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Discussione: "Quando meno te l'aspetti" (cit.) Rispondi alla discussione
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30-07-2013 09:46
paccello
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

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Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
Beh anche quella maschile-introversa è determinante, se è eccessivamente selettiva. Tu non vi fai riferimento, ma in realtà a mio avviso non è affatto detto che anche il maschio-introverso non possa avere anch'egli una selettività analogamente superficiale rispetto a quella che rinfaccia alle donne, portandolo a dirigersi verso ragazze che magari non sono strafighe ma comunque sono carine. Mentre le ragazze corrispondenti degli "sfigati", insicuri, inesperti (come li chiamate voi), vengono magari ignorate senza che il maschio-introverso se ne renda nemmeno conto, come se fosse scontato (mentre il fatto che le donne scartino loro, non lo è!). L'attrazione fisica è normale che ci debba essere, ma entro certi limiti e senza pretese eccessive (personalmente, non vedo perché un bel figo dovrebbe scegliere me quando può scegliere un altro bel figo... o meglio le probabilità che scelga me non sono certo nulle, ma senz'altro molto basse, e comunque non faccio certo di ciò un bisogno assoluto). Ovviamente non mi riferisco a te dal momento che non ti conosco per nulla, sto parlando in generale.

Pertanto, per me questa presunta superiorità della selettività introversa rispetto a quella delle donne è un po' una bufala e un'(auto-)illusione collettiva.
Sì, sicuramente scartiamo anche "noi" al volo tante tipe brutte senza pensarci due volte. Personalmente, anche se sono sempre a secco, non ho una freddezza tale da rivolgermi a ragazze che non mi piacciono esteticamente-fisicamente per mettere tacche, fare esperienza, fare girare il coso ecc. In tutta sincerità, scartare una tipa perché tamarra-ignorante e scartarne una/uno perché denota un pelo di insicurezza non le considero la stessa cosa, e penso che che la tentazione di "superiorità" nasca anche dal fatto che un conto è farsi piacere quasi chiunque, inzerbinarsi, accontentarsi di default come fanno tanti, un conto è "scegliere" una ogni tanto a cui puntare. Ma non mi importa fare classifiche o sentirmi superiore a qualcuno ora.

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Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
L'amore non nasce necessariamente dopo un lungo periodo di conoscenza, ma se nasce in modo prorompente verso una persona che in pratica non si conosce, io (oggi) mi chiederei se non si tratta di un'infatuazione e cercherei di razionalizzare un po', per il mio benessere mentale. Cosa che comunque mi sembra tu stia già facendo abbastanza.
Infatti non credo di essere innamorato, ma infatuato. E la distanza e il tempo qualcosa fanno. Probabilmente meglio così, perché se la cosa fosse continuata di persona sarei stato peggio.

Quote:
Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
In merito al tuo valore sessuale: è evidente che stai parlando del tuo valore di mercato sessuale, che probabilmente è effettivamente basso, ma ti inviterei a non confonderlo con il tuo valore d'uso sessuale, che non è detto sia tale: che la maggioranza ti trovi non attraente sessualmente non significa che nessuno ti trovi tale, per quanto mi riguarda l'esperienza ha più volte confermato ciò.

Inoltre, ti ricordo che viviamo in una società in cui i principi del capitalismo si sono ormai diffusi a macchia d'olio in tutti gli altri campi della vita (sentimentale, sessuale, dell'amicizia, etc.) e che il fatto che tutti mettano al centro il valore di mercato delle cose e soprattutto delle persone, non significa che costoro non siano in realtà solo dei cosiddetti sani, e che non sia in realtà il valore d'uso a contare, in una modalità caratteriale orientata all'essere. Cerchiamo pertanto di non lasciarci trascinare da modelli errati per non dire patologici.
Certamente stavo parlando del valore di mercato. Ma non è facile schiodarsene davvero fuori, dato che le cose fuori funzionano così. Non posso escludere di piacere a qualcuna, ma il non dare la caccia + il non essere attraenti (inteso per le più, e non particolarmente in senso estetico) complicano.
29-07-2013 19:13
red dragon
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
Beh anche quella maschile-introversa è determinante, se è eccessivamente selettiva. Tu non vi fai riferimento, ma in realtà a mio avviso non è affatto detto che anche il maschio-introverso non possa avere anch'egli una selettività analogamente superficiale rispetto a quella che rinfaccia alle donne, portandolo a dirigersi verso ragazze che magari non sono strafighe ma comunque sono carine. Mentre le ragazze corrispondenti degli "sfigati", insicuri, inesperti (come li chiamate voi), vengono magari ignorate senza che il maschio-introverso se ne renda nemmeno conto, come se fosse scontato (mentre il fatto che le donne scartino loro, non lo è!). L'attrazione fisica è normale che ci debba essere, ma entro certi limiti e senza pretese eccessive (personalmente, non vedo perché un bel figo dovrebbe scegliere me quando può scegliere un altro bel figo... o meglio le probabilità che scelga me non sono certo nulle, ma senz'altro molto basse, e comunque non faccio certo di ciò un bisogno assoluto). Ovviamente non mi riferisco a te dal momento che non ti conosco per nulla, sto parlando in generale.

