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Discussione: Stanno facendo a pezzi l'università Rispondi alla discussione
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05-12-2008 15:44
Tristan


Visto com'è che si fa? Studenti dilettanti...
25-10-2008 19:48
guscio guarda jes che all'uni ci vai tranquillo tranquillo anche con l'istituto tecnico

biologia e genetica? una passeggiata anche senza le basi del liceo
e anche anatomia del cervello

il liceo è out
25-10-2008 14:13
Vento-del-Sud Riporto in auge questo topic con qualche impressione personale su quanto sta accadendo in questi giorni nelle università italiane: che dire, a volte la vita è proprio strana...Quest'anno, in occasione della ricorrenza dei quaranta anni dalle proteste studentesche del 1968, sono apparsi diversi lavori editoriali sul tema e mi è capitato di leggerne qualcuno, dando per scontato che fosse un argomento facente già parte della storia e, come tale, trattabile con un certo distacco scientifico.
E invece...Mi ritrovo in prima persona ad assistere a cortei, manifestazioni ed assemblee studentesche, accompagnati da slogan, a volte espressione di odio politico, spontaneismo e un'apparente quanto insolita unità d'intenti fra studenti e certe frange del corpo docente...Insomma, mi sembra che stiamo vivendo, mutatis mutandis ovviamente, un nuovo '68.

Io sono essenzialmente un moderato facente parte della "maggioranza silenziosa" che vede un po' con l'occhio storto lo sconvolgimento della tradizionale routine, specie se arreca disagi e disservizi che, in ultima analisi, si ritorcono solo contro gli studenti; d'altra parte, riconosco la sacrosanta importanza di essere bene informati sui provvedimenti varati dal Governo ma dubito che lanciare certi slogan del tipo "Tremonti boia, Gelmini ingoia" 8O possa servire a qualsivoglia causa...

Piuttosto, non vorrei che, mentre si discute di questioni contigenti e relativamente di piccolo cabotaggio come il taglio di un miliardo e mezzo o il blocco delle assunzioni, in realtà non sia già in atto un grande cambiamento: il passaggio da un'università massificata e livellante verso il basso (così come era uscita dagli anni Sessanta) ad un'università aziendalista e censitaria, dove i più ricchi potranno permettersi gli atenei privati o le migliori università statali, i più poveri saranno tagliati fuori dall'istruzione superiore mentre "coloro che son sospesi" dovranno vivacchiare in atenei di qualità inferiore, illudendosi di star ricevendo la stessa istruzione delle università d'eccellenza...

Ma...Mi sembra che valga il solito principio: "Tutto cambia perchè nulla cambi"...O no?
17-10-2008 19:42
Jes
Quote:
Originariamente inviata da cali
ma guarda che fino alle superiori la preparazione letteraria è pressochè uguale nelle varie scuola, solo che il liceo ti da nozioni ultragenerali altre scuole invece, oltre a quelle ti danno le basi per poter lavorare
la differenza sostanziale tra me e te (ad esempio) potrebbe farla se tu avessi scelto di fare una laurea di tipo lettere antiche polverose
ma non mi pare sia così
quindi a livello d'istruzione di base siamo pressochè uguali, cambia invece la formazione personale che uno ha fatto dopo
ecco io ho scelto altro, sia cose più concrete per il lavoro e quindi ora non sto a piangere troppo se il governo mette tasse (ma questo non vuol dire che la mia preparazione sia grezza, meccanica e superficiale come il luogocomune vorrebbe far credere), sia , sia, sia, mi sono dedicato in particolare ad una scienza, e poi ho intrapreso anche hobby dove ho ampliato le mie conoscenze su altre arti, mischiando la teoria alla pratica
insomma, very concret

ci sarà anche una percentuale così bassa di laureati, ma c'è anche una percentuale alta di laureati disoccupati che hanno scelto solo x passione senza considerare che una laurea di un certo tipo ormai è preistoria e andrebbe semmai presa dopo aver trovato un solid concret work

