Ciao a tutti ragazzi.. mi presento sono nuovo.
Anch io ho una situazione simile a molti di voi.. Ho avuto amici che io consideravo veri e altre amicizie meno strette. Ma mi sono sempre sentito diverso a causa della mia timidezza e delle mia insicurezza e della mia melanconia.. Non è sempre stato così evidente ma ci son stati dei momenti altalenanti.
Da bambino per esempio ero sempre in giro ed ero molto aggressivo e prepotente con gli altri e avevo molti amichetti. Alle medie ebbi la prima ragazza e i primi momenti di confusione e qualche volta anche d'estate stavo a casa invece di uscire.
Alle superiori ero considerato un mezzo bulletto in classe, rispettato come alle medie ma sempre con quel senso di inadeguatezza e insicurezza di base tanto da non riuscire a parlare con un pubblico numeroso e ad arrossire quando al centro dell'attenzione. Una storia con una ragazza durò qualche mese poi fini in modo tragico e piansi per giorni. Credevo che il mondo mi sarebbe crollato addosso. In questo periodo inizio a fare abuso di alcool e sostanze stupefacenti, dalla cannabis, al popper e poi in seguito anche cocaina, anfetamine ed ectasy. Qualche volta fumai anche l'eroina.
Alcune volte collassai.
All'età di 20 anni conobbi una ragazza che si bucava e per un periodo ci feci l'amore. Credo che se la storia fosse continuata forse oggi non sarei qui. Guardando ora quel periodo devo ringraziare non so chi se non sono andato oltre.
Il motivo principale che mi spinse a provare tante porcherie è che volevo essere qualcun altro, ovvero più estroverso, più divertente insomma più fico.
In realtà ero solo più sfigato.
Tutto ciò credo abbia influito negativamente sulla mia già fragile sicurezza dato che feci tante esperienze negative con le droghe.
Arrivato più o meno ai 23 mollai la compagnia con la quale mi drogavo e andavo a ballare e decisi di non uscire più con loro. D'istinto cercavo di proteggermi dal continuo disagio che provavo nel trovarmi con gli altri. Gli altri erano felici (o almeno a me lo sembravano) e io mi vergognavo e non sopportavo di stare a contatto con la loro felicità. E forse inconsciamente cercavo anche di difendermi dalle droghe.
A quel punto mi rimanevano due persone con le quali uscire ma lo facevo mooolto di rado. Ragazzi ho fatto tantissime serate a casa da solo. Alle volte piangevo. Non nego che più di una volta ho pensato al suicidio. Ma anche questo pensiero mi faceva star male. Da una parte perchè non avevo il coraggio, dall'altra perchè il mio “io”, l'ego si diceva: “ma che schifezza sono a pensare al suicidio?” Eppure tante volte mi sono chiesto cosa ci faccio al mondo.
In una delle rare uscite conobbi una ragazza che mi piaceva e cominciai ad uscire con lei. Pensavo di aver trovato l'ancora di salvezza ed effettivamente in un certo senso lo fu. Le volevo bene ma credo di non averla mai amata. Era un rapporto egoistico, io avevo bisogno di lei.
Ma anche con lei il mio carattere non cambiò molto e spesso avevo momenti di melanconia nella quale non spiccicavo una parola, sia che fossi solo con lei sia che fossimo con altra gente. La storia durò 3 anni. Poi mi lasciò e fece bene. Gliene avevo dette di tutti i colori e l'avevo ferita. Passai ugualmente dei mesi penosi.
Ora sto meglio ma alle volte il senso di inadeguatezza è molto forte e mi rende terribilmente teso. L'ansia fa il resto. Passo da momenti in cui sono contento, più sicuro e senza troppi pensieri ad altri di vero e proprio sconforto.
Ciò fa si che o mi chiudo a riccio e non parlo o divento banale, nonostante mi consideri mediamente intelligente.
In questo periodo ho capito che se si vuole essere veramente contenti e sereni non bisogna affidare le proprie sorti nelle mani di nessuno ma solo alle proprie. Non bisogna far dipendere la nostra felicità da un altra persona. L'essere felici indipendetemente da qualcuno o qualcosa è la chiave di svolta per esserlo veramente, adesso e in futuro e in qualsiasi situazione.
Nonostante ciò e nonostante sappia che sono terribilmente fortunato ad avere la salute, una famiglia e del cibo tutti i giorni e un tetto sopra la testa, questo all'atto pratico non serve a molto perchè mi faccio troppe pippe mentali e in fondo so che ho dei complessi. Sono convinto che prima o poi tutto cambia però delle volte ho veramente paura.
Io sto cercando di impegnarmi perchè se un giorno avrò figli non voglio trasmettergli le mie paranoie come hanno fatto i miei con me, voglio che crescano sani e forti e decisi.
Scusate se sono stato noioso ma non ho mai detto ste cose a nessuno e volevo condividerle con qualcuno che mi capisce.
Ciao