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Discussione: Essere leader di se stessi Rispondi alla discussione
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15-09-2013 11:50
IlForumista
Re: Essere leader di se stessi

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Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
è inutile, alla fine ogni giorno è una guerra in questa testa di merda che mi ritrovo sul collo, io la sbatterei sul muro sta testa di cazzo per farmici entrare le cose giuste, adesso sto male e ieri facevo i topic tutti positivi gnegne, parlo tanto, poi mi smonto per le cazzate tipo mi irrita la normalità da quattro soldi di certa gente. Riecco il baratro. Vediamo un po' se mi ripiglio entro domani.
vabè oh.

scissione mostruosa tra questo post e quello precedente, ora la vedo.
che palle, che coglioni.
quoto tutta la prima parte, pure io mi sento così spesso, basta niente che passo da umore buono e sentirmi un mal di pancia da non respirare a momenti, anch'io ho sempre tante idee ma alla fine,.....
15-09-2013 02:58
HurryUp
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
è inutile, alla fine ogni giorno è una guerra in questa testa di merda che mi ritrovo sul collo, io la sbatterei sul muro sta testa di cazzo per farmici entrare le cose giuste, adesso sto male e ieri facevo i topic tutti positivi gnegne, parlo tanto, poi mi smonto per le cazzate tipo mi irrita la normalità da quattro soldi di certa gente. Riecco il baratro. Vediamo un po' se mi ripiglio entro domani.
vabè oh.

scissione mostruosa tra questo post e quello precedente, ora la vedo.
che palle, che coglioni.
Non avevo letto questa tua risposta, ma non c'è contraddizione, è quello che volevo dirti, sentiamo al tempo stesso la profondità e la mediocrità nella normalità degli altri, l'una ci ricorda l'altra, se ci concentriamo sul lato profondo, umano, sensibile degli altri, subito qualcosa ci ricorda le loro tendenze negative (dico loro solo perchè qui ci poniamo come osservatori, ma anche noi, da osservati, siamo così), non c'è bisogno di ripigliarsi, le due cose sono presenti insieme, per fortuna abbiamo la certezza che la parte buona c'è, anche se non si vede quando fanno proprio di tutto per nasconderla (involontariamente) sapere che c'è mi da sollievo.
15-09-2013 02:43
Kody
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
è inutile, alla fine ogni giorno è una guerra in questa testa di merda che mi ritrovo sul collo, io la sbatterei sul muro sta testa di cazzo per farmici entrare le cose giuste, adesso sto male e ieri facevo i topic tutti positivi gnegne, parlo tanto, poi mi smonto per le cazzate tipo mi irrita la normalità da quattro soldi di certa gente. Riecco il baratro. Vediamo un po' se mi ripiglio entro domani.
vabè oh.

scissione mostruosa tra questo post e quello precedente, ora la vedo.
che palle, che coglioni.
Finchè non riuscirai a stabillizare il modo di reagire della tua testa, ci saranno sempre momenti in cui avrai il morale alle stelle e momenti in cui sarà sul baratro.

Devi insistere e ricordare che ogni volta che ti prende un momento nero, dopo qualche ora/giorno ti tornerà un buon morale. E' così anche per me, mesi fa ogni giorno avevo sbalzi di umore pazzeschi. Con la modifica del modo di ragionare e l'impegno per trovare vita sociale, adesso i momenti neri mi prendano, tra si e no, una/due volte al mese.

Continua la tua strada! Nulla può fermarti!
15-09-2013 02:36
HurryUp
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Il fatto è che dobbiamo smetterla di vedere maschere ovunque, esiste una parte autentica delle persone che ci circondano, è lì che dobbiamo concentrarci e arrivare, anche attraverso mezzi rudimentali...dobbiamo riuscire a tirare fuori il lato positivo dagli altri....la gente ha successo perché riesce a valorizzare le qualità positive degli altri.
Finché non capiremo questo, i nostri sorrisi saranno forzati, saranno delle implicite pretese ad essere ricambiati.

E' per questo che io a quella invece di farmela diventare antipatica la vorrei un giorno magari invitare ad andare a ballare.
e questo non è ipocrita, sarebbe ipocrita se ci stessimo antipatiche e facessimo finta di amiche ugualmente.