ribadisco cmq la necessità di maggior ottimizzazione dei programmi
l'ottimizzazione è tutto nella vita
mi dispiace ma una scuola tecnica non ti da una preparazione culturale pari al liceo.. e cazzo se no sarebbe troppo facile.. tutti a fare le scuole tecniche
ma che stai a dire dai? lo sanno tutti che se vuoi una preparazione adeguata per l'uni vai al liceo eddai...
bè guarda io ho scelto infermieristica ed è statisticamente provato che entro un mese e mezzo trovo lavoro..
non credo la mia preparazione culturale sia uguale alla tua.. ma proprio per niente almeno tu non ti intenda di biologia biochimica microbiologia fisica chimica chimica orcanica ecc e ti sia fatto almeno 7 ore di laboratorio tutte le settimane.. e ti sia fatto un culo di sei ore tutti i giorni più lo studio a casa
e neanche letteraria il liceo ti forma.. una scuole tecnica resta cmq sempre una scuola tecnica (a meno di poche )
mi dispiace tu ti intenderai di altro.. io mi intendo di questo

si sceglie per passione.. perchè l'amore per lo studio a volte è più forte di ogni cosa.. se uno sogna di fare qualcosa lotta anche se sa che ci saranno poche possibilità di trovare lavoro..
quando ami qualcosa fai di tutto per comprenderla per poter studiare sempre di più in quel campo.
17-10-2008 19:31
Vento_del_Sud
Quote:
Originariamente inviata da cali
ma guarda che fino alle superiori la preparazione letteraria è pressochè uguale nelle varie scuola, solo che il liceo ti da nozioni ultragenerali altre scuole invece, oltre a quelle ti danno le basi per poter lavorare
la differenza sostanziale tra me e te (ad esempio) potrebbe farla se tu avessi scelto di fare una laurea di tipo lettere antiche polverose
ma non mi pare sia così
quindi a livello d'istruzione di base siamo pressochè uguali, cambia invece la formazione personale che uno ha fatto dopo
ecco io ho scelto altro, sia cose più concrete per il lavoro e quindi ora non sto a piangere troppo se il governo mette tasse (ma questo non vuol dire che la mia preparazione sia grezza, meccanica e superficiale come il luogocomune vorrebbe far credere), sia , sia, sia, mi sono dedicato in particolare ad una scienza, e poi ho intrapreso anche hobby dove ho ampliato le mie conoscenze su altre arti, mischiando la teoria alla pratica
insomma, very concret

ci sarà anche una percentuale così bassa di laureati, ma c'è anche una percentuale alta di laureati disoccupati che hanno scelto solo x passione senza considerare che una laurea di un certo tipo ormai è preistoria e andrebbe semmai presa dopo aver trovato un solid concret work

ribadisco cmq la necessità di maggior ottimizzazione dei programmi
l'ottimizzazione è tutto nella vita
8O Da tutto ciò che hai scritto nasce spontanea una domanda: non sarai per caso un informatico nerdone???
16-10-2008 20:03
cali ma guarda che fino alle superiori la preparazione letteraria è pressochè uguale nelle varie scuola, solo che il liceo ti da nozioni ultragenerali altre scuole invece, oltre a quelle ti danno le basi per poter lavorare
la differenza sostanziale tra me e te (ad esempio) potrebbe farla se tu avessi scelto di fare una laurea di tipo lettere antiche polverose
ma non mi pare sia così
quindi a livello d'istruzione di base siamo pressochè uguali, cambia invece la formazione personale che uno ha fatto dopo
ecco io ho scelto altro, sia cose più concrete per il lavoro e quindi ora non sto a piangere troppo se il governo mette tasse (ma questo non vuol dire che la mia preparazione sia grezza, meccanica e superficiale come il luogocomune vorrebbe far credere), sia , sia, sia, mi sono dedicato in particolare ad una scienza, e poi ho intrapreso anche hobby dove ho ampliato le mie conoscenze su altre arti, mischiando la teoria alla pratica
insomma, very concret

ci sarà anche una percentuale così bassa di laureati, ma c'è anche una percentuale alta di laureati disoccupati che hanno scelto solo x passione senza considerare che una laurea di un certo tipo ormai è preistoria e andrebbe semmai presa dopo aver trovato un solid concret work

ribadisco cmq la necessità di maggior ottimizzazione dei programmi
l'ottimizzazione è tutto nella vita
16-10-2008 19:12
Jes
Quote:
Originariamente inviata da calipero
il mondo è pieno di colti disoccupati, sarebbe ora che la scuola iniziasse a formare lavoratori 8)

e poi la cultura è talmente ampia, la sola cultura informatica ad esempio, è molto più complessa ed articolata della letteratura del 900 (tentacit.)

