Un carattere debole può diventare non dico forte ma almeno normale, compatibile con la vita odierna?
se si spiegatemi come..
È possibile, ma ci vuole motivazione, impegno e perseveranza, tutti elementi non facili da reperire per una persona timida o sociofobica.
Vanno interiorizzati i principi base dell'assertività: il diritto a fare ed essere ciò che si vuol fare ed essere; l'amore per se stessi, il diritto a esprimersi a prescindere dalla qualità di ciò che si esprime; assumersi la responsabilità dei propri comportamenti (che non significa avere sensi di colpa o giudicarsi negativamente); contestualizzare gli eventi e i comportamenti senza rapportarli al sé.
Bisogna apprendere gli stili comportamentali e imparare a riconoscerli.
Altrettanto per le espressioni delle emozioni.
Dopo di che ci si esercita nelle tecniche assertive per la gestione delle relazioni interpersonali. Prima da soli, poi con l'aiuto di qualche persona amica disponibile, poi dal vivo.
Non elimini la timidezza, mala rendi gestibile.
09-07-2015 14:07
Keith
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
è banale ma ha senso
non è che ogni volta uno debba tirar fuori la perla di originalità per far colpo sul massa
ti auto quoti?
09-07-2015 13:59
pokorny
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da Gladius
Nella vita non riesco ad impormi quando c'è una sfida che mi coinvolge con altre persone tendo a ritirarmi sempre oppure a cedere subito dopo... questo capita quando decido di corteggiare delle ragazze se vedo che non c'è subito interesse nei miei confronti ma vanno subito da uno che conosco smetto subito di considerarle e cambio, e quando si fanno sentire non rispondo nemmeno ai loro messaggi... lo stesso è a lavoro potrei dare decisamente di più ma a causa di un rifiuto di promozione faccio solo lo stretto necessario, aggiungo che a lavoro tendo a parare il didietro ai colleghi assumendomi le loro colpe.
Situazioni da superare che implicano il coinvolgimento di più persone tendo a evitarle e a rinunciarci... praticamente non riesco a tirare fuori le palle...
voi conoscete qualche soluzione a questo problema?
E' quello che sostanzialmente affligge me. Personalmente mi sono rassegnato, spero che altri ne escano fuori.
09-07-2015 13:48
Inosservato
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
è chiaro che cercare di affermare un pò di più se stesso ti darebbe qualche vantaggio in più, non ho consigli da darti perchè più o meno anche io sono simile.
comunque essere un mite di per sè non è affatto un difetto, l'importante è che non si esageri troppo, nelle cose importanti della vita, in certi momenti, un pò di fermezza, o di "grinta", se la vogliamo chiamare così, è necessaria
purtroppo però temo che non esistano metodi da applicare a tavolino
è banale ma ha senso
non è che ogni volta uno debba tirar fuori la perla di originalità per far colpo sul massa
09-07-2015 13:12
~~~
Re: Carattere debole
È quel che mi sto chiedendo anc io in questi giorni
09-07-2015 13:01
Keith
Re: Carattere debole
Dilemma 1) Aprire un nuovo topic uguale o fare necroposting
Dilemma 2) Un carattere debole può diventare non dico forte ma almeno normale, compatibile con la vita odierna?
se si spiegatemi come..
13-05-2013 11:27
Winston_Smith
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Il dna è un dato di fatto, non una scusa
Quindi se uno va in galera è colpa del suo DNA e non si può condannarlo perché le sue azioni non sono frutto di una libera scelta? Mi pare che se qualcuno si comporta in modo ambiguo e nessuno lo costringe a farlo debba anche prendersi le responsabilità di come questo suo comportamento può essere visto e giudicato dagli altri.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Certo che c'è la libertà di scelta, ci mancherebbe. Infatti c'è anche la libertà di restare fobici a vita.
Ripeto per l'ennesima volta che tra adeguarsi supinamente a schemi comportamentali altrui che si ritengono non adatti o poco corretti e rimanere fobici a vita ci possono essere anche altre strade.
13-05-2013 11:20
maralgiu
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Bah, a me questa del DNA sembra una scusa bella e buona. Giocare agli indovinelli con gli altri e pretendere che ti leggano nel pensiero è una mancanza di rispetto nei loro confronti, e nessuno obbliga a farlo, tantomeno il DNA: è una scelta personale comportarsi in quel modo ambiguo, e non si può pretendere che gli altri si adeguino al proprio codice comportamentale.