A un certo punto uno dovrebbe dire chi se ne fotte, mi butto...dopo anni passati a stare di merda cos'altro si ha da perdere?
La parte autentica nelle persone la vedo, la sento, non è che mi sfugge, perchè sono comunque sensibile, difatti io mi rivolgo a quella parte delle persone quando cerco di comunicarci, però insieme a questo le maschere le vedo eccome, sono due cose che convivono insieme, e queste ultime complicano un po' le cose. Mi è capitato anche stasera di fare un concerto, e le persone estroverse della mia band mi sono venute incontro mostrandomi il loro lato umano e sensibile, io l'ho valorizzato comunicando in quel linguaggio e sentendomi protetto, più spontaneo. Però in parallelo a questo giocavano un po' con le maschere, soprattutto quando si distraevano da me e coinvolgevano altri del giro di amicizie incontrate, e io continuavo a cercare quella comunicazione di prima, ma non era possibile e ho sofferto di questa continua distanza/vicinanza degli amici con cui stavo, arrivando anche a un certo punto a sentirmi male dentro, faticando a nasconderlo: figuriamoci se lo esternavo, sarebbe una cosa impossibile con tutte quelle maschere, sarebbe come rovinare un gioco a cui gli altri hanno diritto di giocare. Quello non era il momento per la sensibilità e dovevo semplicemente resistere in silenzio.
14-09-2013 00:40
HurryUp
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da Caratteriale
Infatti prima sottolineavo l'importanza di essere positivi ma allo stesso tempo non lasciarsi sottomettere. Ma lo sai quante volte in vita mia mi sono sforzata di sorridere e inserirmi e nonostante questo beccarmi l'etichetta di sfigata di merda?
Il problema sta nei sistemi, nel sistema scolastico, nella gerarchizzazione sociale, ma una domanda dopo un po' di anni uno se la fa:
non è che il problema sono anche io?

Il problema era che sorridevo eccetera, ma in un certo senso mi aspettavo che questo bastasse. In un certo senso, pretendevo.
E pretendere senza dare niente agli altri, in termini più diretti e grossolani di comunicazione (argomenti, iniziative, discorsi, chiacchiere), porta inevitabilmente all'esclusione.

Se poi vuoi sottintendere qualcos'altro, bisogna vedere se questo qualcos'altro rientra effettivamente con il tema di cui si sta parlando.
Personalmente sono stato sì deluso dal non funzionamento dei miei sorrisi, ma questa mia delusione non è mai stata frutto della ingenua pretesa di riuscire a vendere un sorriso forzato, bensì dal fatto che la gente non si stanchi di buttare via queste maschere dicendo "ma che cazzo stiamo facendo?". Mi pongo sempre il problema di cercare di dare qualcosa agli altri, quando mi accorgo di essere carente di argomenti, iniziative, discorsi, chiacchiere, e così via, sento di essere in debito, ma sento anche che non ho la libertà di proporle nei modi più spontanei che mi uscirebbero, e allora non mi sento più in debito. Guarda, se io fiuto un'ingiustizia non mi frega nessuno, l'ingiustizia c'è e nessuno la leva, poi non è che di fronte all'ingiustizia mi fermo perchè ho trovato l'alibi per fare la vittima.
13-09-2013 17:24
Warlordmaniac
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Ma secondo me il problema è quello, si pretende. Aspettarsi qualcosa dagli altri significa in qualche modo pretenderlo.
Riprendendo un altro punto del tuo discorso, quando hai detto che a me è andata bene mentre ad altri può andare male. Domanda: e chi l'ha detto che, un giorno dopo che ci ho parlato, la tipa comincia a prendersi gioco di me spudoratamente e con lei gli altri a ruota?
Risposta: si può impedire, e se lo voglio posso impedirlo, perché la gente in generale non è nessuno rispetto a te.
Non ho capito.
Dal tuo racconto avevo capito che i rapporti con quella tua compagna di corso erano migliorati. Io ho pensato che ora ci sei amica e sei contenta per questo.

Non ho detto o pensato che lei sparla di te. Dove l'hai letto?