Pertanto, per me questa presunta superiorità della selettività introversa rispetto a quella delle donne è un po' una bufala e un'(auto-)illusione collettiva.



L'amore non nasce necessariamente dopo un lungo periodo di conoscenza, ma se nasce in modo prorompente verso una persona che in pratica non si conosce, io (oggi) mi chiederei se non si tratta di un'infatuazione e cercherei di razionalizzare un po', per il mio benessere mentale. Cosa che comunque mi sembra tu stia già facendo abbastanza.



Concordo, non sto dicendo che ci si debba provare per forza con tutte per razionalizzare. Come dici giustamente tu, spesso è sufficiente conoscere meglio la persona ed iniziare a vederla in modo un po' meno emotivo. Tuttavia, occorre essere consapevoli che amare è (anche) rischiare, soffrire, etc.

http://www.youtube.com/watch?v=Fe3qGUBtnHk



In merito al tuo valore sessuale: è evidente che stai parlando del tuo valore di mercato sessuale, che probabilmente è effettivamente basso, ma ti inviterei a non confonderlo con il tuo valore d'uso sessuale, che non è detto sia tale: che la maggioranza ti trovi non attraente sessualmente non significa che nessuno ti trovi tale, per quanto mi riguarda l'esperienza ha più volte confermato ciò.

Inoltre, ti ricordo che viviamo in una società in cui i principi del capitalismo si sono ormai diffusi a macchia d'olio in tutti gli altri campi della vita (sentimentale, sessuale, dell'amicizia, etc.) e che il fatto che tutti mettano al centro il valore di mercato delle cose e soprattutto delle persone, non significa che costoro non siano in realtà solo dei cosiddetti sani, e che non sia in realtà il valore d'uso a contare, in una modalità caratteriale orientata all'essere. Cerchiamo pertanto di non lasciarci trascinare da modelli errati per non dire patologici.
non ho mai visto un post cosi lungo ...passenger sei un molto sintetico eh
29-07-2013 18:38
Rex Brown
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

go buy camomilla, oh.
29-07-2013 18:09
passenger
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da paccello Visualizza il messaggio
Ci credi che me lo sono chiesto anch'io, di questa presunta superiorità di una selettività rispetto ad un'altra? Vediamo. La selettività delle donne ci taglia le gambe alla grande, ed agisce a senso unico: no a "sfigati", insicuri, inesperti, sì agli Alpha anche se poi si rivelano stronzi o aggressivi. Mentre quella introversa porta a ricercare ed apprezzare ragazze con una mentalità al di fuori della massa, non introfobe, intelligenti ecc. Sto consapevolmente generalizzando e riferendomi a ciò che penso, per cercare di rispondere. Ora non mi interessa dire: sì, la seconda è superiore alla prima, sarebbe banale. Di banale però c'è anche una cosa da ricordare: che la selettività femminile è quella determinante nel far nascere qualcosa di concreto.
Beh anche quella maschile-introversa è determinante, se è eccessivamente selettiva. Tu non vi fai riferimento, ma in realtà a mio avviso non è affatto detto che anche il maschio-introverso non possa avere anch'egli una selettività analogamente superficiale rispetto a quella che rinfaccia alle donne, portandolo a dirigersi verso ragazze che magari non sono strafighe ma comunque sono carine. Mentre le ragazze corrispondenti degli "sfigati", insicuri, inesperti (come li chiamate voi), vengono magari ignorate senza che il maschio-introverso se ne renda nemmeno conto, come se fosse scontato (mentre il fatto che le donne scartino loro, non lo è!). L'attrazione fisica è normale che ci debba essere, ma entro certi limiti e senza pretese eccessive (personalmente, non vedo perché un bel figo dovrebbe scegliere me quando può scegliere un altro bel figo... o meglio le probabilità che scelga me non sono certo nulle, ma senz'altro molto basse, e comunque non faccio certo di ciò un bisogno assoluto). Ovviamente non mi riferisco a te dal momento che non ti conosco per nulla, sto parlando in generale.

