Manuela.tr

Accessa tv leggo questo titolo e decido di tramutarlo in thread. Ho scelto questa sezione perche'vorrei lasciarlo alla libera interpretazione di ciascuno e non per forza a quella più ovvia.
Cosa vi viene in mente? E come si solito finisce?

liuk76

Due persone legate sentimentalmente che non intendono né separarsi né però vivere una relazione.

Come finisce? Che diventano amanti, che instaurano una relazione aperta, senza futuro e senza impegni oppure che il tempo li porta a soccombere fino al punto in cui si separano forzatamente.

A che pro interpretare ciò?

Manuela.tr

Si forse hai ragione ma dal mio punto di vista potrebbe applicarsi anche ad una cosa che ci ossessiona e da cui in quanto tale vorremmo liberarci. Ci ossessiona da farci star male ma di cui allo stesso tempo non riusciremmo a fare a meno.

chrissolo

Per me è una frase fatta, banale, scontata, insignificante, puerile.

rainy

Mi viene in mente, in maniera grossolana e confusa, l'io e il non io di Fichte.
Il "né con te" rappresenta, per me, una sorta di disgusto per la mia persona. Un sentimento negativo dettato dai tanti fallimenti e da una vita non all'altezza delle mie prospettive e di quelle di un ragazzo della mia età.
Il "né senza di te" rappresenta, invece, un affetto prettamente semi-egoistico, alimentato da un regime di amor proprio che mi rende orgoglioso dei miei pochi ma eccellenti successi. La mia ambizione, i miei sogni, la prospettiva di un futuro migliore... il me vincente serve più del mio me perdente.
Ma può essere applicato nella dualità dei rapporti con gli altri, nella vita quotidiana. Le persone possono piacerci e non piacerci, possiamo odiarle e sfruttarle per i nostri comodi, allontanarle eppure voler loro tanto bene. E pure l'eterno confronto tra prime impressioni e profili empirici

Manuela.tr

Nel mio caso si tratta di un oggetto...non sono più esplicita perche'mi vergogno a dirlo. Ho riposto su di esso gran parte della mia scarsa sicurezza (ma e'gia' qualcosa) e al pensiero di perderlo so che prima o poi dovro'rinunciarvi, sto male da morire. Cambia tutto, cambia l'umore, aumenta l'ansia.
Allo stesso tempo mi sento schiava di esso e non vorrei che avesse questa influenza decisiva su me. E'una questione di bassa autostima e insicurezza comunque.
Mi chiedo come finira' per me.
E ho girato la domanda a voi lasciando libera interpretazione.

chrissolo

Un oggetto ? Mmm.. ciò è davvero estremamente bizzarro e curioso.

Manuela.tr

E'una frase fatta ma nel mio caso ha senso.

Manuela.tr

E'qualcosa che mi fa sentire accettata ma rientriamo purtroppo per me in una patologia.
Collocare la propria sicurezza anche se scarsa, lo stare bene su una cosa specifica e solo quella (preciso che anche nei periodi in cui ero più serena in generale, senza quella tutto sarebbe cambiato), non e'normale certamente. Per quanto non esista una definizione univoca di normalita'.

Kitsune

La possibilità di poter disporre delle cose se è quando si desidera.

Manuela.tr

[QUOTE=rainy;881080]Mi viene in mente, in maniera grossolana e confusa, l'io e il non io di Fichte.
Il "né con te" rappresenta, per me, una sorta di disgusto per la mia persona. Un sentimento negativo dettato dai tanti fallimenti e da una vita non all'altezza delle mie prospettive e di quelle di un ragazzo della mia età.
Il "né senza di te" rappresenta, invece, un affetto prettamente semi-egoistico, alimentato da un regime di amor proprio che mi rende orgoglioso dei miei pochi ma eccellenti successi. La mia ambizione, i miei sogni, la prospettiva di un futuro migliore... il me vincente serve più del mio me perdente.
Ma può essere applicato nella dualità dei rapporti con gli altri, nella vita quotidiana. Le persone possono piacerci e non piacerci, possiamo odiarle e sfruttarle per i nostri comodi, allontanarle eppure voler loro tanto bene. E pure l'eterno confronto tra prime impressioni e profili empirici [/QUOTE
Grazie per questa interpretazione molto profonda.

chrissolo

La vita è evanescente come un sogno.. la "normalità" una bugia, se qualcosa di assurdo ti fa star bene.. ma che problema c'è ?
Tanto è solo lo stare bene che conta.. non il perché o percome o (visto il discorso) il percosa.

rainy

Potresti applicare la rivoluzione copernicana di Kant per l'oggetto in questione: non è l'oggetto che brilla di luce propria, ma sei tu che lo rendi vivo e partecipe. L'oggetto non ha proprietà se non quelle che gli associa il soggetto quando lo pone sotto la sua osservazione.
In questo modo sei tu a scegliere proprietà e funzioni dell'oggetto in questione, sei tu la sua padrona e non viceversa

Manuela.tr

E'gia' cosi'...non e'l'oggetto in se' a brillare di luce propria ma l'importanza che gli attribuisco. Non me ne sento pero'padrona perche'ne sono ossessionata...

LatrinLover

mi ricorda i preservativi, nè con te nel senso che non ti uso però senza di te non posso uscire e cuccare

Manuela.tr

Assolutamente d'accordo sul fine pero'il problema non e'tanto la stranezza della cosa ma il fatto che io debba trovare in me la spinta per stare bene e non entrare in crisi quando esso manca. Prima o poi manchera'definitivamente tra l'altro ed io che faccio???

chrissolo

Quindi è un oggetto DEPERIBILE ?

[non sai quanto son curioso]

Lino_57

Questo titolo mi manda in tilt, non riesco a concepire qualcuno o qualcosa, o un sentimento, di cui potrei fare a meno e contemporaneamente sentirne la mancanza... qualcosa di ambivalente... niente...

Com'era quel thread... "perché i nuovi utenti non scrivono più sul forum?". Beh, io me ne ritorno alla Settimana Enigmistica...

Pillola Magica

Anche secondo me è una frase fatta, banale e anche senza senso.

Non mi viene in mente niente

Manuela.tr

Se non ti suscita nulla sono pienamente d'accordo con te sulla insensatezza della frase.
Per me (purtroppo) e'un altro discorso!