l'ignoranza è come l'intelligenza, è legata al contesto in cui ci si trova 8)
già questo è vero.. però ricorda prima di specializzarti devi saper usare il cervello e io credo che la cultura anche letteraria aiuti a sviluppare nuove idee, formi il pensiero di una persona
cmq prima di tagliare tutta la letteratura diventa insegnante i letteratura e storia e poi ne riparliamo.. tu parli per sentito dire
chi ha studiato un minimo letteratura o qualcosa che secondo te non serve sa benissimo che è fondamentale per la formazione mentale di una persona.. poi certo ci vuole la tecnica ci vuole la specializzazione ma una cosa importante che non viene fatta in italia e che lo stato dovrebbe favorire sn la ricerca (cosa inesistente in italia) e altri lavori.. che in italia sn scarsi.. mentre all'estero i laureati trovano benissimo
infondo mio caro solo il 17% si laurea in italia....
14-10-2008 22:00
UltraFobic Meglio essere il primo, che il sostegno morale del primo 8)
14-10-2008 21:57
bardamu
Quote:
Originariamente inviata da UltraFobic
è per questo che hanno inventato anche il secondo ed il terzo posto 8)
Quelli li hanno messi solo perchè altrimenti il podio traballava.

Il primo ha bisogno degli altri per essere tale.
14-10-2008 21:31
UltraFobic
Quote:
Originariamente inviata da bardamu
Grazie al cielo non s'impara solo per competere.
è per questo che hanno inventato anche il secondo ed il terzo posto 8)
14-10-2008 21:24
bardamu
Quote:
Originariamente inviata da cali
a parte che x fortuna esistono le passioni redditizie 8)
poi il vostro errore è considerare la cultura solo quella classica
partendo dall'assunto che nessuno può sapere tutto di tutto, chi può stabilire quale sia la più meglio (cit.) cultura da seguire?
ad esempio x diventare un esperto musicista ci vuole cultura musicale (non solo ascoltare musica vecia, ma saperla suonare, sapere la teoria), ne consegue che avrà spazio x un altro po' di cultura nella gavessa... c'è chi sceglie l'hobby della letteratura e chi hobby che hanno più sbocchi pratici
tutto parte dalla teoria... ma in quanti poi si va alla pratica e si esce dall'astratto?

poi guarda caso l'unica scuola dove esci e non sai far nulla di nulla è proprio il liceo 8)
Hai una visione esclusivamente pragmatica e competitiva della cultura. Riconducendo tutto lo scibile ad un'arma da utilizzare nella tua perenne gara contro il mondo, trasformi i fini in semplici mezzi per ottenere vantaggi sugli altri. Grazie al cielo non s'impara solo per competere.
14-10-2008 21:02
cali
Quote:
Originariamente inviata da isolafelice
Chi sceglie una determinata strada, lo può fare per passione senza pensare al guadagno....ma questo la maggior parte della gente non lo vuol capire.
a parte che x fortuna esistono le passioni redditizie 8)
poi il vostro errore è considerare la cultura solo quella classica
partendo dall'assunto che nessuno può sapere tutto di tutto, chi può stabilire quale sia la più meglio (cit.) cultura da seguire?
ad esempio x diventare un esperto musicista ci vuole cultura musicale (non solo ascoltare musica vecia, ma saperla suonare, sapere la teoria), ne consegue che avrà spazio x un altro po' di cultura nella gavessa... c'è chi sceglie l'hobby della letteratura e chi hobby che hanno più sbocchi pratici
tutto parte dalla teoria... ma in quanti poi si va alla pratica e si esce dall'astratto?