Quote:
Risposta: si può impedire, e se lo voglio posso impedirlo, perché la gente in generale non è nessuno rispetto a te.
Mi ricorda molto i discorsi motivazionali dei network marketing.
Come fai?
13-09-2013 17:14
HurryUp
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da dentromeashita Visualizza il messaggio
si fa come me a remare contro,per essere,coraggioso e audace,due tre anni e ti tiri un esaurimento nervoso perchè non siamo fatti per reggere nel tempo all'estroversione in sicurezza è tutto prefabbricato,ci consumiamo in fretta tutte le energie, e stai lontano dalle persone per paura di fare loro del male,e senti te stesso estroverso come qualcosa che non conoscevi e non sapevi,ti accorgi del potere che hai sugli altri non sempre positivo,a volte,purtroppo molto spiacevole,ma ti senti forte sicurro imbattibile,e cazzo..non lo so gestire bene,avevo un opinione di me e invece spuntano lati dappertutto non piacevoli...eeeehh..io ho solo la musica da poter usare per essere qualcosa,ho troppo bruciato tutto quello che...beh storie lunghe,...se io avessi le tue conoscenze musicali,non tutti abbiamo una natura buona,c'è anche del cattivo in noi,e quando esce non è buono,non so megalomania cosa sia,distruggere gli altri ma perchè? se gli voglio bene,perchè voglio salvarli da loro stessi,uccidendo la loro parte cattiva,i do not adesso prendo uno stelo e lo soffio che voli via col vento dei pensieri negativi...suona hurry up bubble bobble this is your destiny,you can not go against the fate that says to trace your essence mathematical logic collide with the human being, is the cross, you can not rebel and be what you're not ... understand ...
Ieri alla fine delle prove con una delle mie band ci siamo messi al bar a chiacchierare, ognuno di loro raccontava le storie sentimentali e di sesso raccolte nell'adolescenza e anche nel presente, trombamiche, etc... tutti con spirito positivo a mostrarmi il lato opportunista dell'essere umano nella sua fretta a raccogliere furtivamente occasioni di piacere. Questo dovrebbe mettermi gioia? Su cosa costruisco la mia positività? Sulla filosofia opportunista umana del "non farti scappare i treni se no perdi le occasioni e hai una vita da sfigato"? Ma io se mi sbloccherò altro che armonia col mondo: consapevolezza e scudo dai giudizi a tutto spiano
13-09-2013 17:08
HurryUp
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Ribadisco.....dobbiamo mettere da parte il rancore.
Il rancore non è sincerità, non è neanche ragionamento giustificato attraverso argomentazioni lucide e valide. perché non c'è nulla di valoroso.
Non sono d'accordo, è una conclusione troppo assoluta.
EDIT: Certo, il rancore fa stare male, infatti io mi difendo anche da quel disagio, ma per un'altra via, cercando di farmi forza nella speranza della futura resa dei conti che mi metta l'animo in pace.
13-09-2013 17:05
Jokerfs
Re: Essere leader di se stessi

wow, hai illuminato in tanti con questa discussione. anche me, sinceramente . Quello che hai fatto non è facile, ma non è nemmeno un essere morbidi, è come se ti fossi pian piano avvicinata ad uno che vuole farti del male fino al punto in cui attaccarti avrebbe fatto male anche a lei.

Questo è come un annullare il pregiudizio iniziale (il motivo per cui ti guardava dall'alto in basso) e rigiocare con carte nuove. E' una cosa che dobbiamo imparare a fare continuamente, sempre, perchè la gente è piena di pregiudizi verso ciò che non conosce, e tendenzialmente verso di noi lo è proprio perchè ci teniamo a distanza di sicurezza.

Annullare agevolmente e velocemente questa distanza in ogni situazione possibile è l'allenamento più importante di tutto il problema sociale. Ti aiuta a capire se hai davanti un idiota, e ad attaccarlo, o solo qualcuno che si difende da qualcosa che non conosce.

Al diavolo, nei rapporti sociali, la distanza di sicurezza. Non è rispetto degli altri. Non serve a niente. E' solo una macchina della nebbia, fa paura agli altri. La può capire e apprezzare solo un altro che tende a comportarsi così. Ma immaginate che coppia di amici (o di partner) può mai nascere da due che tendono a stare a distanza di sicurezza uno dall'altro o, alla meglio, da tutti gli altri.

Morte alla distanza di sicurezza!