Il dna è un dato di fatto, non una scusa
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
C'è da tenere in conto però, come ho già detto prima, che la realtà non è univoca, e che i modelli di interrelazione sociale non sono sempre e per tutti gli stessi (come dici tu stesso, esistono sempre eccezioni). Per qualcuno ci possono essere maggiori possibilità di successo cercando contesti e persone più congeniali al suo modo di essere, anche se non facili da rintracciare, piuttosto che cercando di adeguarsi passivamente a presunte regole universali, con possibili pesanti conseguenze per la propria stabilità psicofisica (parlo anche sulla base di esperienze concrete).
La "bella idea" può anche funzionare. L'essere umano, oltre ad adattarsi all'habitat, può anche sceglierselo.
Certo che c'è la libertà di scelta, ci mancherebbe. Infatti c'è anche la libertà di restare fobici a vita.
06-05-2013 14:15
Winston_Smith
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Liberissimo di farlo. Dicevo quelle cose per invitare a non fare moralismi e critiche a comportamenti che si applicano a prescindere perché sono nel dna.
Bah, a me questa del DNA sembra una scusa bella e buona. Giocare agli indovinelli con gli altri e pretendere che ti leggano nel pensiero è una mancanza di rispetto nei loro confronti, e nessuno obbliga a farlo, tantomeno il DNA: è una scelta personale comportarsi in quel modo ambiguo, e non si può pretendere che gli altri si adeguino al proprio codice comportamentale.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Comunque a tutto c'è sempre l'eccezione.
Il mio discorso, però, va in altra direzione: fino a che punto vale la pena di mantenere comportamenti o pensieri che ci danneggiano?
Quando dobbiamo interpretare i fenomeni, le idee sono disfunzionali se pretendono di adattare la realtà alle idee, funzionali se adattano l’idea alla realtà. Qua si consuma anche quel solco teorico tra la filosofia moderna e contemporanea e quella dei secoli precedenti. C’è una bella differenza tra il teorizzare modelli sociali e di interrelazione non esistenti allo stato attuale delle cose (non recepiti dai corpi sociali umani) e i modelli sociali operanti: è la distanza che c’è tra idea e realtà.
Ora la realtà può non piacere, ma è un dato di fatto non modificabile nel presente, nel futuro immediato o a medio termine: non accettarla significa porsi nella condizione simile a quella di una specie in via d’estinzione, solo che in questi casi il prezzo è isolamento, la solitudine, la fobia, eccetera.
Varrebbe la pena di considerare se non sia meglio un’idea, forse non bella, ma che produce buoni risultati anziché una bell’idea che non funziona.
C'è da tenere in conto però, come ho già detto prima, che la realtà non è univoca, e che i modelli di interrelazione sociale non sono sempre e per tutti gli stessi (come dici tu stesso, esistono sempre eccezioni). Per qualcuno ci possono essere maggiori possibilità di successo cercando contesti e persone più congeniali al suo modo di essere, anche se non facili da rintracciare, piuttosto che cercando di adeguarsi passivamente a presunte regole universali, con possibili pesanti conseguenze per la propria stabilità psicofisica (parlo anche sulla base di esperienze concrete).
La "bella idea" può anche funzionare. L'essere umano, oltre ad adattarsi all'habitat, può anche sceglierselo.
06-05-2013 12:56
maralgiu
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E se di tutto questo, con rispetto parlando, me ne impipassi? Se a me questo modo di fare non piacesse? Dove sta scritto che devo farmelo piacere per forza?
Liberissimo di farlo. Dicevo quelle cose per invitare a non fare moralismi e critiche a comportamenti che si applicano a prescindere perché sono nel dna. Comunque a tutto c'è sempre l'eccezione.
Il mio discorso, però, va in altra direzione: fino a che punto vale la pena di mantenere comportamenti o pensieri che ci danneggiano?
Quando dobbiamo interpretare i fenomeni, le idee sono disfunzionali se pretendono di adattare la realtà alle idee, funzionali se adattano l’idea alla realtà. Qua si consuma anche quel solco teorico tra la filosofia moderna e contemporanea e quella dei secoli precedenti. C’è una bella differenza tra il teorizzare modelli sociali e di interrelazione non esistenti allo stato attuale delle cose (non recepiti dai corpi sociali umani) e i modelli sociali operanti: è la distanza che c’è tra idea e realtà.