poi guarda caso l'unica scuola dove esci e non sai far nulla di nulla è proprio il liceo 8)
14-10-2008 20:39
JohnReds ehi...i colti disoccupati sono anche scienziati...in ogni caso sono daccordissimo sul fatto che serve una scuola che insegni a lavorare, ma delle basi generali servono, non si può prescindere.
14-10-2008 20:12
calipero il mondo è pieno di colti disoccupati, sarebbe ora che la scuola iniziasse a formare lavoratori 8)

e poi la cultura è talmente ampia, la sola cultura informatica ad esempio, è molto più complessa ed articolata della letteratura del 900 (tentacit.)

l'ignoranza è come l'intelligenza, è legata al contesto in cui ci si trova 8)
14-10-2008 20:05
JohnReds
Quote:
Originariamente inviata da DarthFobic
Quote:
Originariamente inviata da Vento_del_Sud
8O Io non penso che possedere una solida cultura letteraria aiuti a semplificarci la vita, anzi...Viviamo in un'epoca di iperspecializzazione settoriale dove non basta aver studiato bene a scuola la letteratura per non smarrirsi nei meandri dei tecnicismi medici, giuridici, fiscali, informatici e chi più ne ha più ne metta...Oggi purtroppo la differenza è data dall'applicazione e dall'esperienza!
Il tuo discorso sul valore aprioristico delle humanae litterae mi sembra che abbia funzionato fino al 1700, poi la frammentazione dell'unità del sapere ha preso il sopravvento...
E questo discorso è fatto da un umanista honoris causa che si sente la prima vittima della complessità della realtà... :roll:
ma quoto, la cultura classica è sopravvalutata, è più una tradizione
è come dire che l'inno d'ita è una bella canzone perchè lo conoscono tutti
clizia mi spiace ma sei out :lol:
Io direi che è una cavolata bella e buona. Dimostrazione d'ignoranza (cit.) 8)

Perchè ricorda, il sapiente è colui che sa di non sapere(aricit) 8) (non c'incastra molto, ma mi piace troppo 8) )

Certamente per avere più occasioni lavorative nel mondo d'oggi la cosa migliore è saper fare poche cose( o per lo meno in un campo molto ristretto) e bene.

Però ciò non vuol dire che bisogna essere monoculturali...una buona base generica e della nostra storia, del nostro passato e della nostra cultura antica va conosciuta...almeno alle superiori...perchè ogni cosa che vedi/leggi/ascolti ha dei riferimenti...qui si tratta del piacere di conoscere, è individuale ma aiuta a vivere con più coscienza nel mondo e perchè no a capire che una manifestazione ogni tanto è utile 8)

Tutta la filosofia(sesso, droga &rock 'n'roll) del rock nasce dai poeti maledetti francesi ottocenteschi, e potrei andare avanti all'infinito con esempi simili...per guadagnare va bene l'iperspecializzazione per tutto il resto( rendere la vita degna di essere vissuta) c'è mastercard, ops la cultura.
14-10-2008 19:42
DarthFobic
Quote:
Originariamente inviata da Vento_del_Sud
8O Io non penso che possedere una solida cultura letteraria aiuti a semplificarci la vita, anzi...Viviamo in un'epoca di iperspecializzazione settoriale dove non basta aver studiato bene a scuola la letteratura per non smarrirsi nei meandri dei tecnicismi medici, giuridici, fiscali, informatici e chi più ne ha più ne metta...Oggi purtroppo la differenza è data dall'applicazione e dall'esperienza!
Il tuo discorso sul valore aprioristico delle humanae litterae mi sembra che abbia funzionato fino al 1700, poi la frammentazione dell'unità del sapere ha preso il sopravvento...
E questo discorso è fatto da un umanista honoris causa che si sente la prima vittima della complessità della realtà... :roll:
ma quoto, la cultura classica è sopravvalutata, è più una tradizione
è come dire che l'inno d'ita è una bella canzone perchè lo conoscono tutti
clizia mi spiace ma sei out :lol:
14-10-2008 19:31
Vento_del_Sud
Quote:
Originariamente inviata da clizia
Si vabbè, ma non è che nella vita basta sapere solo leggere e scrivere.....se si studiano cose apparentemente inutili come la letteratura o la poesia è soprattutto per avvicinare i ragazzi alla complessità di un testo; imparare a leggerla li aiuterà poi, nel futuro, a decodificare la complessità della realtà stessa senza rimanerne vittime....

