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Discussione: Lavoro, società e consumismo: basta! Rispondi alla discussione
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30-07-2013 22:26
nellamerda
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da Quintuplo Visualizza il messaggio
Quasi tutte le persone si alzano la mattina perchè sono schiave

Il sistema economico è l'ultima forma di schiavitù, nella quale gli schiavi non sanno nemmeno chi sono i loro padroni



i nostri padroni sono coloro che riescono a convincerci che questo mondo cosi come è possa andare bene e in questo molte responsabilità ce l'hanno a mio avviso anche persone insospettabili.. che sono a volte consapevoli, a volte inconsapevoli.. ma spesso le persone non si interrogano neanche.. vivono come se tutto fosse logico e sembra che non si accorgano che c'è qualcosa che non va..
30-07-2013 22:18
Quintuplo
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da nellamerda Visualizza il messaggio
siamo tutti rincoglioniti perchè spesso non sappiamo neanche il motivo per cui ci alziamo la mattina..
Quasi tutte le persone si alzano la mattina perchè sono schiave

Il sistema economico è l'ultima forma di schiavitù, nella quale gli schiavi non sanno nemmeno chi sono i loro padroni
30-07-2013 22:11
nellamerda
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

e poi ci sono i luoghi comuni!! i luoghi comuni stanno distruggendo l'umanità.. ormai le persone non ragionano più ,danno per scontato che tutte le cose che dice la televisione siano vere.. ops forse anche questo è un luogo comune.. cavolo siamo arrivati al punto che se si parla di luoghi comuni si rischia di caderci..
30-07-2013 22:08
nellamerda
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

In gran parte si puo concordare..è chiaro che questa società fa schifo.. ma non fa schifo perchè è una società, fa schifo per il modo in cui è stata impostata.. impostata appunto per consumare(quindi far guadagnare le industrie alle quali non sembra vero.. anche se non ho ancora capito cosa ne fanno di tutti quei soldi). Di conseguenza dal consumo si passa all'inquinamento ambientale e anche quello spirituale delle persone che acceccate dai continui messaggi subliminali non capiscono piu niente e non riescono piu a distinguere la realtà di base da quella costruita. Il lavoro non è più utile per il bene della collettività .. ma è utile per produrre! Noi dobbiamo essere produttivi .. chi non produce è fuori dal sistema. Abbiamo perso di vista quali sono i veri obbiettivi e siamo tutti rincoglioniti perchè spesso non sappiamo neanche il motivo per cui ci alziamo la mattina..speriamo che cambi qualcosa altrimenti ci estingueremo nel giro di un secolo massimo.
30-07-2013 13:10
Weltschmerz
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Finché avrò libertà di sottrarmi a tutto ciò lascerò annegare la gente comune nella melma della loro stupidità e indolenza.
30-07-2013 03:14
AbitanteDiMarte
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Spero che questo maury25 abbia trovato un modo di uscire dal circolo del consumismo capitalistico.
Se l'ha trovato vorrei che mi desse una mano.
Nel frattempo bisogna continuare a pensare
"train Spotting","fight club",gli esempi c'è li abbiamo ma le cose continuano a precipitare.
Alla faccia dello sviluppo ecosostenibile...o anche sociale...
29-07-2013 23:44
super unknown
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Produci, consuma, crepa... popolo bue, domani c'è da votare di che morte vuoi morire, di destra di sinistra o di centro.
29-07-2013 23:19
Nimo
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
"Credo che il lavoro sia un'istituzione necessaria per portare avanti e sostenre questo sistema corrotto; e che sia tutto talmente amalgamato che risulta difficile, ormai, pensare di uscirne. E' tutto corrotto. L'individuo ha perso la sua volontà di esistere, di scegliere, di fare. E' condannato, per scherzo del destino, a vivere un'esistenza fasulla, fatta di compensi, di duro lavoro e di schiavitù. Ore e ore sprecate a servire qualche padrone per che cosa? Per pagarsi le bollette della casa, la luce, il gas, la televisione che ci riempe di stronzate senza che neanche ce ne rendiamo conto; e la bellissima macchina che dobbiamo ancora finire di pagare. Forse tra 20 anni avremmo finito di pagarla. Poi ci sono i figli da mantenere, da sostenere, da coccolare e da viziare. Insomma, è una vaccata. Le persone sembrano felici di contribuire a questo marasma di cose, senza che si pongano mai una qualche domanda, niente di niente. Loro continuano per la loro strada, mica si rendono conto che li stanno fottendo fino all'ultimo centesimo; in senso metaforico e letterale. L'ultimo centesimo di vita, ore, minuti, secondi regalati senza la possibilità di fare qualcosa di davvero utile per la società.
Guardateli, con le loro macchinine, i loro vestitini firmati e il loro cellullare all'ultimo grido si sentono QUALCUNO di importante."
Io lo sostengo da sempre, e non sono il solo.
E infatti non ho un lavoro stabile, non voglio figli da mantenere, rifiuto il consumismo e compro solo l'essenziale, non ho l'auto, non seguo la moda, il cellulare che ho l'ho comprato 5 anni fa e non ho intenzione di cambiarlo ...
29-07-2013 19:15
Selenio
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Gli stati ormai vengono gestiti come delle aziende e l'Italia sta facendo la fine di un'azienda in crisi in cui i proprietari ci hanno mangiato fino all'osso e stanno per scappare con la cassa lasciando tutti i lavoratori nella cacca. Io credo che sia esattamente quello che stia succedendo e le cose non potranno che peggiorare sotto questo aspetto. Ormai non si può più contare sullo stato. In futuro secondo me l'unico modo di andare avanti sarà quello di inventarsi dei lavori e ognuno farà dei lavoretti e unito al fatto che la gente sarà sempre più povera e probabilmente incazzata cone le grosse aziende e multinazionali (possibili anche opere di boicottaggio) si comincerà a scambiersi oggetti per oggetti o prestazione senza più usare il denaro, insomma un ritorno al baratto.