Ciao car, grazie
13-09-2013 17:04
Warlordmaniac
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Infatti prima sottolineavo l'importanza di essere positivi ma allo stesso tempo non lasciarsi sottomettere. Ma lo sai quante volte in vita mia mi sono sforzata di sorridere e inserirmi e nonostante questo beccarmi l'etichetta di sfigata di merda?
Il problema sta nei sistemi, nel sistema scolastico, nella gerarchizzazione sociale, ma una domanda dopo un po' di anni uno se la fa:
non è che il problema sono anche io?

Il problema era che sorridevo eccetera, ma in un certo senso mi aspettavo che questo bastasse. In un certo senso, pretendevo.
E pretendere senza dare niente agli altri, in termini più diretti e grossolani di comunicazione (argomenti, iniziative, discorsi, chiacchiere), porta inevitabilmente all'esclusione.

Se poi vuoi sottintendere qualcos'altro, bisogna vedere se questo qualcos'altro rientra effettivamente con il tema di cui si sta parlando.
Credo che tu abbia fatto un step, come chi, usando il mio solito esempio, capisce il soggetto del puzzle che sta costruendo.
Però non pensare che parlando di questo tuo cambiamento, quelli che leggono possono essere colti dalla stessa illuminazione.

A me sembra di aver oltrepassato il punto che descrivi, solo che la risposta continua ad essere insoddisfaciente; se mi sforzo a pretendere poco, mi sembra di affogare nei complessi di superiorità; se invece mi sforzo a chiedere di più, divento ipercritico e disilluso.
Credo che alla base ci sia il livello di introversione, che più è elevato e più è difficilmente da incastrare nel compromesso tra percorso mio verso gli altri e percorso degli altri verso me.
13-09-2013 15:58
Odd
Re: Essere leader di se stessi

reset.
13-09-2013 15:29
Warlordmaniac
Re: Essere leader di se stessi

Caratteriale, permettimi di fare il ruolo dello scettico.

Tu hai semplicemente detto di aver usato la linea morbida, con quella ragazza e questa linea ha dato i suoi frutti.
Hai fatto bene, la linea morbida non è una scelta per deboli, però non è neanche una novità.
Molti di noi qui riescono a comportarsi come se il sospetto di disprezzo altrui non ci fosse, ma poi mollano semplicemente perché si arrendono all'evidenza. E se continuano con quella linea morbida, allora guai, sarebbero dei deboli che non sanno farsi rispettare.

Tieni conto che se a te è andata bene, non significa che ad altri vada allo stesso modo.
13-09-2013 15:19
NoSurrender
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da Odd Visualizza il messaggio
Per una volta sola, non mi piace una cosa che hai scritto: il titolo.
Mi fa immaginare mascelloni sbarbatissimi che dalle copertine sugli scaffali delle librerie mi sorridono col pollice alzato. Una cosa che mi inquieta e sempre mi inquieterà tantissimo.


Guarda che loro due sono proprio la stessa persona!
13-09-2013 12:41
Hal86
Re: Essere leader di se stessi

Uhm.. .. sempre sembrata una che sapeva il fatto suo...
13-09-2013 12:38
Odd
Re: Essere leader di se stessi

reset.
13-09-2013 09:46
nymphe
Re: Essere leader di se stessi

Bel topic e bravissima

Sono concetti così semplici ma apparentemente molto difficili da applicare, questo perché è necessario un "refresh" della mente continuo, muoversi, non farsi trascinare per inerzia dagli eventi e cercare con tutta la propria volontà di opporsi a questa.
Pure io mi sono comportata come nella descrizione e ho avuto buoni risultati, anche se in alcuni momenti nella mia testa giravano paranoie inutili.

Poi dal passare dalla conoscenza all'instaurare un rapporto reale senza erigere un muro invisibile ce ne vuole, ma si fa tutto per gradi, un passo alla volta
13-09-2013 05:32
dentromeashita
Re: Essere leader di se stessi

