,che una volta conosciuto non era poi cosi motivo di paura,...ecco solo che affronatare la paura di attraversare un bosco di notte non è nulla paragonata a quella di entrare da solo in un locale,ultimamente sono a disagio anche a passarci davanti,sono fuori come gli agricoltori quando coltivano i pomodori,e so come dovrei superarla,è questo il dramma,nella maniera corretta conoscere persone,coltivare amicizie,uscire assieme,formare una compagnia,prima o dopo diventi abbastanza in gamba da affrontare una ragazza e via cosi...soprattutto essendoci passato sconsiglio scorciatoie come andare con le prostitute,perchè hanno un effetto nullo su una persona che ci va per trasgredire,dannoso su chi va per evitare di dover parlare con una ragazza
06-10-2013 22:32
SonoRovinato2
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

bah...dipende sempre da che cosa si soffre...quale patologia specifica, fobia sociale mi sembra una cosa un po generica.
Personalmente...è una condanna eterna.
Ma...oggi sono per i "detti"....dicevo ma io "mi piego ma non mi spezzo"...forse non sarò mai felice, anzi leviamo il forse. Ma fino all'ultimo secondo della mia vita...cercherò la dignità. Quando parleranno di me da morto, se ne parleranno, non diranno quello era uno fuori, un matto o un maniaco. Invece di me...e a questa è servita la mia dignità...non diranno niente, perchè di me non sapranno niente.
06-10-2013 20:34
reknub
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

se ne esce come dalla timidezza
quindi il 90% di voi ce la farà


io ho il dep con tratti psicotici, sono segnato a vita
06-10-2013 20:19
tox83
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Quote:
Originariamente inviata da NoSurrender Visualizza il messaggio
Si uscirne è possibile e io ce la sto facendo.

L'importante è:
-trovare un buon psicoterapeuta
-fare molto lavoro su se stessi e non delegare tutto allo psicologo
-procedere passo per passo senza voler guarire completamente da un giorno all'altro
Per fortuna si leggono anche questi post
02-10-2013 00:14
Wolferstein
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Secondo me sono diversi i fattori che possono determinare una possibiltà maggiore di uscirne.


Oltre che allo sbattersi e darsi da fare chè è necessario,ma non sufficiente ci sono altri aspetti da considerare

Dipende molto da quando ci si accorge di avere questa fobia sociale e dal supporto che le persone che ti stanno vicino ti possono dare. Chiaramente è avvantaggiata una persona che magari diventa fobica in età più grande perché prima cmq avrà avuto esperienze maggiori rispetto a una che l'ha sviluppata in età minore.....e quindi avrà fin dall'inizio più difficoltà a inserirsi in tutti gli ambiti sociali (scuola, lavoro, vita di relazione,etc).Poi se hai una famiglia comprensiva che ti supporta allora sei più avvantaggiato, ovvio. Cmq per me è fondamentale anche l'età in cui si decide di fare qualcosa per affrontarla....
01-10-2013 23:51
Luke cd
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Non se ne esce, si può fingere di essere come le persone estroverse, assorbirne le caratteristiche e recitare una parte, non si può andare contro la propria natura..c'è chi accetta la cosa e chi non ce la fa più e deve adottare modi di fare, linguaggi, abbigliamento, abitudini di persone "che hanno successo" almeno così fanno credere come gli scrittori dei vari manuali, alla fine ci ritroviamo nei momenti dove dobbiamo tirare fuori le palle, e ricadiamo magari nella depressione..personalmente credo sia un girotondo eterno, fra emozioni positive e negative, delusioni, illusioni e recite..credo che il consiglio migliore da parte mia sia quello di vivere senza MAI dover copiare degli stereotipi o dover storpiare il proprio carattere per dover per forza PIACERE, fate corsi e trovate persone con le vostre stesse passioni e coltivatele..lasciate perdere i manuali scritti a scopo commerciale senza contenuto certe volte forse avremmo solo bisogno del giusto giro di persone, comunque personalmente so che non ne uscirò mai.. tutto qua
01-10-2013 23:12
chrissolo
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Quote:
Originariamente inviata da She Visualizza il messaggio
Forse mi sono un po' rassegnata vedendo i risultati .
In effetti è quel che è successo a me.. qui in molti sono critici con chi si lamenta e sbandierano l'importanza assoluta dell'agire e del darsi da fare.. ma nessuno che mette in conto che servono pure dei risultati, agli sforzi che si fanno, senno' nel tempo ti prende una sconfortante rassegnazione.

