Tutte queste canzonette,
la lista della spesa scritta sul post-it,
l’estratto conto con le bollette pagate,
le matite consumate, i colori incrostati
le fotografie estratte dal cestino
dei viaggi che crediamo di avere fatto.
Restano le cose
questi grumi di attrazione,
l’energia delle stelle che scava dentro i sogni,
i tanto vituperati oggetti,
l’irriducibile errore dello spirito,
senza fine nostro insaziabile amore.
02-08-2013 12:58
Oblomov
Re: poesia
Ho costruito una gabbia
con granelli di sabbia.
Non provo mai rabbia,
rimpianto forse,
ed invidia tanta.
Un bambino costruiva un castello
col secchiello e le formine
e suo padre faceva un fortino
Ci eravamo chiusi dentro un pomeriggio
vicino alla base militare
dove sperimentano nuove traiettorie
e le clessidre esplodono
Guardo ancora la gente passare
appoggiata ai parapetti
perchè dagli zoppi
ho imparato a zoppicare.
02-08-2013 11:17
cancellato8738
Re: poesia
C'è aria di settembre
in un risveglio giallino:
tra le more acerbe,
si sente già il declino
di raggi troppo stanchi
per guardare un po' più avanti
lungo i bordi del mattino.
Appare fiacco, il caldo alito,
sul chiaro campo vicino,
eppure sadico, infido:
foglie hanno il discreto inchino
di un traviato che muore diacono,
ma risuona inerte l'atavico
grido di Caino.
Su per questo mirtale,
cui si scorge la rovina
di provincia parassita,
sento già del natale
la frenesia infreddolita.
Per queste strade uguali,
e questi vicoli effimeri
affiorano spontanei
dei palazzi i lividi;
e da pianti inesprimibili,
sulla pelle, i brividi.
28-05-2013 13:53
Maldoror
Re: poesia
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Cosa sono queste cose cadute a terra e mai raccolte?
cosa sono queste madonne tirate giù e poi risorte?
questi rami che fioriscono solo per prendere la pioggia,
cosa sono questi clacson che suonano a rivolta?
Cosa sono questi ceri accesi sulle tavolate,
l'amore è una fiammella con le ore sempre contate;
cosa sono queste parole rimaste in gola e mai gridate
cosa sono queste strade, senza gente, senza estate?
Cosa sono questi ragazzi tenuti sotto campane di vetro,
cosa sono questi occhi che non vogliono più il vero?
Cosa sono queste rose ripulite di ogni spina
e buttate poi nel mare come pesci senza vita?
Cosa sono questi stronzi che gonfiano i polmoni,
tanti giri di parole ma poi ai fatti dei coglioni;
Cosa sono questi tasti dove scucio la mia noia;
come mai siamo così, senza vita, senza gioia?
Cosa sono queste scritte che non lasciano mai niente?
Come mai queste frasi, questo astio decadente?
Cosa sono queste guerre senza bombe né movente?
Cosa sono queste finestre, queste luci quasi mai spente?
Cosa sono questi sogni senza palle per realizzarsi?
Cosa sono questi giorni troppo uguali per contarsi?
Cosa sono queste unghie che non vogliono mai graffiare?
Cosa sono queste mani troppo morbide per dare?
Come mai non c'è un vecchio che mi dice di guardare,
che mi dice che la mia terra sarà proprio uguale al mare?
Ché il fumo nero laggiù è una realtà e non un rischio,
ché la terra non ha più ritmo e che l'amore non è un vizio?
Perché mai non dovrei dire che non è stato poi dannoso
avere errori addosso e un passato di cane rabbioso.
Perché mai dovrei scordarmi delle albe e dei miei tarli,
del fruscio di vecchi incubi che oggi vengono ad annusarmi,
di serpi che si scansarono per non avvelenarmi,
delle sere che a passi lenti percorremmo come fantasmi?
Perché mai vergognarmi di un peccato senza orgoglio?
Sì vabè non resta niente, ma chi può uccidere il ricordo?
Per me quando uno muore è come quando ti addormenti:
le idee volano in alto e non ti accorgi che tu ci resti.
E tu mi vieni a dire che il cammino è già tracciato,
che esistono strade sicure per il giusto e lo sbagliato.
Ma allora come mai questa rabbia senza pianto,
come mai questo torpore che ti rende così stanco?
come mai già ti sputo e non ti mastico
come mai questi occhi così vuoti e senza fascino?
Non ci sono strade sicure, ma io voglio continuare
Nel cammino accidentato, luoghi ancora da visitare;
e cosa ci resta nel bene e nel male?
Soltanto uscire, soltanto respirare..
car.
La Poesia del "? " mi è piaciuta.Belle anche le rime.