Pertanto, per me questa presunta superiorità della selettività introversa rispetto a quella delle donne è un po' una bufala e un'(auto-)illusione collettiva.

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Originariamente inviata da paccello Visualizza il messaggio
Beh, come ci insegnano donne e normaloni, "l'amore è irrazionalità" Voglio dire, un interesse, un affetto, un sentimento non nascono necessariamente dopo un lungo periodo di conoscenza. In questo caso sulla base di qualche affinità, dello star bene con quella persona, di percepirla come piacevole e femminile e di una sufficiente attrazione fisica (sebbene questa persona sia esteticamente più notevole per come si mostra via web che non in real life, ma questo appunto non mi ha impedito di infatuarmi). Le seghe mentali, da introverso e pure inesperto, da un lato sono difficili da segar via dalla mente, dall'altro però si spengono quando arriva o percepisci il "no". Infatti in questi giorni sono un po' amareggiato, ma non così ingenuo da sognare. Mai detto poi che non sia meglio un sentimento controllato e "diretto" da noi rispetto ai sommovimenti ecc.: non ritengo quello che ho provato a riguardo qualcosa di piacevole, con buona pace della retorica amorosa normalone.
L'amore non nasce necessariamente dopo un lungo periodo di conoscenza, ma se nasce in modo prorompente verso una persona che in pratica non si conosce, io (oggi) mi chiederei se non si tratta di un'infatuazione e cercherei di razionalizzare un po', per il mio benessere mentale. Cosa che comunque mi sembra tu stia già facendo abbastanza.

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Originariamente inviata da paccello Visualizza il messaggio
Con questa, non ci ho provato esplicitamente. Nella mia vita, poche volte, sempre malissimo e senza riscontro positivo. Capisco quel che dici: il non arrivare né ad un sì né ad un no espliciti lascia in un limbo e se arriva un no, ce ne si può fare una ragione ritornando ad essere più razionali. Però il ritorno alla razionalità, il ridimensionare, può arrivare anche prima, conoscendo cmq meglio la persona, con l'emergere di determinati aspetti, o anche sapendola impegnata -almeno, a me succede così. Certo, stavolta sono ancora nel limbo, ma non credo di stare idealizzando quella persona: non la vedo come una Dea e so di non conoscerla particolarmente bene.
Non penso di non valere nulla, anche se sicuramente il mio valore "sessuale" è ben basso.
Concordo, non sto dicendo che ci si debba provare per forza con tutte per razionalizzare. Come dici giustamente tu, spesso è sufficiente conoscere meglio la persona ed iniziare a vederla in modo un po' meno emotivo. Tuttavia, occorre essere consapevoli che amare è (anche) rischiare, soffrire, etc.




In merito al tuo valore sessuale: è evidente che stai parlando del tuo valore di mercato sessuale, che probabilmente è effettivamente basso, ma ti inviterei a non confonderlo con il tuo valore d'uso sessuale, che non è detto sia tale: che la maggioranza ti trovi non attraente sessualmente non significa che nessuno ti trovi tale, per quanto mi riguarda l'esperienza ha più volte confermato ciò.

Inoltre, ti ricordo che viviamo in una società in cui i principi del capitalismo si sono ormai diffusi a macchia d'olio in tutti gli altri campi della vita (sentimentale, sessuale, dell'amicizia, etc.) e che il fatto che tutti mettano al centro il valore di mercato delle cose e soprattutto delle persone, non significa che costoro non siano in realtà solo dei cosiddetti sani, e che non sia in realtà il valore d'uso a contare, in una modalità caratteriale orientata all'essere. Cerchiamo pertanto di non lasciarci trascinare da modelli errati per non dire patologici.
29-07-2013 17:29
paccello
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Rispondo per la parte che mi compete.

