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27-08-2016, 15:07
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#41
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
ma ho avuto molti amici che al contrario quasi nuotavano nell'oro e ho notato che non avevano paure, ansie e problemi vari..
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Vero, rende sicuri di se' e sereni e fin arroganti.
Piu' che i soldi e' il non avere a che fare con grossi problemi ma i soldi aiutano un bel po'...tanti problemi coi soldi si risolvono o almeno si tengono sotto controllo, mentre senza anche piccoli problemi possono non lasciare via d'uscita, tutto si fa complicato... Inoltre avere cose costose/fare attivita' costose e' cool, invece avere pochi soldi, andare malmessi, rinunciare per i costi a attivita' considerate normali ecc. e' causa di vergogna, qualcosa da nascondere (con tutte le difficolta' anche solo a un normale dialogo, ti trovi in difficolta' con uno che parla di sci, cavallo, teatro, locali, citta' visitate e vacanze mentre tu tutta la tua vita e' occupata dallo sperare che ti rinnovino il contratto da operaio, cercare una soluzione abitativa piu' economica, aiutare i nonni perche' non ci si puo' permettere una badante, lavarti i piatti perche' non hai la lavastoviglie, fare la spesa dove e' piu' economico magari spostandoti coi mezzi perche' non hai macchina/patente ecc. ).
Comunque alla fine i soldi e la serenita' (non solo economica comunque) non e' detto vi siano per sempre.
Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Delle prime si dice che saranno fragili e che alla prima difficoltà crolleranno, invece delle seconde che saranno forti e niente potrà demoralizzarle.
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Per me e' soprattutto che uno che e' abituato bene se i soldi diminuiscono lo vive molto male. E ancora, non raramente ha i soldi ma non sa goderseli davvero, nulla lo soddisfa, deve spendere sempre di piu' e neanche e' sufficiente.
Uno che da piccolo ha vissuto invece in ristrettezze economiche (ne so qualcosa) come ha un po' piu' di soldi rispetto a quelli necessari per la mera sopravvivenza e' tutto contento.
Quote:
Originariamente inviata da tersite
E' il tempo della superficialità : si guarda all'involucro e non a cosa ci sta dentro
quindi se uno è bello , alto 1,80 biondo e sopratutto ricco DEVE essere felice
ma cosa pretende di più?
strano che questi discorsi vengano fuori proprio su un forum di fobici sociali, dove l'aspetto psicologico dovrebbe essere preminente
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Intendo (e anche gli altri penso) a PARITA' di altri fattori.
Inoltre preciso che parlo di TENDENZE, non dico che cio' che ho scritto sia verificato sempre sempre.
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Ultima modifica di cancellato2824; 27-08-2016 a 15:50.
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27-08-2016, 16:10
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#42
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Di solito si dice che le persone abituate fin da piccole a un certo tenore di vita siano più viziate di quelle che hanno vissuto in mezzo alle difficoltà economiche. Delle prime si dice che saranno fragili e che alla prima difficoltà crolleranno, invece delle seconde che saranno forti e niente potrà demoralizzarle.
Sta cosa per me, da una parte è vera e dall'altra no.
Per esempio io non sono cresciuta nell'agiatezza, anzi ma ho avuto molti amici che al contrario quasi nuotavano nell'oro e ho notato che non avevano paure, ansie e problemi vari.. Però, mi è parso di intuire che di una cosa hanno timore più degli altri tanto che se accadesse potrebbero perfino togliersi la vita: perdere la gran parte dei propri soldi.
Per alcune persone essere povere è inconcepibile.
Voi che ne pensate?
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Dipende dal carattere di chi ha i soldi, c'è chi di loro ha subito perdite ingenti ma hanno avuto la forza di risollevarsi e chi di soldi nn ne ha mai avuti ma hanno molte più difficoltà...d'altronde si sa che i disturbi mentali da questo punto di vista sono democratici, ma secondo me chi si è abituato a starci dentro e conviverci, soldi o no, abbia più probabilità di sopravvivere rispetto a chi nn ha mai avuto niente di negativo nella vita e poi gli arriva la mazzata.