28-05-2013 13:48
Maldoror
Re: poesia
Mi sei davanti nel treno
sorriso sincero
con lo spirito proteso
dentro il mio Me medesimo
ansioso e solido
mi porgi con le tue mani
radiografie del tuo pube
guardo i chiodi nelle tue ossa
andiamo,
diretti al parco divertimenti
teatrali torture e finto plasma
il mio cuore batte veloce.
l'ansia è l'autocontrollo.
mi deviano verso il protocollo
del puntuale addio di uno sbaglio.
puntuale addio dello sbaglio.
condannato a vivere per un obiettivo senza forma
condannato a dover tenermi sempre affianco la mia ombra
disperdo la mia energia in un cimitero di ossa
incarnare gli spiriti e farli urlare.
mangiare il tuo inconscio e vederlo urlare nella notte.
ho visto chi è alle mie spalle e dovrebbe terrorizzarmi.
ma la sua tremenda notte mi dà una gioia senza sapore
comprendere l'artificio.donarmi in pasto all'autostrada .
nella giusta notte del sacrificio.
28-05-2013 12:44
cancellato8738
Re: poesia
Cosa sono queste cose cadute a terra e mai raccolte?
cosa sono queste madonne tirate giù e poi risorte?
questi rami che fioriscono solo per prendere la pioggia,
cosa sono questi clacson che suonano a rivolta?
Cosa sono questi ceri accesi sulle tavolate,
l'amore è una fiammella con le ore sempre contate;
cosa sono queste parole rimaste in gola e mai gridate
cosa sono queste strade, senza gente, senza estate?
Cosa sono questi ragazzi tenuti sotto campane di vetro,
cosa sono questi occhi che non vogliono più il vero?
Cosa sono queste rose ripulite di ogni spina
e buttate poi nel mare come pesci senza vita?
Cosa sono questi stronzi che gonfiano i polmoni,
tanti giri di parole ma poi ai fatti dei coglioni;
Cosa sono questi tasti dove scucio la mia noia;
come mai siamo così, senza vita, senza gioia?
Cosa sono queste scritte che non lasciano mai niente?
Come mai queste frasi, questo astio decadente?
Cosa sono queste guerre senza bombe né movente?
Cosa sono queste finestre, queste luci quasi mai spente?
Cosa sono questi sogni senza palle per realizzarsi?
Cosa sono questi giorni troppo uguali per contarsi?
Cosa sono queste unghie che non vogliono mai graffiare?
Cosa sono queste mani troppo morbide per dare?
Come mai non c'è un vecchio che mi dice di guardare,
che mi dice che la mia terra sarà proprio uguale al mare?
Ché il fumo nero laggiù è una realtà e non un rischio,
ché la terra non ha più ritmo e che l'amore non è un vizio?
Perché mai non dovrei dire che non è stato poi dannoso
avere errori addosso e un passato di cane rabbioso.
Perché mai dovrei scordarmi delle albe e dei miei tarli,
del fruscio di vecchi incubi che oggi vengono ad annusarmi,
di serpi che si scansarono per non avvelenarmi,
delle sere che a passi lenti percorremmo come fantasmi?
Perché mai vergognarmi di un peccato senza orgoglio?
Sì vabè non resta niente, ma chi può uccidere il ricordo?
Per me quando uno muore è come quando ti addormenti:
le idee volano in alto e non ti accorgi che tu ci resti.
E tu mi vieni a dire che il cammino è già tracciato,
che esistono strade sicure per il giusto e lo sbagliato.
Ma allora come mai questa rabbia senza pianto,
come mai questo torpore che ti rende così stanco?
come mai già ti sputo e non ti mastico
come mai questi occhi così vuoti e senza fascino?
Non ci sono strade sicure, ma io voglio continuare
Nel cammino accidentato, luoghi ancora da visitare;
e cosa ci resta nel bene e nel male?
Soltanto uscire, soltanto respirare..
car.
27-05-2013 22:58
"K"
Re: poesia
questo cielo che scorre
questi passi che strisciano.
ventesimo piano
di un condominio spaziale,
boccheggiando le stelle,
echi di parole
fermate per assenza di gravità.
e i nostri discorsi
ci rimbalzano addosso
sospesi tra le nostre labbra
alla ricerca di un senso
06-05-2013 03:15
Johnnie Walker
Re: poesia
...........
06-05-2013 02:05
Yumenohashi
Re: poesia
06-05-2013 01:11
Helpless Child
Re: poesia
LA TORRE D’AVORIO
Dalla torre d’avorio, tra i loro sguardi sprezzanti
la mia misera anima è defenestrata,
Con indicibile disgusto gettata via
Ed ora giace sulla terra senza Dio
Livida, consunta e squarciata.
Rifulgeva un tempo al centro del mio mondo
ciò che adesso è desiderio vano
e non v’è altra scelta se non
trascinarmi verso la meta immanente.