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Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
Selettività introversa? Sarebbe una cosa positiva e apprezzabile? In base a cosa la selettività delle donne è da condannare senza appelli, mentre quella dell'introverso lo rende superiore moralmente rispetto ai normaloni? Dove sta la differenza? Non capisco.
Ci credi che me lo sono chiesto anch'io, di questa presunta superiorità di una selettività rispetto ad un'altra? Vediamo. La selettività delle donne ci taglia le gambe alla grande, ed agisce a senso unico: no a "sfigati", insicuri, inesperti, sì agli Alpha anche se poi si rivelano stronzi o aggressivi. Mentre quella introversa porta a ricercare ed apprezzare ragazze con una mentalità al di fuori della massa, non introfobe, intelligenti ecc. Sto consapevolmente generalizzando e riferendomi a ciò che penso, per cercare di rispondere. Ora non mi interessa dire: sì, la seconda è superiore alla prima, sarebbe banale. Di banale però c'è anche una cosa da ricordare: che la selettività femminile è quella determinante nel far nascere qualcosa di concreto.

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Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
Io non so quanto tu conosca questa ragazza, paccello, e se da una parte t'invidio perché provare certe emozioni rende, almeno apparentemente, "vivi", dall'altro ti invidio molto meno perché mi chiedo su che cosa siano basate queste emozioni: su una tua reale ed approfondita conoscenza di questa persona che te la fa apprezzare a tutto tondo in quanto persona, o piuttosto su emozioni irrazionali che ti spingono a caricare illusoriamente questa ragazza di qualità ideali che magari non possiede nemmeno? Non sto insinuando alcunché, sia chiaro, questo lo sai solo tu, ti scrivo questo solo perché dalla mia esperienza ho imparato che stare un po' coi piedi per terra e non crearsi realtà illusorie è il bene. Così come non è affatto detto che provare "certi" sommovimenti interiori che portano fino alle lacrime sia più desiderabile, nonché più amorevole (nel senso di essere qualcosa che coincide con "l'amore") rispetto ad un sentimento diverso, da cui ci si lascia meno trascinare ma che al contrario si dirige.
Beh, come ci insegnano donne e normaloni, "l'amore è irrazionalità" Voglio dire, un interesse, un affetto, un sentimento non nascono necessariamente dopo un lungo periodo di conoscenza. In questo caso sulla base di qualche affinità, dello star bene con quella persona, di percepirla come piacevole e femminile e di una sufficiente attrazione fisica (sebbene questa persona sia esteticamente più notevole per come si mostra via web che non in real life, ma questo appunto non mi ha impedito di infatuarmi). Le seghe mentali, da introverso e pure inesperto, da un lato sono difficili da segar via dalla mente, dall'altro però si spengono quando arriva o percepisci il "no". Infatti in questi giorni sono un po' amareggiato, ma non così ingenuo da sognare. Mai detto poi che non sia meglio un sentimento controllato e "diretto" da noi rispetto ai sommovimenti ecc.: non ritengo quello che ho provato a riguardo qualcosa di piacevole, con buona pace della retorica amorosa normalone.