E nn ci vedo nulla di strano che chi perde i propri soldi pensi di farla finita, così come può pensarlo chi è stato mollato: sempre di perdita significativa si tratta, ma secondo Maslow o come si chiamava, nella scala di priorità prima avviene la sopravvivenza propria (e qui ci vuole il grano) e poi l'aspetto sociale o sentimentale. Da qui ne posso dedurre che la perdita del patrimonio sia più facilmente devastante per una persona rispetto alla perdita di una compagna/o
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27-08-2016, 16:47
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#43
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da ila82
Vero, rende sicuri di se' e sereni e fin arroganti.
Piu' che i soldi e' il non avere a che fare con grossi problemi ma i soldi aiutano un bel po'...tanti problemi coi soldi si risolvono o almeno si tengono sotto controllo, mentre senza anche piccoli problemi possono non lasciare via d'uscita, tutto si fa complicato... Inoltre avere cose costose/fare attivita' costose e' cool, invece avere pochi soldi, andare malmessi, rinunciare per i costi a attivita' considerate normali ecc. e' causa di vergogna, qualcosa da nascondere (con tutte le difficolta' anche solo a un normale dialogo, ti trovi in difficolta' con uno che parla di sci, cavallo, teatro, locali, citta' visitate e vacanze mentre tu tutta la tua vita e' occupata dallo sperare che ti rinnovino il contratto da operaio, cercare una soluzione abitativa piu' economica, aiutare i nonni perche' non ci si puo' permettere una badante, lavarti i piatti perche' non hai la lavastoviglie, fare la spesa dove e' piu' economico magari spostandoti coi mezzi perche' non hai macchina/patente ecc. ).
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Premetto che avere tanti soldi è un vantaggio non indifferente e quindi sono assolutamente d'accordo sulla influenza positiva dell'agiatezza anche sulla psicologia, questo per sgombrare il campo dagli equivoci...
sul resto non mi trovo molto d'accordo : a me non è mai interessato andare 'mal messo' , nè me ne frega molto di andare a cavallo o giocare a tennis (ai miei tempi il tennis era per i signori, oggi è di massa ma tant'è... ) , io che non sono nato povero ma nemmeno ricco ho frequentato ambienti diversi nella mia vita , per dire ho fatto anche il giornalaio in una zona popolare della mia città , la più disagiata economicamente , non ho avuto affatto la impressione che la gente vivesse male : avevano una vita sociale , amici tanti, molti lavoravano a basso livello : assistenza anziani, pulizie , commesse , operai ... erano come una grande famiglia si volevano bene si innamoravano ed erano uniti , cose che noi che viviamo in ambienti piccolo-borghesi non siamo
allora tutto rose e fiori? no! sopratutto ho notato un assenza di cultura di voglia di progredire : la vita finisce al bar dietro un bicchiere di birra e il dileggio per la squadra avversaria , la droga scendeva a fiumi , alcuni la spacciavano , insomma c'era del disagio dato prob dalla emarginazione sociale , direi che è una situazione in chiaroscuro
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27-08-2016, 17:07
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#44
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
vabbè ma dipende dalle persone, se a qualcuno dei fobici dai:
- sicurezza per il futuro di non finire sotto un ponte/ospizio lager/caritas.
- possibilità di non lavorare e di frequentare centri costosi per correggere difetti fisici più o meno gravi (palestre come si deve, interventi, etc.)
- supporto psichiatrico/psicologico di alta qualità.
- altre cose di secondaria importanza ma se ci sono è meglio: bella casa, bella auto, etc.
Secondo me le cose migliorerebbero abbastanza.
