Savius

Io di solito no , non ci riesco . Da una parte non ci riesco perchè non voglio apparire troppo debole psicologicamente davanti a loro e quindi mi tengo tutto dentro ( e questa è un'abitudine che ho sin da bambino ) , dall'altra c'è il fatto che siamo abbastanza lontani anagraficamente ( tutti e due sono oltre i 60 ) e non capiscono per ovvi motivi bene come vengono vissute certe situazioni da dei ragazzi ed inoltre mi dicono sempre che alla fine il problema principale è la scuola , oggi l'università e solo dando esami che mi posso riscattare , aumentare l'autostima e risolvere i miei problemi , e per il resto , mi dicono , ci sono gli amici con cui ci si confida e ci si aiuta nel risolvere i rispettivi problemi ( oddio amici del genere sono molto rari e la funzione degli amici non è proprio quella ! ) oppure lo psichiatra o lo psicologo ...

Alla fine proprio non ci riesco e poi tra l'altro anche i miei non è che sono messi meglio di me : hanno molta paura del giudizio altrui , sono molto molto ansiosi e sempre in tensione , di solito non si riposano e prendono un'attimo di tregua che li servirebbe e assai e stanno sempre a pensare al futuro dei figli perchè c'è la crisi ecc ecc e facendo così mi alimentano ancora più ansia e angoscia del futuro , e a loro dire non ne è nemmeno molta perchè sto sempre al computer a fare altro ( e cosa dovrei fare se no ? )

Tommyb

Io gli ho spiegato come dall'ansia di mia madre e dall'asocialità di mio padre si è attivati a fare il fobico perfetto ovvero io..

red dragon

mai

Blue_Moon

Sì, e non è mai servito ad un tubo: non hanno la più pallida idea di come affrontare il problema.

PioggiaDiStelle

I miei genitori, sono le ultime persone a cui mi rivolgo quando ho un problema.
L'ultima volta che l'ho fatto, mi sono scoppiati a ridere sulla faccia.

Anakin

I miei genitori non hanno la sensibilità per capire queste cose, sopratutto mio padre!
Pensano che sia dovuto a debolezza caratteriale, ma mentre per mia madre è solo un difetto inadatto ad un ragazzo, per mio padre è molto grave e mi disprezza!

alvin

Purtroppo si...

ma ancora non sono riuscito a fargli ammettere di essere stati loro la causa del baratro dove mi trovo adesso...

in effetti più che parlargliene dei miei problemi gli inveisco contro ma avendo una madre isterica e un padre asociale non hanno la minima idea di quello che hanno fatto...

e ogni volta finisce in strilli e urli con il risultato che io sono il cattivo e loro le vittime... e i miei sorella e fratello più piccoli sono più in gamba di me...

(senza rendersi conto che praticamente ho fatto da padre a tutti e quattro)

a me non è che non mi aiuta nessuno... SONO IO CHE NON SONO CAPACE DI CHIEDERLO PERCHE' NON L'HO MAI FATTO, ME LA SONO SEMPRE CAVATA DA SOLO...

forse sono andato un pò fuori tema... scusate lo sfogo...

Savius

Ho visto il video , e nonostante nelle intenzioni si ponga di essere positivo risulta stupido e deleterio . La tipa mette sullo stesso piano depressi , omofobi , razzisti , violenti dimostrando parecchia ignoranza su questioni psicologiche e sociali .

L'omofobia , il razzismo , la violenza non hanno nulla a che vedere con i problemi psicologici , semmai le vittime di questi hanno a che vedere con i problemi psicologici , perchè chi è vittima di determinate violenze ( bullismo , violenza sulle donne , stalking , discriminazioni varie ) sviluppa sempre e comunque dei problemi psicologici o psichiatrici ( dall'ansia alla depressione passando per disturbo post traumatico da stress e disturbi di dissociazione sino alle psicosi per i casi più gravi ) .

Che poi l'omofobia , la discriminazione razziale , l'odio contro le donne ecc hanno la stessa origine della discriminazione verso chi ha problemi psicologici . Da che mondo è mondo , quasi tutti sapranno che i primi manicomi furono costruiti per internare sopratutto donne considerate al tempo " malate " e la cui " malattia " era il voler essere emancipate , il razzismo moderno nasce nell' 800 dal positivismo come la psichiatria moderna ed entrambi cercano nella genetica le cause delle presunte inferiorità dei "matti " ai " sani " ( e degli appartenenti alle " razze selvagge " alla " razza civilizzata " ) ... l'omosessualità è stata considerata malattia mentale sino al 1973 e parafilia sino agli anni 90 e solo dopo le proteste durate anni e anni del movimento omosessuale alleato a quello antipsichiatrico è stata tolta dal DSM .

Eh poi visto che la tipa in questione si ispira alle idee del movimento femminista dovrebbe sapere che questo è sempre stato critico contro la psichiatria e , anzi i manifestanti del 68 sostenevano che i veri " pazzi " erano i " sani " e i " matti " chiusi dentro i manicomi erano migliori e dovevano emanciparsi dalla società considerata negativamente come sessista , omofoba , razzista e normodotata .
Inoltre forse si è dimenticata che la transessualità è , secondo il DSM , un disturbo psicologico e quindi secondo il suo ragionamento omofobi , transessuali , depressi e razzisti dovrebbero essere considerati ugualmente come " disturbati psichici " .