Quote:
Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
Domanda: ci hai mai provato in modo esplicito con una ragazza? Con "esplicito" intendo in un modo tale per cui lei capisca inequivocabilmente che tu sei interessato a lei in un certo modo. Secondo me è un passo fondamentale nella maturazione sentimentale di una persona, perché la avvicina alla realtà. E questo sia in caso di successo che di insuccesso: dal successo si può ricavare l'insegnamento che agendo di più si possono smentire alcuni pensieri irrazionali che si hanno circa se stessi ("mai nessuno vorrà avere una storia con me"), dall'insuccesso si può iniziare a vedere in modo possibilmente più oggettivo la persona in questione (quindi senza passare da idealizzazioni positive ad idealizzazioni negative) e capire che, se quella persona non c'è stata, è ben difficile che fosse la persona con la quale, al di là dell'idealizzazione che ne abbiamo avuto, saremmo stati bene; e, ammettendo per assurdo che ciò sarebbe stato vero, comunque un altro passo fondamentale è accettare la realtà per quello che è, accettare che alcune persone (anche molte) possano rifiutarci, accettare che possano finanche farlo in modo maleducato (sono esseri umani, e in quanto tali possono compiere il bene così come il male) e non per questo noi siamo delle persone che non valgono nulla o non piaceranno mai a nessuno.
Con questa, non ci ho provato esplicitamente. Nella mia vita, poche volte, sempre malissimo e senza riscontro positivo. Capisco quel che dici: il non arrivare né ad un sì né ad un no espliciti lascia in un limbo e se arriva un no, ce ne si può fare una ragione ritornando ad essere più razionali. Però il ritorno alla razionalità, il ridimensionare, può arrivare anche prima, conoscendo cmq meglio la persona, con l'emergere di determinati aspetti, o anche sapendola impegnata -almeno, a me succede così. Certo, stavolta sono ancora nel limbo, ma non credo di stare idealizzando quella persona: non la vedo come una Dea e so di non conoscerla particolarmente bene.
Non penso di non valere nulla, anche se sicuramente il mio valore "sessuale" è ben basso.
29-07-2013 16:03
passenger
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da paccello Visualizza il messaggio
Uno pensa di avere ormai atrofizzata la capacità di provare per una ragazza qualcosa di più di amicizia o del "me la farei", sentendosi diverso dai normaloni che passano di relazione in relazione. Invece è selettività introversa, baby, e non significa che non proverai più nella vita qualcosa del genere. E infatti, una volta ogni morto di Papa, capita qualcuna per cui pensi: con questa, ci provo/ci proverei, non per un pensiero a freddo, ma perché ti rendi conto di provare qualcosa (non necessariamente amore), a livello mentale prima che sessuale, che con pacchi di altre ragazze non hai provato, e che ti provoca sommovimenti che ti portano alle lacrime. Complice non per forza l'essere innamorati persi -non mi stupirei se, passando il tempo e lontana dagli occhi la persona, ridimensionassi il tutto, a breve- ma l'averci passato (l'ultimo giorno) mezza giornata prima di averla dovuta abbandonare, causa viaggio-distanze spaziali. Mi era già successo di provare qualcosa di simile con dei compagni di una parte dei miei studi fuori sede, ma in questo caso la cosa ha più una connotazione di attrazione, ovviamente; mentre ero con questa persona ero a mio agio, ma il magone mi è preso dopo essermene separato.
Sospetto che non ci sia trippa per gatti, ma non essendo arrivato né a un sì né a un no -potevo? forse. Resta che non so "impostare la cosa sul corteggiamento" (cit.), ho lanciato qualche segnale, usato un po' di contatto fisico, ma non avevo neppure molto tempo e in assenza di significativi input dalla controparte...-, resta l'amaro in bocca e nel cuore: già son poche quelle che mi "accendono", se poi me le gioco male e/o la cosa non va a buon fine... Potrò portare avanti la comunicazione con questa persona via web, ma dall'altro lato spero di non ossessionarmi e di cavarmi fuori dal cadere realmente innamorato, a distanza e non corrisposto. Amen.
Selettività introversa? Sarebbe una cosa positiva e apprezzabile? In base a cosa la selettività delle donne è da condannare senza appelli, mentre quella dell'introverso lo rende superiore moralmente rispetto ai normaloni? Dove sta la differenza? Non capisco.

Io non so quanto tu conosca questa ragazza, paccello, e se da una parte t'invidio perché provare certe emozioni rende, almeno apparentemente, "vivi", dall'altro ti invidio molto meno perché mi chiedo su che cosa siano basate queste emozioni: su una tua reale ed approfondita conoscenza di questa persona che te la fa apprezzare a tutto tondo in quanto persona, o piuttosto su emozioni irrazionali che ti spingono a caricare illusoriamente questa ragazza di qualità ideali che magari non possiede nemmeno? Non sto insinuando alcunché, sia chiaro, questo lo sai solo tu, ti scrivo questo solo perché dalla mia esperienza ho imparato che stare un po' coi piedi per terra e non crearsi realtà illusorie è il bene. Così come non è affatto detto che provare "certi" sommovimenti interiori che portano fino alle lacrime sia più desiderabile, nonché più amorevole (nel senso di essere qualcosa che coincide con "l'amore") rispetto ad un sentimento diverso, da cui ci si lascia meno trascinare ma che al contrario si dirige.