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Infatti. E poi ripeto, è bruttissimo da dire ma è la verità purtroppo, chi ha i soldi ha più possibilità di essere rispettato dalla gente
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27-08-2016, 17:59
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#45
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
sul resto non mi trovo molto d'accordo : a me non è mai interessato andare 'mal messo' , nè me ne frega molto di andare a cavallo o giocare a tennis (ai miei tempi il tennis era per i signori, oggi è di massa ma tant'è... ) , io che non sono nato povero ma nemmeno ricco ho frequentato ambienti diversi nella mia vita , per dire ho fatto anche il giornalaio in una zona popolare della mia città , la più disagiata economicamente , non ho avuto affatto la impressione che la gente vivesse male : avevano una vita sociale , amici tanti, molti lavoravano a basso livello : assistenza anziani, pulizie , commesse , operai ... erano come una grande famiglia si volevano bene
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Si, io invece alle elementari ero la piu' povera o comunque mi vergognavo di non fare vacanze mentre gli altri raccontavano di dove andavano. o che il papa' era in cassintegrazione e poi bidello. Le maestre dicevano di mandarmi dallo psicologo ma mia mamma mica aveva i soldi per quello.
Comunque non era solo un problema di poverta' ma educazione e scelte di famiglia e timidezza mia.
Poi i miei hanno voluto svenarsi per mandarmi ad una scuola privata con l'idea di darmi un'educazione migliore ed e' stato tragico. Non che altrimenti probabilmente avrei avuto rose e fiori, ma magari meno pesce fuor d'acqua si'.
Anche sul lavoro se e'un ambiente un po' bellino e con colleghi messi meglio economicamente e' una cosa da tenere abbastanza nascosta (o almeno secondo me e' cosi'), anche ai colloqui fa sempre un'impressione migliore far credere che vuoi il lavoro per crescere e far esperienza, perche' ami quel campo, non perche' hai disperatamente bisogno di soldi.
Il disagio nelle conversazioni mi e' capitato fin solo qualche giorno fa con un ragazzo che mi ha attaccato bottone mentre passeggiavo, mi trovavo terribilmente a non sapere cosa dire, perche' la sua era una vita molto piu' sovrappensiero e hobbies vari, mentre la mia e' sempre stata caratterizzata da preocupazioni concrete, anche se ormai non solo e non piu' principalmente economiche ma di salute fisica e psichica (e le modeste risorse son piu' conseguenza) : son tutte cose che non si possono raccontare a chiunque da subito cosi' per fare conversazione .
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Ultima modifica di cancellato2824; 27-08-2016 a 22:59.
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27-08-2016, 18:04
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#46
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Esperto
Qui dal: May 2014
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Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
vabbè ma dipende dalle persone, se a qualcuno dei fobici dai:
- sicurezza per il futuro di non finire sotto un ponte/ospizio lager/caritas.
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Questo è vero, ma vale per tutti...
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
- possibilità di non lavorare e di frequentare centri costosi per correggere difetti fisici più o meno gravi (palestre come si deve, interventi, etc.)
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Io mi sono rifatto il naso a 20 anni circa credendo che avrei risolto parte dei problemi e invece dopo poco tempo mi sono accorto che nn era cambiato granchè. Per la palestra nn servono robe costose, anzi con 1 anno di abbonamento ti compri tutto il necessario per fare esercizi a casa per decenni, ma spesso poi manca la volontà. Il problema è e rimane sempre nella testa soprattutto, almeno nella maggioranza dei casi.
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
- supporto psichiatrico/psicologico di alta qualità.
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Ho speso chissà quanto negli anni andando sempre da privati...per carità, con loro mi sono trovato meglio xchè ovviamente devono essere più disponibili ma i risultati sono cmq stati scarsi. Al csm almeno, essendo pubblico, hanno agganci anche con i servizi sociali e possono proporti cose che un privato mai lo potrà fare: a me per esempio hanno organizzato un tirocinio che mi è servito per uscire di casa e riassaporare l'attività lavorativa. Niente di eccezionale, ma è stata la cosa più concreta che ho ricevuto...dai privati solo chiacchiere e farmaci, che sono importanti all'inizio x vedere se si risolve così, ma poi....