“Striscia, striscia come una lurida serpe”,
sembrano dirmi i loro occhi superbi
che stillano veleno e fiele
quanto più la pupilla s’ingrossa!
Lanciano strali di derisione imbevuti
e straziano quel che rimane
di chi a sé medesimo troppo promise
e poco seppe mantenere.
Ah quant’è ormai lontana la torre d’avorio,
ora che alla nuova via, mia unica possibilità,
mi accingo ansioso e dolente
lasciando le spoglie del mio lucente passato
dov’è legge incontrastata che riposino.
La mia anima discinta e barcollante
è condotta dall’insopprimibile accidia
verso un luogo di accoglienti pericoli disseminato,
l’allettante anticamera della Perdizione
dalla quale, una volta entrati,
mai più era concesso uscirne.
09-03-2013 23:18
Rodney
Re: poesia
Butto lì qualche parola...
(26 aprile 2009)
Amaro e dolce, sazio ed or vorace,
vaga essenza e pur presenza costante;
avido foco par nella fornace
mentre consuma ancor braci avante.
Tempo che preme e asserra, mai diserta;
fragili steli, piegati ver sponde
aspre, scote e move come dall’erta
s’insinua il vento e la voce diffonde.
E par ch’in nostra vita scorra instante
sempre rapido e tregua non ceda:
per simulacro sì che invan costante
d'affanno freme se pure non veda
la mente che l'arroganza sola è frustrante
poiché mai paga d'un tempo in cui sieda.
09-03-2013 23:02
Baloordo
Re: poesia
L'amore.
L'amore è tornado che violento ti scuote
L'amore è magia che abile t'avvinghia
L'amore è tortura che brutale t'avvolge
Il sentimento implode, l'orizzonte s'allarga
La ragione uccide, lo spirito annienta.
E gelido il vento soffia
Affannoso il respiro proprio.
Non rimane che brezza
La quale faticosamente s'erge da terra.
L'amore è effimero
Polvere che svanisce nel nulla.
L'amore è furia
Cometa che sprofonda nella galassia.
L'amore è cura.
L'amore è droga.
E pensare non sarà più condanna.
E il dolore non sarà più nemico.
05-03-2013 11:59
Oblomov
Re: poesia
La più grande delle illusioni è il tempo:
le sue forme si dissolvono
come inchiostro sulla carta assorbente.
Pensare il tempo è un atto di hybris
come fermare un treno fantasma
che inghiotte alberi-spettri
(una foresta che eccede il pianeta)
Il tempo è una figa
il segno meno di una negazione
l’ attesa dell’alba
quando le lenzuola si arrotolano
come un cappio al collo
impiastrate del sudore
delle stelle.
25-12-2012 18:16
evitante
Re: poesia
ne ho scritte diverse (20-30)
alcune senza dubbio bellissime
dovrei pubblicarle
in modo da lasciarle in giro
che non vadano nell'oblio
come me
una volta che finisca
che tiro le cuoia
25-12-2012 00:47
Baloordo
Re: poesia
Quote:
Originariamente inviata da ciarliera
@Balordo, non ti facevo così romantico Molto bella.
Le apparenze ingannano. Grazie cmq.
24-12-2012 14:43
ciarliera
Re: poesia
@Balordo, non ti facevo così romantico Molto bella.
Stavo per scrivere che sarei curiosa di leggere una bella poesia di Miky ma ho visto che a pagina 3 ha già dato... e come poeta è davvero all'altezza delle aspettative
24-12-2012 14:14
Baloordo
Re: poesia
Per una persona speciale:
la vidi seduta accanto a me
m'implorava accorta con lo sguardo
scorsi nei suoi occhi una tiepida lacrima
che mi prestai subito d'asciugarla
la sentì mordersi un labbro
assuefatta e confusa
travolta e maledetta: aspettai di cingerla a me
e fu in quell'istante successivo che dimenticai tutto
le parlai a lungo
cercai di farmi capire; mio malgrado
ella era per me fonte di gioia
mia unica fonte di salvezza cui mi prostravo
la toccai infine la baciai
fu un istante lunghissimo
dimenticai ogni perchè, dimenticai ogni dubbio
ella fu per me in quel momento la magia di una vita intera
24-12-2012 13:29
Oblomov
Re: poesia
Se amo l'universo, perchè l'universo non ama me?
E’ sempre tutto così ambiguo
impugnare il fantasma del mio pugnale
ferire il fantasma della mia anima
Questi sono giorni della crocifissione
dalle mani esce un sangue grigio
i piedi sono rivolti al cielo
Ma forse è un'estasi liquida
che riempie la coppa
lo zampillo della fontana
il volo obliquo delle rondini