Domanda: ci hai mai provato in modo esplicito con una ragazza? Con "esplicito" intendo in un modo tale per cui lei capisca inequivocabilmente che tu sei interessato a lei in un certo modo. Secondo me è un passo fondamentale nella maturazione sentimentale di una persona, perché la avvicina alla realtà. E questo sia in caso di successo che di insuccesso: dal successo si può ricavare l'insegnamento che agendo di più si possono smentire alcuni pensieri irrazionali che si hanno circa se stessi ("mai nessuno vorrà avere una storia con me"), dall'insuccesso si può iniziare a vedere in modo possibilmente più oggettivo la persona in questione (quindi senza passare da idealizzazioni positive ad idealizzazioni negative) e capire che, se quella persona non c'è stata, è ben difficile che fosse la persona con la quale, al di là dell'idealizzazione che ne abbiamo avuto, saremmo stati bene; e, ammettendo per assurdo che ciò sarebbe stato vero, comunque un altro passo fondamentale è accettare la realtà per quello che è, accettare che alcune persone (anche molte) possano rifiutarci, accettare che possano finanche farlo in modo maleducato (sono esseri umani, e in quanto tali possono compiere il bene così come il male) e non per questo noi siamo delle persone che non valgono nulla o non piaceranno mai a nessuno.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ma in fondo tu una ragazza non la vuoi veramente (cit.) Mi spiego meglio: la paura di fare i conti con la propria vulnerabilità in caso di fallimento (che andrebbe quindi a confermare un radicato senso di inadeguatezza con le donne), è superiore al desiderio di averne una (nel caso specifico, la ragazza in questione).
E tu muttley pensi che la disequazione debba essere rovesciata (maggiore desiderio di avere una donna/un uomo rispetto alla paura di fallire), oppure che debba trasformarsi piuttosto in un'uguaglianza?

Io sono per la seconda, e tento di spiegare il perché, basandomi sulla mia esperienza.

L'ultima (nonché prima vera) esperienza sentimentale che ho avuto l'anno scorso è stata contraddistinta da una disequazione rovesciata come descritta poco sopra: il mio desiderio di avere un ragazzo era superiore alla paura di fallire.

Ciò ha molti vantaggi, perché:

- i desideri sono benzina da bruciare per agire, e la capacità di agire è proprio quello che in genere manca di più al timido/fobico;

- al contrario, la paura spinge molto a pensare, farsi paranoie, preoccupazioni, etc., frenando quindi la capacità di agire.

Ora, pensare solo senza agire siamo d'accordo tutti che sia controproducente poiché non si realizzerà mai nulla. Ma anche agire senza pensare abbastanza (senza entrare in contatto in modo razionale con le proprie emozioni negative: paura, rabbia, etc.) può risultare ugualmente controproducente: si finisce per non considerare con un certo grado di analisi oggettiva della realtà tutta una serie di cose; la paura, le preoccupazioni, etc., ed i pensieri ad essi correlati, hanno anche loro una funzione, che è quella di metterci in allerta circa possibili eventi spiacevoli che effettivamente potrebbero verificarsi. Non ascoltare sufficientemente tali emozioni significa crearsi una realtà illusoria nella quale si continua ad agire, magari andando a 190 km/h senza frenare, ed è naturale che allora prima o poi si deragli. Fromm afferma, e sono assolutamente d'accordo con lui, che non crearsi realtà illusorie è essere.

Solo agendo nella dose e nel modo giusti e pensando nella dose e nel modo giusti, accelerando quando è giusto accelerare bruciando desideri, e frenando quando è giusto frenare ascoltando la paura, si può giungere a destinazione. Le due disequazioni portano o a rimanere per sempre fermi nella stazione di partenza, oppure a schiantarsi contro un muro, entrambe alternative non propriamente desiderabili.

Quote:
Originariamente inviata da Sankara Visualizza il messaggio
Non son stronze tutte,anche se magari noi maschi avessimo la fila appresso lo diventeremmo anche noi. Purtroppo il mercato cazzo-figa è sbilanciato tutto a favore della richiesta di figa,e fanculo. Chi se ne fotte,siamo degli sfigati? pezzenti? non uomini?
Scelgono il meglio? pazienza.
Ripieghiamo sullo scarto,poi se ci fa troppo schifo lo scarto seghe a vita o andiamo a mignotte.E' fanculo allo strapotere della figa marcia.
Questo post è decisamente eloquente circa come molti qui:

1) si ritengano scarti;
2) rinfaccino apparentemente alle donne di scartare tali presunti scarti, quando in realtà non lo stanno rinfacciando alle donne, ma a un sottinsieme delle stesse;
3) nel momento in cui toccherebbe a loro fare qualcosa che danno per scontato che le donne dovrebbero fare se solo fossero giuste e meno superficiali, ecco che ciò risulta del tutto inaccettabile; conclusione: il mondo fa schifo.