Quote:
Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Sono contento per te, ma nel mio caso questa molla non funziona, perchè in me le sensazioni di vergogna e imbarazzo non le sento come una conseguenza di mie insicurezze, ma come una reazione fisiologica del mio corpo, del mio cervello: se sto in un determinato contesto semplicemente mi scattano sensazioni di vergogna e imbarazzo. Sono un tipo audace, quindi ho provato già, e continuo a provare, a sfidare quelle sensazioni adottando comportamenti sicuri, e anche se riesco a affrontare il blocco si vede inevitabilmente che sto remando contro una corrente opposta e non sono spontaneo. Mi conviene calmarmi, perchè se il pensiero di non perdere le occasioni fosse la spinta a smuovermi diventerei magari sbloccato, ma anche incattivito, perchè una volta conquistata la sicurezza ce l'avrei con il mondo che vedrei come qualcuno da punire per avermi negato queste preziosissime occasioni. Insomma, non è che starei in pace con me stesso se avessi questa molla, anzi, per me diventerebbe una resa dei conti con il mondo, cosa che forse sarà inevitabile!

si fa come me a remare contro,per essere,coraggioso e audace,due tre anni e ti tiri un esaurimento nervoso perchè non siamo fatti per reggere nel tempo all'estroversione in sicurezza è tutto prefabbricato,ci consumiamo in fretta tutte le energie, e stai lontano dalle persone per paura di fare loro del male,e senti te stesso estroverso come qualcosa che non conoscevi e non sapevi,ti accorgi del potere che hai sugli altri non sempre positivo,a volte,purtroppo molto spiacevole,ma ti senti forte sicurro imbattibile,e cazzo..non lo so gestire bene,avevo un opinione di me e invece spuntano lati dappertutto non piacevoli...eeeehh..io ho solo la musica da poter usare per essere qualcosa,ho troppo bruciato tutto quello che...beh storie lunghe,...se io avessi le tue conoscenze musicali,non tutti abbiamo una natura buona,c'è anche del cattivo in noi,e quando esce non è buono,non so megalomania cosa sia,distruggere gli altri ma perchè? se gli voglio bene,perchè voglio salvarli da loro stessi,uccidendo la loro parte cattiva,i do not adesso prendo uno stelo e lo soffio che voli via col vento dei pensieri negativi...suona hurry up bubble bobble this is your destiny,you can not go against the fate that says to trace your essence mathematical logic collide with the human being, is the cross, you can not rebel and be what you're not ... understand ...
13-09-2013 05:05
HurryUp
Re: Essere leader di se stessi

Sono contento per te, ma nel mio caso questa molla non funziona, perchè in me le sensazioni di vergogna e imbarazzo non le sento come una conseguenza di mie insicurezze, ma come una reazione fisiologica del mio corpo, del mio cervello: se sto in un determinato contesto semplicemente mi scattano sensazioni di vergogna e imbarazzo. Sono un tipo audace, quindi ho provato già, e continuo a provare, a sfidare quelle sensazioni adottando comportamenti sicuri, e anche se riesco a affrontare il blocco si vede inevitabilmente che sto remando contro una corrente opposta e non sono spontaneo. Mi conviene calmarmi, perchè se il pensiero di non perdere le occasioni fosse la spinta a smuovermi diventerei magari sbloccato, ma anche incattivito, perchè una volta conquistata la sicurezza ce l'avrei con il mondo che vedrei come qualcuno da punire per avermi negato queste preziosissime occasioni. Insomma, non è che starei in pace con me stesso se avessi questa molla, anzi, per me diventerebbe una resa dei conti con il mondo, cosa che forse sarà inevitabile!
13-09-2013 03:05
dentromeashita
Re: Essere leader di se stessi

"Tutti dobbiamo affrontare i demoni che abbiamo dentro, e che si chiamano: paura, odio e rabbia. Se non riusciamo a sconfiggerli, cento anni di vita ci appariranno come una tragedia; se ci riusciamo, un solo giorno di vita potrà essere un trionfo"
13-09-2013 02:22
DouglasMortimer
Re: Essere leader di se stessi

Credo tu abbia centrato il punto fondamentale. La sicurezza ideale non esiste, tutti siamo, tutti sono, in un certo modo insicuri; la diversità è probabilmente nella manifestazione dell'insicurezza, che in alcuni casi diventa introversione o peggio, e in altri diventa smodata necessità di giudicare, o di apparire. Poi è chiaro, l'apparenza è una maschera ben diversa della realtà. Concludo, dicendo, che probabilmente chi è così altezzoso o "giudicante" vive un conflitto interiore non trascurabile. E' un mio pensiero, eh..non sto giudicando:-)
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