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
- altre cose di secondaria importanza ma se ci sono è meglio: bella casa, bella auto, etc.
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Questo credo che cambi poco per un fobico, le cose belle ha senso averle se le si possono sfruttare. Che me ne faccio di una mercedes se nn esco di casa?
Insomma di soldi è sempre meglio averne, soprattutto per avere sicurezze future in caso di peggioramenti, x il resto nn credo incida più di tanto, nè per problemi fobici nè per le depressioni
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27-08-2016, 18:05
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#47
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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I destini, fra ricchi e poveri, sono imprevedibili. L'unica vera differenza, è il culo parato.
Poi ci sono i ricchi e famosi. Si può diventare ancor più famosi di papà. Oppure molto meno, e in tal caso i figli possono soffrire di un complesso d'inferiorità. Sia chiaro, di fame non muoiono, ma un po' muoiono di fama...
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27-08-2016, 18:17
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#48
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Siccome però qui i ricchi non ci sono o sono pochissimi,non possiamo sapere come sarebbe stato nella loro condizione
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27-08-2016, 18:45
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#49
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,239
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Di solito si dice che le persone abituate fin da piccole a un certo tenore di vita siano più viziate di quelle che hanno vissuto in mezzo alle difficoltà economiche. Delle prime si dice che saranno fragili e che alla prima difficoltà crolleranno, invece delle seconde che saranno forti e niente potrà demoralizzarle.
Sta cosa per me, da una parte è vera e dall'altra no.
Per esempio io non sono cresciuta nell'agiatezza, anzi ma ho avuto molti amici che al contrario quasi nuotavano nell'oro e ho notato che non avevano paure, ansie e problemi vari.. Però, mi è parso di intuire che di una cosa hanno timore più degli altri tanto che se accadesse potrebbero perfino togliersi la vita: perdere la gran parte dei propri soldi.
Per alcune persone essere povere è inconcepibile.
Voi che ne pensate?
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Sicuramente aiutano a crescere potendo fare molto,i miei non potevano pagarmi che so' corsi di danza o altro quindi quello che io ricordo della mia infanzia sono i pomeriggi a guardare bin bum bum!
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27-08-2016, 18:46
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#50
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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di abbienti ce ne sono almeno due e non dirò chi sono ... una non è iscritta qua
un altro mi pare di sì ma non ne sono sicuro , cmq ambedue postavano su Psyco
@dotrue hai avuto fortuna ad avere aiuto per un tirocino al CSM , ai suoi tempi sarebbe stato un aiuto non indifferente , invece quello che ho ricevuto era l'assistenza gratis dai farmaci alle visite psicologiche , all'epoca mi riempivano di Tavor
@ila82 sì le scelte di famiglia e la educazione possono fare la differenza , prendete uno che nasca da genitori intellettuali oppure da operai : le prospettive sono diverse e questo a prescindere dalla condizione economica ... per dire mio cugino figlio di operai alla fine all'università ci ha rinunciato e ne aveva le capacità e lo avrebbero sostenuto , noi fratelli invece l'abbiamo frequentata tutti , con risultati diversi ma questo ha a che vedere con voglia e capacità
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27-08-2016, 18:56
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#51
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,439
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Sarebbe anche da capire cosa si intende per ricchi.
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27-08-2016, 19:14
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#52
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,328
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Quote:
Originariamente inviata da illumi
Sarebbe anche da capire cosa si intende per ricchi.
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Infatti
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27-08-2016, 19:27
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#53
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,673
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Quote:
Originariamente inviata da illumi
Sarebbe anche da capire cosa si intende per ricchi.