Ora la realtà può non piacere, ma è un dato di fatto non modificabile nel presente, nel futuro immediato o a medio termine: non accettarla significa porsi nella condizione simile a quella di una specie in via d’estinzione, solo che in questi casi il prezzo è isolamento, la solitudine, la fobia, eccetera.
Varrebbe la pena di considerare se non sia meglio un’idea, forse non bella, ma che produce buoni risultati anziché una bell’idea che non funziona.
30-04-2013 10:52
Winston_Smith
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Innanzi tutto non sono femmina ma maschio.
Non mi pareva di aver lasciato intendere il contrario
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
“una che dice no per dire sì” è un comportamento storicamente determinato nel mondo femminile e all’interno del corteggiamento. Tecnica che i maschi non ansiosi conoscono molto bene e che sanno utilizzare a proprio vantaggio. Inoltre il fenomeno della femmina che si nega nella fase del corteggiamento è presente anche in altre specie animali. Tant’è che la quasi totalità degli studiosi ritengono che questo comportamento delle donne sia di origine genetica: altro che aria di disinteressata!
E se di tutto questo, con rispetto parlando, me ne impipassi? Se a me questo modo di fare non piacesse? Dove sta scritto che devo farmelo piacere per forza?
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Detto questo, posso anche condividere con te l'auspicio di linguaggi schietti e diretti, in sostituzione di prassi comportamentali che possono creare dei problemi interpretativi. Però bisogna, nell'oggi, anche prendere atto che la realtà è molto differente da ipotesi condivisibili che che sono solo su un piano ideale.
Bisogna anche prendere atto che la realtà, per fortuna, non è sempre la stessa e le persone non sono tutte uguali. Per cui si può tranquillamente cercare di relazionarsi con donne che quando vogliono dire sì dicono sì (esistono).
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
A mio parere, esprimere un parere personale non è affatto mancanza di rispetto anzi, al contrario, è un comportamento assertivo. D’altra parte non posso mica stare a dire cose in cui non credo, giusto per piacere agli altri, è semmai in quest’ultimo caso, che mancherei di rispetto ai miei interlocutori, visto che metterei in atto un comportamento ipocrita.
Credo ci sia stato un equivoco: la mancanza di rispetto di cui parlavo non sta nell'espressione del tuo pensiero, ma nel comportamento della persona (la donna dell'esempio) che non esprime chiaramente le sue intenzioni all'altro e lo sottopone a test basati su indovinelli.
30-04-2013 10:32
paccello
Re: Carattere debole
Insomma ormai abbiamo capito che quando una donna dice "no" è "sì" e il maschio deve andare cmq avanti, prendendole il viso e baciandola, rischiando un ceffone o una denunzia. Le donne sono per chi non si arrende!
(scherzo... ma non molto)
29-04-2013 23:53
Warlordmaniac
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
@Warlordmaniac. Ritenere che approcciarsi una o due volte a una ragazza sia fare dello stalking, a mio parere, è voler fare un ragionamento forzatamente dicotomico.
Fare un singolo approccio non è stalking, purché non ti sganci per due ore, dopo che ti ha detto no nei primi minuti. Hai parlato tu di insistere per capire se lei starebbe mettendo alla prova.
E'ovvio che il gioco è lo stare sul filo del rasoio: è il rischio ciò che lei apprezza, ma come nelle roulette russe, non puoi evitare di metterci le cartucce, altrimenti non avrebbe senso.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
I modi di pensare, sui temi di cui trattiamo, non sono negativi o positivi in sé, ma quando sono utilizzati in determinati contesti non sono funzionali
Ma dimmi, il tuo modo di considerare questi argomenti hanno prodotto, nella tua vita, dei risultati positivi in termini di relazionamento sociale?
Ho un livello di introversione altissimo che ha portato risultati soprattutto negativi e di evitamento; il mio modo di considerare questi argomenti è soltanto una conseguenza della mia introversione, non la causa.
29-04-2013 22:36
Gladius
Re: Carattere debole
Si è vero da quando è successa una serie di casi non mi metto più in gioco... mi sottovaluto al pari di un mucchio di immondizia...
Quando vedevo una ragazza carina dico perchè dovrebbe stare con uno che:
-fa un lavoro non interessante
-non ha uno stipendio da benestante
-non ha auto ne casa propria
-è fisicamente deperito
-non ha amici
-non sa parlare ne socializzare
-non ha senso dell'umorismo
-è abitudinario
-e soprattutto non sa farsi valere...