aggiunta: se leggessero solo i testi di Masini o roba tipo 3MSC, che spirito critico si formerebbero i ragazzi di oggi'? Che complessità di significati si abituerebbero a gestire?? Nessuna!!
8O Io non penso che possedere una solida cultura letteraria aiuti a semplificarci la vita, anzi...Viviamo in un'epoca di iperspecializzazione settoriale dove non basta aver studiato bene a scuola la letteratura per non smarrirsi nei meandri dei tecnicismi medici, giuridici, fiscali, informatici e chi più ne ha più ne metta...Oggi purtroppo la differenza è data dall'applicazione e dall'esperienza!
Il tuo discorso sul valore aprioristico delle humanae litterae mi sembra che abbia funzionato fino al 1700, poi la frammentazione dell'unità del sapere ha preso il sopravvento...
E questo discorso è fatto da un umanista honoris causa che si sente la prima vittima della complessità della realtà... :roll:
14-10-2008 03:36
LeopardiTheBest ahahahahah CaliNegro!

geniale


Messaggio modificato
13-10-2008 20:34
Jes
Quote:
Originariamente inviata da calinegro
ci sono testi di oggi molto più utili ed attuali, e allo stesso tempo complessi
che potrebbero sostituire certe opere che dovrebbero diventare a discrezione dello studente, manzoni per hobby

credo si tratti della fallacia della tradizione
e tu se sei very liberal dovresti andare controcorrende, far strappare le pagine di scritti di foscolo e leggere agli alunni eminen o la trama di qualche film recente

senza contare che volendo rimanere a tema mi pare che la neocultura non venga considerata
quindi autori emergenti non vengono manco citati se non sono morti da almeno 50 anni, è un po' come la storia dei santi, o dei veci che non vogliono andare in pensione x lasciare lo spazio ai giovani

ma come dicono nei film, non è un paese x vecchi (cit.)

lasciatevi andare ai nuovi valori della neocultura, si impara molto di più su youtube ormai 8)
MA DAI MA CHE STAI A DIRE...non puoi eliminare giganti di letteratura dai...
anche perchè la letteratura, poesia è collegata a storia... e sappiamo tutti che per capire la storia e il pensiero del tempo anche la letteratura è molto importante...
non si può eliminare certe cose... già i giovani non capiscono una mazza... se puoi vuoi eliminare quel minimo di cultura che c'è in giro...
cmq sugli autori contemporanei sn daccordo.. trovo che alcuni di questi dovrebbero essere studiati

io credo cmq che al giorno d'oggi un pò tutti si improvvisano scrittori cantanti musicisti ma i veri grandi si posso contare sulle dita di una mano

lo studio serve ragazzi sembra non avere uno scopo ma ragazzi serve davvero per accrescere prima di tutto se stessi
12-10-2008 19:03
Milo
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Quote:
Originariamente inviata da Milo
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Se è vero che i tagli all'istruzione servono per compensare il mancato gettito dell'ici, possiamo dirlo una volta per tutte: l'abolizione universale dell'ici è stata una grandissima strunzeta!
Io parlo del mio comune qua i soldi non mancano continuano a fare spese a dir poco pazzesche anche senza ici...anzi qua l'avevano già tolta(un anno prima del governo) perchè non sapevano come spenderla...non stò scherzando..
Anche nel mio probabilmente, ma nelle grandi città e nel sud la situazione è più complessa. Allora perché tagliare sull'istruzione pubblica con tutto quello che ci sarebbe da tagliare nel paese? Ovvero, perché partire proprio dalla cultura?
è quello che mi chiedo anche io...vedere queste maxi spese non apprezate dai cittadini (anzi spesso sono contrari)e poi sentire di tagli su istruzione o addiritura sanità mi fa accaponare la pelle.
Per me il motivo è che con certi appalti è più facile aiutare qualche amichetto in cerca di appalti inutili e costosi per lo stato..
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