Mi dispiace She, ti capisco bene. Anche io, tra l'altro, ho lavorato per anni a contatto col pubblico e devo dire che nemmeno a me è servito a granché. Se non a farmi sentire ancor più "inadeguato"..

Un salutone : )
01-10-2013 21:56
Ulver
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

....Bè dopo anni che ci combatto posso dire che la timidezza/ansia è una componente del mio carattere....su questo c'è poco da fare...ma guardando il bicchiere mezzo pieno, dopo vari schiaffi e ricadute ad oggi ho acquisito un buon/discreto equilibrio almeno nella mia vita lavorativa...certo è che ho dovuto darmi molto da fare per arrivare a quel briciolo di fortuna premiante che ti permette di incontrare persone "comprensive" o che cmqe non danno molto peso a questi "difetti" caratteriali...resta purtoppo il problema con le ragazze, visto che continuo ad avere tempi di proposizione più lunghi rispetto alla media e quindi quella matrice/base di imbarazzo che non mi premette di scegliere chi mi piace....l'ansia è direttamente proporzionale all'interesse che si ha per la persona.....sulla base della mia esperienza credo che cambiare al 100% è praticamente impossibile....mentre si può migliorare, imparare a gestire la propria ansia e soprattutto avere coscienza dei propri limiti senza farne un dramma...resta purtroppo la consapevolezza che sarà sempre difficile avere una persona al mio fianco, una persona a cui voler bene veramente, (il tempo passa ed io non posso riprogrammarmi da zero con un nuovo carattere....), per cui si ho una vita migliore ma sempre a metà o a 2/3....

Il CONSIGLIO che do a voi tutti è di:

1) Non smettete mai di cercare/cambiare la vostra vita aprendovi al maggior numero di esperienze possibili (senza rinnegare troppo voi stessi, fatele a piccoli passi.....)
2) Abbiate sempre coscienza dei vostri limiti senza farne un dramma, sappiate che i risultati NON ARRIVANO SUBITO, occorre molta costanza e il rischio di ricadute è da tenere in conto...
3) Cercate sempre di concentrarvi su quello che state facendo e fate meno autoanalisi possibile, in questo modo eviterete pensieri autolesionisti e ridurrete l'ansia....soprattutto non idealizzate troppo sulle persone...pochi castelli in aria e più concretezza...non sono degli alieni...
4) Continuate a credere di poter migliorare la vostra vita e allo stesso tempo non ponetevi troppe aspettative, siate sempre COSCIENTI e non vittime della vostra natura....infine con quel pizzico di fortuna in più gli eventi favorevoli arriveranno ed allora qualcosa potrà cambiare/migliorare...ma ricordate bene: CREDERCI SEMPRE SENZA ILLUDERSI
01-10-2013 21:16
lauretum
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

proprio oggi ho ascoltato su radio maria, la testimonianza di una ragazzo che ha detto di aver superato la fobia sociale grazie alla preghiera (del rosario, in modo specifico)

non usciva di casa, ed è addirittura arrivato a fare un viaggio in brasile a scopo umanitario

respect
01-10-2013 21:11
Bad boy
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso Visualizza il messaggio
No, ne verrà fuori semplicemente che quello che vale per te non è detto che valga per tutti gli altri. Ognuno è diverso dagli altri e tu potresti essere il caso fortunato, bravo e felice che è uscito dalla fobia sociale, uno dei pochi.
si, appunto per questo non si può dire che e impossibile uscirne, come ha detto u utente in questo post
01-10-2013 19:12
Edopardo
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Si può uscire dalla fobia sociale ma a quel punto ti mancheranno le esperienze anni buttati , stare a casa a non fare un caxxo , non concludere nulla ne con le ragazze ne con lo studio, si può uscire dalla fobia ma si è comunque condannati alla solitudine, moriremo di nostalgia e rimpianti.
01-10-2013 18:58
Autopsia
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

