Non ho avuto modo di leggete perché sono a lavoro. Cmq sono daccordo, è quello che dicono molti autori: tu sei padrone delle tue emozioni.
È chiaro che ci sono delle situazioni in cui devi avere una certa reazione (morte di un caro), ma la reazione a tanti altri input, la decidiamo noi.
Possiamo arrabbiarci perché siamo in coda in autostrada, oppure decidere di aprire il finestrino e chiacchierare con quello accanto.
Possiamo prendercela perché qualcuno pare ridere di noi, oppure fregarsene.
Molti timidi e fobici se la prendono per poco e guardano a chi non ha le stesse reazioni negative come a degli stupidi che ridono da ebeti. In realtà quella è gente che solitamente prende le cose dal lato positivo, quando è il momento, e si godono la vita.
Io sono passato attraverso i pensieri e le reazioni da fobico e devo che ci sono poche cose distruttive come quelle reazioni.
03-06-2013 11:45
Selenio
Re: La depressione secondo Franceschetti
bell'articolo. ho letto la prima parte e sono d'accordo quasi su tutto. in particolare mi è piaciuto quando dice che:
"La cura della depressione, quindi, passa spesso per quattro vie:
1) una maggiore conoscenza della realtà in cui viviamo;
2) il ribaltamento di alcune prospettive che ci vengono inculcate fin da piccoli;
3) la trasformazione dell'esistenza da materiale in spirituale, cosa che la società attuale cerca di contrastare;
4) il potenziamento della volontà."
la vita è solo una questione di punti di vista. Non sono gli eventi che vivi a farti venire la depressione ma come tu li interpreti. Per questo i sociofobici non si trovano bene in situazioni in cui altri sono perfettamente a loro agio. O anche si può vivere in un grattacielo pieno di soldi ed essere infelice o vivere in una foresta ed essere felice.