Se una accettasse di stare con me dovrei sottostare alle sue condizioni.
Personalmente me ne sbatto di tutto ciò provo comunque...
Per il resto domani a lavoro provo a sollevare un putiferio...
29-04-2013 18:59
maralgiu
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Il punto è un altro: indipendentemente dal fatto che lei possa essere o meno interessata (tra parentesi una che dice no per dire sì non mi dà l'aria di una seriamente interessata, ma vabbé), uno può legittimamente stufarsi di una persona che gioca con lui come una bambina viziata, lo "testa" in maniera subdola come fosse una commissione d'esame e non lo tratta con rispetto. Io penso che queste cose possano venire prima dell'esigenza di andarci a provare sempre e comunque perché non si sa mai, perché l'uomo deve essere sempre esplicito e via stereotipizzando.
Innanzi tutto non sono femmina ma maschio.
“una che dice no per dire sì” è un comportamento storicamente determinato nel mondo femminile e all’interno del corteggiamento. Tecnica che i maschi non ansiosi conoscono molto bene e che sanno utilizzare a proprio vantaggio. Inoltre il fenomeno della femmina che si nega nella fase del corteggiamento è presente anche in altre specie animali. Tant’è che la quasi totalità degli studiosi ritengono che questo comportamento delle donne sia di origine genetica: altro che aria di disinteressata!
Detto questo, posso anche condividere con te l'auspicio di linguaggi schietti e diretti, in sostituzione di prassi comportamentali che possono creare dei problemi interpretativi. Però bisogna, nell'oggi, anche prendere atto che la realtà è molto differente da ipotesi condivisibili che che sono solo su un piano ideale.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Io non condivido perchè nei rapporti con gli altri ci vogliono rispetto, dignità ed equità reciproci, non so se per te queste sono priorità ma per me lo sono. Non mi interessa partecipare a giochetti come no per dire sì, sì per dire forse, ecc.
Il fine non sempre giustifica i mezzi.
A mio parere, esprimere un parere personale non è affatto mancanza di rispetto anzi, al contrario, è un comportamento assertivo. D’altra parte non posso mica stare a dire cose in cui non credo, giusto per piacere agli altri, è semmai in quest’ultimo caso, che mancherei di rispetto ai miei interlocutori, visto che metterei in atto un comportamento ipocrita.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Con quel "solo" sembra che tu attribuisca una portata riduttiva all'effetto della timidezza.
Mi riferivo non alle conseguenze ma ai fenomeni che producono il malessere. Non, quindi, all'intera esperienza della timidezza.
@Warlordmaniac. Ritenere che approcciarsi una o due volte a una ragazza sia fare dello stalking, a mio parere, è voler fare un ragionamento forzatamente dicotomico.
I modi di pensare, sui temi di cui trattiamo, non sono negativi o positivi in sé, ma quando sono utilizzati in determinati contesti non sono funzionali
Ma dimmi, il tuo modo di considerare questi argomenti hanno prodotto, nella tua vita, dei risultati positivi in termini di relazionamento sociale?
24-04-2013 10:16
Winston_Smith
Re: Carattere debole
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Originariamente inviata da maralgiu
Ipotesi, solo ipotesi. Potrebbe anche non dar fastidio e lasciare semplicemente indifferenti. Solo che le ipotesi non sono la realtà. Si vuole conoscere la realtà? Allora bisogna provare. Solo così può esserci una conferma o una disconferma. Ma se si resta immobili, si evita, solo perché c’è la possibilità, e dico possililità, non certezza, che la cosa vada male, non si può che restare incollati alla fobia, o alla timidezza e continuare a vivere da fregati.
Il punto è un altro: indipendentemente dal fatto che lei possa essere o meno interessata (tra parentesi una che dice no per dire sì non mi dà l'aria di una seriamente interessata, ma vabbé), uno può legittimamente stufarsi di una persona che gioca con lui come una bambina viziata, lo "testa" in maniera subdola come fosse una commissione d'esame e non lo tratta con rispetto. Io penso che queste cose possano venire prima dell'esigenza di andarci a provare sempre e comunque perché non si sa mai, perché l'uomo deve essere sempre esplicito e via stereotipizzando.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Non mi stavo rivolgendo a te. Non ho puntato la pistola in faccia a nessuno. Esprimo il mio personale parere, che è anche un mio diritto. Gli altri sono liberi di condividere o meno.