A tutto c'è un rimedio. Già solo il fatto che uno si pone la domanda è sintomo di volontà di uscirne. Io personalmente non ricordo neanche più quando mi sia fatto questa benedetta domanda. Quando penso razionalmente mi dico che per me ormai è una condanna eterna, però siccome sono spesso "malato" mi piace pensare che non sia così. Che vi devo dire: mi piace la confusione mentale, altrimenti non andrei avanti. Piace farci del male da questa parte di monitor ... e vabbè, pazienza.
01-10-2013 18:47
Kody
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Io sono partito da una forte fobia sociale unita ad una piccola parte di depressione per arrivare ad avere una vita quasi normale in 2 anni. Ora sto risolvendo le paranoie più leggere e le varie paure che comunque non sono debilitanti, ma la FS è andata via del tutto, non evito più nulla.

Se ne esce del tutto se si vuole.

Ovviamente verrà fuori che io non avevo una forte FS, non ero malato e che sono un troll.
01-10-2013 18:27
dentromeashita
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

dove abito io per me anche non avere soldi è motivo di sociofobia,oltre alla donna,oltre alla compagnia,all'occupazione e la posizione,...è tutto correlato in pratica...quello che non è correlato è che avere tutte queste cose non mi fa sentire meglio,il senso di vuoto rimane,il vuoto affettivo rimane,la rabbia rimane,l'insoddisfazione rimane,insomma se dalla fobia si puo in qualche modo uscirne,la parte difficile rimane guarire l'anima ed essere migliore con le altre persone,non tutte ma quelle che scegli,sono anche il primo ad accorgermi che il frutto dei miei comportamenti sbagliati è il risultato di un apprendimento sociale interiormente sempre rifiutato,ma di necessità,come quando parlo con qualcuno e poi gli dico,-mo che te lo dico a fa?-
01-10-2013 15:54
Bad boy
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Niente e impossibile...dipende da noi, ma ahimè anche dalle persone che ci circondano, questo non si può negare....
01-10-2013 15:02
NoSurrender
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Si uscirne è possibile e io ce la sto facendo.

L'importante è:
-trovare un buon psicoterapeuta
-fare molto lavoro su se stessi e non delegare tutto allo psicologo
-procedere passo per passo senza voler guarire completamente da un giorno all'altro
01-10-2013 14:51
MacMillan
Re: Fobia sociale:Se ne esce o è una condanna eterna?

Questo è il mio punto di vista, che ho ripetuto più volte in passato in altri topic. Inutile illudersi: dai problemi relazionali è impossibile uscirne completamente. La guarigione dalla "fobia sociale" (se conveniamo che questo è il nome del male oscuro che travia le vite di molti di noi) è una chimera.

Detto questo, il campo di azione a nostra disposizione non è del tutto pari a 0 anzi. Sono convinto che la strada giusta per ricevere quantomeno un pò di sollievo, sia un mix di lavoro sui blocchi più importanti ed invalidanti e di accettazione dei propri limiti. Cosa consigliata secondo me è liberarsi da tutto ciò che è superfluo perché una vita semplificata è una vita che da meno grattacapi.
Virtù che lega organicamente tutti questi propositi sono il coraggio e la pazienza. Non si nasce coraggiosi, lo si diventa con il lavoro costante, a piccoli passi. Si inizia con prove minori, fino a step più importanti. Faccio un esempio: a 13-14 anni non volevo uscire di casa, ogni cosa che non fosse il mio ambiente familiare MI TERRORIZZAVA. Non vi racconto quante giornate penose a chiamare i miei genitori per farmi venire a prendere mentre mi trovavo da qualche parte ( a scuola, ad una festa, persino a casa di altri miei parenti stretti). Oggi ho quasi 21 anni, ho viaggiato sia da solo che in compagnia sia in italia che all'estero (per ora solo europa). Sia chiaro l'inquietudine, la paura, il sentimento di inadeguatezza che ho quando esco di casa, permangono e tutt'ora rappresentano delle penalità a mio sfavore, ma almeno li ho domati.
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