Un altro leit-motiv di questo forum è tradire ‒ nel mentre si è impegnati a buttar schifo verso le donne o gli altri in generale ‒ una superficialità pari se non superiore (a mio avviso in molti casi finanche superiore) a quella delle donne o degli altri. Ciò, visto dall'esterno, risulta alquanto agghiacciante, sappiatelo.
29-07-2013 15:52
Betsy Cherry
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da n. 8028 Visualizza il messaggio
certo io fossi in loro parlerei un po' più chiaro, o mi inventerei qualcosa per farti capire gentilmente che non è comunque interessata anche se tu non glielo chiedi, però noi siamo così, siamo galantuomini, mentre quasi tutte loro sono programmate per essere stronze.
Non tutti gli uomini sono come te, tanti se non ti vogliono ti mettono il muso, ti evitano come la peste. E' una reazione tipica del genere maschile per rifiutarti.

Quindi non puoi dire che quasi tutte le donne sono programmate per essere str....e, è l'essere umano, senza distinzioni di genere, ad essere cosi.
29-07-2013 14:00
Winston_Smith
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Questa cosa l'hai ricavata tu in maniera del tutto arbitraria, as usual...sto rispondendo ad una persona nel merito, non sto rispondendo al vicino o alla vicina di casa.
Su questo forum non hai mai fatto affermazioni del tipo da me descritto, non c'è nulla di arbitrario, è un fatto (salvo che io non mi sia perso qualche tuo post, per cui ti basta linkarlo per smentirmi).
Detto questo, è reato di lesa maestà chiedere la tua opinione in merito? Anche tante donne che non si fanno mai o quasi mai avanti sono persone per le quali è più forte la paura del rifiuto rispetto al desiderio dell'altra persona e quindi un ragazzo non lo vogliono veramente (cit.)? Posso sperare in una risposta? Grazie.

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Altra rilevazione arbitraria...dove hai letto che si parla di irrilevanza dei fattori esterni? Può anche darsi che ciò che ci capita dipenda in parte da noi e in parte da chi sta al di fuori di noi (lettura corretta).
Oh, meno male, sai a leggere di nuvoletta dell'introverso mi ero convinto che tu ridicolizzassi l'eventualità che un insucesso potesse dipendere da fattori esterni.

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Non cercare sempre la polemica gratuita.
Wow, senti chi parla.
29-07-2013 13:58
paccello
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Quindi è il classico destino cinico e baro che si accanisce contro gli sventurati di questa terra? La nuvoletta dell'introverso?
Ma che cosa mi vuoi dire, e cosa vuoi che ti dica? Che io sia fortunato in amore? Che per un introverso sia facile? Che sia bello riuscire ad interessarsi ad una una volta ogni tanto e vedere sempre la cosa sfumare, o non iniziare proprio? Il volere o non volere una ragazza, qui, c'entra pochino.
29-07-2013 11:45
Akineton
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Non son stronze tutte,anche se magari noi maschi avessimo la fila appresso lo diventeremmo anche noi. Purtroppo il mercato cazzo-figa è sbilanciato tutto a favore della richiesta di figa,e fanculo. Chi se ne fotte,siamo degli sfigati? pezzenti? non uomini?
Scelgono il meglio? pazienza.
Ripieghiamo sullo scarto,poi se ci fa troppo schifo lo scarto seghe a vita o andiamo a mignotte.E' fanculo allo strapotere della figa marcia.
29-07-2013 11:39
muttley
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Paro paro quello che si potrebbe dire per tante donne che non si fanno mai o quasi mai avanti per prime. Ma per loro non fai mai affermazioni di questo tipo. Come mai? Il tuo ragionamento verrebbe invalidato, IMHO, qualora avesse una valenza non unisex.
Questa cosa l'hai ricavata tu in maniera del tutto arbitraria, as usual...sto rispondendo ad una persona nel merito, non sto rispondendo al vicino o alla vicina di casa.


Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Siamo al teorema dell'irrilevanza dei fattori esterni e della volontà altrui? Perché descrivere in termini così sarcastici un normale tentativo andato a vuoto?
Non si parla spesso, su questo forum, di razionalizzazione e non drammatizzazione dell'insuccesso? Alla faccia...
Altra rilevazione arbitraria...dove hai letto che si parla di irrilevanza dei fattori esterni? Può anche darsi che ciò che ci capita dipenda in parte da noi e in parte da chi sta al di fuori di noi (lettura corretta).
Non cercare sempre la polemica gratuita.
29-07-2013 11:15
Winston_Smith
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da n. 8028 Visualizza il messaggio
però noi siamo così, siamo galantuomini, mentre quasi tutte loro sono programmate per essere stronze.
29-07-2013 11:11
Winston_Smith
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ma in fondo tu una ragazza non la vuoi veramente (cit.) Mi spiego meglio: la paura di fare i conti con la propria vulnerabilità in caso di fallimento (che andrebbe quindi a confermare un radicato senso di inadeguatezza con le donne), è superiore al desiderio di averne una (nel caso specifico, la ragazza in questione).
Paro paro quello che si potrebbe dire per tante donne che non si fanno mai o quasi mai avanti per prime. Ma per loro non fai mai affermazioni di questo tipo. Come mai? Il tuo ragionamento verrebbe invalidato, IMHO, qualora avesse una valenza non unisex.

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Quindi è il classico destino cinico e baro che si accanisce contro gli sventurati di questa terra? La nuvoletta dell'introverso?
Siamo al teorema dell'irrilevanza dei fattori esterni e della volontà altrui? Perché descrivere in termini così sarcastici un normale tentativo andato a vuoto?
Non si parla spesso, su questo forum, di razionalizzazione e non drammatizzazione dell'insuccesso? Alla faccia...
29-07-2013 10:52
Artyom
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Le relazioni sono molto, molto complicate, imho. Già ho poca fiducia nelle relazioni "vicine". Quelle distanti le vedo quasi irrealizzabili.

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la paura di fare i conti con la propria vulnerabilità in caso di fallimento (che andrebbe quindi a confermare un radicato senso di inadeguatezza con le donne), è superiore al desiderio di averne una (nel caso specifico, la ragazza in questione).
In poche parole la mia situazione descritta alla perfezione. Grazie Muttley.
29-07-2013 10:05
muttley
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quindi è il classico destino cinico e baro che si accanisce contro gli sventurati di questa terra? La nuvoletta dell'introverso?
29-07-2013 08:26
paccello
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

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A me sembra molto evitant-style e autoconsolatorio lasciar intendere che non c'è più trippa per gatti, ma tant'è...
No, ti assicuro che non mi sento consolato a pensare che con questa molto difficilmente ci sarà qualcosa. Mi sembra che non ci sia trippa per gatti e l'ho scritto, bon. Se qualcuno scrive che un tentativo con una o con una gli sta andando male, si tratta di un comportamento da evitante? Non piegare tutto quanto leggi alle tue teorie.
29-07-2013 01:51
muttley
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

Quote:
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muttley, mi sembra che tu ormai vada in loop. Cosa c'entra il ripetere questo con quanto ho esposto? Il fallimento è in corso, mica mi sto tirando indietro da qualcosa
A me sembra molto evitant-style e autoconsolatorio lasciar intendere che non c'è più trippa per gatti, ma tant'è...
29-07-2013 00:25
n. 8028
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

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Alla faccia! Ma non eri un "femminista"?
quella è una cattiva interpretazione del mio pensiero...
non è che perché non le considero avvantaggiate allora sono femminista.
28-07-2013 22:57
paccello
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

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Ma in fondo tu una ragazza non la vuoi veramente (cit.) Mi spiego meglio: la paura di fare i conti con la propria vulnerabilità in caso di fallimento (che andrebbe quindi a confermare un radicato senso di inadeguatezza con le donne), è superiore al desiderio di averne una (nel caso specifico, la ragazza in questione).
muttley, mi sembra che tu ormai vada in loop. Cosa c'entra il ripetere questo con quanto ho esposto? Il fallimento è in corso, mica mi sto tirando indietro da qualcosa
28-07-2013 22:56
paccello
Re: "Quando meno te l'aspetti" (cit.)

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Originariamente inviata da n. 8028 Visualizza il messaggio
...però noi siamo così, siamo galantuomini, mentre quasi tutte loro sono programmate per essere stronze.
Alla faccia! Ma non eri un "femminista"?
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