E già ci sono dei mercatini e circuiti di baratto in questo senso. L'aspetto vincente di questo tipo di transazioni secondo me sarà la fine degli intermediari, del tramite tra i rapporti delle persone. Attualmente il denaro è il tramite e se tu sei capace di controllare il tramite che regola gran parte dei rapporti tra le persone, controlli le loro interazioni creando anche disuguaglianze e sofferenze (uno magari ha poco denaro e si sente inferiore di chi ha più denaro). E con questo ci campano anche tutte le istituzioni che ci stanno dietro che fanno quello che vogliono e distruggono anche la natura per risparmiare sui costi di produzione o di smaltimento degli scarti industriali etc. Senza denaro secondo me le persone avrebbero la possibilità di vivere davvero in maniera più sana e sarebbe la fine degli stati come li conosciamo


19-12-2012 22:37
Herzeleid
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

26-03-2012 10:22
eVito Corleone
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Il Raduno (quasi) pasquale a Milano non rispecchia la società consumista (e ci mancherebbe).
Segnalato.
26-03-2012 03:18
Winston_Smith
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Tempo fa lessi un libro, il quale riassumeva bene determinati principi etici collimanti con il mio pensiero
Anch'io.

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
e sarei ben lieto di segnalarglielo.
Anch'io





26-03-2012 01:18
Moonwatcher
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Il Raduno (quasi) pasquale a Milano non rispecchia la società consumista (e ci mancherebbe).
25-03-2012 22:10
maury25
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da eVito Corleone Visualizza il messaggio
Mi permetto anche di citare il libro "Fight Club".