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Secondo me son da considerarsi ricche famiglie i cui figli già a 20 anni potrebbero decidere di non lavorare e vivere di rendita, non rinunciando a nulla rispetto alla vita che condurrebbero lavorando.
Di certo non considero ricche famiglie che guadagnano 50 mila euro l'anno.
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27-08-2016, 19:32
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#54
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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infatti ... oltre a quello detto da Ippo , devono avere villa di famiglia, azioni bonds e preziosi che si sommano a un reddito da lavoro notevole
tipicamente il reddito di altra natura deve equivalere quello da lavoro
poi è ovvio che il ricco del paese , può essere definito povero dal sultano del Brunei ceh mi pare è padrone di quasi tutte le industrie e palazzi del suo Paese
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28-08-2016, 05:09
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#55
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
poi è ovvio che il ricco del paese , può essere definito povero dal sultano del Brunei ceh mi pare è padrone di quasi tutte le industrie e palazzi del suo Paese
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o anche uno che studia in una università privata o master carissimo, d'estate vacanze studio in Inghilterra o viaggetto in America, d'inverno lezioni di sci e a 18 anni gli e' stato regalato dai genitori un macchinone (non saprei a quanto possa corrispondere economicamente una situazione cosi') puo' essere definito riccone da chi stenta ad arrivare a fine mese e non sono poche le famiglie anche italiane a cui succede.
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28-08-2016, 05:17
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#56
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Originariamente inviata da Ippocrates
Secondo me son da considerarsi ricche famiglie i cui figli già a 20 anni potrebbero decidere di non lavorare e vivere di rendita, non rinunciando a nulla rispetto alla vita che condurrebbero lavorando.
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ma lavorando che significa? cioe' e' diverso se lavorando facendo pulizie/ call cente outbound/ vendita porta a porta magari solo tot ore a settimana perche' quello offre il mercato (o un bel lavoro a chiamata) o facendo l'avvocato/il medico/il direttore di un'azienda o una carica pubblica di un certo rilievo perche' si hanno avuto i soldi per studiare e magari nel lavoro si e' stati anche favoriti dalle amicizie o il ruolo di papa'
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28-08-2016, 08:11
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#57
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Mi viene l'ansia a leggere le cose che dite che fanno i ricchi ...Io non le farei mai.
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28-08-2016, 08:29
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#58
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,439
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Anche i ricchi piangono. Credo.
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28-08-2016, 10:19
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#59
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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In ogni caso nascere ricchi nn garantisce una vita agiata, c'è chi nn ha alcun obiettivo nella vita (xchè nn gli serve) e si droga o si ammazza...o sviluppa disturbi psichiatrici tipici di chi ha troppi grilli per la testa o causati da un'educazione deviata dalla consapevolezza errata di essere migliori degli altri xchè facoltosi, salvo poi scoprire di essere stati solo fortunati e avere 0 meriti
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28-08-2016, 18:50
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#60
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Banned
Qui dal: Dec 2013
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Quote:
Originariamente inviata da ila82
o anche uno che studia in una università privata o master carissimo, d'estate vacanze studio in Inghilterra o viaggetto in America, d'inverno lezioni di sci e a 18 anni gli e' stato regalato dai genitori un macchinone (non saprei a quanto possa corrispondere economicamente una situazione cosi') puo' essere definito riccone da chi stenta ad arrivare a fine mese e non sono poche le famiglie anche italiane a cui succede.
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ne conosco diversi di gente così: un amico di mio fratello possedeva una intera collina in Brianza (non è il caso di fare nomi) persona molto semplice e alla mano finchè era uno studente , mi ricordo dei buoni pasto che utilizzava per mangiare nei ristoranti (la sua famiglia non gli dava niente di più della mera sopravvivenza )
Una volta laureato è cambiato completamente credo che diriga una azienda o roba del genere , a mio fratello non l'ha rivisto più...
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