Io non condivido perchè nei rapporti con gli altri ci vogliono rispetto, dignità ed equità reciproci, non so se per te queste sono priorità ma per me lo sono. Non mi interessa partecipare a giochetti come no per dire sì, sì per dire forse, ecc.
Il fine non sempre giustifica i mezzi.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Non ho affatto detto che un disagio psicologico non è reale: trova dove sta quest’affermazione!
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
La timidezza è qualcosa che esiste solo nella mente, così come le tue presunte inabilità.
Con quel "solo" sembra che tu attribuisca una portata riduttiva all'effetto della timidezza.
22-04-2013 12:56
Warlordmaniac
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Purtroppo questi sono, da una parte, i retaggi culturali di almeno 6 millenni di storia, aggravata ulteriormente dalle morali delle religioni monoteiste, e dall’altra da una tendenza comportamentale che appartiene a tutto il mondo animale e che quindi potremmo anche definire genetico. Su questo possiamo farci ben poco. Ma ci sono anche donne che prendono l’iniziativa, ti auguro di incontrare una di queste che possa piacere a te.
Ma io stavo parlando della tua opinione. Quali retaggi culturali? Tu hai detto che un uomo dovrebbe insistere e stalkizzare una donna perché questa possa vedere quanto interesse c'è per lei. Il retaggio culturale è il tuo.
Le religioni mica chiedono di non prendere l'iniziativa.
22-04-2013 12:24
maralgiu
Re: Carattere debole
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
O magari questo comportamento potrebbe anche dare fastidio
Ipotesi, solo ipotesi. Potrebbe anche non dar fastidio e lasciare semplicemente indifferenti. Solo che le ipotesi non sono la realtà. Si vuole conoscere la realtà? Allora bisogna provare. Solo così può esserci una conferma o una disconferma. Ma se si resta immobili, si evita, solo perché c’è la possibilità, e dico possililità, non certezza, che la cosa vada male, non si può che restare incollati alla fobia, o alla timidezza e continuare a vivere da fregati.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non siamo mica obbligati ad accettare incondizionatamente tutti gli schemi comportamentali altrui
Non mi stavo rivolgendo a te. Non ho puntato la pistola in faccia a nessuno. Esprimo il mio personale parere, che è anche un mio diritto. Gli altri sono liberi di condividere o meno.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Quello che esiste nella mente può essere reale come quello che esiste fuori. Un disagio psicologico non è meno reale di uno fisico.
Non ho affatto detto che un disagio psicologico non è reale: trova dove sta quest’affermazione!
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Queste donne emancipate che te la sbattono in faccia, oltre a non fare mai il primo passo adesso non vogliono neanche fare il secondo? Chiedi troppo poco.
Purtroppo questi sono, da una parte, i retaggi culturali di almeno 6 millenni di storia, aggravata ulteriormente dalle morali delle religioni monoteiste, e dall’altra da una tendenza comportamentale che appartiene a tutto il mondo animale e che quindi potremmo anche definire genetico. Su questo possiamo farci ben poco. Ma ci sono anche donne che prendono l’iniziativa, ti auguro di incontrare una di queste che possa piacere a te.
18-04-2013 15:42
Dama del Lago
Re: Carattere debole
Ma oltre alla debolezza di carattere c'è proprio la mancanza di stima in te stesso: non ti impegni più di tanto a lavoro perchè non vuoi trovarti in competizione per ottenere una promozione? ci può anche stare...ma prendere le colpe degli altri assolutamente no.
Le ragazze non sono interessate a te (o ti sembra che non lo siano)? purtroppo succede....ma se poi neanche rispondi agli sms per forza che poi non ti cercano più.
Prima di tirare fuori le palle per ottenere di più secondo me ti converrebbe iniziare a rispettarti.
Se in ufficio copri gli altri, se nei rapporti con le ragazze ti escludi per primo, è normale che gli altri ti assecondino...perchè sei tu che glielo permetti.
Inizia a non attuare questi comportamenti, che sono il minimo, poi pian piano secondo me troverai la forza di ottenere anche altro
18-04-2013 13:50
Weltschmerz
Re: Carattere debole
Trovare un'attività che ti dà sicurezza e da lì innescare un ciclo virtuoso di pensieri (es. "non sono completamente incapace, ho del talento negli scacchi").
Possibilmente qualcosa che sfoghi l'energia repressa come ballo o arti marziali.
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