Il disturbo psicologico è una cosa , razzismo , omofobia e comportamenti violenti un'altra cosa ben diversa e anzi tra i comportamenti discriminatori c'è pure quello verso i " matti " , i disabili e gli " sfigati " ma sostenere che tutti quelli che hanno comportamenti discriminatori o pregiudizi abbiano problemi vuol dire che tutti hanno problemi e la sanità mentale non esiste , o meglio sani sono al massimo tipi alla Gandhi , ma anche Gandhi aveva problemi psicologici .

La tipa praticamente sposa l'idea che i disturbi psichici siano collegati alla violenza e dice di voler combattere i pregiudizi che ha la società contro questi , affermando proprio quello più diffuso come base del discorso , un pò come se per combattere il razzismo e le discriminazioni contro i rom , gli slavi e gli stranieri in generale si dicesse che essi non si devono vergognare di esserlo ma andare direttamente ai servizi sociali per farli inserire nella società , così non ci saranno più violenze , furti , sfruttamento della prostituzione , truffe , stupri , omicidi , spaccio di droga e altri crimini più e meno gravi .

Scusa per lo sfogo e il discorso fatto un pò alla cazzo di cane , spero che si è capito il discorso ...

TãoSozinho

I miei sono come i tuoi, basta che io vada avanti nell'istruzione e tutto è a posto.
Qualche settimana fa avevo cercato di parlare dei miei problemi, e mio padre mi ha accusato che lo dicevo solo perché non avevo più voglia di fare l'università.
Ora che mi sono laureato, ho riproposto gli stessi identici problemi, e loro cambiano discorso - non possono più far leva sull'università evidentemente -.

I miei non sono capaci di affrontare qualsiasi problema....

Bluevelvet93

Mai.

Tribe

Per sentirmi dire "peggio per te" ??? Mi dispiace, ho già dato.

GiuseppeSport

Si parlo sempre con mia madre di tutto, già da quando le mie difficoltà sono diventate evidenti cioè dai vent'anni in poi, invece fino al diploma non esisteva questo tipo di rapporto, non dicevo mai nulla e nessuno sapeva nulla di me manco io di me stesso.Per quanto riguarda mio padre non c'è nulla da fare non siamo mai andati d'accordo ed è un continuo scannarci.

NoSurrender

No perchè sono loro il problema.
Meglio evitare discussioni

Jupiter

Ti capisco... La mia situazione è simile... Io a volte parlo (o meglio, parlavo) con mia madre... Di cose un po' più superficiali... In pratica esprimo un disagio ma non arrivo mai a spiegare tutto quello che ho dentro... Ci metterei una settimana xD
E oramai ho troppa paura di non essere capita.... Se cercassi di spiegare il mio sfascio interiore, se dicessi che penso di avere un problema, di essere evitante... non ne verrei fuori.
I miei hanno un sacco si problemi, mia madre, che è l'unica che mi ascolta un po' sbuffa sempre quando inizio a dire che mi sento depressa, che non riesco a fare nulla...
E mi rassegno.
Certe cose non le ho dette mai, quando stavo male veramente di solito me la tenevo, sempre.

Pablo's way

E' capitato con mia madre, ma più che altro come sfogo, nel senso che sentirmi sempre negare certe cose da lei, come a dar d'intendere che è tutto nella mia testa mi fa incazzare, e allora a volte mi arrabbio e dico quello che penso e gli sbatto in faccia la realtà.... Quando faccio così poi ci sta male

Leucina

No.
Penso che forse mia mamma vorrebbe lo facessi ma proprio non ci riesco, preferisco tagliar corto e cambiare discorso... così continuiamo a non capirci

Destiny

No.
In molti casi l'ambiente fetido e disfunzionale che porta qualcuno ad avere problematiche trattate in questo forum lo creano proprio i genitori e l'ambiente familiare-primario. Ha davvero senso informare il tuo boia che ti stai cagando un po' sotto davanti alla tua morte? No. (non è sempre questo il caso)

Alchemist

A volte, non prima di aver sbroccato e rotto qualcosa dal nervosismo accumulato e comunque non riesco e non riuscirò mai ad essere del tutto aperto e sincero.

Lumikki

Sì, quando mi serve un elenco dettagliato dei miei difetti e delle mie mancanze.

Ventolin

non mi capiscono o non possono aiutarmi. Dall'alto dei miei 24 anni questa frase mi suona molto adolescenziale, ma tantè.

mia madre "non credere che siano solo gli altri a doverti cercare! che c'è di male se lo fai anche tu? blablabla". Non penso abbia idea di cosa provo in certi casi.

ultimamente ho parlato (digitando, microfono rotto) con mio padre su skype. Pensava che il mio problema fosse dimenticare la mia ex, che devo approcciare più ragazze, uscire a divertirmi con gli amici e roba simile. Gli ho parlato del dep e sembrava interessato (ha detto: se quella è una patologia, ce l'ho anchio). Lui è simile a me nel carattere (anzi io sono simile a lui). Tipica combo di "madre ansiosa e padre evitante".

l'altra volta mio padre mi ha detto qualcosa del genere: quando si ha la tua età non esistono dei veri problemi. Noi pensiamo a sostenerti e ti chiediamo in cambio solo di fare il tuo dovere e di vivere e divertirti perchè poi arrivi a 60 anni e devi compensare in qualche modo quello che non hai fatto da giovane e che non tornerà mai più.

Mio padre ha fottutamente ragione. io e lui sappiamo a cosa si riferiva.