«...Il mio salotto Haparanda con le fodere arancione, firmato da Erika Pekkari, era un ammasso di immondizie.
E io non ero il solo schiavo del mio istinto di nidificazione. Gente che conosco, che una volta andava a sedersi in bagno con una rivista pornografica, adesso va a sedersi in bagno con un catalogo dell'Ikea.
Abbiamo tutti la stessa poltrona Johanneshov con lo stesso disegno Strinne a strisce verdi. La mia è precipitata per quindici piani, bruciando, dentro una fontana.
Abbiamo tutti le stesse lampade Rislampa/Har costruite con filo di ferro e carta ecologica, non sbiancata. Le mie sono coriandoli.
Tutte quelle sedute in bagno.
Il servizio di posate Alle. Acciaio inossidabile. A prova di lavastoviglie.
L'orologio Vild da anticamera, di acciaio zincato, oh, non avevo potuto farne a meno.
La consolle a ripiani Klipsk, oh, sì.
Le cappelliere Hemlig. Sì.
Tutta roba che luccicava disseminata nella strada sotto il mio grattacielo.
La mia parure coordinata Mommala. Disegnata da Tomas Harila e di-sponibile in quanto segue:
Violetto.
Fucsia.
Cobalto.
Ebano.
Antracite.
Bianco latte o vinaccia.
Una vita intera per comprare questa roba.
I miei tavoli Kalix dallo smalto fine per le occasioni.
I miei tavoli da nido.
Compri mobili. Dici a te stesso, questo è il divano della mia vita. Compri il divano, poi per un paio d'anni sei soddisfatto al pensiero che, dovesse andare tutto storto, almeno hai risolto il problema divano. Poi il giusto ser-vizio di piatti. Poi il letto perfetto. Le tende. Il tappeto.
Poi sei intrappolato nel tuo bel nido e le cose che una volta possedevi, ora possiedono te.»
Grande libro. Mi basta leggere qualche riga di Chuck per stare subito meglio.
25-03-2012 17:35
Shenlong
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da Sampei80
Comunque al di là di quale sia il sistema migliore o peggiore, il problema è che siamo troppi, faremo la fine dei Rapa Nui
Sicuramente siamo troppi per dare a chiunque uno stile di vita da occidentale moderno.


In realtà ci sono abbastanza risorse per coprire permanentemente i bisogni (cibo,educazione,sanità) di 10 miliardi di persone con semplici accorgimenti: esempio ridurre drasticamente il consumo di carne e convertire la stragrande maggioranza degli allevamenti in campi agricoli.

Oppure ridurre drasticamente gli sprechi,smettere d'investire miliardi per la creazione di nuovi profumi e investirli nelle scuole e nella vera ricerca scientifica.

Il problema è che non si farà perchè un'assunzione base del nostro sistema economico è quella del cosidetto "techno-fix": possiamo trattare le risorse attuali del pianeta come se fossero infinite, il mercato prima o poi(ossia quando sarà abbastanza conveniente) troverà un'alternativa più tecnologica ed efficente a tutto..il problema è che le risorse del pianeta NON sono infinite e io non ho questa fede assoluta nella tecnologia

concludo con una mia considerazione: penso che la combinazione capitalismo/economia di mercato/democrazia liberale abbia dato all'umanità il più alto tenore di vita medio nella storia ma che stia diventando giorno dopo giorno obsoleta.

il potere politico ed economico si sta concentrando sempre di più in una fetta minuscola della popolazione(il 93% del GDP mondiale prodotto nel 2010 è finito nelle mani dell'1% della popolazione). I governi e i partiti politici(di dx,cx o sx)stanno diventando giorno dopo giorno sempre meno espressione della volontà popolare e più quella dei cosidetti poteri forti(es.le banche e le multinazionali). La globalizzazione ha tantissimi lati positivi,è innegabile, ma porterà alla distruzione dei privilegi delle classi medie e medio-basse nei paesi ricchi,la diminuzione delle diseguaglianze internazionali che pagheremo con l'aumento delle diseguaglianze infranazionali e l'esplodere di tensioni sociali e ad un possibile collasso ambientale.
Vedremo
25-03-2012 17:21
Shenlong
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
per la natura umana questo sistema, piramidale, ingiusto e iniquo, è molto funzionale. Qualsiasi altro potenziale sistema si deve confrontare con ciò, e tenerne conto.
Ah la famosa "natura umana".

la stessa "natura umana" che,per strano caso,coincide sempre con la definizione di natura umana data dall'ideologia dominante(quindi nel liberalismo egoista e razionale).

E' curioso notare come questa mistica "natura umana" (che non è altro che la moderna versione del "Diritto Divino" usato dalle aristocrazie per giustificarsi) sia sempre stata usata dai sostenitori dello status quo e della classe in cima alla piramide per giustificare i propri privilegi .

La situazione attuale è quello che la natura/Dio ha voluto,opporsi è futile,chinate la testa e desistite!!!

Nel medioevo,quando era forte il potere della Chiesa, si pensava che credere in Dio facesse parte della natura umana


Quando si fecero avanti i primi movimenti abolizionisti,gli schiavisti cominciarono a giustificare la schiavitù dicendo "eh ma la schiavitù è sempre esistita,fa parte della natura umana!".

Ancora oggi molti si oppongono all'omosessualità perchè "contro natura".

A me sembra ovvio che la natura dell'uomo sia in larga parte condizionata da fattori socioculturali,ambientali ed economici.

L'ideologia dominante si riproduce attraverso le più svariate istituzioni(la propaganda,i media, la scuola pubblica che non è mai servita per "educare le persone" ma, piuttosto, per assicurarsi che la generazione successiva abbia abbastanza conoscenze per poter entrare nel mondo del lavoro ma non abbastanza pensiero critico per mettere in dubbio il sistema liberale democratico) o attraverso sistemi d'incentivi(questo accade per esempio tra gli economisti dove sostenere posizioni mainstream è il modo più facile per essere pubblicati nei journals e fare carriera nelle banche e nelle istituzioni).

Nella nostra società attuale le persone cercano di metterlo in culo al prossimo semplicemente perchè questo comportamento alla fine paga(e infatti ci sono molti studi che dimostrano una % disproporzionata di sociopatici tra i politici o i CEO delle multinazionali) e in un'economia di mercato le altre persone vengono viste come mezzo e non come un fine in sè(insomma avviene un rovesciamento dell'Imperativo categorico kantiano) o perchè molti credono veramente alla barzelletta della mano invisibile che mette tutto apposto ,basta seguire i propri interessi personali.



Non dico che la "natura umana" non esista.
E' ovvio che l'uomo non nasce come "tabula rasa" e che esistono troppi comportamente universali(es. l'incesto come taboo) determinati biologicamente.

Ma trovo pretestuosa l'idea che siano la struttura economica e la sovrastruttura politica ad adattarsi al comportamento degli uomini quando a mio avviso è ,almeno in larga misura,evidentemente il contrario.
25-03-2012 14:52
eVito Corleone
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Mi permetto anche di citare il libro "Fight Club".

«...Il mio salotto Haparanda con le fodere arancione, firmato da Erika Pekkari, era un ammasso di immondizie.
E io non ero il solo schiavo del mio istinto di nidificazione. Gente che conosco, che una volta andava a sedersi in bagno con una rivista pornografica, adesso va a sedersi in bagno con un catalogo dell'Ikea.
Abbiamo tutti la stessa poltrona Johanneshov con lo stesso disegno Strinne a strisce verdi. La mia è precipitata per quindici piani, bruciando, dentro una fontana.
Abbiamo tutti le stesse lampade Rislampa/Har costruite con filo di ferro e carta ecologica, non sbiancata. Le mie sono coriandoli.
Tutte quelle sedute in bagno.
Il servizio di posate Alle. Acciaio inossidabile. A prova di lavastoviglie.
L'orologio Vild da anticamera, di acciaio zincato, oh, non avevo potuto farne a meno.
La consolle a ripiani Klipsk, oh, sì.
Le cappelliere Hemlig. Sì.
Tutta roba che luccicava disseminata nella strada sotto il mio grattacielo.
La mia parure coordinata Mommala. Disegnata da Tomas Harila e di-sponibile in quanto segue:
Violetto.
Fucsia.
Cobalto.
Ebano.
Antracite.
Bianco latte o vinaccia.
Una vita intera per comprare questa roba.
I miei tavoli Kalix dallo smalto fine per le occasioni.
I miei tavoli da nido.
Compri mobili. Dici a te stesso, questo è il divano della mia vita. Compri il divano, poi per un paio d'anni sei soddisfatto al pensiero che, dovesse andare tutto storto, almeno hai risolto il problema divano. Poi il giusto ser-vizio di piatti. Poi il letto perfetto. Le tende. Il tappeto.
Poi sei intrappolato nel tuo bel nido e le cose che una volta possedevi, ora possiedono te.»
25-03-2012 09:57
Quintuplo
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da Bastet. Visualizza il messaggio
Tranqui, tutto sotto controllo. Per te si allestice una camera speciale, imbottita, e con sbarre alle finestre
...ma allora sarebbe uguale a dove sto adesso... cosa cambierei a fare?
25-03-2012 01:03
muttley
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

Quote:
Originariamente inviata da Bourée Visualizza il messaggio
Scenari pseudo-massonici affollano la mia mente... wow!!! ahahah
Dunque, tessera numero 015..ops!, potrebbe gentilmente comunicarmi il titolo di suddetta lettura in altra sede?
le mando un em pi
24-03-2012 22:08
muttley
Re: Lavoro, società e consumismo: basta!

No, non potrei mai far parte di scentology, penso che entrerei in competizione con Tom Cruise
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